IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA
Il DDL Salva Milano/Italia, approvato dalla Camera dei Deputati il 21 novembre e in attesa del voto in Senato, rappresenta un intervento normativo di grande rilevanza per il settore edilizio e urbanistico nazionale.
Negli articoli precedenti abbiamo esaminato le motivazioni che hanno portato i gip del tribunale di Milano all’emissione di diverse ordinanze di sospensione lavori e di sequestro di alcuni cantieri evidenziando la necessita dei piani attuativi indispensabili per la verifica dell’adeguamento delle dotazione degli standard e delle relative opere di urbanizzazione primaria, evidenziando tale obbligo con riferimento sia al D.M. 1444/1968, sia alla L. 1150/1942.
La settimana scorsa sono continuate le audizioni all’8° commissione Ambiente e Territorio del Senato sul ddl. Nell’ultima seduta del 18 febbraio, ultima di quattro cicli di audizioni, la Commissione ha ascoltato, sul provvedimento di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia, una serie di stakeholders e di esperti in materia urbanistica ed edilizia.
Uno dei temi centrali affrontati durante le audizioni riguarda la definizione di “ristrutturazione edilizia” in relazione agli interventi di demolizione e ricostruzione e in particolare l’utilizzo della procedura amministrativa della Scia alternativa al PDC, anziché utilizzare titoli come il permesso di costruire convenzionato, che avrebbero permesso una analisi completa della verifica di adeguatezza delle dotazioni territoriali di zona.
La Procura di Milano e la Guardia di Finanza di Milano, hanno acquisito le carte di circa 40 progetti edilizi, per i quali il Comune di Milano ha accettato, senza rilievi, la “segnalazione certificata di inizio attività alternativa al permesso di costruire”.
L’articolo di questa settimana, entra nel dettaglio della disamina da parte dei giudici penali sulla imprescindibilità dell’utilizzo del Permesso di costruire convenzionato, e dell’impossibilità di utilizzare la scia alternativa al Permesso di costruire quando gli interventi siano in diretta esecuzione di strumenti urbanistici generali recanti precise disposizioni planivolumetriche.
La giornata
ACER BOLOGNA
La settimana
il progetto dello studio Hadid
De Luca ha svelato il nuovo progetto del Faro, che sarà il futuro quartier generale della Regione Campania. A realizzarlo è lo studio Zaha Hadid vincitore del concorso internazionale. Si tratta di un importante tassello nell’ambito del grande progetto di rigenerazione urbana “Porta Est” con Fs Sistemi Urbani. Non è un’opera solo per Napoli, ma il simbolo dell’Italia moderna nel mondo, ha detto De Luca, puntualizzando che questo progetto puo’ andare avanti senza attendere gli altri interventi. Ma Manfredi (assente all’evento) punta i piedi: “nessuno spezzatino”.
RIGENERAZIONE URBANA
L’ente partecipa con un finanziamento di 500mila euro alla ristrutturazione del palazzo Saladini Pilastri, ma è anche il punto di riferimento di nove realtà locali che supportano il comune nell’individuare i progetti di riutilizzo dell’immobile dal punto di vista economico-sociale. L’incarico da portare a termine, spiega il presidente Maurizio Frascarelli, stabilito in un accordo di Partenariato Pubblico Privato con il comune di Ascoli, è la realizzazione di 14 social business model, cioè di ipotesi di gestione degli spazi che saranno resi fruibili dalla ristrutturazioni per le nuove attività.
BOTTA E RISPOSTA A MILANO
L’assessore alla Rigenerazione urbana era intervenuto al seminario del Pd meneghino sulla proposta di un nuovo piano regolatore, scaricando molte responsabilità sulle imprese: “Il mondo professionale, soprattutto il mondo immobiliare, non ha seguito una linea di attenzione ai contesti urbani, ai tessuti urbani, ma ha seguito forse maggiormente una linea legata soprattutto al profitto”. La replica: “Tutti i progetti realizzati o che sono oggi in fase di costruzione a Milano, lasciando ovviamente agli organi competenti il giudizio finale in merito – ha detto De Albertis – sono stati regolarmente approvati dall’Amministrazione comunale a seguito di iter istruttori lunghi e complessi”. E sull’assessore: “Ha condiviso tutte quelle scelte, le sue parole sono sorprendenti”. Disponibilità a discutere di nuover regole “se servono a soddisfare i bisogni della città”.
