CONFINDUSTRIA
LA SETTIMANA
LA GIORNATA
La giornata
ISTAT
I dati dell’Istat sulla produzione industriale di agosto registrano un calo sia su base congiunturale, -2,4%, che interrompe due mesi di lieve rialzo, che tendenziale, -2,7%, dopo la ripresina di luglio che aveva interrotto la serie nera di cali da due anni a questa parte. Una conferma del clima di incertezza che pesa sul mondo produttivo, già evidenziato da Bankitalia e Csc.
Le decisioni del Cdm
Il Governo ha approvato il Dpfp che aggiorna le stime di crescita del Pil a +0,5% per quest’anno. Il deficit scende al 3% ma Bruxelles ha chiarito che per chiudere la procedura d’infrazione è necessario stare sotto questa soglia. È questo il perimetro entro il quale verrà costruita la legge di bilancio. Fisco, sanità, lavoro e famiglie sono le priorità fissate dall’esecutivo. Prudenza rimane la parola d’ordine del ministro Giorgetti, tanto più ora in un contesto gravato dalle incertezze della situazione geopolitica internazionale. Per il 2026 Pil tendenziale e programmatico uguali, nel 2027 e 2028 la “spinta” programmatica del Pil è di 0,1 punti percentuali. Le spese per la difesa sono calcolate tra i 12 e 13 miliardi in tre anni, a condizione che l’Italia esca dalla procedura di infrazione.
Confindustria
La giornata
l'Economic Outlook
L’Ocse ha diffuso il nuovo Economic Outlook che aggiorna le stime di giugno. Il Pil globale è rivisto in lieve rialzo a +3,2%. Per l’Italia una conferma, quella del Pil a +0,6%, e una limatura verso il basso nel 2026 a +0,6%. Arrivano, intanto, le prime indicazioni del Documento programmatico di finanza pubblica (ex Nadef) che stima una crescita tendenziale, al netto cioè di misure future, di +0,5%. Giorgetti assicura: “siamo sulla rotta giusta”
La giornata
La settimana
Il rapporto del Cnel
Il rapporto sulla produttività pubblicato dal Cnel vede l’Italia fanalino di coda tra le principali economie europee. La bassa crescita è determinata da un mix di ritardi sistemici su competenze della forza lavoro, capitale intangibile, struttura dimensionale di impresa, accesso ai servizi di qualità e alle infrastrutture, condizionato a non risolti divari territoriali. Non esiste una ricetta miracolosa ma è possibile invertire la rotta con un piano di azione per impegni fissati con un piano strutturale di bilancio
La congiuntura
Una frenata dell’economia era attesa ma le stime preliminari dell’Istat hanno mostrato addirittura una flessione congiunturale, -0,1%, e una decelerazione anche su base annua. Il Pil italiano, come quello tedesco, sono cresciuti sotto la media europea. L’effetto dazi ha colpito ancor prima della loro entrata in vigore. Il ministro Giorgetti è, comunque, ottimista sulla possibilità di raggiungere l’obiettivo di crescita del 2025, +0,8%. Ma, ha avvertito, i dazi al 15% peseranno per lo 0,5% nel 2026 per poi recuperare nel 2027.
Le decisioni della Bce
La Bce entra in modalità ‘stand by’. Dopo otto tagli in 13 mesi, ieri l’Eurotower ha deciso di lasciare i tassi invariati. E’ una linea attendista e prudente, come ha spiegato la presidente Lagarde, dovuta alla eccezionale incertezza innescata dalle tensioni geopolitiche e commerciali a livello globale. Comunque, “siamo in una buona posizione per stare alla finestra”. L’istituto centrale non è ancorato a un percorso predefinito ma deciderà , di volta in volta, in base ai dati. Il prossimo appuntamento è a settembre.
MOVIMPRESE
Tra aprile e giugno sono nate 80.205 nuove imprese, mentre 47.405 hanno cessato l’attività. Il tasso di crescita complessivo si attesta allo 0,56%, in accelerazione rispetto allo 0,50% dello stesso trimestre del 2024. Lo stock complessivo delle imprese raggiunge quota 5.885.209 al 30 giugno 2025. Il Centro Italia si distingue per il ritmo più sostenuto di ampliamento della base imprenditoriale, con un tasso di crescita pari allo 0,62%.
Le stime di Confindustria
Il Centro Studi di Confindustria calcola l’impatto che i dazi al 30%, imposti dagli Usa in assenza di un accordo al primo agosto, avrebbero sulla crescita. Lo scenario è già complicato a causa dell’incertezza innescata dall’annuncio delle nuove tariffe. E l’incertezza è il primo nemico degli investimenti, che nel secondo semestre danno segnali di indebolimento nel secondo trimestre. Anche EY calcola gli effetti sulla crescita stimando un azzeramento della crescita prevista nel 2025.
BANKITALIA SUI DAZI
Nei giorni scorsi il governatore Panetta ha messo in guardia dagli effetti sull’economia che arriverebbero da dazi più elevati e da un prolungamento dell’incertezza che ormai da mesi domina sullo scenario globale. L’ultimo bollettino di Bankitalia approfondisce l’impatto sulle imprese italiane e sull’inflazione dell’eurozona e il deprezzamento del dollaro rispetto all’euro.
