RIGENERAZIONE

A Rogoredo prende vita il ‘Bosco della Musica’, il primo campus aperto in Italia

22 Ott 2025 di Giusy Iorlano

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Rogoredo cambia volto con il “Bosco della Musica”, il nuovo campus e auditorium del Conservatorio “Giuseppe Verdi” che segna uno dei più importanti interventi di rigenerazione urbana nel quadrante sud di Milano, area un tempo nota come ‘boschetto della droga’ e che ora punta a diventare un modello di sviluppo sociale ed economico.

Ieri, 20 ottobre, la firma del contratto d’appalto, nella sede del Conservatorio,  che dà ufficialmente il via all’apertura del cantiere e l’avvio dei lavori che, da previsioni, dovrebbero concludersi entro dicembre 2027.

“È un progetto che rappresenta in maniera concreta l’operatività lombarda e la capacità di unire cultura, sociale e sostenibilità”, ha dichiarato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “In poco meno di due anni dalla firma dell’accordo siamo pronti a partire. Il Bosco della Musica sarà un ambiente unico, aperto e accessibile, dove troveranno spazio la formazione, l’innovazione e il verde pubblico”, ha detto il governatore.

Il progetto del primo ‘campus aperto’ in Italia

A pochi passi dal quartier generale di Sky, dopo la costruzione di Spark One e Spark Two, il progetto del Campus del Conservatorio Giuseppe Verdi, dello studio torinese Settanta7, fondato da Daniele Rangone ed Elena Rionda, prevede quattro edifici, il più grande sarà su due piani e accoglierà aule didattiche, una sala concerti e degli studi di registrazione tecnologicamente innovativi.

Ci sarà anche un auditorium tecnologico da 400 posti, un edificio che accoglierà residenze miste per studenti da oltre 200 posti  e un altro per le aule didattiche nella Palazzina ex-Chimici, e, ovviamente, aree verdi aperte al passaggio pubblico. A Rogoredo sono previsti, infatti, il recupero a verde pubblico della parte dell’area oggi adibita a parcheggio e un’arena all’aperto (nell’area retrostante alla Palazzina) per gli spettacoli estivi.

In particolare, il contratto firmato prevede la realizzazione di un ‘campus aperto’, il primo in Italia, ovvero di un parco pubblico nell’area di Rogoredo che sorgerà davanti al nuovo polo del Conservatorio ‘Verdi’, promotore e responsabile del progetto. I lavori sono gestiti dal Provveditore interregionale alle Opere pubbliche per la Lombardia e l’Emilia-Romagna in un’area di 13.274 metri quadrati, oltre all’immobile di 1.432 metri quadrati di proprietà del Comune di Milano.

L’investimento

Si tratta di una superficie concessa in diritto di superficie gratuito per 90 anni al Conservatorio, rigenerata grazie a un investimento di circa 47 milioni di euro iniziali.

L’ultimo  ‘Piano dei Conti’ approvato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche per la Lombardia e l’Emilia-Romagna ha, però, aggiornato i costi previsti stimandoli in 61,6 milioni di euro, sensibilmente aumentati rispetto alla previsione iniziale del 2021. Lo scorso novembre è arrivato con delibera della giunta regionale, l’ok ad un nuovo stanziamento di 26,6 milioni di euro cofinanziato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con 20 milioni di euro e dal Ministero dell’Università e della Ricerca con 15 milioni di euro.

La riqualificazione del quartiere di Santa Giulia

Il ‘Bosco della Musica’ si inserisce nel più ampio piano di riqualificazione dell’area di Rogoredo e Santa Giulia, che ospiterà anche strutture connesse ai Giochi olimpici invernali Milano-Cortina 2026.

Il quartiere di Santa Giulia è già interessato da un importante progetto di rigenerazione guidato dallo sviluppatore immobiliare australiano Lendlease. Con la vicina arena di Eventim (da 16 mila posti) che ospiterà alcune delle gare dei giochi di Milano-Cortina 2026 e il resto del masterplan in corso di sviluppo che comprende uffici, aree residenziali e servizi, sull’area Sud di Milano sono stimati investimenti per oltre 3,5 miliardi di euro. In particolare, terminate le Olimpiadi sarà avviato il cantiere per la posa della linea tranviaria che collegherà la fermata M3 Rogoredo alla fermata M4 Repetti, passando per l’Arena, oltre che al grande parco pubblico che unirà la parte nord e sud di Santa Giulia.

 

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