Industria – Produzione

La congiuntura

Una frenata dell’economia era attesa ma le stime preliminari dell’Istat hanno mostrato addirittura una flessione congiunturale, -0,1%, e una decelerazione anche su base annua. Il Pil italiano, come quello tedesco, sono cresciuti sotto la media europea. L’effetto dazi ha colpito ancor prima della loro entrata in vigore. Il ministro Giorgetti è, comunque, ottimista sulla possibilità di raggiungere l’obiettivo di crescita del 2025, +0,8%. Ma, ha avvertito, i dazi al 15% peseranno per lo 0,5% nel 2026 per poi recuperare nel 2027.

Le decisioni della Bce

La Bce entra in modalità ‘stand by’. Dopo otto tagli in 13 mesi, ieri l’Eurotower ha deciso di lasciare i tassi invariati. E’ una linea attendista e prudente, come ha spiegato la presidente Lagarde, dovuta alla eccezionale incertezza innescata dalle tensioni geopolitiche e commerciali a livello globale. Comunque, “siamo in una buona posizione per stare alla finestra”. L’istituto centrale non è ancorato a un percorso predefinito ma deciderà , di volta in volta, in base ai dati. Il prossimo appuntamento è a settembre.

MOVIMPRESE

Tra aprile e giugno sono nate 80.205 nuove imprese, mentre 47.405 hanno cessato l’attività. Il tasso di crescita complessivo si attesta allo 0,56%, in accelerazione rispetto allo 0,50% dello stesso trimestre del 2024. Lo stock complessivo delle imprese raggiunge quota 5.885.209 al 30 giugno 2025. Il Centro Italia si distingue per il ritmo più sostenuto di ampliamento della base imprenditoriale, con un tasso di crescita pari allo 0,62%.

Le stime di Confindustria

Il Centro Studi di Confindustria calcola l’impatto che i dazi al 30%, imposti dagli Usa in assenza di un accordo al primo agosto, avrebbero sulla crescita. Lo scenario è già complicato a causa dell’incertezza innescata dall’annuncio delle nuove tariffe. E l’incertezza è il primo nemico degli investimenti, che nel secondo semestre danno segnali di indebolimento nel secondo trimestre. Anche EY calcola gli effetti sulla crescita stimando un azzeramento della crescita prevista nel 2025.

BANKITALIA SUI DAZI

Nei giorni scorsi il governatore Panetta ha messo in guardia dagli effetti sull’economia che arriverebbero da dazi più elevati e da un prolungamento dell’incertezza che ormai da mesi domina sullo scenario globale. L’ultimo bollettino di Bankitalia approfondisce l’impatto sulle imprese italiane e sull’inflazione dell’eurozona e il deprezzamento del dollaro rispetto all’euro.

Il Rtt e l'indagine rapida Csc

Secondo l’indice Rtt (real time turnover) di maggio le imprese correggono al ribasso le previsioni di fatturato, dopo il forte aumento di aprile. La flessione si registra in tutti i settori, più ampia nei servizi e meno nella costruzioni. A giugno le grandi imprese industriali si mostrano caute segnalando aspettative stabili sulla produzione ma aumentano le previsioni in calo. Secondo l’Istat, nel primo trimestre, si è registrata una ulteriore flessione congiunturale della quota di profitto delle società non finanziarie con un lieve incremento del tasso di investimento.

la giornata

  • Giorgetti:  “la denatalità è un problema strutturale, ha un impatto sulla sostenibilità finanziaria“
  • Pnrr, il Parlamento Ue chiede una proroga di un anno e mezzo per chiudere progetti avanzati
  • Meloni: l’Italia è tornata ad essere un mercato attrattivo per gli investitori
  • Cdp, parte la nuova operatività verso le imprese più piccole, primi finanziamenti diretti a tre Pmi del Mezzogiorno
  • Terna: record storico a maggio, il 56% della domanda elettrica coperta da fonti rinnovabili
  • Fibercop colloca bond da 2,8 miliardi

Nuove proiezioni macroeconomiche

Sostenibilità

La Banca d’Italia procede sulla rotta degli investimenti verdi. A confermarlo è il Rapporto annuale sugli investimenti sostenibili pubblicati dall’istituto centrale insieme alla Relazione sulla gestione e sulla sostenibilità nel 2024. L’istituto sottolinea il contributo che le banche centrale possono apportare facilitando, nel perimetro del loro mandato, la transizione delle attività economiche verso un’economia più sostenibile. Bankitalia presenta anche i risultati ottenuti dalle azioni messe in campo per ridurre le emissioni di gas serra e il ricorso allo smart working si rivela amico dell’ambiente.

