Appalti
Qualificazione stazioni appaltanti, Anac cambia passo: 12 multe, esclusioni e segnalazioni alle Procure
La stretta dell’Autorità nazionale anticorruzione guidata da Giuseppe Busìa. L’elenco dei dodici enti sanzionati: accertata l’assenza di requisiti di competenza e formazione. Fra gli altri effetti c’è l’abbassamernto del punteggio di qualificazione e il conseguente mancato raggiungimento del punteggio minimo per essere ammessi.
Imprese, i problemi di qualità generano ritardi di almeno due settimane nella pianificazione dei progetti
Tra i problemi più impattanti: le installazioni critiche errate o non conformi, come errori negli impianti Mep o nella sicurezza antincendio, ma anche documentazione o approvazioni mancanti che causano stop ai lavori e obbligano a ricostruire la documentazione in ritardo e sotto pressione.
RUP sotto la lente ANAC: irregolarità in esecuzione e sanzioni pecuniarie
La figura del Responsabile Unico del Progetto (RUP), già centrale nel sistema degli appalti pubblici, acquisisce un’importanza ancora maggiore alla luce della recente Delibera ANAC n. 262 del 3 giugno 2025.
Con questo atto, l’Autorità Nazionale Anticorruzione ha aggiornato il proprio regolamento sull’attività di vigilanza, delineando un quadro di responsabilità più stringente e, soprattutto, introducendo un sistema di sanzioni pecuniarie che incide direttamente sulla fase di esecuzione dei contratti.
L’obiettivo dell’ANAC è chiaro: garantire che l’esecuzione degli appalti pubblici non sia un’area “grigia”, ma un processo costantemente monitorato ed allineato ai principi di correttezza e trasparenza. Le novità introdotte pongono il RUP al centro di questo meccanismo di controllo, confermandolo quale principale punto di riferimento per l’Autorità nonchè diretto responsabile di eventuali irregolarità.
Venezia: con 1,7mln via il vetro dal Ponte Calatrava. A Bari parte il Brt
Ultimi test in corso. Due le soluzioni a un costo equivalente: la favorita malta fibro-rinforzata “trasparente” (più leggera, niente rinforzi strutturali) o la trachite (che richiederebbe interventi sui piani di posa). Partono i cantieri Pnrr da 160 milioni per il Bus Rapid Transit. Le altre notizie locali da Roma, Napoli, Brescia, Ancona e Bergamo.
La Ue: Ppp “potente strumento di elusione”. Il correttivo solo nel 2026
Prezzo e qualità secondo la regola scritta nella lex specialis
Appalti, arriva la terza lettera di messa in mora dalla Commissione Ue
Finanza, dati e attori nel settore dell’Ambiente costruito
L’Intelligenza Artificiale è attualmente considerata dagli operatori del mondo delle costruzioni e dell’immobiliare con forti aspettative, talora, invero, miracolistiche.
Essa, peraltro, è anche oggetto di un intenso dibattito relativo alla opportunità di regolamentarne le evoluzioni.
Certo è che, a prescindere dalle capacità emergenti, di cui è difficile oggi definire i limiti, tanto che sovente si accenna a forme di ibridazione, l’esito tangibile che essa sta contribuendo a sortire è una particolare attenzione rivolta al valore dei dati prodotti, elaborati e acquisiti dalle organizzazioni e, di conseguenza, al ruolo del Knowledge Management.
Le sovvenzioni estere distorsive: l’iter da seguire
Introdotte all’interno del Bando – tipo ANAC n. 1/2023 (paragrafo 9.1.) in occasione del recente aggiornamento, le “sovvenzioni estere distorsive” si sono aggiunte agli ordinari requisiti di partecipazione, generali e speciali, previsti dal Codice, costituendo un ulteriore obbligo dichiarativo in capo agli operatori economici con un corrispondente ulteriore adempimento in capo alle stazioni appaltanti. Sebbene esse ricorrano solo in caso di procedure di gara di importi determinati e di notevole entità, innescano in ogni caso specifici sub-procedimenti, sia nella fase di valutazione amministrativa sia nella fase di aggiudicazione, che incidono sulle ordinarie tempistiche di gara previste dal Dlgs. n. 36/2023, rischiando di dilatarle sensibilmente.
Vediamo insieme, allora, di cosa si tratta e qual è l’iter da seguire in caso di sovvenzioni estere distorsive.
L’avvalimento secondo il CdS: i tre nodi e le indicazioni per operatori e SA
Le modalità di interpretazione del capitolato speciale
Le modifiche ad iniziativa dell’ANAC del nuovo Bando tipo
L’ANAC pubblica il bando-tipo: un primo bilancio
Gli equivoci della Stazione Appaltante tra Capitolato Informativo e Piano di Gestione
Il paradosso della polizza falsa
Aggiornamento del Bando-tipo ANAC n. 1/2023: a che punto siamo ?
La discrezionalità valutativa della commissione giudicatrice
L’(in)evitabile digitalizzazione del settore dell’ambiente costruito
La Gestione Informativa Digitale (GID) e con essa il cosiddetto BIM, fanno ormai parte integrante del Codice dei Contratti Pubblici e, potenzialmente, in futuro, potrebbero entrare a far parte della legislazione relativa alla rigenerazione urbana e all’edilizia privata. Al contempo, l’innovazione digitale mostra sempre più risvolti: dall’Intelligenza Artificiale al Gemello Digitale, dal Passaporto Digitale del Prodotto alla Notarizzazione, dal Fascicolo Digitale dell’Edificio allo Smart Readiness Indicator.
La procedura di autorizzazione di subappalto da una SA e il suo RUP: come funziona e come si è arricchita con le nuove schede ANAC
Quando ad una Stazione Appaltante ed al suo RUP giunge una richiesta di subappalto si apre una procedura valutativa e autorizzativa della richiesta, che l’articolo 119 del Codice scandisce in maniera puntuale attraverso una serie di verifiche e adempimenti da compiere entro tempistiche prefissate. Una procedura che, con la digitalizzazione degli appalti, si è arricchita dell’ulteriore fase di compilazione delle schede ANAC di riferimento, secondo la successione prevista dall’Orchestratore.
Vediamo insieme, quindi, le tappe e gli adempimenti di questo iter procedurale.