APPALTI ISTRUZIONI PER L'USO
Quando ad una Stazione Appaltante ed al suo RUP giunge una richiesta di subappalto si apre una procedura valutativa e autorizzativa della richiesta, che l’articolo 119 del Codice scandisce in maniera puntuale attraverso una serie di verifiche e adempimenti da compiere entro tempistiche prefissate. Una procedura che, con la digitalizzazione degli appalti, si è arricchita dell’ulteriore fase di compilazione delle schede ANAC di riferimento, secondo la successione prevista dall’Orchestratore.
Vediamo insieme, quindi, le tappe e gli adempimenti di questo iter procedurale.
IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA
La proposta di legge n. 2332, presentata alla Camera dei Deputati il 28 marzo 2025, prima firmataria Erica Mazzetti (FI), rappresenta un passo atteso per l’Italia, mirando a un aggiornamento, riordino e coordinamento della disciplina legislativa in materia edilizia. Tale proposta mira a delegare al Governo il compito di aggiornare, riordinare e coordinare la legislazione in materia edilizia. L’obiettivo principale è superare l’attuale quadro normativo frammentato, come il decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, che è stato modificato innumerevoli volte.
DA DOMANI AL VOTO LA RELAZIONE CON LE RACCOMANDAZIONI PER LA RIFORMA
Possibili emendamenti ma l’impianto delle raccomandazioni che sarà presentato dal relatore polacco Piotr Muller (conservatore) è definito: spinta a usare l’offerta economicamente più vantaggiosa, obblighi di pubblicazione e motivazione rafforzati per le procedure negoziate, preferenza alle produzioni europee nei settori strategici, accesso facilitato per PMI, imprese locali ed economia sociale, limiti al subappalto multilivello. Cambio di mentalità per la digitalizzazione. E il dubbio che la direttiva non sia lo strumento giuridico “appropriato” per una “riforma ambiziosa” (qualcuno pensa ai regolamenti).
La giornata
Nel momento in cui l’«incubo BIM» sembra palesarsi presso le stazioni appaltanti e i relativi responsabili unici del procedimento, è opportuno domandarsi in che maniera la tematica dell’Approvvigionamento Digitale e della Gestione Informativa Digitale possa essere compresa e supportata dalla dirigenza apicale dell’organizzazione che funga da stazione appaltante, laddove evidentemente essa possa parere ristretta ai soli soggetti interessati…e preoccupati.
LINEE GUIDA ASSONIME E COSTRUZIONI
Tutta la logica della digitalizzazione nel settore della costruzione è bene identificata dallo standard relativo alla Information Delivery Specification nota come IDS, nel senso che esso imporrebbe agli operatori una disciplina mentale e operativa abbastanza rigorosa da essere improntata ai paradigmi industriali.
Analogo ragionamento varrebbe per il Digital Product Passport o DPP, previsto dalla Construction Products Regulation.
La storia, in effetti, della gestione dell’informazione nel settore, ben prima dell’avvento della digitalizzazione, è stata caratterizzata dal rigetto sostanziale di ipotesi di normalizzazione. La forte parcellizzazione dei vari tipi di attori e la loro natura identitaria hanno, nei fatti, sempre impedito l’adesione estesa a criteri di unificazione: l’informazione tecnica sui prodotti lo testimonia.
OSSERVATORIO RUP 2025 DI IFEL AL CONVEGNO SNA/MIT
Le principali criticità segnalate dai 6.386 Responsabili unici del progetto intervistati da Ifel sono gli eccessivi adempimenti burocratici preliminari alla programmazione e la complessità degli iter autorizzativi, l’interoperabilità delle banche dati, la Gestione informativa digitale, la revisione prezzi e ancora l’elevato grado di responsabilità personale. Fra le criticità superate il Fascicolo virtuale dell’operatore economico e l’utilizzo delle PAD. Valentina Lostorto ha analizzato le 58.389 “teste uniche” formate in tre anni dalla Scuola Nazionale dell’Amministrazione (7.380 di livello specialistico). Consuelo del Balzo (Anac): sono 1.700 le stazioni appaltanti già qualificate per la seconda fase. Pietro Baratono (Mit): la sfida della Gestione informativa digitale è l’industrializzazione del settore delle costruzioni.
Il vocabolo «rappresentazione» compare, da primattore, nelle definizioni ricorrenti di Building Information Modelling (BIM) – oggi pure di GeoBIM – e di Digital Twin (DT).
Il termine, ovviamente, rimanda all’atto del disegnare e del visualizzare, vale a dire alle diverse e complesse manifestazioni geometrico-dimensionali, di cui, ad esempio, una manifestazione eloquente e siginificativa è stata probabilmente offerta, per la cultura architettonica, del cosiddetto Parametricismo.
Naturalmente la tematica della rappresentazione geometrico-dimensionale possiede una elevata articolazione, oltre che una storia nobile e significativa, ampiamente trasferita nell’ambito della digitalizzazione con considerevoli livelli di complessità.
Si osservi, prosaicamente, che la redazione di un computo metrico, un documento alfa-numerico, deriva da fonti informative geometrico-dimensionali, cosicché il discrimine tra i campi in questione risulta sottile.
