La giornata
Bucci vince in Liguria, grandi opere al centro del programma
- Manovra: il Governo convoca le parti sociali, i sindacati il 4 novembre e le imprese il 13 Urso: “daremo il massimo impulso per lo sviluppo delle zone logistiche semplificate al Centro -Nord”
- Von der Leyen: “i giovani devono avere case a prezzi accessibili, l’Europa se ne deve occupare”
- Edison lancia “Una casa per i giovani”, il nuovo piano di company social housing
IN SINTESI
Marco Bucci è il nuovo Presidente della Regione Liguria. Dopo un testa a testa per tutto lo scrutinio, Bucci si è imposto al fotofinish su Andrea Orlando, candidato del centrosinistra. Uno dei temi centrali del programma elettorale del nuovo Governatore è quello del sistema infrastrutturale della regione. La promessa è quella di completare una serie di grandi opere: la nuova diga foranea di Genova, La Gronda di Genova, il Terzo Valico, il Tunnel subportuale genovese, il Tunnel della Val Fontanabuona. Nella lista c’è anche la Bretella Albenga-Carcare-Predosa, il potenziamento delle linee ferroviarie merci tra Savona e Torino, e tra Savona e Alessandria, il raddoppio della linea ferroviaria Genova-Ventimiglia nella tratta Andora-Finale Ligure. Grandi infrastrutture e miglioramento della mobilità: su questo versante, il programma di Bucci punta al potenziamento dei collegamenti tra costa ed entroterra anche attraverso nuovi accordi con Trenitalia.
Ad Acea 500mln da Bei e Cdp per investimenti nella rete elettrica
Modernizzare, potenziare ed estendere l’infrastruttura elettrica di Areti (società al 100% del Gruppo Acea che gestisce la rete di distribuzione elettrica di Roma e Formello) per fornire un servizio sempre più efficiente a favore dei cittadini. Questo è l’obiettivo del finanziamento da 500 milioni di euro concesso dalla Banca europea per gli investimenti ad Acea direttamente, con la garanzia Archimede di Sace, e da Cassa Depositi e Prestiti con provvista messa a disposizione dalla stessa Bei. Oggi a Roma sono stati siglati gli accordi che riguardano la prima tranche di finanziamento pari a 320 milioni di euro, di cui 200 milioni concessi direttamente dalla BEI con garanzia Archimede SACE al 70% e 120 milioni di euro da CDP con funding BEI. La seconda tranche da 180 milioni sarà sottoscritta nel 2025. Con questa operazione BEI, CDP e SACE cofinanziano il piano di investimenti di Areti in linea con gli obiettivi di REPowerEU, il piano di rilancio energetico dell’Unione Europea. Le risorse a disposizione contribuiranno ad attuare un piano di interventi per la digitalizzazione dell’infrastruttura. In particolare, gli interventi saranno concentrati nei seguenti settori: potenziamento della rete in bassa e media tensione di Roma per aumentarne la resilienza e la potenza disponibile anche attraverso la posa di nuove linee; ammodernamento della rete in media e bassa tensione per incrementarne la sicurezza tramite diagnostica avanzata, telecontrollo e automazione; ampliamento e potenziamento delle cabine primarie; smartizzazione della rete per la gestione dinamica, il controllo sui POD con smart meter 2G e demand response massivo tramite l’intelligenza artificiale e IoT platform. L’operazione conferma BEI e CDP tra i maggiori finanziatori istituzionali del piano di investimenti di ACEA e SACE come partner assicurativo finanziario strategico anche su future operazioni del Gruppo. Garanzia Archimede di SACE garantisce a condizioni di mercato finanziamenti e cauzioni di durata fino a 25 anni come leva per la competitività del Sistema Paese. “Questo finanziamento conferma l’impegno della BEI a favore della transizione energetica e degli obiettivi di REPowerEU, che ci siamo impegnati ad accompagnare mettendo a disposizione 45 miliardi di finanziamenti aggiuntivi entro il 2027,” ha dichiarato Gelsomina Vigliotti, Vicepresidente BEI. “L’ammodernamento delle infrastrutture elettriche è cruciale non solo per rendere la rete più efficiente e resiliente, ma anche per favorire una maggiore
