IL RAPPORTO IMPIANTI DEL CRESME
Cresce il peso della filiera dell’impiantistica nel mondo delle costruzioni. Ad attestarlo è il Rapporto congiunturale e previsionale del Cresme presentato ieri a Milano. Il mercato negli ultimi due anni ha frenato ma rimane superiore ai livelli precovid. Il settore ha compiuto un deciso salto e in Italia gli impianti valgono il 32,7% un terzo del valore della produzione delle costruzioni e in Europa il nostro Paese è secondo solo alla Germania al 35%. Ci sono le forti incertezze legate dai dazi ma anche alle strategia di attuazione della direttiva Epbd
1936-2025
RIGENERAZIONE
La Fondazione creata da tre sviluppatori immobiliari, DeA Capital Re sgr, Investire sgr e Fabrica Immobiliare sgr, chiama a raccolta le eccellenze multidisciplinari romane, italiane e internazionali, per re-immaginare la Capitale nei prossimi anni. Si cercano soluzioni e proposte per costruire una banca dati di progetti innovativi sulla rigenerazione urbana. Primo premio di 130mila euro, rimborso di 70mila euro per il secondo classificato, gettoni da 25mila euro ciascuno ai classificati dal terzo al sesto posto. Termine per la candidatura alla prima fase fissata al 10 giugno: i sei migliori team saranno poi invitati partecipare alla gara vera e propria con consegna dei progetti entro il 15 dicembre 2025.
PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO
Interessati i comuni di Lecce, Campomarino (Campobasso), Spilimbergo (Pordenone) e Narni (Terni). Prosegue la nuova tendenza dell’Agenzia diretta da Alessandra dal Verme di puntare alla valorizzazione del patrimonio inutilizzato attirando nuovi investimenti, per arrivare agli obiettivi di sostenibilità tramite soluzioni innovative adattate alle specificità dei territori. Il Gestore dei servizi energetici farà da supporto per costituire le Cer e gli incentivi potranno essere destinati a compensare parte dei fabbisogni energetici di edifici pubblici come scuole, biblioteche e uffici.
CITTA' NEL FUTURO / 2
La rigenerazione urbana è il “sangue” delle città e deve contribuire alla crescita del benessere economico, sociale e ambientale. Per questo la rigenerazione urbana non è una questione che riguarda soltanto imprenditori e architetti ma è un processo complesso e di lungo termine che bisogno di certezze di investimenti: sono questi alcuni dei punti fondamentali sottolineati dal grande urbanista Burdett, che porta l’esempio delle best practice di Barcellona e Londra. Ci sono poi le emergenze legate al dissesto idrogeologico, in un Paese ad alto rischio come l’Italia, e qui la priorità sollecitata da D’Angelis è quella di invertire la spesa nazionale puntando le maggiori poste sulla prevenzione e non sulle emergenze.
RIGENERAZIONE
Dalla caserma Lucania al palazzo degli uffici governativi, passando per l’ex biblioteca provinciale. Sono 16 gli immobili dislocati sul territorio comunale di Potenza, divisi tra i quattro di proprietà dello Stato, cinque del Comune, tre della Regione Basilicata e quattro dell’Università della Basilicata, inseriti nel Piano Città degli Immobili Pubblici dell’Agenzia del Demanio. L’obiettivo dell’accordo siglato dall’Agenzia del direttore Alessandra Dal Verme nel capoluogo lucano con il Comune di Potenza, la Regione Basilicata e l’Università degli studi della Basilicata, è quello di rilanciare il centro storico, attraverso la riqualificazione del patrimonio immobiliare.
LE INTERVISTE DEL LUNEDì
RIGENERAZIONE
Oltre 1.150 posti letto suddivisi in due residenze: la prima sorgerà su un’area di 6 mila metri quadrati nell’area est di Mind in prossimità del grande Campus scientifico dell’Università Statale, progettato dallo studio CRA – Carlo Ratti Associati, pronto per la seconda metà del 2027, di fronte all’Albero della Vita e metterà a disposizione 646 alloggi; la seconda sorgerà nell’area ovest di Mind, di fronte all’ospedale Galeazzi studentato e ospiterà 506 posti. I posti letto saranno a tariffe convenzionate col Comune di Milano.
