Infrastrutture

Dalla Ue 7 miliardi su 134 progetti: 700 milioni alla Torino-Lione e altri 140 a opere italiane

Per l’Italia, sono stati approvate 16 proposte su 37. Le risorse complessive si attestano a 545 milioni. Confermati i 25 milioni per la parte ferroviaria del Ponte sullo Stretto, 69mln alla seconda fase del Brennero

18 luglio

18 Lug 2024

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Dalla Ue 7 miliardi su 134 progetti: 700 milioni alla Torino-Lione e altri 140 a opere italiane

La linea ferroviario Torino-Lione

La Commissione europea ha selezionato 134 progetti nel settore dei trasporti che riceveranno oltre 7 miliardi di sovvenzioni dal Mce (il meccanismo per collegare l’Europa), lo strumento per gli investimenti strategici della Ue nelle infrastrutture.  “Si tratta del più grande invito a presentare proposte nell’ambito dell’attuale Mce Trasporti”, ha dichiarato ieri la Commissione comunicando la ripartizione di queste risorse.  Circa il 83 % dei finanziamenti sosterrà progetti che conseguono gli obiettivi climatici della Ue, migliorando e modernizzando la rete dell’UE di ferrovie, vie navigabili interne e rotte marittime lungo la rete transfrontaliera dei trasporti (Ten-T). I progetti ferroviari riceveranno il 80 % dei 7 miliardi di euro. I finanziamenti saranno destinati poi  a tre grandi progetti volti a migliorare i collegamenti transfrontalieri lungo la rete centrale Ten-T negli Stati membri baltici (Rail Baltica), tra Francia e Italia ( (Lione-Torino) e tra Danimarca e Germania (galleria di Fehmarnheit).

Per la Torino-Lione anche 64,5 milioni alla Francia per nuovi studi

E’ di 700 milioni di euro la dotazione stanziata dalla Commissione europea per uno dei più importanti collegamenti transfrontalieri europei, il progetto ferroviario ad alta velocità Torino-Lione. Come si legge nel documento della Ue, queste risorse sono destinate al progetto che riguarda i lavori tra Saint-Jean-de-Maurienne e Susa/Bussoleno. Comprende il collegamento alla linea esistente Saint-Jean-de-Maurienne, il tunnel di base transfrontaliero del Moncenisio (circa 57,7 km), il valico della Val di Susa, il tunnel di interconnessione tra Susa e Bussoleno (circa 2 km) e l’ingresso nel esistente stazione ferroviaria di Bussoleno. Come riferisce il Mit, 405 milioni “Il risultato principale del progetto sarà il tempestivo completamento del collegamento ferroviario transfrontaliero tra Francia e Italia (Lione-Torino), potenziamento della capacità ferroviaria per il traffico passeggeri e merci”, sottolinea la Commissione. Ai 700 milioni si aggiungono oltre 64,5 milioni di euro destinati alla Francia per studi di progettazione dettagliati per la costruzione degli accessi francesi alla Torino-Lione. Includono la raccolta di dati tecnici e ambientali per la progettazione della nuova linea, la definizione dei principi costruttivi, avvio del preliminare procedure amministrative e la conduzione del dialogo con parti interessate. I principali vantaggi del progetto saranno la tempestiva costruzione del gallerie principali e della nuova linea di accesso. Attualmente, secondo i dati più aggiornati riferiti dalla Telt, la società italo-francese per la progettazione, realizzazione e successivamente per la gestione della sezione transfrontaliera, sono stati scavati 37,3 chilometri, di cui 13,7 chilometri di tunnel base, dei circa 164 chilometri di gallerie previste per l’opera. Sono operativi 10 cantieri, 2.500 gli addetti impiegati. Gli appalti aggiudicati si attestano a 4,9 miliardi di euro. 

All’Italia finanziamenti per 545 milioni

Delle 37 proposte presentate dall’Italia,  riferisce il ministero delle Infrastrutture e Trasporti, 16 sono state valutate positivamente dalla Commissione con un’assegnazione complessiva di 545,7 milioni di euro pari al 15.3% del totale. L’Italia è quindi risultato il secondo percettore dopo la Francia. Alla prosecuzione dei lavori della tratta transfrontaliera della Torino-Lione  vanno 405 milioni di euro dei complessivi 700 tra Italia e Francia. Dopo la Torino-Lione, la fetta di finanziamenti più consistente è quella di circa 69 milioni  per la seconda fase della tratta di accesso al Brennero, Fortezza-Ponte Gardena. Seguono i 25 milioni per la progettazione esecutiva della parte ferroviaria del Ponte sullo Stretto di Messina. Tra gli altri 13 progetti destinatari di contributi europei per circa 46 milioni di euro, rientrano azioni rivolte all’attrezzaggio di bordo dell’ERTMS, allo sviluppo degli hub urbani di  Genova, Bologna e Napoli e di parcheggi sicuri per mezzi pesanti, a soluzioni tecnologiche per la gestione del traffico aereo, nell’ambito dell’iniziativa Cielo Unico Europeo, ai sistemi di trasporti intelligenti stradali e eCall, all’interoperabilità ferroviaria, alla digitalizzazione delle informazioni logistiche e alle applicazioni telematiche anche nel settore marittimo per lo scambio di informazioni attraverso l’interfaccia unica nazionale (National Maritime Single Window). “Grande soddisfazione” è stata espressa dal ministro Matteo Salvini.

