La giornata

AUT AUT di Trump: “o con noi o con la Cina”. Oggi Meloni lo incontra in Usa

  • Fitch taglia le stime di crescita del Pil mondiale sotto il 2%
  • A marzo inflazione in risalita all’1,9%, nell’eurozona cala al 2,2
  • Troncone (Adr): “traffico 2025 con il 20-25% sopra i livelli precovid” . Brunini (Sea): “pronti per le Olimpiadi”
  • Fermerci: “in calo il trasporto ferroviario merci, dare certezze alle imprese”
  • Al via i lavori per la riqualificazione della Stazione Centrale di Milano

16 Apr 2025

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“O con noi o con la Cina”, subendo in questo caso i dazi americani. E’ l’aut aut del presidente Trump che, secondo quanto scrive il Wall Street Journal, intende usare la leva delle tariffe per ottenere l’impegno dai partner americani di ‘isolare Pechino’ in cambio di una riduzione delle tariffe. Dopo le ritorsioni su terre rare e Boeing, la Cina ferma le spedizioni di merci verso gli Usa da Hong Kong. Ma sul fronte interno dovrà fare i conti con la California, che annuncia una causa per fermare le tariffe. Intanto, la premier Giorgia Meloni è arrivata ieri sera a Washington, dove oggi  incontrerà Trump. Meloni ha avuto un nuovo colloquio telefonico con la presidente Ue von der Leyen. Le due leader ‘hanno coordinato la visita’, spiega una portavoce europea. ‘È una fase tanto complessa quanto in rapida evoluzione, nella quale è necessario ragionare con lucidità e lavorare con pragmatismo. La priorità è ridurre le barriere e restare a fianco di chi produce’, ha dichiarato. ‘Faremo tutto il possibile per un esito positivo dei negoziati con gli Usa, ma in parallelo dobbiamo prepararci allo scenario potenziale di un mancato accordo’, avverte il commissario Ue McGrath.

Fitch taglia le stime di crescita del Pil mondiale sotto il 2%

Continuano a suonare i campanelli d’allarme su una frenata della crescita a causa della guerra commerciale sferrata dal presidente USA Donald Trump. L’agenzia di rating Fitch taglia, infatti,  le stime sul Pil mondiale  mentre il Wto abbassa quelle sul commercio: nel 2025 gli scambi globali caleranno fra lo 0,2% e l’1,5%. Fitch Ratings prevede l’espansione piu’ debole dal 2009, se si esclude la pandemia COVID-19.  In uno speciale aggiornamento delle sue prospettive economiche globali trimestrali, Fitch ha dichiarato di aspettarsi una crescita mondiale inferiore al 2% quest’anno “in risposta alla severa escalation delle guerra commerciale”. L’agenzia di rating ha dichiarato di aver tagliato le previsioni di crescita mondiale per il 2025 di 0,4 punti percentuali e le stime di crescita di Cina e Stati Uniti di 0,5 punti percentuali rispetto ai dati di marzo. “La crescita annuale degli Stati Uniti nel 2025 dovrebbe rimanere positiva all’1,2%, ma rallentera’ nel corso dell’anno fino a raggiungere appena lo 0,4% (anno su anno) nell’ultimo trimestre del 2025”. “Si prevede che la crescita della Cina scendera’ sotto il 4% quest’anno e il prossimo, mentre la crescita dell’eurozona rimarra’ bloccata ben al di sotto dell’1%”.

A marzo inflazione in risalita all’1,9%, nell’eurozona cala al 2,2%

Risale l’inflazione a marzo. Secondo i dati diffusi dall’Istat, l’indice dei prezzi al consumo aumenta dello 0,3% su febbraio e dell’1,9% su marzo 2024, in rialzo rispetto all’1,6% del mese precedente. La stima preliminare era al 2,0%. L’evoluzione dei prezzi risente principalmente dell’andamento delle componenti più volatili dell’indice. Sono infatti in accelerazione su base tendenziale sia i prezzi dei beni energetici (+2,6%, da +0,6%), spinti dalla componente non regolamentata (+0,7%, da -1,9%), sia quelli degli alimentari non lavorati (+3,3%, da +2,9%).  Accelera ancora il carrello della spesa. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona accentuano leggermente il loro tasso tendenziale di crescita, che il mese scorso è salito a +2,1% dal +2,0% di febbraio. Resta invece stabile l’andamento dei prezzi dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto resta stabile (a +1,9% come a febbraio). L’inflazione acquisita per il 2025 è pari all’1,3% per l’indice generale e all’1,0% per la componente di fondo. Da Eurostat è arrivato il dato sull’inflazione della zona euro. Il tasso cala al 2,2% a marzo, rispetto al 2,3% di febbraio. Un anno prima, il tasso era del 2,4%. L’inflazione annua nell’Unione europea è al 2,5% a marzo, rispetto al 2,7% di febbraio. Un anno prima, il tasso era del 2,6%.

