BENI PUBBLICI
Civitavecchia, con il PIANO CITTA’ l’Agenzia del Demanio sperimenta la variante urbanistica semplificata e il premio al comune in caso di vendita degli immobili
IN SINTESI
Un intervento di razionalizzazione che prevede di trasformare l’ex caserma De Carolis di Civitavecchia in un polo destinato ad attività produttive, direzionali, commerciali e turistico-ricettive. Si tratta della prima procedura di variante urbanistica nel Lazio, su beni di proprietà dello Stato, eseguita mediante procedura semplificata. Con un “premio” in caso di vendita riconosciuto al Comune.
Questo dell’ex caserma sulla Braccianese Claudia è solo una delle operazioni di rigenerazione del patrimonio immobiliare pubblico della città laziale che si propone di portare avanti l’intesa firmata pochi giorni fa dall’Agenzia del Demanio e il Comune di Civitavecchia. Un’intesa, questa, come già il Demanio sta facendo in altre città italiane, che mette a terra importanti operazioni di rigenerazione urbana per dare nuove funzioni agli immobili oggi male o per nulla utilizzati e ottimizzare l’uso del suolo.
“Il Piano Città degli immobili pubblici è uno strumento di pianificazione integrata che l’Agenzia del Demanio adotta per riqualificare gli edifici e le aree in disuso in un’ottica di rigenerazione urbana, per creare valore economico, sociale, ambientale e culturale e per soddisfare i fabbisogni del territorio in coerenza con gli obiettivi degli Enti territoriali – ha spiegato Alessandra dal Verme, direttore dell’Agenzia del Demanio, in occasione della firma del Piano Città – La priorità è dare centralità all’utenza – la pubblica amministrazione, i cittadini – garantire una logistica efficiente, edifici intelligenti, sostenibili e resilienti alle crisi climatiche. Insieme agli enti locali e con il coinvolgimento di investitori privati si può dare nuovo impulso allo sviluppo del territorio e preservare il valore storico e artistico del patrimonio pubblico”, ha concluso.
Nello specifico, nel Piano Città degli immobili pubblici di Civitavecchia confluiscono alcune operazioni già avviate dall’Agenzia del Demanio su singoli beni di proprietà dello Stato, tra cui, appunto, la valorizzazione della ex Caserma De Carolis, da trasformare e destinare ad un insieme di nuove funzioni, tra cui quelle produttivo-logistiche, direzionali, commerciali e turistico ricettive e la rifunzionalizzazione della ex Caserma Stegher in “polo amministrativo”, destinato alla pubblica sicurezza e agli uffici finanziari. Nell’ambito dell’iniziativa, si prevedono, inoltre, un’operazione di rigenerazione urbana sul complesso militare “Ex deposito munizioni R104” per dare alla città spazi pubblici attrezzati, servizi ricreativi e attrezzature ludico-sportive e un intervento di riqualificazione dell’immobile “Ex Carcere dei Granari” (in consegna al Comune di Civitavecchia) da riconvertire in polo turistico-culturale.
Vediamole nel dettaglio.
Ex caserma De Carolis
Complesso edilizio realizzato tra gli anni 40-50 è costituito da 29 di fabbrica adibiti a caserme ed attrezzature logistiche dell’ex Battaglione Genio Pionieri – Granatieri di Sardegna. Circa 14 mila mq di superficie complessiva coperta per immobili tutti realizzati tra gli anni 40 – 50 e che dopo la valorizzazione saranno destinati ad attività produttive, direzionali, commerciali e turistico-ricettive.
Nel 2020 è stato firmato un protocollo d’intesa tra l’Agenzia del Demanio e il Comune di Civitavecchia per avviare la valorizzazione urbanistica del complesso, anche mediante procedure di vendita parziali. Ad aprile 2024 è stato sottoscritto un accordo attuativo per l’attivazione della procedura di variante al P.R.G.C. vigente, mediante Accordo di Programma promosso presso la Regione Lazio, per destinare il compendio da zona militare a zona produttiva integrata. Si tratta della prima procedura di variante urbanistica nel Lazio, su beni di proprietà dello Stato, eseguita mediante procedura semplificata in applicazione del combinato disposto normativo art. 3 ter D.L. 351/2001 ed art. 34 DPR 267/2000 (TU Enti Locali). In caso di vendita (che potrà avvenire presumibilmente a partire dal 2026) sarà riconosciuta al Comune una premialità tra il 5% e il 15% dell’incasso.
Ex caserma Stegher
Un compendio immobiliare, questo denominato “Ex Caserma Stegher”, composto di 5 fabbricati e suddiviso in 4 lotti. L’intervento di razionalizzazione prevede di trasformarlo in un polo amministrativo da 4.500 mq, per ospitare le nuove sedi del comando della Polizia di Stato e dell’Agenzia delle Entrate. L’operazione consentirà di abbattere il 70% delle locazioni passive nella città di Civitavecchia, generando risparmi di spesa sui canoni di affitto per 415 mila euro l’anno. L’investimento previsto è di 13,9 milioni di euro. E’ stato affidato un servizio di architettura e ingegneria per la progettazione definitiva (consegnata a novembre 2023). Prossimo step progettazione esecutiva e lavori.
Ex Deposito Munizioni R104
L’ex deposito munizioni, è pervenuto al Demanio dello Stato con decreto del 27/02/2007 del Ministero della Difesa – Direzione Generale dei Lavori e del Demanio, con il quale sono stati individuati gli immobili di proprietà dello Stato in uso all’Amministrazione della Difesa non più utili ai fini istituzionali. La valorizzazione del complesso prevede di restituire alla città oltre 220 mila mq di spazi verdi rinaturalizzati, mediante la riqualificazione delle aree verdi e la ripiantumazione delle specie autoctone, con servizi ricreativi, associativi, sportivi, ecc., mediante forme di partenariato pubblico-privato. Superficie scoperta: 224.170 mq
Ex carcere Granari “Carcerette”
Costruito nel 1777 e conosciuto con il nome di Carcerette, non appena reso agibile secondo il progetto redatto dal Genio Civile, divenne sede delle carceri mandamentali (fine 1800). Il complesso è costituito da un edificio a ferro di cavallo elevato per quattro piani fuori terra ed un piano interrato, piano soffitte e area esterna di pertinenza.
Sono a carico del Comune gli oneri di ordinaria e straordinaria manutenzione. La consegna venne operata dall’Amministrazione Finanziaria
nell’ambito di un più ampio Protocollo d’Intesa, che prevedeva la valorizzazione dell’immobile da parte del Comune per fini storico-culturali e la successiva concessione a titolo oneroso in favore dell’Ente (mai stipulata). Il Comune ha provveduto al solo risanamento delle facciate. Tuttavia, non risultano agli atti documenti giustificativi dell’importo lavori e delle spese sostenute. Negli anni è stato location di fiction famose tra cui “Il Re” di Luca Zingaretti. I proventi dei vari contratti temporanei per riprese cinematografiche sono andati al Demanio dello Stato. In base all’accordo sul Piano Città e a successiva convenzione la struttura per la progettazione dell’Agenzia del Demanio fornirà al Comune il servizio di progettazione per la riqualificazione del complesso in centro turistico, culturale e multimediale.