Il Meglio di DIAC
Brancaccio: “Casa, opere di adattamento climatico, rigenerazione: siamo al servizio del Paese. Il Pil viene dal Pnrr, la manovra l’ha salvato in extremis”
La transizione dal modello informativo al modello cognitivo. La natura inquietante dell’IA avanzata nel settore dell’ambiente costruito: 2026/2035 (parte 2)
Nell’arco di pochi anni, modellatori informativi esperti (BIM Modeller) saranno progressivamente sostituiti da soggetti non esperti negli applicativi incorporati da AI Agent, mentre potranno rimanere ancora per un tratto gli operatori avanzati (BIM Specialist e GEOBIM Specialist) incaricati di controllare o di verificare gli esiti prodotti dagli agenti di Intelligenza Artificiale.
Conseguentemente, gli stessi Agenti, nell’ottica dell’orchestrazione permessa dalla Agentic AI, saranno in grado – con un livello di indipendenza – di fungere da coordinatori dei flussi informativi (BIM Coordinator).
La transizione dal modello informativo al modello cognitivo. La natura inquietante dell’IA avanzata nel settore dell’ambiente costruito: 2026/2035
La doverosa premessa a questi spunti è che, naturalmente, le nozioni di Intelligenza, di Coscienza, di Senzienza non sono univocamente state consolidate dalle scienze cognitive, cosicché gli acronimi e le locuzioni in questione presentano fisiologiche incertezze nella definizione e nelle metriche corrispondenti.
Dal dialogo al reato: la Cassazione frena la rilevanza penale delle interlocuzioni nel PPP
Appalti, sui ritardi delle opere pubbliche pesa la capacità amministrativa di stazioni appaltanti e Rup
Il lavoro di Audinga Baltrunaite, Sauro Mocetti (nella foto) e Gabriele Rovigatti registra una “eterogeneità” nei tempi dell’appalto anche per opere simili: il fattore determinante è nell’efficienza del soggetto appaltante (e del singolo Rup) e nella produttività dell’impresa appaltatrice. L’analisi svolta sulle tre fasi di progettazione, affidamento ed esecuzione.
Demanio e C40, primi vincitori di Reinventing Cities: 90 milioni di investimenti per Venezia e Bologna
Nasce Porti d’Italia Spa, nuova governance nazionale per investimenti e grandi opere. Ridimensionate le 16 Autorità
Non sottovalutiamo le nuove norme sulla semplificazione dei procedimenti amministrativi
Nello stillicidio di iniziative legislative in materia edilizia ed urbanistica che caratterizza gli ultimi mesi dell’anno, è passata forse sottotono l’approvazione della Legge 2 dicembre 2025 numero 182, che si occupa di “disposizioni per la semplificazione e la digitalizzazione dei procedimenti in materia di attività economiche e di servizi a favore dei cittadini e delle imprese”. Il testo introduce importanti novità destinate ad incidere significativamente sul procedimento amministrativo in ambito edilizio.
Configurabilità e validità della rinuncia abdicativa alla proprietà Immobiliare. Le tesi contrapposte e la sentenza della Corte di Cassazione
La questione della rinuncia abdicativa alla proprietà immobiliare si impone nel panorama giuridico contemporaneo come un tema di grande attualità e notevole complessità. Il dibattito, a lungo confinato nelle aule accademiche, è stato recentemente alimentato da una serie di casi concreti, quali quelli giunti all’esame della Suprema Corte, riguardanti la rinuncia a terreni franosi soggetti a vincolo di pericolosità idrogeologica, la cui messa in sicurezza comporterebbe costi insostenibili per il privato.
Ponte sullo Stretto, la cronistoria completa
Bisogna immaginarselo il Ponte lanciato sulla bellezza antica d’U Strittu, nel Bimaris dei Romani, il braccio di mare tra lo lonio e il Tirreno più mitizzato del Pianeta. La leggendaria traversata in quel tempo richiedeva fortuna, buone capacità marinare, grandi dosi di temerarietà e doni e suppliche agli dèi per uscirne vivi.