Troncone (Adr): “traffico 2025 con il 20-25% sopra i livelli precovid” . Brunini (Sea): “pronti per le Olimpiadi”

Continua la crescita del traffico aeroportuale. “Chiuderemo il 2025 con il 20-25% sopra i livelli di pre-Covid. Per Fiumicino si tratta di 10 milioni di passeggeri in più. Chiuderemo l’anno con 53,5 milioni di passeggeri, rispetto ai 43,5 milioni del 2019”,  ha indicato ieri Marco Troncone, ad di Adr, parlando al convegno della Uiltrasporti ”Le ali del futuro’. Non c’è , ha detto, “un effetto Giubileo visibile e materiale e quantitativamente apprezzabile non c’è tanto. Non ce lo aspettavamo neanche. Ci sono delle sfiammate in certi momenti topici del calendario giubilare. Non posso assolutamente dire che ci sono 3, 4 o 5 milioni di passeggeri legati al Giubileo e che nel 2026 spariranno. Questo non c’è e fortunatamente non c’è nemmeno un impatto negativo da questa congiuntura delicata anche se è ancora presto per dirlo”.  La Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi, si prepara per le Olimpiadi
invernali Milano-Cortina : “ovviamente ci stiamo preparando. C’è un programma di lavori, investimenti che ci consentirà di essere pronti a ricevere questo nuovo flusso di passeggeri”, ha assicurato Armando Brunini, Ad di Sea – Milan Airports. Anche l’Enav prevede un aumento del traffico. ‘Il piano approvato si fonda su investimenti per ammodernare l’infrastruttura immateriale e con l’evoluzione tecnologica. Enav  – ha detto l’ad Pasqualino Monti – gestito nel 2024 2,2 milioni di voli e stimiamo 2,6 quest’anno. La sicurezza è un elemento fondante, senza il,controllore che si assume la responsabilità, non c’è tecnologia che tenga. Accompagneremo il piano con le assunzioni di 400 persone nei prossimi anni. Le nostre performance sono molte alte grazie nostri controllori di volo. La tecnologia non può sostituire l’uomo ma aiutarlo ad essere maggiormente produttivo”.
Intanto, si attende il varo del nuovo Piano nazionale degli aeroporti. Ci sono gli “ultimi nodi” da sciogliere, ha spiegato il capogruppo di FdI alla Camera, Galeazzo Bignami, che, nel suo precedente incarico da viceministro delle Infrastrutture, ha lavorato al nuovo piano. “’C’è una politica attenta al trasporto aereo oppure no?”, ha chiesto poi  il presidente di Assaeroporti, Carlo Borgomeo, rilanciando il dibattito sull’addizionale. “Oggi il meccanismo dell’addizionale è profondamente frammentato e incoerente: esistono 7-8 addizionali diverse e la maggior parte degli introiti finisce all’Inps e non ai territori. Quattro regioni l’hanno abolita e all’orizzonte c’è un decreto legislativo che rischia di aumentarla ulteriormente, dando l’opportunità di incrementarla alle città metropolitane e alle Province. Così si altera la concorrenza. Il Governo ci convochi. È ora di difendere il sistema e, prima di tutto, gli interessi dei passeggeri. Questa situazione dimostra che non c’è sufficiente attenzione per il settore”. La proposta di Assaeroporti è sul tavolo: ridurre l’addizionale a 2,50 euro, destinando un euro ai comuni in 4-5 anni.
In questa fase di crescita, il segretario generale della Uiltrasporti, Marco Verzari, ha rivendicato la necessità che “tutti i lavoratori del settore del trasporto aereo possano essere tutelati dallo stesso Ccnl. “Siamo stati dei convinti sostenitori e continuiamo ancora oggi a ribadire l’importanza di definire le condizioni per rendere esigibile l’articolo 203 del decreto rilancio che prevede l’obbligo di applicazione del contratto nazionale alle aziende che operano negli scali del nostro Paese. È essenziale poi che il sistema delle regole coinvolga e sia rispettato indistintamente altresì da tutti i diversi operatori che ruotano nell’ambito del settore del trasporto aereo, in modo da contrastare efficacemente il progressivo sviluppo di condizioni di dumping che come sempre accade, si scaricano principalmente sulle condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori e sulla quantità e qualità dei servizi da assicurare all’utenza”.