 

IL RAPPORTO DELLA FONDAZIONE CARIPLO

Tra i settori, con il 27,3%, prevale il digitale con soggetti dedicati a soluzioni di tracciabilità ambientale tramite blockchain o IoT, piattaforme per il riutilizzo e la sharing economy, sistemi di data intelligence per l’ottimizzazione dei flussi di materia e decarbonizzazione. Transizione terza al 12,7%. Dal 2022 al 2024 mobilitati 812 milioni.

Il Global Outlook

L’Ocse ha pubblicato il nuovo Global Outlook che prevede un rallentamento della crescita globale a causa dello scenario deteriorato dalle guerre commerciali e dal clima di incertezza che mina la fiducia di famiglie e imprese. In particolare, i Paesi che registreranno la maggiore frenata delle proprie economie sono i big, Usa e Cina. Per l’Italia sono previsti rischi al ribasso. In questo scenario, l’Ocse indica la strada degli investimenti, la cui lentezza nella crisi finanziaria ha avuto un forte impatto,per assicurare una crescita resiliente.

L'assemblea di Bankitalia

Le ombre delle politiche protezionistiche sullo scenario globale sono al centro delle Considerazioni Finale del Governatore della Banca d’Italia. Le tensioni sui dazi pesano sulla crescita dell’economia ma il rischio è anche che il commercio si trasfomi in fonte di divisioni e di instabilità politica, mettendo a repentaglio la pace. Non si può stare fermi: è il monito che Panetta rivolge soprattutto all’Europa. Servono interventi rapidi e strutturali per cambiare il modello di sviluppo: le carte vincenti sono produttività e innovazione. Va completato il mercato dei capitali e cruciale è il bond europeo. Della risposta comune europea beneficerà l’Italia, che deve porre l’innovazione al centro della sua strategia economica

Oie Confindustria-Luiss

Le oltre 18.400 imprese a controllo estero che operano in Italia hanno un sempre maggior peso nell’economia nazionale in termini di valore aggiunto, di occupazione con 1,7 milioni di addetti, di contributo a innovazione, ricerca e sviluppo. A rilevarlo è il Rapporto Oie, Osservatorio Imprese Estere, presentato da Confindustria e dalla Luiss. Emerge però una forte polarizzazione nelle presenza geografica: Lombardia, Lazio, Piemonte, Veneto, Emilia-Romagna e Toscana che assorbono complessivamente l’82,2% del valore aggiunto. La scommessa per lo sviluppo al Sud può essere la nuova Zes.

Il bollettino economico

L’effetto dazi e le tensioni geopolitiche internazionali mettono l’Europa sotto pressione. L’ultimo Bollettino economico della Bce avverte che l’eccezionale incertezza offusca le prospettive economiche. Nel primo trimestre il Pil ha registrato una lieve accelerazione ma i rischi al ribasso si allungano sui mesi a venire. Elementi di preoccupazione sono gli investimenti delle imprese che mostrano segnali di stagnazione. Debole è l’edilizia residenziale. Anche il mercato del lavoro mostra segnali di raffreddamento.

Il Rapporto

La Banca d’Italia, ancora una volta, mette in guardia sui rischi al ribasso legati all’incertezza globale. Pesano la guerra commerciale e le tensioni geopolitiche. In questo contesto, l’alto debito e la scarsa crescita sono fattori di vulnerabilità per l’Italia. Per il settore immobiliare, il Rapporto registra un miglioramento delle prospettive sulle condizioni del mercato nei primi mesi di quest’anno. In affanno le imprese, alle prese con un calo di redditività mentre peggiora la capacità di rimborso dei debiti. Pessimista anche Confindustria che indica segnali di peggioramento.

 

IL RAPPORTO SUL 2024

In tutta l’Ue, l’intelligenza artificiale è presente nel 13,5% delle aziende. Ai primi tre posti, sopra la media, ci sono Danimarca, Svezia e Belgio. Il nostro Paese è fermo all’8,2%. A livello di singoli cittadini, rispetto all’obiettivo 2030 dell’80% di popolazione con competenze digitali di base ad oggi siamo fermi al 56%. L’Italia è al 45,8%, male anche sul fronte degli specialisti Ict impiegati (4% contro una media del 5%).