Cambia il rapporto fra le città e la pioggia. E la direttiva Ue 2024/3019 impone una nuova stagione di pianificazione urbana sulle acque di drenaggio urbano
La Direttiva (UE) 2024/3019 segna un cambio di paradigma nella gestione delle acque urbane, ridefinendo il ruolo delle acque meteoriche e del drenaggio urbano all’interno della pianificazione idraulica e ambientale. Per lungo tempo, il deflusso generato dalla pioggia in ambiente urbano è stato considerato un fenomeno inevitabile, quasi collaterale rispetto al cuore del sistema fognario e depurativo. Oggi, invece, diventa un elemento da analizzare con cura, un tassello essenziale per comprendere il funzionamento complessivo delle città e per garantirne la sostenibilità nel tempo.
Dalle infrastrutture all’energia, le grandi operazioni che rimodellano il perimetro pubblico
Roma ha 120-130 chilometri potenziali di metropolitane ferroviarie ma ne usa solo 60: che aspettiamo a resuscitare il patto del ferro?
A Roma, come in molte altre città italiane, c’è un tesoro nascosto da circa trent’anni nel campo della mobilità sostenibile che sembra non si voglia scoprire e ancor peggio valorizzare e utilizzare. Eppure ci si potrebbe fare tanto: almeno 120-130 km di rete di metropolitane ferroviarie (oggi ne abbiamo solo 60) che, con treni come le metro esistenti, potrebbero correre lungo i binari da specializzare della rete ferroviaria che già ci sono, con frequenze fino a 3 minuti (grazie ai nuovi sistemi tecnologici dell’ERMTS- HD che RFI sta già installando), fermarsi nelle stazioni attuali e in altre nuove nelle aree centrali e in periferia.
Incentivi tecnici, storia di norme e diritti vigenti sulla carta ma disapplicati nella sostanza da molte stazioni appaltanti
Una legge di Bilancio che apre la campagna elettorale
Salvo cataclismi, la legge di Bilancio verrà approvata a ventiquattr’ore dall’esercizio provvisorio. Un finale già visto, certo. Ma mai con un governo che si racconta come granitico, forte di una maggioranza numericamente ampia e di un’opposizione divisa, afona, irrilevante.
Proprio per questo il brivido di fine anno non è un dettaglio tecnico, ma un campanello d’allarme politico. Qui non c’entrano solo pensioni, incentivi alle imprese o perfino norme sui condomini. Lo scontro nella maggioranza segnala altro: la campagna elettorale per il 2027 è già iniziata e qualcuno ha deciso di giocarla d’anticipo. La Lega, in particolare, ha scelto la linea del ricatto politico. Matteo Salvini ha minacciato la crisi, agitato il totem previdenziale – ormai parte integrante del suo repertorio identitario soprattutto dopo l’alt al Ponte – e mostrato i muscoli sapendo bene dove colpire. Pensare che il leader del Carroccio non fosse informato delle misure contenute nel maxiemendamento è poco credibile.
In architettura si copia da sempre senza problemi
«Un bravo artista copia, un grande artista ruba», diceva Pablo Picasso. Una battuta, certo. Ma che, come tutte le battute, contiene una verità, anche se difficile da accettare: l’arte, tutta l’arte, è una catena infinita di furti dichiarati.
In architettura da sempre si copia senza problemi. Nessuno, infatti ipotizza che il tempio A di un santuario della Magna Grecia sia un plagio del tempio B che si trova ad Atene, anche se gli rassomiglia in tutto e per tutto. O che le chiese romaniche disseminate in Europa abbiano scarso valore a causa delle loro notevoli somiglianze. O che, infine, le colonne doriche, ioniche e corinzie compromettano l’originalità degli edifici classici rendendoli simili tra loro.
Anzi, è proprio l’opposto. Si pensa che è così che si costruisce il linguaggio dell’architettura, riconoscendo le radici e allo stesso tempo torcendole, forzandole, contaminandole.
Quattro mosse essenziali per un serio programma per la casa: il problema più drammatico è la localizzazione degli interventi ERP
Un serio programma di rilancio dell’edilizia abitativa pubblica può partire soltanto dalla soluzione di drammatiche e antiche questioni di natura urbanistica che, in Italia, sono diventate nel tempo un grave fardello sociale, una delle cause delle crescenti distanze sociali, la ragione dello sviluppo distorto delle città e delle periferie.