Fermerci: “in calo il trasporto ferroviario merci, dare certezze alle imprese”

Diminuzione dei treni-km a livello nazionale, calo del numero di treni merci nei porti, contrazione dell’attivita’ negli impianti di ultimo miglio ferroviario e interruzioni della rete prorogate fino al 2027. E’ questo il quadro critico delineato dal terzo rapporto annuale sul trasporto ferroviario merci, presentato oggi alla Camera dei deputati, presso l’Aula dei Gruppi Parlamentari, da Fermerci, l’associazione di riferimento per gli operatori del settore. Dai dati del Rapporto emerge che il numero di treni-km e’ in calo per il terzo anno consecutivo, registrando un -5 per cento nel periodo 2021-2024. Nei porti nazionali si osserva una flessione significativa: tra il 2022 e il 2024, il numero complessivo di treni in origine e in destino e’ diminuito del 6 per cento. Un trend che riguarda anche gli impianti di ultimo miglio ferroviario, compromettendo l’efficienza dell’intera filiera logistica ferroviaria. A complicare ulteriormente la situazione e’ il protrarsi delle interruzioni ferroviarie dovute alla realizzazione delle opere previste dal Pnrr, che continueranno almeno fino al 2027, ben oltre le tempistiche inizialmente previste. Una condizione che impatta duramente sulla capacita’ operativa degli Operatori ferroviari, gia’ sotto pressione per le criticita’ strutturali del comparto. “Il comparto del trasporto ferroviario merci ha bisogno di certezze: e’ fondamentale garantire un quadro regolatorio stabile e prevedibile, affinche’ le imprese possano programmare gli investimenti e operare in modo efficiente”, ha dichiarato il presidente di Fermerci, Clemente Carta.
 “Viviamo in un momento particolare. In questo momento Rfi ha 1.200 cantieri operativi e sta attuando nuovo Pano industriale che prevede per la parte di Rfi 60 miliardi nei prossimi 5 anni, di cui una parte concentrati nei primi due anni, 2025-26 che sono gli anni che coincidono con il Pnrr. Un contesto sfidante, la buona notizia è che cantieri sono tutti operativi, consegneranno un’infrastruttura più sicura – la metto come priorità numero uno – più efficente e quindi più stabile per il mercato”, ha detto l’a.d. di Rfi Aldo Isi intervenendo alla presentazione del Rapporto annuale di Fermerci. “Stabilità penso sia la parola chiave, nella misura in cui dobbiamo garantire delle tracce più affidabili per arrivare a consegnare nei tempi previsti e arrivare ad avere una pianificazione corta. Vediamo in questi mesi un panorama sicuramente sfidante e di grande complessità ma il mercato sta reagendo, troviamo dei segnali positivi, che ci dicono che stiamo andando nella direzione giusta che è quella della pianificazione più stabile. Aggiungerei – ha proseguito Isi – che stiamo ragionando sulla proposta dell’anticipo al 2025 della riduzione del pedaggio: abbiamo aperto anche noi un tavolo interno per fare le nostre valutazioni però abbiamo colto un’aspettativa molto forte che viene dal mercato”.

Al via i lavori per la riqualificazione della Stazione Centrale di Milano

Partono i lavori per la riqualificazione della Stazione Centrale di Milano da parte di Grandi Stazioni Retail in collaborazione con il gruppo Fs. L’obiettivo è di renderla “più funzionale, confortevole, efficiente e accogliente per tutti i viaggiatori” dopo quasi 20 anni dall’ultima ristrutturazione. I lavori – spiegano Grandi Stazioni Retail ed Fs – prevedono una rivisitazione dei percorsi verticali, con la sostituzione dei tappeti mobili con scale mobili di ultima generazione, che saranno “più efficienti e meno ingombranti”. In questo modo sarà più agevole spostarsi tra diversi livelli della Stazione, rendendo più facile l’accesso ai binari, “riducendo i tempi di percorrenza per i viaggiatori e migliorando l’orientamento all’interno della Stazione”. Per mantenere inalterata la funzionalità e garantire la continuità dei servizi minimizzando i disagi, i lavori saranno suddivisi in 4 fasi. Le prime 2 interesseranno il lato della Stazione verso Piazza IV Novembre, le successive quello verso Piazza Luigi di Savoia. Il termine dei lavori è previsto entro la fine del 2026. Nel 2024 il principale scalo ferroviario milanese ha registrato oltre 9 milioni di visitatori, il 6,9% rispetto all’anno precedente.