LA CRISI EUROPEA DELLA CASA
“Il nostro obiettivo è quello di acquistare, entro il mandato, 1.500 alloggi. Abbiamo stanziato 220 milioni di euro per l’acquisto degli immobili: 120 sono già stati acquistati, per altri 88 stiamo finalizzando l’acquisto”, ha aggiunto Roberto Gualtieri. I casi di rigenerazione urbana al Porto Fluviale e a Tor Bella Monaca. Gli esempi internazionali di Barcellona e Parigi: nella metropoli catalana si punta ad aumentare l’offerta, attrarre risorse private e combattere gli immobili a destinazione turistica. Nel Paese della ville lumière è in corso il secondo piano quinquennale housing first.
RIGENERAZIONE
L’Agenzia del Demanio ha affidato in concessione per 40 anni alla società messinese Hotel Scausi srl l’immobile meglio conosciuto come l’ex convento di Santa Teresa, sul lungomare nel centro storico di Siracusa. La struttura sarà riqualificata e destinata a servizi ricettivi e, in collaborazione con gli enti locali, ospiterà spettacoli, mostre, convegni ed eventi aperti al pubblico per la promozione e la vendita di prodotti locali enogastronomici e dell’artigianato siciliano. A poca distanza un altro immobile di proprietà dello Stato pronto ad essere affidato in concessione per rinascere con un progetto di valorizzazione. Si tratta dei Magazzini sotto la Chiesa del Collegio, inseriti nel bando pubblicato dall’Agenzia a novembre e la cui scadenza è prevista per il prossimo 14 maggio.
SECONDA PUNTATA
Dal nuovo progetto di recupero della stazione Porta Susa allo Space Park, la struttura ‘astronave’ nelle ex cartiere Burgo di Niemer, passando per l’ex grattacielo Rai a Porta Susa all’ex mercato ortofrutticolo che diventerà un nuovo quartiere residenziale. Continua il viaggio di DiarioDiac nel capoluogo piemontese. Il primo in Italia, a fine anni ‘90, a dotarsi di un piano strategico di rigenerazione urbana e che ancora oggi rappresenta un modello virtuoso.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA
Nel precedente articolo che si può leggere qui avevo illustrato le motivazioni dell’urgenza di un adeguamento del settore edilizio, alle esigenze del presente e soprattutto del futuro. Tali interventi di natura strutturale sul Testo unico dell’edilizia, sono, ormai ritenuti “indifferibili” da tutti gli attori coinvolti nei processi edilizi, e sono necessari al fine di ricreare un quadro normativo moderno, chiaro e sostenibile, che sia capace di supportare la crescita economica del paese, dopo i recenti stop del “caso Milano” (si legga qui l’articolo “storia e cronistoria del caso Milano”)
IL CONCORSO
Votazione fino al 28 marzo, cerimonia il 24 aprile a Londra.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA/22
Il MIT ha pubblicato in data 31 gennaio 2025 un comunicato con ha reso nota la volontà di avviare l’acquisizione di contributi da enti, operatori e soggetti coinvolti a vario titolo, indicando 20 temi prioritari che costituiranno la base di partenza per l’elaborazione della delega per la revisione del Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia. A tal fine, è stata predisposta una piattaforma dedicata alla raccolta delle proposte da parte degli operatori del settore. Era stata indicata la data ultima del 21 febbraio poi prorogata al 28 per la presentazione di osservazioni, criticità e possibili soluzioni che gli stakeholders potevano indicare.
I motivi della riforma
La disciplina delle attività edilizie è stata oggetto negli ultimi anni di una serie di interventi da parte del legislatore.
Si è trattato in prevalenza di modifiche puntuali alla disciplina, finalizzate alla liberalizzazione di talune fattispecie di intervento e all’introduzione di semplificazioni procedimentali, che a volte hanno prodotto effetti opposti, incidendo su molti princìpi cardine della disciplina.
Si è trattato in genere di provvedimenti di urgenza, finalizzati per lo più a stimolare l’iniziativa imprenditoriale nel settore dell’edilizia, duramente colpito dalla pesantissima crisi economica degli ultimi anni.
Le recenti riforme emergenziali hanno peraltro destabilizzato l’impianto complessivo della disciplina dell’edilizia, determinando notevoli problematiche interpretative ed applicative, rendendo ormai improcrastinabile l’esigenza di procedere ad un riordino ed aggiornamento complessivo ed organico di tutto il complesso delle disposizioni che regolano l’attività edilizia, non solo in funzione di una più efficace azione amministrativa, ma anche e soprattutto al fine di supportare i processi di pianificazione e gli investimenti prioritariamente orientati alla rigenerazione urbana e al contenimento del consumo di suolo.
