Il Meglio di DIAC

LE INCHIESTE

L’ultima decisione è stata oggi quella sul ceo e founder di Coima, Manfredi Catella, dopo che erano stati liberati l’imprenditore Andrea Bezziccheri, l’assessore Giancarlo Tancredi, l’architetto e imprenditore Federico Pella, l’ex presidente della commissione Paesaggio Giuseppe Marinoni e l’ex componente della stessa commissione Alessandro Scandurra.

LA RUBRICA DA RILEGGERE

Riproponiamo i dieci articoli pubblicati nella rubrica curata da Maria Cristina Fregni su DIAC: quello che ha inaugurato la serie, lo scorso 28 maggio, contiene una prima definizione di Rigenerazione urbana e il “piano” di azione che la rubrica si è dato. I successivi nove raccontano altrettanti progetti-casi, alternati fra Europa e Italia. L’ultimo in Armenia. Arrivederci a settembre con i nuovi casi.

COME CAMBIANO LE CITTA'

Riproponiamo l’intervento del fondatore e Ceo della società londinese Futurecity, Mark Davy, all’evento organizzato da Estramoenia a San Giovanni Teduccio lo scorso novembre: l’articolo è stato pubblicato su Diario DIAC il 14 novembre 2024.

Intervengono tra gli altri Erasmo D’Angelis, Alessandra dal Verme (Demanio), Mauro Grassi (Ewa Foundation), Jacopo Giliberto, Donato Berardi (Ref), Andrea Ferrazzi (Confindustria Pordenone), Marisa Abbondanzieri (Anea), Claudio Di Donato (Cna), Paolo Costa.

IL VIA LIBERA AL COLLEGAMENTO STABILE CALABRIA-SICILIA/1

C’è l’ok del Cipess al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto di Messina. Dopo la bollinatura della Corte dei Conti e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la delibera avrà piena efficacia e si potrà partire con i cantieri delle opere “anticipate”. Soddisfatto Salvini che parla di “punto di partenza” e che conferma la deadline di fine estate per l’avvio dei lavori. Con i suoi 3.300 metri di lunghezza, sarà il ponte a campata unica più lungo al mondo. Sono previsti fino a 120 mila posti di lavori, con l’impegno di alte professionalità ingegneristice e tecniche. Completamento dell’opera fissato al 2032.

Lo studio di CoMar

Il centro studi CoMar traccia un bilancio complessivo dell stagione delle semestrali delle 11 partecipate dello Stato quotate e definisce “complessivamente positivi” i risultati contabili conseguiti. Crescono gli investimenti che arrivano a quota 14 miliardi con un incremento del 5,3% rispetto allo stesso periodo del 2024. In crescita i ricavi mentre gli utili netti registrano una flessione.

LA LEGGE AL SENATO: IL NUOVO TESTO DEL RELATORE ROSSO

Cento milioni di rodaggio nel 2026 e 300 l’anno dal 2027 al 2037. Ma con quali criteri e modalità saranno distribuite queste risorse, a partire già dal prossimo anno?

I DATI ANIE-TERNA

Netto rallentamento delle installazioni rinnovabili da aprile a giugno: -29% rispetto al secondo trimestre del 2024. Il residenziale segna un -23%, il comparto C&I scende del 31%, mentre il Large Utility Scale crolla del 48%. Fa eccezione l’Utility Scale, che cresce del 13%. Per Cristini (Anie Rinnovabili) passi avanti nel nuovo Dl Energia ma è fondamentale includere anche i progetti validati da Terna, che hanno già ottenuto il benestare al Piano Tecnico Operativo.

L'IMMOBILIARE FRA AFFORDABLE HOUSING E CRISI MILANESE

A svilupparlo, con un finanziamento Ue da 750mila euro, è un consorzio guidato da PlusValue con fondazione IFAB (Tecnopolo Bologna) e il centro economico IOBE di Atene. A ottobre sarà condivisa la prima versione, mentre la beta version, già utilizzabile in modalità sperimentale per misurazioni in operazioni di mercato,  arriverà nel 2026. Filippo Addarii, cofounder e managing partner di PlusValue: “Il rating è in prima battuta uno strumento al servizio degli investitori pubblici e privati che hanno la necessità di misurare il valore sociale dei loro progetti e di collegarlo ai rendimenti economici e finanziari”. Nell’esperienza milanese “abbiamo subito identificato il gap sociale come limite principale”. Possibili utilizzi anche per istituzioni e amministrazioni pubbliche. Il doppio ruolo di IFAB: la collaborazione con i data scientist del Tecnopolo e la connessione con il tessuto di istituti di ricerca, imprese e istituzioni. Il modello danese di social housing può vantare un’esperienza economica e sociale di grande successo e il più ricco dataset d’Europa.

