La giornata

Von der Leyen: non abbiamo iniziato lo scontro sui dazi, pronti a REAGIRE

01 Apr 2025 di Maria Cristina Carlini

  • A marzo l’inflazione dell’eurozona cala al 2,2%
  • Pnrr, Mase: “tutti gli obiettivi raggiunti, da discariche a semplificazione energia”
  • Appalti: Cgil, scaduti termini decreto su equivalenze Ccnl. Ora rischio caos per incompetenza Governo
  • Enav: al via il nuovo piano industriale 2025-2029, 570 milioni di investimenti
  • Icop, nel 2024 valore della produzione a +67% a 187,2 milioni. Utile a 18 milioni
  • Riparte il Frecciarossa Milano-Parigi. Strisciuglio: “Av metropolitana d’Europa”
IL MANIFESTO

Le cooperative al governo: più EQUITA’ sugli appalti di servizi

18 Mar 2025 di M.Gia.

“L’inadeguatezza dei meccanismi di revisione dei prezzi è in grado di generare, in un tempo ancor più breve che in altri settori, effetti nefasti sia sui livelli occupazionali, sia sulla stessa tenuta delle aziende, con tutte le conseguenti ripercussioni per il Sistema Paese in termini tanto sociali, quanto di capacità produttiva”, scrivono le imprese nel documento. Nei prossimi giorni, le Associazioni annunceranno iniziative pubbliche per concretizzare il dialogo con l’esecutivo.

La difficile identità digitale della stazione appaltante nei contratti pubblici

16 Mar 2025 di Angelo Ciribini

Il decreto legislativo 36/2023 pone implicitamente alle stazioni appaltanti e agli enti concedenti, in materia di Gestione Informativa Digitale (GID) una vera e propria questione esistenziale, di natura identitaria, la cui incomprensione sta iniziando a causare una molteplicità di fraintendimenti e di criticità. La questione consiste, appunto, nella ridefinizione dell’identità del versante della domanda pubblica e, in particolare, del committente pubblico.

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA

L’ipotesi della fattispecie di lottizzazione abusiva (articoli 30 e 44, comma 1, lettera c, del TUE) nell’esame delle ordinanze del Gip di Milano

04 Mar 2025 di Salvatore Di Bacco

Il DDL Salva Milano/Italia, approvato dalla Camera dei Deputati il 21 novembre e in attesa del voto in Senato, rappresenta un intervento normativo di grande rilevanza per il settore edilizio e urbanistico nazionale. Negli articoli precedenti abbiamo esaminato le motivazioni che hanno portato i gip del tribunale di Milano all’emissione di diverse ordinanze di sospensione lavori e di sequestro di alcuni cantieri evidenziando la necessità dei piani attuativi indispensabili per la verifica dell’adeguamento delle dotazione degli standard e delle relative opere di urbanizzazione primaria, evidenziando tale obbligo con riferimento sia al D.M. 1444/1968, sia alla L. 1150/1942.

Le settimane scorse si sono tenuti un ciclo di audizioni all’8° commissione Ambiente e Territorio del Senato sul ddl 1309. La Commissione ha ascoltato, sul provvedimento di interpretazione autentica in materia urbanistica ed edilizia, una serie di stakeholders e di esperti in materia urbanistica ed edilizia.

Uno dei temi centrali affrontati durante le audizioni riguarda la definizione di “lottizzazione convenzionata” in relazione agli interventi di demolizione e ricostruzione in diversa area di sedime. Su tali temi il Tribunale di Milano si è soffermato in una approfondita analisi anche in riferimento all’ipotesi della fattispecie di lottizzazione abusiva.

L’articolo di questa settimana, entra nel dettaglio della disamina da parte dei giudici penali sulle ipotesi di reato previste dagli artt. 44 comma 1 lettera c) e art. 30 del Testo Unico dell’edilizia, evidenziando che gli interventi eseguiti e progettati sono di rilevante impatto urbanistico, che avrebbero richiesto una preliminare pianificazione, e non potevano essere assentiti in “diretta esecuzione”, senza una previa pianificazione urbanistica.

DA BRUXELLES

Ue, discariche e rinnovabili: doppia infrazione Italia. Alloggi in piano ’26

12 Feb 2025 di Mauro Giansante

Aperta ieri, la procedura sui rifiuti urbani (che riguarda anche la Francia) è per il mancato recepimento della Direttiva del 2018 che stabilisce l’adozione di misure per garantire che vengano smaltiti in discarica solo i rifiuti sottoposti a trattamento con target di smaltimento in discarica dei rifiuti urbani al 10% entro il 2035 e divieto dal 2030 di smaltimento in discarica di rifiuti idonei al riciclaggio o ad altro recupero. Inviato, invece, il parere motivato sulla sburocratizzazione per gli impianti Fer. Tutti i dettagli sul programma di lavoro della Commissione nel 2025.

