I NUMERI DEL 2024
Snam: investimenti RECORD da 2,9mld grazie a stoccaggi e infrastrutture
Il dato segna un +31% rispetto al 2023. Trainato dall’avanzamento dei lavori per il terminale gnl di Ravenna, dall’avvio dei lavori della Linea Adriatica e dagli investimenti nelle riserve di gas. L’ad Stefano Venier: “Risultati molto positivi, superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa. Riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del Paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero”. Bene, a propostito, anche gli obiettivi green: il backlog al 31 dicembre 2024 si attesta a 1,4 miliardi di euro, in crescita di 222 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023; avanza la riduzione delle emissioni; la finanza green raggiunge l’84%, con l’obiettivo per il 2029 aumentato al 90%. Intanto, il prossimo 14 maggio si terrà l’assemblea degli azionisti che delibererà sul bilancio 2024. In programma anche l’approvazione del Piano di azionariato diffuso 2025-2027.
IN SINTESI
Il 2024 di Snam si chiude ufficialmente all’insegna di investimenti record e rafforzamento delle infrastrutture strategiche. I dati approvati ieri dal cda parlano chiaro: 2,875 miliardi trainati principalmente dagli interventi di realizzazione del terminale di rigassificazione di Ravenna e del suo allacciamento alla rete di trasporto del gas, oltre che alla prima fase della Linea Adriatica, uno dei progetti supportato dai fondi del RepowerEu. Risorse in aumento del 31% rispetto al dato 2023 e che risultano per il 65% e il 31% allineati rispettivamente ai Sustainable Development Goals (Sdgs) e alla Tassonomia Europea. “Risultati molto positivi, superiori alla guidance, che dimostrano una crescita significativa. Riflettono il nostro impegno a rafforzare la sicurezza degli approvvigionamenti del Paese e ad accelerare la sua transizione sostenibile verso il Net Zero”, ha commentato l’ad del gruppo Stefano Venier. Che ha poi ricordato che “in uno scenario energetico che rimane incerto, stiamo rafforzando l’infrastruttura nazionale con l’acquisizione di Adriatic LNG ed Edison Stoccaggio, attraverso un piano di investimenti di 12,4 miliardi di euro al 2029, il più significativo della nostra storia. L’ambizione di diventare un operatore infrastrutturale pan-europeo multimolecola va di pari passo con l’innovazione e la sostenibilità, aree in cui nel 2024 abbiamo fatto progressi, anticipando gli ambiziosi obiettivi fissati dal nostro Transition Plan”.
Crescono gli investimenti per trasporto, rigassificazione, stoccaggio e transizione
Scendendo più nel dettaglio, gli investimenti tecnici sono pari a 2.912 milioni di euro, in crescita del 64,1% rispetto al 2023 (+1.138 milioni di euro) e sono attribuibili: al settore trasporto per 1.924 milioni di euro (rispetto a 1.139 nel 2023), alla rigassificazione per 488 milioni di euro (rispetto a 256 milioni di euro nel 2023) e allo stoccaggio per 269 milioni di euro (rispetto a 225 milioni di euro nel 2023). Ancora, gli investimenti dei business della transizione energetica ammontano a 167 milioni di euro (127 milioni di euro nel 2023; +31,5%), relativi principalmente a riconversioni a biometano degli impianti agricoli e al progetto Ravenna ccsper la cattura e stoccaggio della CO2. Nel 2024 la Rab (Regulated Asset Base) tariffaria ha raggiunto i 23,7 miliardi di euro (+5,8%
rispetto al 2023), principalmente grazie agli investimenti in trasporto e stoccaggio.
Lo stato delle operazioni 2024
Quanto alle operazioni di immissione, Snam ha registrato per lo scorso anno una domanda di gas pari pari a 62,04 miliardi di metri cubi, in aumento di 0,31 miliardi di metri cubi (+0,5%) rispetto al 2023 a fronte principalmente dei maggiori consumi nel settore residenziale e terziario che hanno più che assorbito la riduzione registrata dal settore termoelettrico. In particolare, l’aumento della domanda di gas del settore residenziale e terziario (+0,68 miliardi di metri cubi; +3,0%), è dovuta ad una climatica più rigida rispetto al 2023, oltre che al superamento delle azioni volontarie e delle misure amministrative di riduzione dei consumi che avevano impattato i primi mesi del 2023 e ad una dinamica dei prezzi al consumo più favorevole. Tale effetto è stato in parte assorbito dalla contrazione dei consumi del settore termoelettrico (-0,37 miliardi di metri cubi; -1,4%) a seguito della maggiore produzione idroelettrica, a fronte delle forti precipitazioni che hanno caratterizzato il 2024, e del maggior utilizzo delle fonti rinnovabili, supportato dal fotovoltaico nel settore civile. Ancora, i consumi del settore industriale risultano sostanzialmente in linea con il corrispondente periodo dell’anno precedente (+0,10 miliardi di metri cubi; +0,9%), nonostante il calo dell’indice di produzione industriale, in particolare nei settori “energy intensive”. Infine, la domanda di gas in termini normalizzati per la temperatura, stimata pari a 63,23 miliardi di metri cubi, risulta in linea rispetto al corrispondente valore del 2023 (63,22 miliardi di metri cubi).