DIARIO POLITICO

Per Giorgia Meloni sarà un agosto di riflessioni e di impegni. L’appuntamento con le Regionali in autunno (si comincia il 28 settembre con le Marche e poi a ottobre Veneto, Toscana, Campania, Puglia e ora anche Calabria) è certamente una scadenza importante, un test per saggiare lo stato di salute del Governo proprio mentre si discuterà della prossima legge di bilancio, ma anche del nuovo quadro finanziario europeo. Con più di un’incognita con cui fare i conti, a partire dall’effetto dazi che peserà non poco sul fronte di un crescita tornata allo zero virgola.

INTELLIGENZA ARTIFICIALE

Il Regolamento Europeo 2024/1689, meglio noto come AI Act, prevede l’applicazione gradata delle norme ivi contenute, le quali non si rivolgono solo agli sviluppatori di sistemi di intelligenza artificiale, ma anche alle organizzazioni pubbliche e private  che intendono farne uso, nonchè agli importatori e distributori di tali tecnologie.

Successivamente alla prima serie di prescrizioni e divieti per i sistemi ad alto rischio e attività che presentano rischi cd. “inaccettabili” – attivi dal 2 febbraio 2025, l’AI Act entra in una nuova fase cruciale il 2agosto2025. …

La congiuntura

Una frenata dell’economia era attesa ma le stime preliminari dell’Istat hanno mostrato addirittura una flessione congiunturale, -0,1%, e una decelerazione anche su base annua. Il Pil italiano, come quello tedesco, sono cresciuti sotto la media europea. L’effetto dazi ha colpito ancor prima della loro entrata in vigore. Il ministro Giorgetti è, comunque, ottimista sulla possibilità di raggiungere l’obiettivo di crescita del 2025, +0,8%. Ma, ha avvertito, i dazi al 15% peseranno per lo 0,5% nel 2026 per poi recuperare nel 2027.

LE INCHIESTE SULL'URBANISTICA

Diario DIAC in questi mesi ha seguito con attenzione la cronaca delle inchieste penali sull’urbanistica milanese, ha esaminato a fondo con gli articoli di Salvatore Di Bacco i provvedimenti della Procura e del Gip, ha svolto analisi puntuali sulla normativa urbanistica ed edilizia e sulle sue carenze, ha preso posizione molto critica sulla strada intrapresa dal salva-Milano (interpretazione autentica) e ha sostenuto la legge sulla rigenerazione urbana, ha lasciato spazio alle opinioni di profondi conoscitori del settore (mi piace citare Pierluigi Mantini e Roberto Morassut), ha puntualmente riportato le posizioni esposte dalle imprese nelle audizioni parlamentari. Come è nella sua vocazione, ha cercato di fare informazione puntuale e circostanziata, senza toni urlati o prese di posizione manichee o preconcette. E tenta ora – alla vigilia delle decisioni del Gip sugli arresti chiesti dalla Procura fra gli altri per l’ex assessore Tancredi e il ceo di Coima Catella – un primo bilancio di quello che sta accadendo a Milano, nella convinzione che i processi devono fare il loro percorso ma è necessario, al tempo stesso, trovare alla scala nazionale una soluzione di uscita all’impasse che Milano ha evidenziato, con riforme e la definizione di un nuovo patto che promuova lo sviluppo della città pubblica e sociale, rimasta schiacciata nella capitale lombarda dalle dinamiche economiche e finanziarie dominanti…

M3C1-INVESTIMENTO 1.4

Target centrati a giugno 2025 secondo le previsioni dall’attuale versione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, giunto alla sua sesta revisione. Ma il risultato è raggiunto solo parzialmente rispetto alle promesse iniziali del Pnrr e a quelle del “Piano di accelerazione” varato nel 2021 da RFI proprio per l’implementazione della tecnologia di controllo della marcia del treno: a regime saranno realizzati 2.785 chilometri anziché 3.400. La rivoluzione tecnologica è l’abilitatore e l’acceleratore della trasformazione ferroviaria e consente maggiore sicurezza, maggiore capacità delle linee (passano più treni), maggiore puntualità e maggiore cadenzamento dei servizi. Italia leader in Europa fin dall’avvio dell’Alta velocità

ANALISI DELLA 2ª RELAZIONE ANNUALE

Secondo Giulia Giordano, direttrice della strategia dell’area Mediterraneo e globale del centro studi italiano ECCO, l’aggiornamento presentato il 30 giugno scorso segnala “importanti passi avanti” per esempio sull’attenzione al tema del debito che grava sui singoli Paesi africani. “I volumi sono ancora bassi ma il segnale politico è forte, forse aiutato dalla spinta della campagna promossa per il Giubileo dal Vaticano”.