Al Festival dell’Economia di Torino ho avuto il piacere di discutere con il presidente dell’Anac, Giuseppe Busia, un tema tanto tecnico quanto centrale per la vita democratica e lo sviluppo economico del Paese: la gestione degli appalti pubblici. La riflessione si è incentrata su come le regole e le prassi in materia di contratti pubblici influiscano non solo sull’efficienza della spesa, ma anche sul rischio di corruzione e sulla fiducia dei cittadini nelle istituzioni.
Rappresentando oltre il 15% del Pil italiano, gli appalti pubblici sono ben più di una formalità burocratica: hanno il potere di determinare l’orientamento dell’economia e di determinare standard ambientali, tecnologici e di qualità nei settori in cui vengono utilizzati. Una tale rilevanza rende la loro regolamentazione una vera e propria leva di politica industriale che deve essere sfruttata al meglio per indirizzare l’economia ed evitare la proliferazione di inefficienze e opportunità di malaffare.
DOPO L'INTERVISTA A BUSìA
È d’uopo ricordare che il codice dei contratti menziona la Gestione Informativa Digitale (GID), in luogo dell’abusato Building Information Modelling (BIM), in quanto la centralità della tematica si sta spostando rapidamente sul Data Management e sull’Information Management, e, nel medio termine, sull’Intelligenza Artificiale, come è testimoniato dai lavori del gruppo di lavoro ISO che, proprio in questi giorni, presso l’Università degli Studi di Brescia, sta ponendo mano a una profonda revisione delle norme della serie UNI EN ISO 19650, i documenti di riferimento per i mercati internazionali in materia.
DALLA CHAT "AMICI DI DIAC"
Il reale “sentimento” degli operatori verso la digitalizzazione, l’obiettivo dell’industrializzazione del settore delle costruzioni, le difficoltà dei piccoli comuni, l’aiuto che possono dare (o non dare) Demanio e Italferr, il processo di qualificazione delle stazioni appaltanti che non può non andare avanti e altri argomenti nella discussione che si è tenuta ieri nella chat “Amici di Diac” dopo la pubblicazione dell’intervista al presidente dell’ANAC, Giuseppe Busìa (che si può leggere qui).
Editoriale
di Giorgio Santilli
Che cosa è e che cosa significa questo in house replicato a ventaglio in più settori (costruzioni, produzione di treni e sistemi di segnalamento, produzione di bus) che starebbero per varare le Fs di Stefano Antonio Donnarumma? Salvataggi di Stato mascherati di aziende in difficoltà (che smentiscono seccamente le difficoltà) o una mossa d’anticipo per evitare che si blocchino cantieri (proprio nella fase decisiva del Pnrr) per le possibili difficoltà future (finanziarie, non industriali) di queste imprese appaltatrici? O ancora, e più probabilmente, il tentativo di Fs di controllare più da vicino costi comparati e tecniche di realizzazione nel mercato degli appaltatori, avendo una propria impresa fra le concorrenti/esecutrici, secondo il “modello Pavimental” che adottava Aspi? Oppure, ancora, una puntata annunciata di quel film horror intitolato da alcuni “re-Irizzazione dell’economia” che vorrebbe spiegarci come da un’espansione del settore pubblico – per altro, in questo caso, con una inedita e perversa commistione di fatto fra committente e appaltatore controllato dal committente – possano venire le soluzioni per sanare le fragilità del nostro sistema industriale?
L'architettura vista da LPP/23
di Luigi Prestinenza Puglisi
Secondo lo scienziato, architetto e inventore Richard Buckminster Fuller, la moderna coscienza ecologica nasce nel 1969 con la missione Apollo 11 che manda per la prima volta l’uomo nello spazio. Da quel nuovo punto di vista ci accorgiamo infatti facilmente che la Terra è un frammento di universo limitato e fragile, una navicella spaziale che, mal guidata, potrebbe andare alla deriva.
L'intervento
DIARIO POLITICO
di Pol Diac
L'intervento
OEPV OBBLIGATORIA
di Niccolò Grassi
Con l’articolo 5 del Dl 9 settembre 2025, n. 127, il legislatore interviene ancora una volta sul codice dei contratti pubblici per mettere sicurezza, accessibilità e qualità del servizio al centro delle procedure di scelta dei pullman per uscite didattiche e viaggi di istruzione. Due le novità chiave.
Appalti Istruzioni per l’uso / 40
di Gabriella Sparano
Quando ad una Stazione Appaltante ed al suo RUP giunge una richiesta di subappalto si apre una procedura valutativa e autorizzativa della richiesta, che l’articolo 119 del Codice scandisce in maniera puntuale attraverso una serie di verifiche e adempimenti da compiere entro tempistiche prefissate. Una procedura che, con la digitalizzazione degli appalti, si è arricchita dell’ulteriore fase di compilazione delle schede ANAC di riferimento, secondo la successione prevista dall’Orchestratore.
Vediamo insieme, quindi, le tappe e gli adempimenti di questo iter procedurale.
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