I PROGETTI IN CORSO
L’Assessora ai Lavori pubblici e alle Infrastrutture, Ornella Segnalini: “Gli usi civili dell’acqua aumentano, Roma ha 4,5 milioni di abitanti al giorno. Durante il mandato abbiamo ridotto le perdite di rete al 27% e per fine mandato puntiamo al 25% contro una media nazionale del 42%”. I progetti in corso: i collettori, la manutenzione delle cabitoie, i fossi e le vasche di espansione.
I RITARDI VERSO LE OLIMPIADI 2026
A meno di un anno dall’evento sportivo, dove la sostenibilità resta un obiettivo lontano, continuano le difficoltà legate a opere faraoniche, ritardi e costi alle stelle. Partite con un budget di 1,5 miliardi di euro, ad oggi i costi sono saliti a 5,7 miliardi di euro. Riguardo le opere previste molte rischiano di non essere completate tra queste anche le varianti della Val Boite. Il report dell’associazione ambientalista.
GIUBILEO
Realizzata con fondi giubilari per un investimento complessivo di 5,69 milioni di euro. Le offerte dovranno pervenire ad Astral entro il prossimo 26 marzo 2025. Alla nuova stazione, che servirà il quadrante Torrino-Mezzocammino, si accederà da via di Trafusa, davanti al parcheggio per le auto già esistente. La struttura sarà composta da due fabbricati, collegati da un sovrappasso lungo sette metri, servito da scale e scale mobili che permetteranno di raggiungere l’altra banchina della stazione, mentre nel piazzale esterno verrà allestita un’area verde.
COMUNE DI TERNI
LA GIORNATA
Il bando
SCR PIEMONTE SPA
di Mercedes Tascedda
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 30
di Salvatore Di Bacco
Il disegno di legge 1372 Senato evidenzia l’ipotesi (non condivisibile) di andare in direzione di un abbandono della tutela da parte dello Stato, che rema contro la lettera e lo spirito dell’art. 9 della Costituzione.
La maggior devoluzione della tutela paesaggistica agli enti locali non sembra assolutamente idonea a ridurre i tempi di risposta, anche alla luce di una mancata garanzia di elevati livelli di protezione del paesaggio, proprio perché in molti enti locali mancano adeguate dotazioni di personale specializzato, che possano supportare scelte destinate a incidere in modo significativo sul contesto territoriale e paesaggistico.
Tali carenze appaiono già evidenti, laddove l’allungamento dei tempi di conclusione dei procedimenti paesaggistici non dipende solo dalle Soprintendenze, ma, da tardive trasmissioni degli Uffici competenti comunali (Edilizia, Urbanistica, Ambiente e Paesaggio) con delega di tutela del patrimonio paesaggistico (delega che evidenzia delle criticità con profili di incostituzionalità).
Con questa proposta di legge, si finirebbe con il sovraccaricare ulteriormente, il già gravoso carico di lavoro degli enti locali, con inevitabili ed ulteriori conseguenze nei ritardi nel rilascio delle autorizzazioni paesaggistiche.
Occorre anche sottolineare come spesso i tempi delle autorizzazioni paesaggistiche siano resi inevitabilmente più lunghi dalla presentazione di progetti inadeguati e incompleti, che richiedono necessariamente integrazioni e approfondimenti sia da parte delle Soprintendenze che degli enti locali comunali, mentre sarebbe necessaria maggiore consapevolezza, professionalità e alta qualificazione sul tema ambientale/paesaggistico trattato dai proponenti.
L'architettura vista da LPP/9
di Luigi Prestinenza Puglisi
Tra le utili iniziative della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura metterei senza dubbio il bando destinato a finanziare i festival dell’Architettura, quest’anno giunto alla terza edizione. I festival servono a raccontare ai non addetti ai lavori quanto sia importante la buona progettazione del territorio, delle città, dei quartieri e degli edifici in cui viviamo. Uno, il recente Festival Industria, ha avuto particolare interesse. È stato organizzato da diversi soggetti con capofila l’Ordine degli Architetti di Modena ed ha avuto come focus il tema degli spazi industriali. Cioè complessi edilizi che possono imbruttire e compromettere il territorio, come per esempio succede con le sterminate sequenze di capannoni della Pianura Padana. Oppure valorizzarlo come accade con interventi pensati da imprenditori illuminati e sensibili alla qualità dei luoghi, nonché alla buona reputazione dell’azienda, come è accaduto, per esempio, con Prada che ha affidato i suoi edifici industriali a Luca Canali.
LA NOTIZIA
INVITALIA
di M.Gia.
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Iscrizione n°65/2024
ROC numero 41634
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