A Bari l’ottava tappa di Architettura Italiana Contemporanea, prossimo appuntamento a Parma per la presentazione della Carta collettiva per l’architettura italiana

Si è svolta, presso il Politecnico di Bari, l’ottava tappa di Architettura Italiana Contemporanea (AIC), un progetto di confronto culturale e scientifico – patrocinato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e dalla società scientifica della Progettazione Architettonica PROARCH – sul rapporto tra pensiero e progetto. Un’iniziativa voluta da architetti, docenti di progettazione architettonica e di storia dell’architettura delle Università italiane. Nove appuntamenti che percorrono l’Italia. Dopo Palermo, Trieste, Aversa, Firenze, Roma, Milano e Ancona; questa volta l’iniziativa si è fermata a Bari e ha messo al centro il concetto di “Architettura e Patrimonio”. Salvaguardare il patrimonio architettonico significa proteggere l’identità collettiva e tramandare memoria e bellezza. Progettare con la storia è un atto di responsabilità verso la società e la cultura condivisa. Il prossimo incontro, nel mese di maggio, sarà la tappa conclusiva di Architettura Italiana Contemporanea. AIC concluderà il suo itinerario a Parma con la presentazione della Carta collettiva per l’architettura italiana. Come dichiarato da Dario Costi, Coordinatore del Comitato Scientifico Architettura Italiana Contemporanea: “L’architettura è una forma espressiva che si intreccia profondamente con la storia, la cultura e l’identità di un territorio. Ogni edificio, monumento o spazio urbano è una rappresentazione di memoria singola e collettiva. Per questo motivo, il patrimonio architettonico non è solo un insieme di strutture, ma una testimonianza tangibile della nostra cultura. Conservare e valorizzare questo patrimonio è un impegno implicito della progettazione architettonica che lavora sul contesto costruito attraverso la Rigenerazione Urbana, L’intervento sull’esistente, quando fatto con sensibilità e competenza, rappresenta un dialogo tra passato e presente, capace di creare continuità culturale di grande importanza”. AIC nasce per volontà del Prof. Dario Costi, Professore di Composizione Architettonica e Urbana presso l’Università di Parma, e dei Professori Luca Lanini (Università di Pisa) e Renato Capozzi (Università di Napoli Federico II) che hanno intuito l’importanza del dialogo intorno all’esperienza di chi lavora oggi sul rapporto tra Teoria e Progetto e tra Storia e Progetto. Due questioni che hanno costituito un peculiare carattere della cultura architettonica italiana del Novecento.

Cdp: S&P migliora rating da BBB a BBB+

S&P Global Ratings ha migliorato il rating di lungo termine di Cassa Depositi e Prestiti da BBB a BBB+, confermando il rating di breve termine a A-2. L’Outlook è stabile. La decisione segue un analogo intervento recentemente compiuto dall’Agenzia in relazione al rating sovrano dell’Italia.

Snam lancia il nuovo Sustainable Finance Framework: obiettivo 90% di finanza sostenibile entro il 2029

Snam ha pubblicato oggi il nuovo Sustainable Finance Framework a supporto dell’obiettivo di raggiungere il 90% di finanza sostenibile entro il 2029. Per la prima volta, il Framework si articola in due pilastri distinti: Green Financing e Sustainability-Linked Financing, ciascuno dei quali riflette approcci diversi alla sustainable finance, in linea con le migliori pratiche di mercato. La componente Green Financing, sottoposta a revisione indipendente da parte di ISS, è strutturata per supportare investimenti in progetti specifici allineati alla Tassonomia Europea. Include, tra gli altri, il retrofitting delle pipelines esistenti, ora considerate ammissibili nell’ambito del quadro normativo della Tassonomia europea. La struttura è allineata ai Green Bond Principles dell’ICMA ed è pienamente compatibile con l’EU Green Bond Standard, garantendo un alto livello di trasparenza attraverso una rendicontazione annuale dettagliata. Il pilastro Sustainability-Linked Financing, valutato da Moody’s con un rating SQS3 “Good”, integra obiettivi ESG misurabili negli strumenti finanziari, legando il costo del capitale al raggiungimento di specifici obiettivi strategici. Tra questi rientrano l’impegno di Snam alla neutralità carbonica per le emissioni Scope 1 e 2 entro il 2040 e al Net Zero per tutte le categorie emissive entro il 2050. Il Framework include, inoltre, KPI standardizzati relativi a Scope 1 e 2 (incluse le emissioni di metano), Scope 3, e un KPI sociale, rafforzando la strategia di decarbonizzazione di lungo periodo della società. La credibilità di questa struttura è ulteriormente supportata dal Net Zero Assessment pubblicato nel 2024, che integra il giudizio di Moody’s offrendo un benchmark esterno sul percorso di contrasto al cambiamento climatico da parte di Snam.