Il codice 36 e il correttivo favoriscono la partecipazione delle Pmi ma rimangono dubbi sugli operatori economici interessati

30 Gen 2025 di Gabriella Sparano

Il Codice 36 contiene una serie di previsioni tese a favorire la partecipazione delle micro, delle piccole e delle medie imprese agli affidamenti dei contratti pubblici, nonché ad agevolarle rispetto ad alcuni adempimenti, proprio al fine di consentirne la crescita e l’accesso al mercato. Ed il Correttivo ha ulteriormente rafforzato tale favore, ad esempio per il subappalto. Ma non sempre è chiaro a quali operatori economici corrisponda effettivamente la suddetta classificazione di impresa e non sempre i contratti pubblici sono “tarati” per detti operatori economici.

Vediamo, allora, quali sono le micro, le piccole e le medie imprese e cosa il legislatore, anche del Correttivo, prevede per esse?

Chi sono le microimprese, le piccole e le medie imprese (c.d. PMI)? Per conoscere i requisiti che definiscono un operatore economico quale micro, piccola o media impresa, dobbiamo rifarci al decreto del 18/04/2005 del Ministero delle attività produttive.

IL RAPPORTO 2024 DI CSC CON SPORT E SALUTE

Lo sport attivatore di progetti, un miliardo nel 2023. Ne servono altri tre per la transizione green

27 Gen 2025 di Giusy Iorlano

L’impiantistica sportiva rappresenta il 6,3% del valore totale degli investimenti fissi lordi realizzati dagli enti locali, grazie alla spinta del PNRR. Il Rapporto evidenzia anche come il settore dello sport abbia raggiunto in Italia una dimensione economica di 24,7 miliardi di euro nel 2022 (+12,6% sul 2021) con un contributo al PIL dell’1,38%. Ma gli impianti sportivi restano troppo vecchi rispetto a quelli del resto d’Europa. Servono 1,3 miliardi per la riqualificazione di 40 mila strutture (tra piscine, palestre, palazzetti dello sport e palaghiaccio) e 1,9 miliardi per l’installazione di pannelli fotovoltaici su 12 mila stadi di piccola scala. E dal calcolo sono esclusi i grandi stadi

Il controllo semplificato del possesso dei requisiti per i sotto-soglia non è variato nel correttivo ma le Stazioni appaltanti continuano ad applicarlo con errori

23 Gen 2025 di Gabriella Sparano

Lasciato intatto dal correttivo di cui al Decreto legislativo n. 209/2024, a dimostrazione evidente della esaustività e della chiarezza della previsione, l’articolo 52 del Codice, disciplinante una forma di controllo semplificato del possesso dei requisiti per il sotto-soglia, non è tuttavia esente da errate applicazioni da parte delle Stazioni Appaltanti.

Vediamo, allora, cosa consente esattamente la norma ed a quali condizioni.

 

Cosa prescrive l’articolo 52 del Codice?

L’articolo 52 del Decreto Legislativo n. 36 del 2023 introduce una deroga al regime generale di verifica dei requisiti per l’affidamento di contratti pubblici. E’, infatti, contenuto nella Parte I del Libro II (articoli 48 – 55) del Codice, dedicata ai contratti di importo inferiore alle soglie europee, ai quali il Legislatore ha riservato una disciplina specifica e derogatoria di quella ordinaria (articolo 48, comma 9).

IL CONVEGNO DI HARPACEAS E ONTM

La digitalizzazione delle imprese AVANZA. A marzo il bando da 175mln

22 Gen 2025 di Mauro Giansante

Ad annunciarlo, confermando quanto trapelato già in autunno, è stato Davide Bordoni (responsabile unico di Ram) all’evento “Bim e Digital Twin: strategie per la transizione digitale di Organizzazioni complesse” tenutosi ieri al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Dove sta per insediarsi una commissione per il monitoraggio degli esiti con a capo Massimo Sessa e come coordinatore scientifico Pietro Baratono, Vice Presidente Comitato Speciale Pnrr.

L’accordo di collaborazione previsto dal correttivo appalti pone questioni di prospettiva: prossimità al Bim, off site construction, rivisitazione dei modelli di programmazione

08 Gen 2025 di Angelo Ciribini

Il correttivo al codice degli appalti (decreto Legislativo 31 dicembre 2024, n. 209) introduce, all’art. 82 del codice 36/2023 l’articolo 82-bis, dedicato all’accordo di collaborazione. Questo accordo plurilaterale dalle origini anglosassoni, pur non sostituendo i contratti pubblici correlati né integrandone i contenuti, nel Regno Unito, ad esempio, ha presentato, negli scorsi anni, una certa prossimità al BIM (Building Information Modelling), dal codice meglio rivisitato nell’ambito della Gestione Informativa Digitale, specialmente a opera della School of Construction Law del King’s College. Il tema era stato poi, recentemente, trasferito nel contesto italiano dal lombardo Centro Interateneo CCLM (Centre of Construction Law and Management), nell’ottica dell’Alliancing.