integrazione delle energie rinnovabili nel sistema”. “Grazie alla sinergia con le istituzioni europee promossa efficacemente in questi anni – ha dichiarato Dario Scannapieco, Amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti – CDP oggi riesce a essere promotore di operazioni finanziarie di valore per il territorio e dall’elevato impatto. In quest’ottica il finanziamento a favore di ACEA conferma ulteriormente l’impegno di CDP nel sostenere lo sviluppo e l’ammodernamento delle infrastrutture del Paese. La consolidata collaborazione con la Bei, accompagnata in diverse occasioni anche dal contributo di SACE, negli anni ci ha consentito di sostenere investimenti per circa 13 miliardi destinati alla crescita economica dei territori”. Fabrizio Palermo, Amministratore Delegato di ACEA ha commentato: “Gli accordi firmati oggi con BEI, CDP e SACE rappresentano per ACEA un’operazione di sistema di particolare rilevanza strategica e certificano il valore e la qualità degli investimenti che il Gruppo ha pianificato per i prossimi anni nelle reti di distribuzione elettrica. Gli investimenti contribuiranno ad ottenere una sempre maggiore resilienza e flessibilità delle infrastrutture grazie all’impiego di nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale. Confermiamo il nostro impegno a sostenere gli investimenti per la competitività sul territorio nazionale attraverso la Garanzia Archimede come il potenziamento dell’infrastruttura elettrica di ACEA – ha dichiarato Alessandra Ricci, Amministratore Delegato di SACE – Questa nuova operazione consolida la forte sinergia con gli investitori istituzionali BEI e CDP in progetti in grado di produrre un tangibile impatto sul tessuto economico italiano”.
Manovra: il Governo convoca le parti sociali, i sindacati il 4 novembre e le imprese il 13
Il Governo avvia il confronto con le parti sociali sul testo della legge di bilancio che ora inizia il suo inter in parlamento. Le convocazioni sono arrivate ieri e il primo incontro in agenda sarà quello con le organizzazioni sindacali il 4 novembre prossimo; quello con i rappresentanti delle imprese il 13 novembre. Il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, ha riferito ieri che sono in corso interlocuzioni con il Governo. “Se vogliamo che il Paese sia attrattivo per chi ci guarda da fuori e che gli imprenditori continuino a investire, per essere piu’ competitivi dobbiamo anche produrre di piu'”, ha detto Orsini, Confindustria sta “premendo per interventi che sostengano gli investimenti, per esempio l’Ires premiale. Crediamo che questa sia la via”. Per il numero uno di Confindustria, “dobbiamo insistere a mettere a terra il piu’ possibili gli investimenti di questo Paese, lo stiamo chiedendo anche con forza”, perche’ “con una politica industriale italiana ed europea che guardi non a breve ma a lungo termine”. Anche all’interno della compagine governativa si guarda a possibili modifiche della manovra. ”La manovra va nella direzione di sostenere l’economia reale e i ceti medi soprattutto per quanto riguarda la conferma del taglio del cuneo fiscale e altre scelte che abbiamo fatto, penso alla Sabatini dove abbiamo investito di più”, ha detto ieri il vice premier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani. ”Credo sia giusto fare anche qualche modifica. Credo debba essere corretta una norma priva di qualsiasi senso, voluta forse da qualche burocrate del Mef, che prevede nelle aziende che hanno finanziamenti da parte dello Stato la presenza di revisori del conto del Mef. I revisori dei conti devono fare il loro lavoro. Non serve un sistema che rischia di trasformare il Mef nella Stasi. Non è questo certamente l’intendimento del governo. Ho già parlato con il ministro Giorgetti mi ha assicurato che verrà rimodulata quella norma che, per quanto mi riguarda, non ha senso”.