Terna presenta la Rete Politecnica di Alta Competenza

È stata presentata ieri a Roma la Rete Politecnica di Alta Competenza, promossa da Terna in collaborazione con il Politecnico di Torino, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Bari. All’evento, organizzato presso la sede del Gruppo, ha partecipato Stefano Paolo Corgnati, Rettore del Politecnico di Torino, Donatella Sciuto, Rettrice del Politecnico di Milano, Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari, e Daniele Amati, Direttore Risorse Umane di Terna. Con la Rete Politecnica di Alta Competenza è stata avviata una stretta sinergia tra le competenze del gestore della rete elettrica nazionale e dei singoli Politecnici, finalizzata alla ricerca, all’innovazione e all’alta formazione a beneficio della sicurezza e della resilienza della rete e del sistema elettrico. Nell’Anno Accademico 2025-2026 verrà inaugurata la prima edizione del Master Universitario di II livello “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia”, istituito al fine di ricercare competenze specialistiche per il settore elettrico, formando figure professionali qualificate che potranno essere inserite nei processi di selezione e recruiting di Terna. In particolare, grazie al Master saranno creati profili altamente specialistici nel settore ingegneristico per le seguenti qualifiche professionali: esperti in impianti e tecnologie, esperti in asset management, esperti in sistemi elettrici di potenza ed esperti in mercato e regolazione. Il Master, che avrà la durata di 12 mesi, prevede, per ogni studente, un impegno complessivo di 1.500 ore e l’acquisizione di 60 Crediti Formativi Universitari (CFU). Le attività didattiche saranno articolate in corsi su tematiche specialistiche dell’Ateneo, in corsi di indirizzo curati da Terna e in esperienze pratiche.

La Rete Politecnica di Alta Competenza, sotto il coordinamento del Comitato di Indirizzo, prevede la realizzazione di singoli progetti di collaborazione nelle aree Ricerca e sviluppo, Open innovation, Educazione e formazione, Social Impact, declinati, in particolare, nei seguenti ambiti: Gestione di sistemi elettrici zero-carbon a bassa inerzia; Tecnologie applicate all’esercizio, alla pianificazione e strategie di sistema; Protezione, automazione e controllo dei sistemi elettrici; Interazione del sistema con il mercato elettrico; Nuove tecnologie per applicazioni in contesto operativo; Competenze IT e di programmazione; Operational improvement e asset optimization per la resilienza ed efficienza della rete; Digitalizzazione e sostenibilità.

Nell’ambito dei progetti formativi per lo sviluppo di nuove competenze nel settore dell’energia, Terna ha anche prorogato il Master “Digitalizzazione del sistema elettrico per la transizione energetica”, promosso dal Gruppo in collaborazione con le Università degli Studi di Cagliari, Palermo e Salerno, nell’ambito del progetto Tyrrhenian Lab. Il Master, che nelle tre prime edizioni ha visto la partecipazione di oltre 150 giovani, potrà contare su ulteriori due edizioni, fino al 2027. Il progetto ha un impatto positivo anche in termini di efficacia occupazionale e valorizzazione dei territori.

Autorizzazioni ambientali, in Sicilia +20% di pareri nel 2024. Esaminati progetti sostenibili per oltre 70 miliardi di euro