I MICROAFFIDAMENTI

Ennesima (forse ultima) proroga della Piattaforma PCP dell’ANAC

03 Gen 2025 di Gabriella Sparano

Sollievo presso molte stazioni appaltanti per l’ennesimo rinvio della piena ed effettiva digitalizzazione per gli importi sotto 5mila euro e gli affidamenti in house (e altro), ora spostata al prossimo 1° luglio. Il correttivo cambia le carte per la fase esecutiva, anche rispetto alle aspettative, prevendo l’automatica “promozione” per le AS che abbiano già conseguito la qualificazione per la fase precedente. In attesa di istruzioni Anac più dettagliate, già online il Manuale aggiornato sulla qualificazione.

LE NOVITà INTRODOTTE DAL DECRETO LEGISLATIVO 209/2024

Consorzi non necessari: cambia la disciplina del cumulo alla rinfusa, il correttivo prova a coniugare semplificazione e rigore

02 Gen 2025 di Niccolò Grassi

Significativo passo avanti verso una maggiore chiarezza e coerenza normativa, con l’obiettivo di bilanciare le esigenze di flessibilità e semplificazione con la necessità di garantire rigore nella qualificazione dei consorzi. Ora, alla prova applicativa, bisogna verificare se questi interventi riusciranno a superare le criticità operative e a favorire una più efficiente partecipazione dei consorzi nel sistema degli appalti pubblici

IL TESTO DEFINITIVO APPROVATO DAL CDM

Revisione prezzi, contratto di lavoro, illecito professionale: ecco come cambiano il correttivo e il codice

24 Dic 2024 di Giorgio Santilli

La franchigia del meccanismo revisionale scende dal 5 al 3%, la rivalutazione sale dall’80 al 90%. Saltano le penali pagate come causa di esclusione dalla gara di un’impresa. Si rafforza il contratto firmato dalle organizzazione più rappresentative ma resta uno spazio per contratti alternativi. L’anticipazione sale per tutti al 20% elevabile al 30% dal bando.

LE NOVITÀ DEL CORRETTIVO APPALTI

Il Rup potrà essere preso in prestito da altra amministrazione, costi di manodopera non ribassabili 

24 Dic 2024 di Gabriella Sparano

L’articolo 15 del codice 36 si arricchisce, al comma 2, di un ulteriore periodo (non previsto nello schema di correttivo) il quale prevede che “Resta in ogni caso ferma la possibilità per le stazioni appaltanti, in caso di accertata carenza nel proprio organico di personale in possesso dei requisiti di cui all’allegato I.2., di nominare il RUP tra i dipendenti di altre amministrazioni pubbliche”.

RESPONSABILI PREVENZIONE

Anac, sulla Piattaforma il DOPPIO dei bandi della Gazzetta

18 Dic 2024 di Red. Diac

42.358 bandi rispetto ai circa 20mila resi pubblici ogni anno in GU. A dirlo, ieri in occasione della decima Giornata dei Responsabili della Prevenzione della corruzione e della trasparenza, organizzata dall’Autorità, è stato Michele Pizziconi, funzionario dell’Ufficio Servizi IT per i contratti pubblici di Anac. Quanto alle Attestazioni degli OIV sull’assolvimento degli obblighi di pubblicazione, Rosario Riccio, dirigente dell’Ufficio Servizi infrastrutturali informatici e sicurezza IT dell’Autorità, ha detto che “sono state ricevute 22.021 schede di rilevazione, 16.615, pari a circa il 75%, ci dicono che le amministrazioni hanno denunciato un grado di completezza di contenuto delle pubblicazioni inferiore al 100% e sono quindi tenute al monitoraggio”.

IL PARERE SUL CORRETTIVO APPALTI

Revisione prezzi senza franchigia al 5% e azzeramento dei contratti alternativi, bordate del Senato a Salvini

18 Dic 2024 di Giorgio Santilli

Anche Palazzo Madama, dopo la Camera, sposa la posizione delle imprese e con proposte ancora più radicali che di fatto azzererebbero i due principali problemi creati dal correttivo. Grosso aiuto anche ai settori speciali e ai consorzi stabili. In tutto 14 condizioni fanno la differenza: difficilmente potranno essere ignorate dal governo nel presentare il testo definitivo in Cdm (probabilmente il 23). Sulla revisione in alternativa, se si dovesse mantenere una franchigia ridotta al 2%, bisognerebbe alzare la revisione al 90% della variazione intervenuta. Inoltre il periodo di riferimento della revisione non deve essere l’aggiudicazione ma la fine del mese di presentazione dell’offerta. Sul contratto da applicare richiesta la soppressione degli articoli 4 e 5 dell’allegato I.01. Sull’illecito professionale si chiede di eliminare la possibilità di escludere un’impresa per aver pagato penali del 2% o superiori.

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