Verso ‘Città nel futuro’

Risorse potenziali per 15 miliardi di euro, regole chiare nel partenariato pubblico privato, un ventaglio di leve come il ‘rating sociale’ e l’attrazione del risparmio privato: in vista dell’appuntamento di ottobre di ‘Città nel futuro 2030-2050’, l’Ance traccia la rotta per far decollare un piano nazionale per affrontare l’emergenza casa. Brancaccio chiama a uno sforzo corale e lancia l’appello perché il terremoto giudiziario che ha investito l’urbanistica a Milano non fermi tutto. Anche Francesco Rutelli, direttore dell’evento, paventa un “effetto imbalsamazione”.

Appalti Istruzioni per l’uso / 40

di Gabriella Sparano

La procedura di autorizzazione di subappalto da una SA e il suo RUP: come funziona e come si è arricchita con le nuove schede ANAC

Quando ad una Stazione Appaltante ed al suo RUP giunge una richiesta di subappalto si apre una procedura valutativa e autorizzativa della richiesta, che l’articolo 119 del Codice scandisce in maniera puntuale attraverso una serie di verifiche e adempimenti da compiere entro tempistiche prefissate. Una procedura che, con la digitalizzazione degli appalti, si è arricchita dell’ulteriore fase di compilazione delle schede ANAC di riferimento, secondo la successione prevista dall’Orchestratore.

Vediamo insieme, quindi, le tappe e gli adempimenti di questo iter procedurale.

Dentro il cerchio/17

La Voce dei Geometri

di Marco Vignali

La proposta Mazzetti buon punto di partenza per la riforma del TU edilizia, norme urbanistiche da separare se rallentano l’iter

Avviato in Commissione VIII ambiente, territorio, lavori pubblici della Camera dei Deputati, l’esame della proposta di legge delega al Governo “per l’aggiornamento, il riordino e il coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia” (AC-2332), che vede come relatrice e prima firmataria l’Onorevole Erica Mazzetti.

L’obiettivo – si legge – è quello di “superare le molteplici e disorganiche leggi che fino a oggi hanno regolato il settore delle costruzioni, da ultimo, il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380.”.

Di fatto la proposta, per finalità e obiettivi, ripercorre in gran parte lo stesso binario avviato il primo febbraio 2025 dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, attraverso la consultazione sul riordino e la semplificazione della disciplina in materia di edilizia e costruzioni.

Il mondo delle professioni da tempo sostiene la necessità di una revisione complessiva delle norme edilizie ed urbanistiche, attraverso testi unici che mettano ordine a materie stratificate e complesse, che mostrano evidenti difficoltà interpretative ed importanti carenze di coordinamento.

Progetto Corale/11

di Maria Cristina Fregni

A breve inaugurerà a Modena, nelle aree ex Fonderie Corni, una residenza temporanea collettiva – leggasi studentato privato – che si configura come uno degli ultimi tasselli della Riqualificazione Urbana pianificata con il PRUSST Fascia Ferroviaria (e con altri strumenti di pianificazione e finanziamento, quali PSA, PREU, PRU, CQ II, PIPERS) sul finire degli anni ’90.

Alla costruzione dell’edificio si sono accompagnate le realizzazioni delle opere di urbanizzazione correlate, ovvero un parco pubblico attrezzato di 6.000 mq, parcheggi pubblici, piste ciclabili e riqualificazione degli attraversamenti pedonali, per connettere funzionalmente e percettivamente l’area dello studentato al contesto urbano circostante.

Ciò che però ci interessa è che il giorno dell’inaugurazione, ad un osservatore anche non troppo attento non sfuggirà che, tra il nuovo edificio e i parcheggi, permarrà un’ampia area recintata, non accessibile e non visibile, a delimitare un “pezzo” di comparto non finito.

Si tratta dell’area che, già nel Piano Particolareggiato del 2006, e poi nella sua variante del 2021, doveva ospitare il cosiddetto commercio di vicinato, quelle piccole attività di vendita al dettaglio e ristorazione, che chiunque “del mestiere”, oggi più che mai, ritiene essenziali per la vitalità, il presidio e il buon carattere urbano di un comparto rigenerato.

Il commercio di vicinato ritorna, come elemento strategico, in ogni pianificazione della Città dei 15 minuti, ritorna nelle visioni di riattivazione delle periferie, negli studi sulla mobilità urbana sostenibile e sulla sicurezza delle città.

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