LA CONFERMA DA BRUXELLES
La proposta di revisione è stata effettivamente consegnata alla commissione europea il 21 marzo, mentre la proposta per la nuova revisione generale e definitiva del Pnrr – a questo punto la sesta – dovrebbe arrivare a giugno, per poi essere approvata fine estate. Proprio perché i tempi si dilatano, è possibile qualche anticipazione del riassetto finale già nella quinta proposta all’esame della commissione e nell’assessment della settima rata. Per il momento nessun travaso di fondi fra Pnrr e fondi di coesione. Meloni annuncia la disponibilità a rivedere nella sesta revisione anche Transizione 5.0 se la curva della spesa non sarà positiva: era stato il capitolone aggiuntivo e il fiore all’occhiello della “revisione Fitto” dell’8 dicembre 2023, ora potrebbe finire sul binario morto e andare a finanziare i “ristori” alle imprese, dazi o non dazi.
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