Urso: “daremo il massimo impulso per lo sviluppo delle zone logistiche semplificate al Centro -Nord”
‘E’ assolutamente importante sviluppare in tutto il Centro-Nord le zone logistiche semplificate così come nel Sud siamo riusciti a creare la zona economica speciale unica. Ovviamente diverse le condizioni e diverse sono le potenzialità, in questo caso la zona logistica speciale in Emilia-Romagna consentirà di facilitare le attività dell’impresa incentivando e semplificando le loro procedure. La zona logistica speciale sicuramente può essere un volano di sviluppo ulteriore in una regione fondamentale per l’economia del nostro Paese. Su questo siamo tutti determinati a dare il massimo contributo’. Lo ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un incontro a Forlì con le associazioni di categoria, i rappresentanti datoriali e le imprese del territorio presso la Camera di Commercio della Romagna.
Von der Leyen: “i giovani devono avere case a prezzi accessibili, l’Europa se ne deve occupare”
“Dobbiamo avere il coraggio di uscire dalla nostra zona di comfort e, se necessario, di entrare in nuovi campi d’azione. Ecco perché, per la prima volta, ho inserito l’alloggio nell’agenda europea. I giovani come voi faticano a trovare case a prezzi accessibili e questo non è giusto. Voglio che l’Europa si occupi di questo problema e contribuisca a sbloccare gli investimenti pubblici e privati di cui abbiamo bisogno, perché se preoccupa voi giovani, deve preoccupare anche l’Europa”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico del College of Europe. “Alcuni potrebbero dire che la salute o l’alloggio non sono questioni europee e che non dovremmo essere coinvolti. Ma io voglio che la nostra Unione intervenga laddove può fare la differenza e dove è più importante per le persone”, ha aggiunto. “Si possono fare affari ovunque nel mondo, ma bisogna garantire alle persone di stabilirsi e crescere i propri figli al sicuro e in un posto che offre loro prospettive”, ha detto ancora.
Edison lancia “Una casa per i giovani”, il nuovo piano di company social housing
“Una casa per i giovani”: è il piano di company social housing che Edison lancia per i neolaureati offrendo loro la possibilità di vivere in una casa propria in prossimità della sede di lavoro e di avviare un percorso di autonomia personale e professionale. L’iniziativa, spiega il gruppo, è parte di un più ampio impegno di Edison quale operatore responsabile che prevede per i più giovani un programma triennale di sviluppo e formazione, modalità di lavoro che garantiscono l’equilibrio tra vita personale e professionale, una dinamica retributiva che premia il merito e un sistema di welfare integrativo, da settembre arricchito dell’iniziativa “Una casa per i giovani”. Il piano è rivolto ai neolaureati che non hanno un alloggio diverso da quello del proprio nucleo di origine. A loro Edison dà la possibilità di affittare un bilocale arredato, in una zona che si trova entro mezz’ora dalla sede di lavoro e collegato con mezzi pubblici. Un partner esterno specializzato nelle locazioni immobiliari si occupa della ricerca, identificazione e gestione contrattuale e amministrativa della locazione abitativa nonché di tutte le utenze a essa connesse. Al giovane è richiesto un contributo spese mensile che, considerate anche le utenze a suo carico, è ritenuto sostenibile e ha un valore non superiore a un terzo della retribuzione netta mensile. La quota di affitto che il neoassunto si trova a sostenere è sensibilmente inferiore al prezzo medio di mercato per la tipologia di abitazione proposta e vale per tutte le sedi Edison sul territorio nazionale. Edison neutralizza le differenze tra i costi degli alloggi nelle diverse città, assicurando in questo modo pari opportunità ai neolaureati di tutta Italia. Il supporto abitativo è riconosciuto per una durata di tre anni, al termine dei quali il dipendente può subentrare nell’affitto o, eventualmente, decidere di fare una proposta d’acquisto. Impegnata a confermarsi tra gli operatori nazionali leader della transizione energetica contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione del Next Generation EU e del PNNR dell’Italia, Edison prevede l’inserimento di circa 300 persone all’anno, secondo una progressione temporale che accompagna la realizzazione del programma di investimenti definito nel piano strategico al 2030. Le assunzioni sono orientate per circa il 50% su giovani neodiplomati e neolaureati, prevalentemente con