Venendo alla rigassificazione, i volumi di gnl rigassificati nel corso del 2024 sono stati pari a 4,54 miliardi di metri cubi (+0,83 miliardi di metri cubi rispetto al 2023; +22,4%), e sono state effettuate 62 discariche da navi metaniere (tanker loads), a fronte di 74 discariche effettuate nel 2023. L’incremento dei volumi rigassificati è dovuto principalmente all’entrata in esercizio dell’impianto fsru di Piombino, operativo a partire dal mese di luglio 2023, che nel 2024 ha rigassificato complessivamente 3,59 miliardi di metri cubi di gas liquefatto, effettuando 39 discariche da navi metaniere (1,12 miliardi di m3 e 12 discariche nel 2023). A Panigaglia, La Spezia, invece la quota di rigassificazione si è fermata a 1,62 miliardi di metri cubi in riferimento al 2023, con volumi per il 2024 in linea ai valori antecedenti al conflitto Russia-Ucraina. Una riduzione, spiega Snam, attribuibile principalmente alla dinamica dei prezzi del gnl che ha favorito il mercato asiatico rispetto a quello europeo.
Infine, gli stoccaggi. La capacità complessiva di stoccaggio gestita dal gruppo Snam al 31 dicembre 2024, comprensiva dello stoccaggio strategico, è risultata pari a 16,9 miliardi di metri cubi, la più elevata in Europa. Includendo 4,5 miliardi di metri cubi relativi allo stoccaggio strategico e 12,4 miliardi di metri cubi relativi a capacità disponibile (interamente conferita per l’anno termico 2024-2025). Quanto alle scorte, al 31 dicembre 2024 negli stoccaggi della controllata Stogit ammontavano a 8,83 miliardi di metri cubi, cui vanno aggiunti i 4,5 miliardi di metri cubi di stoccaggio strategico. In termini percentuali, la quota di riempimento risulta pari a circa il 79%, rispetto al 75% di fine 2023. Inoltre, acquisendo Edison Stoccaggio, la capacità in capo a Snam sale a circa 18 miliardi di metri cubi, di cui 4,6 di riserva strategica, pari a oltre il 17% della capacità europea.
Avanzano gli obiettivi green
Venendo alla transizione verde, invece, a fine 2024 gli impianti di biometano e biogas in esercizio risultano 35, in diminuzione di 1 rispetto al 2023, con una potenza installata di 40 MW rispetto ai 41 MW a fine 2023. La riduzione è relativa alla messa in stand-by di un impianto da rifiuti (Forsu). Relativamente al business dell’efficienza energetica, il backlog al 31 dicembre 2024 si attesta a 1,4 miliardi di euro, in crescita di 222 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2023, trainata principalmente dal segmento industriale e della pubblica amministrazione. Altri risultati legati alla sostenibilità sono poi la riduzione delle emissioni Scope 1 e 2 (-16% rispetto al 2023 nel perimetro target4 grazie alla riduzione nel metano, -13% sul 2023). Nel perimetro target5, le emissioni Scope 3 sono diminuite del 10% rispetto al 2023 e del 15% rispetto alla baseline del 2022, grazie a una significativa riduzione dell’intensità delle emissioni dalla Supply Chain e alle minori emissioni delle controllate. Obiettivi, quelli di riduzione delle emissioni, che sono pilastro nel Tranition plan presentato a ottobre scorso. Infine, la finanza green raggiunge l’84%, con l’obiettivo per il 2029 aumentato al 90%; oltre 2.000 km di rete è certificata hydrogen-ready e oltre 100 kton di CO2 equivalenti sono stati evitati grazie ai business del biometano ed efficienza energetica.
Il 14 maggio in assemblea il piano di azionariato diffuso
Intanto, il prossimo 14 maggio si terrà l’assemblea degli azionisti che delibererà sul bilancio 2024, la destinazione dell’utile di esercizio e distribuzione del dividendo, l’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni proprie, l’approvazione del Piano di azionariato diffuso 2025-2027, della Relazione sulla politica in materia di remunerazione e sui compensi corrisposti 2025 e la determinazione e nomina del cda e del collegio sindacale.