SALVA CASA

Gasparri: PRONTO il testo unificato sulla rigenerazione urbana al Senato

Il capogruppo di Forza Italia a Palazzo Madama: “Puntiamo a un fondo nazionale da 300 milioni e le risorse si possono prendere dal Pnrr”

11 luglio

11 Lug 2024 di Giorgio Santilli

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Gasparri: PRONTO il testo unificato sulla rigenerazione urbana al Senato

Maurizio Gasparri (Forza Italia)

La prossima settimana il senatore Roberto Rosso (Forza Italia), relatore della legge sulla rigenerazione urbana a Palazzo Madama, presenterà un testo unificato che provi a fare sintesi fra le molte proposte presentate da tutti i gruppi.

Lo ha annunciato ieri il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, intervenendo alla tavola rotonda sul tema organizzata dall’ordine degli architetti di Roma. Gasparri ha anche anticipato che l’obiettivo del testo è di prevedere un fondo nazionale per la rigenerazione urbana di almeno 300 milioni.

“Non è escluso – ha aggiunto il senatore di FI – che queste risorse possano essere recuperate dal Pnrr, considerando gli obiettivi di transizione ambientale”. Su questa proposta si sono detti favorevoli anche gli altri intervenuti alla tavola rotonda, la senatrice Anna Rossomando del Pd e il senatore Andrea De Priamo di Fratelli d’Italia.

Gasparri ha detto che “la scorsa legislatura il disegno di legge fu frenato dalle profonde divisioni presenti in quella maggioranza” e che “il provvedimento va approvato rapidamente e considererei un buon risultato avere un testo di legge approvato dal Senato per fine anno”.

Quanto alla volontà del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, di partecipare alla elaborazione del testo unificata – annunciata nel corso dell’assemblea nazionale dell’Ance – Gasparri ha detto che “il testo unificato viene presentato in commissione dal relatore” e che “il ministro potrà poi presentare i suoi emendamenti”.

Salvini: alle Regioni la regia sui cambi di destinazione d’uso

Intanto, prosegue e si avvia alla conclusione l’iter del decreto cosiddetto salva-casa (Dl 69/2024). E’ fissato infatti per oggi alle 11 in Commissione Ambiente l’esame e il voto degli emendamenti alle norme che interviengono sul Testo unico dell’edilizia puntando a semplificare la burocrazia immobiliare sulle ristrutturazioni, le tolleranze costruttive, i cambi d’uso, la dichiarazione di legittimità. Interventi che includono anche i tentativi di risoluzione di situazioni di stallo come a Milano e altri comuni. A proposito di cambi di destinazione d’uso, ieri anche se in una circostanza totalmente diversa – la firma del protocollo di intesa sulla città giudiziaria di Roma insieme al ministro Carlo Nordio – il ministro delle Infrastrutture e leader della Lega Matteo Salvini ha detto che “daremo alle regioni la regia” e che il tutto andrà concordato con i ”comuni”. Ribadendo la necessità della misura: “Fare finta che nel 2024 le destinazioni d’uso siano quelle di 10-20-40 anni fa significa vivere su un altro pianeta”. Sul tema, il decreto punta a estendere al massimo la possibilità di intervento consentendolo sempre per la “singola unità immobiliare senza opere all’interno della stessa categoria funzionale”, ma “ferma restando la possibilità per gli strumenti urbanistici comunali di fissare specifiche condizioni”.

Il vero problema di questi nuovi commi riguarda la definizione di “senza opere” e solo con il voto agli emendamenti per il via libera al testo finale si capirà la linea adottata. Intanto, il testo finale che uscirà dalle votazioni sbarcherà in Aula mercoledì prossimo anziché lunedì. Il Dl Casa rientra tra i sei decreti da chiudere, cioè convertire, entro le prossime settimane prima della chiusura agostana del Parlamento.

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