curriculum scolastici sulle discipline STEM, il 60% dei quali inseriti presso le sedi e gli impianti territoriali che ospitano i nuovi investimenti. Lo sviluppo del piano di assunzioni consente di prevedere che la componente femminile rappresenterà una quota pari al 40% del personale neoassunto in possesso di un curriculum di studi di alta formazione terziaria. «Oggi più della metà dei giovani neolaureati che decidono di andare all’estero o trasferirsi in altre città, lo fa per ragioni prevalentemente di natura economica. Questo avviene soprattutto nelle città metropolitane dove, il costo della vita rapportato al salario effettivamente percepito, rappresenta un equilibrio economico difficilmente raggiungibile. La soluzione al problema abitativo ha dunque una rilevanza determinante nella decisione di restare o andare via. Per un’azienda come Edison, che da sempre pone al centro della propria strategia di lungo termine l’investimento sui giovani neolaureati – oggi una community di oltre 160 persone -, è imperativo rafforzare il valore del pacchetto economico offerto in fase di assunzione e migliorarne anche la dinamica di crescita nei primi anni di lavoro, ma non basta. Per questo lo integriamo con una specifica proposta che rappresenta un concreto e rilevante contributo e supporto aziendale alla soluzione del problema abitativo. Con questa nuova politica dedicata ai giovani neolaureati offriamo un progetto di sviluppo professionale e al contempo un aiuto concreto per pensare e avviare un progetto di futuro e di vita personale sostenibile nella città dove lavorano, in qualsiasi città del territorio italiano e indipendentemente dalla tipologia di laurea conseguita», dichiara Giorgio Colombo, Direttore HR e ICT di Edison. Italia- Libia: accordo tra Camere di Commercio per far crescere la cooperazione economica.
Italia-Libia: accordo da Camere di Commercio per far crescere la cooperazione economica
Importiamo principalmente petrolio ed esportiamo materie prime industriali, apparecchiature meccaniche e prodotti agroalimentari. E alle famiglie la qualità del Made in Italy piace, sia nella sua componente legata al sistema casa che a quella legata alla moda. Ma le opportunità di un ulteriore sviluppo delle relazioni economiche tra Italia e Libia ci sono e sono numerose. Per questo assume importanza la missione del Governo italiano a Tripoli, in programma oggi, supportata dalla Camera di commercio italo-libica e da Unioncamere, nella cui cornice verrà siglato un Memorandum of Understanding tra le Camere di commercio dei due Paesi, rappresentate rispettivamente da Unioncamere e dalla General Libyan Union of Chambers of Commerce, Industry and Agriculture. L’Italia anche nei primi sei mesi del 2024 conferma il suo ruolo di principale partner commerciale della Libia, primo paese di destinazione dell’export libico e terzo fornitore, con una quota di mercato prossima al 12%, in aumento rispetto al 2023. Parola d’ordine dell’intesa, siglata dal presidente della General Libyan Union of Chambers of Commerce, Industry and Agriculture, Mohamed Alraeed, e dal vicepresidente vicario di Unioncamere, Antonio Paoletti, è cooperazione per promuovere lo sviluppo delle piccole e medie imprese attraverso lo scambio di informazioni e delegazioni imprenditoriali; la diffusione di competenze tecniche, know-how e opportunità di formazione; lo sviluppo di progetti e di iniziative comuni. Una collaborazione che prevederà un programma di partnership e capacity building volto ad avere un effetto moltiplicatore sulle imprese e sul sistema economico, con attività di formazione, training e diffusione di best practices A presidio delle attività, viene istituita una Task Force con tre rappresentanti per parte per gestire le attività previste dall’accordo. “Sono molti i settori produttivi nei quali la collaborazione tra il sistema camerale italiano e quello libico potrà risultare reciprocamente molto fruttuosa”, ha sottolineato il vice presidente vicario di Unioncamere, Antonio Paoletti. “Tra questi certamente quelli riguardanti il digitale, l’energia e la sostenibilità, l’istruzione e ricerca, le infrastrutture e il turismo”. “Il Business Forum Italia-Libia è una importante occasione di incontro tra le due comunità economiche”, ha evidenziato Nicola Colicchi, presidente della Camera di commercio Italo- Libica. “Alla sua organizzazione la Camera Italo-Libica ha lavorato attivamente, supportando e fornendo assistenza tecnica alle Autorità di entrambi i Paesi”.