Promuovere uno sviluppo sostenibile, efficiente e in armonia con le esigenze del territorio. È questo il risultato dei dati presentati nel corso delle Giornate dell’Energia 2025, nell’ambito della manifestazione Ecomed – Green Expo del Mediterraneo, e inseriti nel Report di Produttività 2024 della Commissione Tecnica Specialistica (CTS) della Regione siciliana per le autorizzazioni ambientali. Il documento, redatto sotto la presidenza di Gaetano Armao, offre una panoramica dell’attività svolta dalla Commissione tra agosto 2023 e agosto 2024, con particolare riferimento al primo semestre del 2024. La relazione evidenzia un significativo incremento dell’efficienza e della capacità operativa della Commissione, con 1110 pareri rilasciati nel 2024, registrando un aumento di oltre il 20% rispetto all’anno precedente. Sono state esaminate complessivamente 1062 procedure autorizzative, relative a opere che rappresentano un valore economico sul territorio superiore a 73 miliardi di euro. In particolare, il settore delle fonti energetiche rinnovabili (FER) ha registrato un forte impulso, con la valutazione di progetti per oltre 21 GW, tra questi, 290 procedure hanno ottenuto un esito positivo, contribuendo in maniera determinante alla transizione energetica e alla riduzione degli impatti ambientali. L’analisi descrive l’attività di vari gruppi di lavoro istituiti dalla Commissione per affrontare tematiche specifiche come la disponibilità giuridica dei suoli, l’ottimizzazione delle tecnologie antincendio, lo sviluppo dell’eolico marino, il diritto di sorvolo, la bioedilizia e la normativa sulle rinnovabili. Nel corso del 2024, la CTS ha partecipato attivamente ad audizioni parlamentari, convegni, incontri pubblici e confronti con enti nazionali come ARS, Camera e Senato, contribuendo in modo significativo al dibattito sulle politiche ambientali e sulla transizione ecologica.

Tam Tam, il tempio della plastica riciclata di Corepla e Alvisi&Kirimoto

Rimarrà esposta nel suggestivo Cortile d’Onore dell’Università degli Studi di Milano Tam Tam, l’installazione monumentale firmata dallo studio Alvisi Kirimoto e realizzata in collaborazione con Corepla – Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclo e il Recupero degli imballaggi in plastica. Ideata per il Fuorisalone 2025, Tam Tam è un’opera architettonica e sociale: un tempio laico della
circolarità che trasforma la plastica riciclata in un’esperienza sensoriale e collettiva, aprendo uno spazio fisico e simbolico per la riflessione sul futuro del pianeta e della convivenza urbana. Un gesto artistico potente, che dimostra come l’arte possa essere un attivatore di consapevolezza ecologica: quando la bellezza incontra la responsabilità, nasce un nuovo linguaggio per parlare di
sostenibilità.

“Con Tam Tam vogliamo dimostrare che la plastica, se raccolta e riciclata correttamente, può diventare materia nobile, capace di dare vita a progetti di grande valore sociale e culturale – afferma Giovanni Cassuti, presidente di Corepla -. Questa installazione non è solo un’opera d’arte, ma un manifesto di circolarità e un invito a ripensare il nostro rapporto con l’ambiente”. La struttura, dal forte impatto visivo, è composta da 6 colonne di diversi diametri alte 5 metri e realizzate con profili in plastica riciclata che i visitatori possono spostare e riorganizzare, ridefinendo lo spazio in tempo reale. L’interno, accessibile e immersivo, invita il pubblico a sostare, ascoltare, meditare: un luogo dove il rumore si trasforma in ritmo e consapevolezza. Un viaggio tra materia rigenerata e silenzio attivo, dove la plastica – spesso percepita solo come scarto – assume il ruolo inedito di testimone del cambiamento.
Il nome Tam Tam evoca la comunicazione ancestrale, il suono che attraversa le comunità e crea connessione. L’opera è concepita come uno spazio vivo, attivabile da performance, incontri, letture e momenti di condivisione: un invito all’azione, all’ascolto e alla rigenerazione. Proprio come un tamburo che chiama alla danza collettiva, Tam Tam risuona come richiamo a una nuova armonia tra esseri umani e ambiente.

Lo studio Alvisi Kirimoto, riconosciuto a livello internazionale per la sua attenzione al costruire responsabile, ha interpretato la sfida di Corepla con un linguaggio architettonico essenziale, ma denso di significati. Ogni colonna è un monolite verticale che racconta una trasformazione: da rifiuto a risorsa, da passività a azione, da isolamento a incontro. In Tam Tam si percepisce quella tensione poetica in cui l’architettura diventa narrazione ambientale: ogni elemento è testimone di un cambiamento culturale e materiale.
Tam Tam continua a essere visitabile anche dopo la conclusione della Milano Design Week, proseguendo il suo dialogo con la città e con chi la attraversa. Un’opera che non solo si guarda, ma si vive — dove la sostenibilità prende forma, suona, e chiama all’ascolto. Un tempio contemporaneo, dove l’arte batte il tempo della rigenerazione.