Dai porti al trasporto su strada, gli altri progetti europei finanziati

Tornando agli altri progetti europei, circa 20 porti marittimi in Irlanda, Spagna, Finlandia, Paesi Bassi, Germania, Malta, Lituania, Cipro, Croazia, Grecia e Polonia riceveranno sostegno per il potenziamento delle infrastrutture, alcuni dei quali consentiranno loro di fornire elettricità erogata da impianti di terra alle navi o di trasportare energia rinnovabile. I lavori sull’infrastruttura delle vie navigabili interne miglioreranno i collegamenti transfrontalieri tra Francia e Belgio nel bacino Senna-Schelda e tra Romania e Bulgaria sul Danubio. Anche i porti interni di Austria, Germania e Paesi Bassi riceveranno finanziamenti per continuare a promuovere la rete europea di fiumi e canali per il trasporto sostenibile. Per quanto riguarda il trasporto su strada, il lancio di sistemi e servizi di trasporto intelligenti cooperativi (Its) e la creazione di nuove aree di parcheggio sicure e protette aumenteranno la sicurezza sia per i cittadini che per i professionisti. I progetti di gestione del traffico aereo continueranno a sviluppare un cielo unico europeo in modo che il trasporto aereo diventi più efficiente, più sicuro e più sostenibile. Inoltre, diversi progetti consentiranno una maggiore capacità lungo i corridoi di solidarietà Ue-Ucraina istituiti per agevolare le importazioni e le esportazioni tra l’Ucraina e l’UE. Tali progetti riguardano: miglioramento delle infrastrutture di trasporto stradale ai valichi di frontiera tra Ucraina, Moldova e Romania; adoperarsi per aumentare la capacità sul valico di frontiera ferroviario Ungheria-Ucraina; un nuovo tratto di strada in Polonia che si estende fino al confine con l’Ucraina; nonché studi e lavori per integrare il sistema ferroviario ucraino nell’UE.

Le prossime tappe 

Dopo l’approvazione dell’elenco di 134 progetti da parte degli Stati membri, la Commissione adotterà ufficialmente la decisione di finanziamento e la Cinea, l’Agenzia esecutiva europea per il clima, le infrastrutture e l’ambiente, inizierà a preparare le convenzioni di sovvenzione. I risultati sono provvisori e diventeranno definitivi solo una volta che la Commissione avrà adottato la corrispondente decisione di aggiudicazione. I 134 progetti sono stati selezionati su un totale di 408 domande presentate nell’ambito del presente invito a presentare proposte, conclusosi il 18 gennaio 2024. I finanziamenti UE assumeranno la forma di sovvenzioni, che saranno utilizzate per cofinanziare i costi complessivi dei progetti.  Nell’ambito del  programma Mce Trasporti per il programma Mce Trasporti per il periodo 2021-2027, sono disponibili 25,8 miliardi di euro  per sovvenzioni per cofinanziare progetti TEN-T negli Stati membri. Dal 2014 l’MCE ha  sostenuto oltre 1.500 progetti con 37.5 miliardi di euro nel settore dei trasporti (esclusi gli ultimi progetti selezionati oggi). A partire da oggi entra in vigore un nuovo regolamento Ten-T aggiornato che punta, spiega la Commissione Ue, a intensificare gli sforzi per creare una rete di trasporto sostenibile e resiliente all’interno dell’UE.

Dalla Bei via libera a 8,4 miliardi di nuovi finanziamenti

Un’altra importante mole di finanziamenti arriva dalla Bei. Il Consiglio di amministrazione dell’istituto approvato ieri 8,4 miliardi di  euro di nuovi finanziamenti che serviranno a costruire case e scuole, sfruttare le energie rinnovabili, migliorare le reti idriche, di trasporto e di comunicazione e a potenziare l’innovazione e la
crescita delle imprese in Europa e nel mondo. Dell’ammontare totale, 3,4 miliardi sono destinati all’edilizia abitativa; 2,2 miliardi a energia pulita e risorse idriche; 1,7 miliardi per trasporti sostenibili e comunicazioni migliori; 1,1 miliardi per innovazione aziendale e investimenti delle imprese. “Abbiamo approvato 8,4 miliardi di euro per nuovi progetti che miglioreranno la vita e le opportunità delle persone in tutta Europa e non solo,” ha dichiarato la Presidente della BEI Nadia Calviño. I finanziamenti riguardano anche nuove scuole in Francia, migliori collegamenti ferroviari in Polonia e il potenziamento delle reti idriche in Finlandia. Abbiamo inoltre convenuto di sostenere la costruzione di migliaia di nuove abitazioni sostenibili e a prezzi accessibili in Germania, Spagna e Svezia”.  La seduta di luglio del consiglio di amministrazione si è svolta alla vigilia di un vertice sull’edilizia abitativa ospitato dalla Bei che si tiene oggi, dedicato al potenziamento degli investimenti nel settore e alla condivisione delle migliori pratiche applicate agli interventi di edilizia abitativa sostenibile e ad alto impatto in tutta Europa.

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