Missione di Confindustria a Singapore: il ‘Bello e Ben fatto’ made in Italy vale il 26,2% dell’export
Arredamento, moda, alimentare: il Bbf (Bello e Ben fatto) Made in Italy include 711 categorie di prodotto e vale 161,3 miliardi di euro, rappresentando il 26,2% dell’export italiano. E’ quanto emerge dai dati aggiornati presentati ieri a Singapore in occasione della XII edizione di ‘Esportare la Dolce Vita’ , il Rapporto del Centro Studi di Confindustria, realizzato con il sostegno di Unicredit e in collaborazione con Sace, che analizza il potenziale del BBF nei mercati mondiali. La missione di Confindustria ha coinvolto le associazioni Federlegno Arredo, Sistema Moda Italia, Confindustria Federoafi, Confindustria Nautica e Federalimentare. Il BBF ha un potenziale di crescita notevole: le quote di mercato che è possibile sottrarre ai concorrenti con una struttura produttiva simile valgono 174,5 miliardi di euro. Se l’Italia migliorasse la propria capacità produttiva, questo si potrebbe tradurre in un incremento delle esportazioni pari a 53,9 miliardi di euro nei prossimi cinque anni. Questo potenziale è particolarmente rilevante nei mercati avanzati dove i 20 principali Paesi offrono opportunità per 26,8 miliardi di euro, con Stati Uniti, Francia e Germania in testa. Nei mercati emergenti, i 20 Paesi principali rappresentano un potenziale di 18,1 miliardi di euro, con Cina, Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita ai primi posti. In particolare, l’export italiano verso questa regione ammonta a 9,6 miliardi di euro, di cui 2,1 miliardi legati al BBF, pari al 21,6% del totale. Tra i Paesi ASEAN, Singapore è il partner più rilevante per l’Italia, con un export complessivo di 2,8 miliardi, di cui 750 milioni riconducibili al BBF, rappresentando il 36,2% dell’intero export verso il Paese. “Singapore, hub strategico per il Sud-Est asiatico e primo mercato per potenziale nell’ASEAN, è un partner chiave per l’Italia. L’80% dell’interscambio è rappresentato dal nostro export che ha raggiunto quasi 3 miliardi di euro (+17% nel 2023), indice del forte apprezzamento riservato alle produzioni italiane. Sussistono ampi margini di crescita per aumentare le quote di mercato del made in Italy nell’area, con un potenziale di incremento per il BBF stimato a 1 miliardo di euro. Guardiamo con fiducia al rafforzamento delle relazioni bilaterali, sostenute dall’accordo di libero scambio con l’UE, per promuovere uno sviluppo economico aperto e inclusivo”, ha commentato Barbara Cimmino, vicepresidente per l’Export e l’Attrazione degli Investimenti di Confindustria.
Artes 4.0 e Inail insieme per l’innovazione: lanciato il bando Bit per 16 progetti per la sicurezza sul lavoro
In risposta alle crescenti esigenze di innovazione tecnologica nel campo della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, ARTES 4.0 – il Centro di competenza nazionale ad alta specializzazione finanziato dal Mimit – in collaborazione con INAIL, ha lanciato il bando BIT, finanziando 16 progetti innovativi con un fondo complessivo di 2 milioni di euro. L’iniziativa mira a ridurre il fenomeno degli infortuni e a migliorare le condizioni lavorative nei settori ad alto rischio, grazie a soluzioni tecnologiche avanzate. Ieri, presso l’Innovation Center Firenze, si è tenuto l’evento di confronto “Tecnologia e Analisi dei dati. Nuove frontiere per la sicurezza e la sostenibilità sociale”, organizzato da Advanced Microwave Engineering (AME), insieme a Confindustria Toscana, Digital Innovation Hub Toscana e Artes 4.0. Durante l’incontro, esperti e rappresentanti istituzionali hanno esplorato l’impatto delle tecnologie digitali sulla prevenzione degli incidenti sul lavoro, evidenziando come la tecnologia sia un alleato chiave per una sostenibilità sociale e aziendale efficace.