Ursula fa il bis e riparte con casa, Mediterraneo, green deal e rilancio della produttività

Ursula von der Leyen è stata eletta Presidente della Commissione europea. L’agenda del suo secondo mandato conferma la rotta sul Green Deal, con il Clean Industrial Deal, e prevede delle novità come quella di un nuovo piano casa e la centralità del Mediterraneo con la nomina di commissari ad hoc. Priorità è la creazione di un fondo per la produttività per rilanciare l’economia europea. No agli estremismi e alle demagogie che distruggono la Ue: è uno dei messaggi politici più forti. Meloni si dice sicura che il voto contrario  di Fdi  non comprometterà la collaborazione con la Ue

18 Lug 2024

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Ursula fa il bis e riparte con casa, Mediterraneo, green deal e rilancio della produttività

Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea

Sul tavolo ha messo la carta di un nuovo piano casa con un nuovo Commissario ad hoc e della centralità del Mediterraneo anche in questo caso con nuovo un Commissario. Ha lanciato la proposta di un nuovo fondo per la competitività e ha rilanciato il Green Deal. Ha fatto muro agli estremismi e ha assicurato l’impegno a contrastare l’immigrazione irregolare. Sono alcune delle priorità del programma di governo, intitolato ‘La scelta dell’Europa’,  con il quale Ursula von der Leyen, nel suo discorso all’Aula di Strasburgo, ha conquistato il suo bis e guiderà ora, per altri cinque anni, la Commissione europea. Un programma con il quale,  con un delicato e complesso gioco di equilibri, ha voluto tendere la mano e convincere gli indecisi. E alla fine ha convinto i Verdi e solo una parte dei conservatori ma non Fratelli d’Italia. Von der Leyen è stata eletta alla presidenza della Commissione con 401 voti a favore, 284 contrari, 15 astensioni e 7 voti nulli. I votanti sono stati 707 e la maggioranza necessaria era di 360 voti. A favore si sono espressi i popolari, i socialisti, i liberali e i verdi. L’endorsement del gruppo Greens al Parlamento Europeo è arrivato nella tarda mattinata dopo l’intervento di von der Leyen in Aula, e poco prima dell’inizio della votazione. “Come parte della maggioranza quadripartita, ci siamo assicurati  impegni sul Green Deal, rendendo l’Ue più socialmente equa e proteggendo la democrazia. Manteniamo l’estrema destra fuori dal potere”, ha annunciato il gruppo.  Il sì dei Verdi spiega il no di FdI; “l’ufficializzazione del voto favorevole ha reso impossibile il nostro sostegno a von der Leyen”, ha dichiarato il capo delegazione di Fdi al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, un un incontro con la stampa dopo il voto.

 L’agenda di von der Leyen: arrivano due nuovi Commissari per la Casa e il Mediterraneo e fondo per la produttività

Per i prossimi cinque anni di mandato “nominerò un commissario per il Mediterraneo che si concentri su investimenti e partenariati, stabilità economica, creazione di posti di lavoro, energia, sicurezza, migrazione e altre aree di interesse reciproco, nel rispetto dei nostri valori e principi”, è una delle novità annunciate da von der Leyen illustrando le linee guida politiche. Il futuro commissario lavorerà a stretto contatto con l’Alto rappresentante Ue per la politica estera e di sicurezza. Arriva poi un nuovo Commissario anche per la casa: la crisi abitativa sarà al centro della nuova agenda Ue con un piano per “un’edilizia a prezzi accessibili” per le famiglie più vulnerabili. Si va avanti sul Green Deal: già nei primi 100 giorni di mandato la presidente von der Leyen  intende lanciare un piano per l’industria pulita che “preparerà la strada verso l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 90% per il 2040, che proporremo di inserire nella nostra legge europea sul clima”. E, “guardando al futuro, il Clean Industrial Deal deve consentirci di investire di più insieme nelle tecnologie pulite e strategiche e nelle industrie ad alta intensità energetica” e “per questo proporrò un nuovo Fondo europeo per la competitività nel quadro della nostra proposta per un bilancio nuovo e rafforzato. Per quanto riguarda i finanziamenti e gli investimenti pubblici, la prima priorità sarà garantire l’utilizzo delle risorse disponibili tramite NextGenerationEU e il bilancio attuale”.

Prioritario è  il rilancio della produttività. “Per liberare gli investimenti privati, abbiamo bisogno anche di finanziamenti pubblici. Sì, disponiamo delle risorse di NextGenerationEU e del bilancio attuale. Ma tutto questo – ha ammonito –  finirà nei prossimi anni. Mentre le nostre esigenze di investimento no. Abbiamo bisogno di maggiore capacità di investimento. Il nostro nuovo budget sarà rafforzato. Deve essere più focalizzato sulle politiche, più semplici per gli Stati membri e con maggiore impatto, in modo da sfruttare il suo potere per ottenere maggiori finanziamenti pubblici e privati. E proporrò un nuovo Fondo europeo per la competitività. Si concentrerà su progetti europei comuni e transfrontalieri che stimoleranno la competitività e l’innovazione, in particolare per sostenere il Clean Industrial Deal. Ci garantirà lo sviluppo di una tecnologia strategica e la sua produzione qui, in Europa. Quindi, dall’intelligenza artificiale alla tecnologia pulita, il futuro della nostra prosperità deve essere realizzato in Europa”. Più produttività e meno burocrazia:  “velocità, coerenza e semplificazione” sono le leve per tagliare gli oneri amministrativi a carico di aziende e Pmi in tutti i settori. Per questo, ci sarà un vicepresidente ad hoc.

