PNRR osservatorio
Manovra, caccia a 1 miliardo, ammessa proposta sull’oro di Bankitalia
- Decreto Flussi, dal Senato il via libera definitivo
- Ponte sullo Stretto, Ciucci: “operato nel completo rispetto delle norme, vogliamo ottenere dalla Corte una registrazione piena”
- Bankitalia: nel 2024 in lieve calo le imprese con in rating di legalità
Salvini: testo unico edilizia al prossimo Cdm. “Piano casa pronto, prime tre mosse in legge di bilancio”
Fuori dal Pnrr 38 Pinqua per 171 milioni. Per le politiche abitative “prima di avviare i nuovi interventi bisogna mettere a terra quelli in corso per 6,5 miliardi”, mentre il Piano Casa Italia – da indiscrezioni 45 pagine già sulla sua scrivania – muoverà le prime mosse in legge di bilancio con razionalizzazione di risorse già stanziate, ricerca di nuovi fondi e riorganizzazione degli ex Iacp. Ipotesi 200 milioni nel 2026.
Decretone attuativo della revisione Pnrr: Invitalia gestirà il fondo acqua, Cdp quello per studentati
I ministeri, sotto il coordinamento del ministro per il Pnrr e l’Europa, Tommaso Foti (nella foto), lavorano già al recepimento che sarà con DL. I gestori finanziari dei nuovi fondi dovranno essere indipendenti dalla PA, ma potranno essere società a controllo pubblico. Entro agosto 2026 vanno definite le policy di investimento e firmati gli obblighi contrattuali con i beneficiari. Gli interventi fino al 2028.
In attesa di ufficializzare la revisione del Pnrr, il governo lavora sottotraccia a un decretone per attuarla
Il governo continua a discutere con Bruxelles il punto di caduta finale del piano, inviato senza pubblicità, ma già lavora alle norme nazionali che dovranno poi attuarlo. Non ci sono solo le misure che si esauriscono nel 2026, ma anche regole e vincoli per i nuovi strumenti finanziari destinati a proiettarsi oltre quel termine, come quelli per studentati, opere idriche, acquisto del materiale rotabile.
Fondi coesione, l’Italia va alla riprogrammazione di Fitto: priorità alla casa (887 mln) e all’acqua (729 mln)
In tutto l’operazione straordinaria di mid term del ciclo 2021-2027 vale 2,6 miliardi per l’Italia: alla transizione energetica 278 milioni; al rafforzamento dell’iniziativa della piattaforma STEP 204 milioni; alle infrastrutture a duplice uso militare-civile 196 milioni. Altri 361 milioni a priorità del FSE Plus per attività di formazione e sostegno occupazione (come STEP e decarbonizzazione).
Al Piano Casa fino a 3 miliardi con il Fondo sociale clima. Al palo (per ora) la rigenerazione
Confermata la mossa a sorpresa del governo nella legge di bilancio, come anticipato ieri da Diario DIAC. Al disagio abitativo potrebbe andare quasi metà dell’intera quota del Fondo sociale per il clima destinata all’Italia: privilegiati gli interventi di riqualificazione degli alloggi sociali e popolari non abitabili. La priorità Piano Casa penalizza Case green e legge sulla rigenerazione urbana
In Lombardia il Pnrr va avanti, nove opere su dieci appaltate. Bertazzi (Ance): guardare oltre il 2026
Il Pnrr fa bene alle imprese lombarde. Nel triennio 2022-2024 su 22,5 miliardi di aggiudicazioni totali sul territorio lombardo, il 51%, pari a 10,6 miliardi, è andato alle imprese lombarde (si veda il grafico nella foto). Ancora meglio nel primo semestre 2025, quando hanno vinto il 68% di gare. La preoccupazione ora è per il dopo-2026.
Pnrr, il grande ritorno dei progetti-sponda: regalano un tesoretto da 10 miliardi per la manovra 2026
Nell’ambito della revisione Pnrr, il governo ha scatenato la caccia a opere concluse tra 2021 e 2025 con fondi nazionali: l’obiettivo è inserirle nel Pnrr per liberare i finanziamenti originari e ridestinarli a impegni della legge di bilancio. A differenza che in passato si potrà fare solo temporaneamente per il 2026-2027, poi dovranno tornare alle competenze originarie. Tra le opere, M5 e linea C (stazioni).
Decreto aiuti senza fondi, scadenze rigide, minacce di escutere garanzie: così si fermano i cantieri Pnrr
La circolare Rgs (19 settembre) ribadisce la scadenza rigida agosto 2026 per finire i lavori e presentare i documenti, ma accresce il nervosismo di soggetti attuatori che arrivano a chiedere agli appaltatori rassicurazioni, pena escussione di garanzie. Il governo sottovaluta la compensazione degli extracosti (mancano 4 miliardi). Imprese disincentivate ad assumere gli ulteriori rischi dell’accelerazione.
Rixi: “Il Pnrr è stato una start up, per la rigenerazione urbana anche capitali privati”
Il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti (in foto) invoca un nuovo approccio sui temi della rigenerazione urbana: servono capitali privati e occorre attrarre grandi fondi immobiliari. Rigenerazione vuol dire anche connettività tra le città e all’interno delle città: per questo bisogna accelerare sulle opere infrastrutturali e potenziare il trasporto pubblico locale.
