Regional Airport Mobility
Piccoli aeroporti, Enac: 300 milioni. Parte il volo Roma Urbe-Fano
Muove i primi passi il progetto Ram, la nuova Regional Air Mobility, messo a punto dall’Enac. L’operazione rilancia il ruolo dei 21 aeroporti gestiti dall’ente per un nuova nuova rete nazionale a corto raggio, aprendo i territori a nuove opportunità di sviluppo economico e turistico. Si parte con il collegamento Roma Urbe-Fano. Ieri c’è stato il primo volo dimostrativo: in 50 minuti vengono collegati i versanti adriatico e tirrenico, invece delle 4 ore necessarie su ferrovie e strada. Il piano prevede un’intermodalità aria-aria, anche con nuovi collegamenti in elicottero tra l’Urbe e l’hub intercontinentale di Fiumicino.
In attesa della firma del ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, al nuovo Piano nazionale degli aeroporti, l’Enac gioca d’anticipo e lancia la nuova Ram, la Regional Air Mobility, un nuovo modello di mobilità a corto raggio con l’obiettivo di integrare i territori con gli altri sistemi di trasporto, con una rete flessibile, intelligente e capillare a livello nazionale. L’operazione è ancora in fase sperimentale ma ieri è stato raggiunto un primo, importante step con il collegamento tra Fano e l’aeroporto di Roma Urbe: un aereo King Air B200 da 9 posti ha collegato il versante adriatico con quello tirrenico in meno di 50 minuti invece delle quattro ore che occorrono in treno e in macchina. Insomma, là dove ci sono dei ‘deficit’ infrastrutturali, sia ferroviari che stradali soprattutto nei tratti trasversali del Paese, una risposta può arrivare dall’aria. Per questo, l’ente nazionale dell’aviazione civile con il contratto di programma siglato lo scorso luglio ha affidato alle propria società in house Enac Servizi lo sviluppo della Ram mettendo in campo un piano di 300 milioni di investimenti in tre anni. Risorse inutilizzate, come ieri ha puntualizzato il presidente dell’Enac, Pierluigi Di Palma – che ha accolto l’arrivo del volo – che sono state tutte reperite all’interno del bilancio dell’Enac e quindi trasferite ad Enac Servizi che gestisce 21 aeroporti in punti strategici della penisola e un eliporto sull’isola di Capri. Con questi investimenti, questa rete, nei piani dell’Enac, si candida ad essere una riserva di capacità operativa a supporto degli scali maggiori e generare nuove opportunità di business, sia nel settore dell’aviazione sia nello sviluppo economico e turistico dei territori connessi.
Sicuramente, il nodo centrale di questo network è l’aeroporto di Roma Urbe per i collegamenti a corto raggio, che vedrà anche l’attivazione di operazioni di notte con una pista di volo illuminata e rotte innovative elicottero-aereo. Tra l’aeroporto di Roma Urbe e l’aeroporto di Roma Fiumicino sarà infatti presto attivo un collegamento in elicottero, grazie al quale i passeggeri in arrivo presso il ‘Leonardo da Vinci’ potranno raggiungere rapidamente il centro di Roma (viaggio nel viaggio), o proseguire verso gli altri territori del network con aerei di minori dimensioni. Si tratta, insomma, di “un’integrazione aria-aria”, ha spiegato De Palma. Un accordo tra Enac, Enac Servizi e Roma Capitale consentirà, poi, di realizzare una nuova ciclovia illuminata di notte di 10,5 km lungo il Tevere, con uno stanziamento di oltre 3 mln di euro, da parte di Enac, per integrare l’aeroporto dell’Urbe con la rete di mobilità dolce della Capitale, da Castel Giubileo a Ponte Salario, passando attraverso l’area naturalistica del fiume.
L’entrata a regime del volo Roma Urbe-Fano è prevista con l’avvio della prossima stagione estiva (la ‘summer 2026). Il costo medio del collegamento dovrebbe aggirarsi intorno ai 150 euro, andata e ritorno. “Con questo passo usciamo dall’isolamento, rafforziamo il ruolo del nostro scalo e lo trasformiamo in un motore di crescita”, ha commentato il sindaco di Fano, Luca Serfilippi, ieri a bordo del volo inaugurale. L’Enac cercherà anche un operatore che operi su questa rete di aeroporti, sollecitando manifestazioni di interesse. Come ha spiegato Di Palma, “abbiamo un tesoretto di 10 milioni di euro per aiuti al vettore” ma ci si aspetta anche i territori “sostengano questa iniziativa con aiuti compatibili”. Dopo la Roma Urbe- Fano, in pole ci sono i voli da Bresso (vicino Milano) e Venezia Lido. Tornando al piano di investimenti, Oltre all’aeroporto di Roma Urbe, per cui sono stati stanziati circa 18 milioni di euro, sono previsti nel breve termine interventi di riqualifica delle infrastrutture di volo e degli impianti sugli aeroporti di Rieti (10 milioni), Siena (34 milioni), Capua (8 milioni), Pavullo nel Frignano (6 milioni), Milano Bresso (9 milioni) e Viterbo (2 milioni). Nel medio termine sono in fase di programmazione interventi su tutti gli altri scali del network affidato ad Enac Servizi. A illustrare il modello di business di Ram è stato l’amministratore unico di Enac Servizi, Marco Trombetti. Un modello che s’incentra sulla capillarità operativa e la valorizzazione di territori e comunità, con servizi minimi garantiti in ogni aeroporto territoriale e la standardizzazione dei processi e delle procedure. Il concept dei nuovi terminal Ram prevede l’impiego di strutture modulari, prefabbricati con un elevato standard architettonico e materiali sostenibili.
Con la Ram, “Enac ha messo in piedi un cospicuo programma di investimenti per rendere gli scali appetibili e resilienti”, ha messo in evidenza Di Palma. “Sono spazi da vivere integrati nel tessuto sociale economico e culturale dei territori in cui sono inseriti, al servizio delle comunità, dello sviluppo e della delocalizzazione turistica. È un cambiamento che può rendere nuovamente attraenti zone che sono rimaste marginalizzate dallo sviluppo turistico massivo e che punta sulla qualità della vita e sulle diversità ambientali. Grazie a questo nuovo paradigma sarà possibile immaginare scenari di intermodalità aria/aria per raggiungere destinazioni talvolta lontane dai classici circuiti di massa ed in modo diverso”. Per il direttore generale dell’Enac, Alexander D’Orsogna, “la mobilità aerea regionale rappresenta la nuova frontiera del trasporto aereo da e per gli aeroporti territoriali, in cui non ci sarà più solo business aviation e scuole di volo, ma anche servizi accessibili a un pubblico più ampio grazie a costi di esercizio contenuti, resi possibili dall’innovazione tecnologica degli aeromobili di nuova generazione e da un modello di business innovativo introdotto da Enac”.