 

Ponte sullo Stretto, la società: “nessun aumento di stipendi, l’organizzazione è in linea con gli standard internazionali”

Nessuna “quadruplicazione” di stipendi tra il 2023 e il 2024, così la Stretto di Messina risponde ad alcune affermazioni riportate dai media. La Società Stretto di Messina è ripartita nel giugno del 2023 e il costo del personale – pressoché interamente distaccato da Anas e RFI – riguarda soltanto pochi mesi del 2023, mentre per il 2024 si riferisce all’intero anno. I compensi per il cda e in particolare per il presidente e per l’amministratore delegato sono stati fissati entro i limiti previsti dal cosiddetto “tetto ai compensi” definito dalle norme di legge in vigore. La deroga al tetto sui compensi, prevista per legge per il solo personale dipendente di Stretto di Messina, riguarda attualmente due dirigenti di alto profilo e risponde alla necessità di assicurare alla società le professionalità idonee per la realizzazione di un’opera come il ponte sullo Stretto di Messina e, quindi, di essere in grado di dialogare, negoziare e controllare tutti i soggetti italiani e internazionali coinvolti nella realizzazione che possono contare su organizzazioni di primo livello. La società ha ricevuto dal Governo e dal Parlamento il compito di realizzare L’Opera che comporta un investimento di 13,5 miliardi di euro. L’organizzazione prevista è assolutamente in linea con standard internazionali per società di progetto internazionali con progetti analoghi.

 

Rifiuti, Openpolis: in Abruzzo quota di raccolta differenziata inferiore alla media nazionale

Dati alla mano, è possibile delineare un quadro generale sul funzionamento del servizio di raccolta e differenziazione. Uno dei valori che meglio riescono a esprimere il fenomeno è l’incidenza della raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani raccolti. A livello nazionale, nel 2023 il 66,64% dei rifiuti raccolti viene immesso in un circolo di riciclaggio. Si tratta di una percentuale che supera l’obiettivo italiano prefissato per il 2012 (65%), lo stesso fissato dall’unione europea per il 2035. Si tratta però di un obiettivo che non viene raggiunto in maniera omogenea da tutte le regioni. Sono in tutto 11 le regioni italiane che segnano una quota di avviamento dei rifiuti al riciclaggio maggiore rispetto agli obiettivi europeo e nazionale. In particolare, i valori più alti vengono registrati da Veneto (77,7%), Emilia-Romagna (77,1%) e Sardegna (76,3%). L’Abruzzo invece fa parte di quei territori che riportano una percentuale leggermente minore dei target e di conseguenza anche della media nazionale. Si tratta comunque di un valore inferiore di 0,4 punti percentuali, quindi una piccola differenza anche rispetto alle ultime regioni in classifica: Lazio (55,4%, 9,6 punti percentuali in meno), Sicilia (55,2%, 9,8) e Calabria (55,1%, 9,9). Queste differenti velocità si registrano anche all’interno della regione stessa, a partire dai capoluoghi. Quello con l’incidenza maggiore è Teramo (72%) seguito da Chieti (68,2%). Valori minori invece a Pescara (48,1%) e L’Aquila (44,5%). Garantire un servizio capillare in modo omogeneo in tutti i comuni della regione può essere complesso. Basti pensare a quanto l’organizzazione e l’efficacia del sistema di raccolta dei rifiuti dipende dal territorio in cui si attua. Per esempio, organizzare un servizio di raccolta porta a porta comporta modalità diverse, e potenzialmente anche un’efficacia diversa, tra aree urbane densamente popolate e zone montane con abitati dispersi. Aree interne che spesso attraversano anche un un calo demografico più pronunciato, ponendo una sfida anche in termini di governance al mantenimento e al funzionamento di molti servizi. Da questo punto di vista, è interessante ragionare anche in termini di aree territoriali omogenee nello sviluppo e nell’organizzazione dei servizi. Un possibile strumento in questa direzione sono gli ambiti giornalieri definiti dal Gssi. Ovvero gruppi di comuni vicini in cui avvengono gli spostamenti per raggiungere determinati servizi forniti dalla micropolarità più vicina. Abbiamo analizzato lo sviluppo sul territorio del sistema di nettezza urbana alla luce di questa classificazione; emerge che la differenziata si avvicina al 100% in alcuni territori, mentre risulta molto più indietro in altri.