Firmata anche la parte normativa
Dopo l’accordo sulla parte economica del contratto a fine gennaio, è stata raggiunta l’intesa sulla parte normativa che, tra gli elementi più qualificanti, prevede la denuncia unica, uno strumento che rafforza il contrasto al lavoro irregolare. Il nuovo contratto interessa oltre un milione di edili e ora l’ipotesi di accordo passerà al vaglio delle assemblea dei lavoratori che dovranno approvarlo entro il 20 marzo prossimo. Aumento salariale, regolarità, trasparenza ed affidabilità dell’intero settore sono i punti di forza del contratto
PROGRAMMA REPOWER EU
La rete di elettrodotti è lunga 120km e la fine dei lavori è programmata al 2029, con una mole di investimento da 1,35 miliardi di euro.
MIC-Invitalia
Due eventi, recentemente organizzati a Roma e a Brescia, sulla digitalizzazione del settore delle costruzioni, a partire dalla Gestione Informativa Digitale per finire con l’Intelligenza Artificiale, permettono di iniziare a ragionare, nel 2025, su quale equilibrio di visione si possa traguardare per il 2030.
Da un lato, infatti, si è ormai esaurita l’onda lunga mediatica del cosiddetto BIM, anche se una serie di acronimi e di locuzioni addizionali, come, in primo luogo, Digital Twin, cercano di protrarne l’effetto; da un altro canto, si è in piena foga per la AI, o IA che dir si voglia, con tutte i portati immaginabili.
L'AUDIZIONE DEL COMMISSARIO
IL DATO SULLA PRODUZIONE
I segnali del rallentamento si vedono soprattutto nel dato tendenziale: nei dodici mesi che vanno da dicembre 2023 al dicembre 2024 l’indice della produzione (base 2021) si è ridotto dello 0,5% da 124,9 a 124,2. Flessione anche per il dato congiunturale di dicembre che segna -1,7% su novembre 2024. L’indice medio annuo per il 2024 registra comunque un rallentamento rispetto al +6,9% del 2023 e ancor più rispetto al +22,4% del 2022. Positivo il dato medio del quarto trimestre 2024: +1,5%.
APPALTI ISTRUZIONI PER L'USO
La documentazione antimafia, che va acquisita prima della stipula dei contratti di appalto, crea sempre qualche difficoltà alle stazioni appaltanti sia per le tempistiche del relativo rilascio (spesso inconciliabili con quelle dell’appalto stesso) sia per la non sempre chiara conoscenza di quando la stessa sia obbligatoria.
Vediamo, dunque, di cosa si tratta e cosa devono fare le stazioni appaltanti per evitare blocchi agli appalti quando vi siano ritardi nella acquisizione di detta documentazione.
Qual è la documentazione antimafia?
L’articolo 84 del Decreto Legislativo n. 159/2011 (Testo Unico antimafia) distingue la documentazione antimafia in comunicazione antimafia e informazione antimafia.