La giornata

  • Via libera al Def, nel 2025 l’obiettivo di crescita del Pil dimezzato a +0,6%
  • Stop della Consulta sul terzo mandato, Vincenzo De Luca non potrà ricandidarsi
  • Terre rare, Eurostat: import in Ue in calo del 30% nel 2024
  • Fs, linea Av Napoli-Bari: completati gli scavi di due gallerie
  • Polizze catastrofali, Confcommercio: “bene le proroghe, ora sciogliere i nodi interpretativi”

La giornata

  • Meloni riunisce la task force sui dazi, allo studio misure per le imprese
  • Tajani: “la Ue ha deciso di scongelare una lista di prodotti americani ferma dal 2018, effetto dal 15 aprile”
  • Von der Leyen: “siamo preparati a contromisure per difendere i nostri interessi”
  • Al via il programma di co-investimento da 300 milioni da Fei e Cdp Real Estate, selezionato  iGeneration per sviluppare 2.800 posti letto per studenti

Le proiezioni macroeconomiche

Alla luce della nuova guerra commerciale, arriva anche dalla Banca d’Italia il taglio delle stime di crescita dell’economia italiana: nel 2025  è prevista una crescita dello 0,6% con una revisione al ribasso di due punti percentuali rispetto alle ultime proiezioni di dicembre. A sostenere la crescita sono in consumi. Stentano gli investimenti che risentono delle incertezze di questa fase.

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 42

di Salvatore Di Bacco

L’articolo di questa settimana esplora la gentrificazione a Milano, un fenomeno complesso che si è radicato negli ultimi decenni attraverso percorsi urbanistici di rigenerazione urbana e city branding. Questa trasformazione ha portato ricchezza e attrattiva della città, come dimostrato dall’aumento vertiginoso dei prezzi immobiliari e in particolare degli affitti, parificando la città di Milano a metropoli globali come Parigi e New York. Tuttavia, tale processo ha “condotto” gradualmente ad una esclusione dei residenti originali dei quartieri da tali processi urbanizzativi che causa incremento dei costi e dei prezzi porta a disuguaglianze sociali, evidenziando come la nuova ricchezza non si ridistribuisca equamente.

L'architettura vista da LPP/21

di Luigi Prestinenza Puglisi

Vaccarini, la costiera Adriatica, la palazzina e l’abilità di relazionarsi con la tirannia dei linguaggi: luce e bellezza senza inseguire geometrie decostruttiviste

È da oltre trenta anni che l’architettura italiana sta vivendo una buona stagione. Probabilmente dal 1992 e grazie a Tangentopoli. Il vasto e inarrestabile fenomeno conosciuto come mani pulite ha messo infatti in crisi il vecchio e consolidato sistema di spartizione politica degli appalti. Mentre la così detta legge dei Sindaci, emanata l’anno successivo, nel 1993, ha stimolato le amministrazioni a puntare sull’architettura con opere significative. Certo, i tempi sono sempre più lunghi, la burocrazia opprimente, le norme sempre più indecifrabili e molti progetti rimangono sulla carta o sono realizzati solo dopo 10-15-20 anni. Ma ogni città bene o male ha promosso un  certo numero di concorsi che hanno lanciato giovani architetti i quali, negli anni delle spartizioni fatte col codice Cencelli alla mano, non avrebbero avuto occasioni per emergere.

L'intervento

DIARIO POLITICO

di Pol Diac

Per Giorgia Meloni sarà un agosto di riflessioni e di impegni. L’appuntamento con le Regionali in autunno (si comincia il 28 settembre con le Marche e poi a ottobre Veneto, Toscana, Campania, Puglia e ora anche Calabria) è certamente una scadenza importante, un test per saggiare lo stato di salute del Governo proprio mentre si discuterà della prossima legge di bilancio, ma anche del nuovo quadro finanziario europeo. Con più di un’incognita con cui fare i conti, a partire dall’effetto dazi che peserà non poco sul fronte di un crescita tornata allo zero virgola.

L'intervento

di Angelo Ciribini

Argomenti

Accedi