 

‘No agli estremismi, non permetterò che distruggano la Ue’

“Non accetterò che gli estremismi o le demagogie distruggano il nostro stile di vita europeo”: è questo uno dei messaggi politici più forti risuonati nell’emiciclo di Strasburgo, con cui von der Leyen attacca il presidente ungherese Viktor Orban. “Due settimane fa – ha detto Von der Leyen – un premier europeo si è recato a Mosca. Questa cosiddetta missione di pace è stata solo una missione dell’acquiescenza, dell’appeasement, una politica di eccessive concessioni. Solo due giorni dopo i jet di Putin hanno colpito un ospedale pediatrico. Era un messaggio del Cremlino per raggelare noi tutti. Nessuno vuole la pace più dell’Ucraina e l’Ue sosterrà l’Ucraina finché sarà necessario”. Dai banchi dei Patrioti si sono levate delle grida “bravo Orbán”, sommerse però dall’applauso a von der Leyen. “Non permetterò agli estremisti di distruggere l’Ue”, ha scandito. Dall’Ucraina a Gaza: “lo spargimento di sangue deve fermarsi qui e ora”, ha detto. Altra priorità è un’Unione europea della Difesa” con un commissario dedicato, capace di coordinare i Paesi membri e lavorare insieme all’Alto rappresentante Ue. “Per contribuire al coordinamento del lavoro sulla difesa a livello europeo, nominerò un Commissario per la Difesa, che lavorerà a stretto contatto con il prossimo Alto Rappresentante/Vicepresidente, in conformità con i Trattati. Il nostro lavoro nei prossimi cinque anni si concentrerà sulla costruzione di una vera e propria Unione europea della Difesa. Gli Stati membri manterranno sempre la responsabilità delle proprie truppe, dalla dottrina allo schieramento, ma l’Europa può fare molto per sostenere e coordinare gli sforzi per rafforzare la base industriale della difesa, l’innovazione e il mercato unico”. Linea dura, poi, contro i trafficanti di esseri umani con l’impegno di riflettere su nuovi strumenti e modalità per contrastare la migrazione irregolare. “Intensificheremo inoltre il nostro lavoro sui rimpatri, sulla prevenzione della migrazione illegale e sulla lotta al traffico di esseri umani. Garantirò una maggiore trasparenza nei confronti del Parlamento europeo su tali accordi”.

Le parole di von der Leyen dopo l’elezione: lavorerò con chi mi ha sostenuto

“Sono molto grata ai Verdi per il loro sostegno. Lavorerò il più possibile con coloro che mi hanno sostenuto, che sono pro-Ue, pro-Ucraina, pro-Stato di diritto. Sono molto grata alla piattaforma Ppe-S&d-Renew, ma sono anche molto grata al gruppo dei Verdi. Abbiamo avuto scambi approfonditi su tutti i temi ed è un buon segno che alla fine abbiano votato sì”, sono le parole pronunciate da von der Leyer nel corso della conferenza stampa dopo il voto. “Lavoriamo insieme per un’Europa forte, basata sulla giustizia sociale, proteggendo le persone dal punto di vista della sicurezza e della difesa, ma soprattutto per difendere la nostra democrazia, che è attaccata da dentro e da fuori”, ha aggiunto. E, commentando il voto contrario di Fdi, “il risultato mostra che il nostro approccio è stato giusto. Abbiamo lavorato duramente per un maggioranza democratica e il voto di oggi ne è la dimostrazione”, ha rimarcato.

Fdi: la partita sul commissario italiano è separata

Quali saranno le conseguenze del voto sulla nomina di un commissario italiano? Non ha dubbi l’europarlamentare di Fdi, Fidanza. “Noi non riteniamo assolutamente questa partita collegata al peso che il commissario italiano avrà. L’Italia avrà un ruolo di tutto rispetto perchè è l’Italia per le ragioni che abbiamo già evidenziato”, ha sostenuto Fidanza in un punto stampa dopo il voto. La Commissione europea è un organo principalmente esecutivo che deve tenere conto delle differenti sensibilità politiche, evidentemente, ma deve ovviamente tenere conto dei pesi delle nazioni, della loro capacità in questo caso nel nostro caso italiano, di essere nazioni affidabili sul piano della stabilità politica. Oggi non esiste governo tra i grandi governi dei grandi Paesi europei stabile come il governo italiano e credo che questo faccia del governo italiano un partner affidabile per la Commissione europea, qualsiasi sia il colore politico di chi la conduce e qualsiasi sia stato il voto dei parlamentari dei partiti di riferimento della maggioranza di quel Governo, questo sarà perché l’Italia lo merita e perché l’Italia ha un grande primo ministro che saprà far valere questi argomenti”, ha aggiunto.

Meloni: il nostro voto contrario per coerenza, non comprometterà collaborazione con la Ue 

In serata, in un video diffuso da Palazzo Chigi, è stata la stessa premier, Giorgia Meloni, a spiegare le ragioni del voto contrario a von der Leyen. “Siamo rimasti coerenti con la posizione espressa nel Consiglio europeo di non condivisione del metodo e del merito. Questo ovviamente – ha sottolineato – non comprometterà la collaborazione che il Governo italiano e la Commissione europea hanno già dimostrato di saper portare avanti su molte materie com3 la migrazione e voglio approfittare per fare comunque gli auguri di buon lavoro a Ursula con der Leyen”.

Red. Diac

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