Il Rtt e l'indagine rapida Csc
Secondo l’indice Rtt (real time turnover) di maggio le imprese correggono al ribasso le previsioni di fatturato, dopo il forte aumento di aprile. La flessione si registra in tutti i settori, più ampia nei servizi e meno nella costruzioni. A giugno le grandi imprese industriali si mostrano caute segnalando aspettative stabili sulla produzione ma aumentano le previsioni in calo. Secondo l’Istat, nel primo trimestre, si è registrata una ulteriore flessione congiunturale della quota di profitto delle società non finanziarie con un lieve incremento del tasso di investimento.
la giornata
Nuove proiezioni macroeconomiche
Maria Cristina Fregni
“…servizi, spazi comuni e attività rivolte sia agli abitanti che al quartiere e alla città, per andare oltre alla funzione residenziale e promuovere una nuova cultura dell’abitare.” Se questa frase sembra un Luogo Comune, è perché, per fortuna, a Torino letteralmente lo è.
Luoghi Comuni è infatti un progetto di housing sociale promosso a Torino dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con l’Ufficio Pio.
Il progetto comprende due strutture, Luoghi Comuni Porta Palazzo (in piazza della Repubblica) e Luoghi Comuni San Salvario (in via San Pio V), entrambe sviluppate intorno a un nucleo centrale rappresentato da una Residenza Temporanea, a cui si affiancano altre attività e servizi.
Il concept del progetto Luoghi Comuni si basa su una spiccata idea di Integrazione, sociale, progettuale, culturale, economica.
Questa modalità di gestire la trasformazione di un immobile, innovativa e sperimentale, ha avuto come obiettivo il raggiungimento dell’equilibrio tra sostenibilità economica e funzione sociale e si è basato su attività di ricerca nella fase istruttoria, a cui è seguito uno studio di fattibilità, per poi estendersi alla realizzazione di bandi di selezione per i soggetti che a vario titolo sono entrati nel processo realizzativo, e ancora alla co-progettazione tra Programma Housing, gestori e progettisti al fine di integrare gli aspetti architettonici e sociali; a ciò si sono aggiunte le attività di monitoraggio e valutazione e rivolte sia agli aspetti gestionali e sociali che al commissioning dei sistemi impiantistici e dei consumi energetici.
QUI LA DIRETTA INTEGRALE DEL 9 OTTOBRE
Luigi Prestinenza Puglisi
Se il cemento armato è stato il materiale del Moderno, oggi il verde è diventato il passepartout dell’architettura contemporanea, l’ornamento più gettonato del XXI secolo, spesso abusato fino all’insignificanza. Non c’è progetto che non lo esibisca, ostenti, impacchetti. Alberi sui tetti, cespugli nei balconi, rampicanti nei cortili. Anche se, nella stragrande maggioranza dei casi, l’inserimento è posticcio, decorativo, un camouflage green che promette una fedeltà ai principi dell’ecologia che non mantiene.
Nel frattempo, le amministrazioni comunali vengono bersagliate per ogni albero mancato. A Roma, la sistemazione di Piazza Augusto Imperatore è stata criticata con toni feroci per aver “dimenticato il verde”, ignorando che nel centro storico piantare alberi significa sfidare stratificazioni archeologiche millenarie.
In questo scenario iper-retorico, dove il verde è diventato la nuova cartina di tornasole della buona architettura, c’è chi, invece, riesce ad andare oltre. A maneggiarlo come materiale di progetto.
Come Luciano Pia, una figura appartata e autentica di architetto che il verde lo inserisce perché lo considera un elemento strutturale, esistenziale.
Salvatore Di Bacco
La nuova legge sulla rigenerazione urbana introduce un vocabolario specifico per un motivo preciso: descrivere un modo completamente nuovo di pensare e agire sulle nostre città. L’obiettivo non è più, come in passato, costruire su nuovi terreni, ma recuperare e migliorare il patrimonio che già esiste. Come sottolinea la legge, lo scopo è rendere i nostri edifici e quartieri più sostenibili, sicuri, efficienti e capaci di promuovere la coesione sociale e la tutela dell’ambiente.
Pol Diac
Non deve sorprendere che all’indomani del varo della manovra a catalizzare l’attenzione sia lo scontro tra Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni sui rischi per la democrazia in Italia.
Non sorprende perché tanto la leader dell’opposizione che la stessa Presidente del Consiglio non hanno interesse a incrociare le spade su una manovrina che non offre svolte ma si limita a puntellare il nuovo corso per mantenere solidi i conti pubblici. Difficile, infatti, anche per la segretaria del Pd non tenerne conto. I dem si sono sempre assunti il ruolo di partito attento alla finanza pubblica e certo la risposta a questa manovrina non può essere l’aumento della spesa in deficit.
Soluzione che – al contrario – i partiti della destra a partire da Fdi ma anche la Lega del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti hanno perorato quando erano all’opposizione. Anzi, nel caso del Carroccio indossando contemporaneamente la camicia di partito di lotta e di governo. Poi, una volta entrati nelle cosiddette stanze dei bottoni, tutto cambia per non cambiare niente secondo quello che è conosciuto come gattopardismo italico.
E così si passa dalla promessa dell’abolizione della Fornero alla sospensione di un mese o due dell’aumento dell’età pensionabile, oppure si cancella Transizione 5.0 dimostratasi un totale fallimento per tornare a misure più efficaci introdotte da governi di segno opposto come Industria 4.0, cercando di recuperare qualche miliardo di euro da banche e assicurazioni per tamponare le coperture senza preoccuparsi ovviamente delle eventuali “rappresaglie” sui correntisti. …
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