Dazi, Lagarde: restiamo vigili, rischio di nuovi shock in arrivo
- Pnrr, risoluzione maggioranza: priorità a investimenti strategici, coesione sociale e 40% di risorse al Sud
- Mattarella: Italia primo partner Ue del Kazakistan, ruolo di punta nella sicurezza energetica
- Carceri, cabina di regia a Palazzo Chigi sull’edilizia penitenziaria: 10.676 nuovi posti nel 2025-2027
- La Bei accelera con la seconda fase della Banca per il Clima
Pnrr: revisione da 14 mld, zero alla casa, 2,7 aggiuntivi ad acqua e treni (c’è la Rosco). Nel documento ben 11 programmi del MIT da rimodulare
di Maria Cristina Carlini e Giorgio Santilli
Idrico, speso il 30% di fondi Pnrr. Dalla revisione finale 1,2 miliardi post-2026
Un position paper di REF Ricerche evidenzia che il 53% degli interventi sono conclusi o al collaudo. “Gestori, enti d’ambito e consorzi di bonifica sono più avanti, Regioni ed enti locali più in ritardo”, dice Donato Berardi, direttore di REF. Intanto il governo affronta il rush finale: giovedì andrà in cabina di regia la proposta di revisione da inviare a Bruxelles per l’ultimo miglio del piano, per l’acqua ci sono 1,2 miliardi di investimenti non spesi da rilanciare in un fondo idrico che potrà alimentare le opere di lungo termine del PNIISSI. Oltre il 2026 anche il fondo casa alimentato da almeno 500-600 milioni di risorse non spese per i Pinqua e la riforma della programmazione ferroviaria.
Mappatura dei mari italiani, avanza il progetto Marine Ecosystem Restoration da 400 milioni Pnrr: presentata la nave Arcadia, operativa da giugno 2026
Agenda 2030: la Toscana meglio della media, ma 54% dei goal è in ritardo
Il progetto “Toscana 2050. Uno sguardo per anticipare il futuro” analizza lo sviluppo territoriale sotto tanti fronti, dal rilancio delle aree interne all’uso dell’Ia. Sono cinque le priorità strategiche per la Regione: sviluppo smart, resilienza idrica, innovazione sanitaria, startup e digitale, rete museale e poli formativi. Al trend attuale, degli otto goal su quattordici dell’Agenda Onu 2030 risulterebbero sopra la media nazionale ma non basta.
Subappalti, la Ue andrà fino in fondo. Sui tempi di pagamento in arrivo la sanzione (nonostante gli obiettivi Pnrr raggiunti)
Sui due principali dossier in materia di appalti si intrecciano – con un forte rischio per l’Italia – i target e le revisioni del Pnrr, le procedure di infrazione ancora aperte (subappalto) e le condanne della Corte di giustizia che aspettano di essere eseguite con l’applicazione della multa (tempi di pagamento). Presa molto sul serio da Bruxelles la recente lettera di denuncia dell’Ance sulla certificazione dei lavori eseguiti nei subappalti, introdotta dal correttivo: la commissione fa capire che ci sono gli elementi per non chiudere la vecchia procedura sulle quote massime di subappaltabilità, superata in teoria con le norme di liberalizzazione varate da Draghi, e di far confluire lì la nuova questione, legata anche alla riforma degli appalti contenuta nel Pnrr. Sui tempi di pagamento il nodo riguarda il periodo che intercorre fra l’esecuzione del lavoro, l’emissione del SAL e l’emissione della fattura, mentre il Pnrr si concentra sul tempo che intercorre fra fattura e pagamento. Non aiuta l’Italia il fatto che la commissione voglia rendere più stringenti e rapide le norme europee trasformando la direttiva in regolamento. Tutti i dossier normativi, in arrivo il Construction Services Act
Pnrr, l’Upb: rischio SIGNIFICATIVO di non attuare la spesa entro il 2026
Il Rapporto sulla politica di Bilancio, presentato ieri al Senato, fa suonare l’allarme sullo stato di attuazione del Pnrr, indicando il significativo rischio che la spesa non venga realizzata entro il 2026. Di qui la necessità di accelerare. Secondo le stime dell’Upb, mostrano che il posticipo di 10 miliardi di spesa al 2027 dimezzerebbe la crescita per il prossimo anno. Occorre poi guardare oltre il Pnrr dando continuità all’azione di riforma e di sostegno agli investimenti.
Ue: nessun rinvio sul Pnrr. Ora l’Italia acceleri su riforme e investimenti per rispettare gli impegni. Più concorrenza nei servizi locali e nelle ferrovie
La Ue manda ai 27 Stati membri una comunicazione che conferma, senza deroghe e rinvii, la scadenza del Pnrr del 31 agosto 2026. Il richiamo di Bruxelles è quello di rivedere i piani per raggiungere target e milestones fissati. La Ue ha anche pubblicato le Country Specific Recommendations rivolte ai singoli Paesi. L’Italia deve accelerare su riforme e investimenti e deve aprire alla concorrenza nel trasporto ferroviario e portualità. Nell’energia, una barriera rimane la complessità delle procedure di permitting.
Autostrade, ritorna la compensazione se c’è la risoluzione della concessione
Il caso specifico previsto dalla correzione della M1C2 Riforma 2 (leggi annuali sulla concorrenza) è quello di risoluzione del contratto “nell’interesse pubblico”: in questo caso la compensazione deve essere “adeguata per consentire al concessionario di recuperare gli investimenti non completamente ammortizzati”. Eliminata la verifica preventiva nel caso di affidamenti in house e i riferimenti agli obiettivi di efficienza gestionale e e alle garanzie di livello di servizio adeguato agli utenti.