 

Fondazione Fs, Snam e Hitachi presentano le storiche automotrici ALN668 rigenerate i n chiave green

Completato il progetto di conversione a metano liquido di due storiche automotrici diesel ALn668 di Fondazione FS Italiane (Gruppo FS). L’intervento di trasformazione è stato realizzato in collaborazione con Hitachi Rail, che ha condotto lo studio di fattibilità, nonché la progettazione e l’esecuzione dell’attività, incluso il processo di omologazione con Ansfisa, e Snam (Greenture) che si è occupata delle attività relative all’organizzazione e gestione della logistica attraverso la costruzione di un mezzo speciale dedicato al rifornimento delle ALn. All’evento di presentazione, svoltosi ieri mattina nella Sala convegni dello storico Deposito Locomotive della stazione di Fabriano, hanno partecipato l’Assessore alle Infrastrutture della Regione Marche, Francesco Baldelli, il Sindaco di Fabriano, Daniela Ghergo, il Direttore Generale di Fondazione FS Italiane, Luigi Cantamessa, il Director midstream project delivery, commercial and operation di Greenture (Snam), Emanuele Gesù, e l’Head of RAM e Design for Maintenance di Hitachi Rail, Giovanni Bifulco.  Il progetto di rigenerazione nasce da un memorandum d’intesa siglato nel 2019 dal Gruppo FS Italiane, attraverso la Fondazione FS, con Snam e Hitachi Rail, che mira alla conversione di una parte dell’attuale flotta di treni storici e turistici da diesel a GNL e BioGNL, per renderli più green, con l’obiettivo di promuovere e valorizzare appieno la mobilità sostenibile. Gli interventi di riconversione delle prime due automotrici ALn668, eseguiti nelle Officine Manutenzione Ciclica di Trenitalia a Rimini, hanno riguardato la trasformazione dell’alimentazione da gasolio a GNL, un carburante che consente di ridurre fortemente le emissioni inquinanti di ossidi di azoto, ossidi di zolfo e particolato, e limitare le emissioni climalteranti di anidride carbonica del 20%. Tale trasformazione inoltre permetterà alle automotrici, senza nessun tipo di altra modifica motoristica, di utilizzare anche il BioGNL, un biocarburante in grado di ridurre in media le emissioni di CO2 dell’80%, e in alcuni casi addirittura di ottenere risultati “carbon negative”. Il viaggio inaugurale dei due convogli è iniziato alle ore 9.40 da Ancona e, dopo la presentazione, è proseguito, in occasione del 130esimo anniversario della linea “Subappennina Italica”, sulla storica ferrovia per Pergola. Da oggi le due automotrici verranno utilizzate da FS Treni Turistici Italiani per percorrere le linee panoramiche Sulmona – Carpinone e Fabriano – Pergola. Le ALn 668 sono un gruppo di automotrici costruite tra il 1956 e il 1983 e considerate come le automotrici diesel standard delle Ferrovie dello Stato Italiane, tanto che negli anni ’80 il 75% di tutte le automotrici era costituito proprio da questi rotabili. Il primo esemplare fu immatricolato nel dicembre 1956, ma il vero piano di ammodernamento delle FS, con le ALn 668 protagoniste, esordì un paio d’anni dopo, in tempo per le Olimpiadi di Roma del 1960, durante le quali le automotrici trasportarono circa 271mila viaggiatori. Nell’arco di 28 anni di produzione furono costruite ben 12 serie diverse, per un totale di quasi 800 esemplari. Le automotrici presentate oggi fanno parte della terza generazione e sono state prodotte in 40 esemplari nel biennio 1980-1981. Dispongono di 8 posti di prima e 60 di seconda classe. I due motori retrofittati a gas permettono una velocità massima di 130 km/h, con un’autonomia di circa 600 km.

 

Webuild: l’assemblea approva il bilancio e la distribuzione del dividendo di 0,081 euro per azione ordinaria

Via libera dell’assemblea degli azionisti di Webuild al bilancio 2024 e alla distribuzione ai soci di un dividendo per un importo pari a 0,081 euro per ciascuna azione ordinaria e 0,26 euro per ciascuna azione di risparmio esistente ed avente diritto al dividendo alla data di stacco della cedola. Il dividendo verrà posto in pagamento dal 21 maggio 2025, con stacco cedola il 19 maggio 2025 (record date: 20 maggio 2025). L’assemblea ha approvato il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, nei termini e secondo le condizioni di cui alla proposta del consiglio di amministrazione.

Maria Cristina Carlini

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