La conferenza stampa
L’ad di Fs ha presentato la ‘terapia’ per fronteggiare i disagi causati dai 1200 cantieri aperti sulla rete, di cui 500 per manutenzione ordinaria e straordinaria e 700 per le opere del Pnrr. La rete ha raggiunto una forte livello di saturazione e congestione e i lavori devono andare avanti, soprattutto in estate,per risolvere questi problemi. Per questo, i disagi vanno contenuti con la pianificazione dei cantieri e con l’ottimizzazione dell’offerta. Non ci saranno chiusure di linee e non ci sarà un taglio di treni. Di questo l’utenza verrà informata con la nuova campagna lanciata dalle Fs
CONSIGLI ALLE IMPRESE
Per garantire un impatto duraturo, occorre approntare nel breve periodo un allineamento strategico tramite sessioni di formazione, comunicazione continua con gli stakeholder e sviluppo con gli esperti del settore. Nel lungo, invece, le chiavi sono lo sviluppo dei talenti, la mitigazione dei rischi e il monitoraggio dei tassi di adozione con meccanismi di rinforzo formali. Tra le competenze più richieste per implementare il digitale e le nuove tecnologie nell’edilizia c’è il fattore organizzativo, quello di delivery e quello di gestione dei dati. Tutta la filiera sarà coinvolta, dalle gare alla gestione operativa post esecuzione.
La giornata
RAPPORTO DELLA CONFEDERAZIONE
Da una analisi della Confederazione emerge che a dicembre 2024 risultano finanziati 10.084 progetti per 19,2 miliardi di euro. Degli 8.871 progetti di cui è possibile monitorare l’iter, solo il 35% risulta concluso, mentre il 40,8% presenta ritardi in almeno una delle fasi di attuazione. La segretaria Daniela Barbaresi lancia l’allarme: “Troppi progetti a rilento, con ritardi nell’esecuzione dei lavori o ancora fermi alla fase di progettazione. Le poche opere completate e collaudate rendono concreto il rischio di non conseguire gli obiettivi strategici entro giugno 2026”.
LA NOTIZIA
LE NOMINE
di Maria Cristina Carlini
Appalti Istruzioni per l’uso / 25
di Gabriella Sparano
È di questi giorni l’annuncio dell’ANAC di avvio nei prossimi mesi di un’attività di vigilanza su alcuni profili di criticità emersi con riferimento sia alla fase di affidamento sia alla fase di esecuzione dei contratti pubblici.
Tra questi, gli affidamenti effettuati mediante ricorso all’istituto della somma urgenza, per i quali va presidiata la corretta applicazione della specifica disciplina prevista dall’articolo 140 del Codice, in quanto, dando luogo ad affidamenti in forma diretta, è derogatoria di quella ordinaria basata sulla concorrenza e competizione tra operatori economici.
Vediamo, allora, cosa sono gli affidamenti di somma urgenza e qual è la corretta procedura da seguire.
Il bando
INVITALIA
di Mercedes Tascedda
Il graffio
INAUGURATO IL GRAB
di Francesco Ferrante
Mercoledì 16 aprile è stato inaugurato il primo pezzo del GRAB (il Grande Raccordo Anulare delle Bici), quei trecento meravigliosi metri di Via San Gregorio che vanno dall’Arco di Costantino, a fianco del Colosseo, fino al Circo Massimo. Il percorso ciclopedonale è stato realizzato togliendo spazio alle automobili: una corsia per senso di marcia. E regalando quello spazio appunto a ciclisti e pedoni. Rendendo – se possibile – ancora più bella, con più verde e nuove piante, quella strada che corre lungo il Palatino.
Dentro il cerchio/2
La Voce dei Geometri
di Ernesto Alessandro Baragetti
Per il catasto fabbricati, il sistema estimale catastale italiano nasce e prende forma tra la fine degli anni trenta e il corso degli anni quaranta del secolo scorso e a tutt’oggi è regolato dalle medesime norme costitutive, salvo minime integrazioni di prassi e procedurali (per lo più riconducibili alle naturali implementazioni operativo-funzionali di carattere informatico e digitale).
Nel corso degli ultimi trent’anni, diversi sono stati gli appuntamenti dell’agenda politica che hanno condotto a porsi il quesito, se il sistema così creato potesse rappresentare ancora uno strumento valido considerando la sempre maggior centralità della fiscalità immobiliare rispetto ai processi economici e di bilancio del nostro Paese, in correlazione alla necessità di plasmare un sistema fiscale sempre più efficiente.
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