La giornata
Semestrale Poste, utile a 1 miliardo. L’ad: contratto pietra miliare
- Per A2A crescono utili semestrali e investimenti, in calo i ricavi
- Per Leonardo utile a 555 milioni con la plusvalenza di Telespazio
- Eni sigla un accordo di cooperazione con l’azera Socar
- Hera perfeziona l’acquisto di Trs Ecology e consolida la leadership nel settore ambiente
- Partono gare Aspi per ricarica di veicoli elettrici in 60 aree di servizio
- Piano Transizione 5.0, certificazioni energetiche a ingegneri e periti
IN SINTESI
Poste Italiane alza il velo sui dati del primo semestre a pochi giorni dalla firma dell’accordo per il rinnovo del contratto di lavoro dei dipendenti del gruppo. Una tappa che pone “una pietra miliare, poiché risulta cruciale per l’implementazione sia
della trasformazione del nostro business logistico, sia del nuovo modello di servizio commerciale per i servizi finanziari negli Uffici Postali, fornendo piena visibilità sull’evoluzione della nostra base dei costi in arco piano”. A sottolinearlo è stato l’amministratore delegato del gruppo, Matteo Del Fante, commentando i risultati approvati dal cda. Nel primo semestre del 2024, i ricavi hanno superato 6,1 miliardi di euro, in crescita del 7% su base underlying, escludendo cioè il contributo della plusvalenza di Sennder e della Gestione Attiva del Portafoglio. Nel semestre, il risultato operativo (ebit) adjusted, al netto della stima relativa al fondo di garanzia assicurativo dei rami Vita, risulta pari a 1,5 miliardi e in crescita del 14% su base underlying, con un utile netto appena superiore a 1 miliardo. “Il nostro modello di business antifragile e phygital, progettato per la sostenibilità, si è dimostrato ancora una volta vincente con questi risultati così straordinari. Da inizio anno, la performance continua ad essere solida in tutti i settori, con un’ulteriore accelerazione dei trend positivi nel secondo trimestre del 2024. Come sempre, rimaniamo concentrati – ha assicurato l’ad – sul mantenere la disciplina nell’esecuzione del piano strategico Connecting Platform”. Nel settore Corrispondenza, Pacchi e Distribuzione, i ricavi dei pacchi sono stati trainati da una crescita a doppia cifra dei volumi, dove il gruppo sta guadagnando quote di mercato in tutti i segmenti di clientela, mentre i ricavi da corrispondenza beneficiano di un miglior mix e di efficaci azioni repricing, trainati da un margine di interesse (NII) ad un livello record dalla quotazione e da trend commerciali positivi in tutti i prodotti. Nei Servizi Assicurativi la redditività sta migliorando supportata da un ramo Investimenti Vita e Previdenza stabile e da un comparto assicurativo della Protezione in rapida crescita. I Servizi Postepay continuano a registrare una crescita a doppia cifra nel semestre, grazie ai maggiori pagamenti con carta e digitali e alla nostra leadership nelle transazioni e-commerce; il successo del business dell’energia sta contribuendo alla crescita dei ricavi. Alla luce dei risultati del primo semestre, insieme alla maggiore visibilità sull’evoluzione della base dei costi, Poste rivede al rialzo la guidance del risultato operativo adjusted per l’intero anno 2024 a 2,8 miliardi.
Per A2A crescono gli utili semestrali e gli investimenti, in calo i ricavi
A2A chiude il primo semestre con un utile netto in crescita a 489 milioni di euro, +74% rispetto allo stesso periodo del 2023. In forte crescita la redditività con l’ebitda che segna un aumento del 45% a 1,28 miliardi. In deciso calo, invece, i ricavi trainati al ribasso dalla contrazione dei prezzi delle commodities energetiche, -24% a 6 miliardi di euro. L’utile netto ordinario ammonta a 478 milioni (+86%). Crescita a doppia cifra anche per gli investimenti che si attestano a 553 milioni (+ 12%), destinati allo sviluppo di impianti fotovoltaici, al potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, all’aumento della flessibilità degli impianti di generazione e al recupero di materia ed energia. La posizione finanziaria netta è di 4.019 milioni (4.683 milioni di euro al 31 dicembre 2023). Il gruppo sottolinea il “grande successo” per il primo bond ibrido in formato green a sostegno degli investimenti nella transizione energetica e nell’economia circolare, con ordini per 2,9 miliardi di euro, circa 4 volte l’ammontare offerto. Sulla base dei risultati del primo semestre, in particolare delle solide performance delle Business Unit Generazione & Trading e Mercato, A2A rivede al rialzo le guidance e traguarderà per il 2024 un ebitda compreso tra 2,18 e 2,22 miliardi di euro e un utile netto ordinario di gruppo, tra 700 e 720 milioni, sulla base dei risultati del primo semestre, in particolare delle solide performance delle Business Unit Generazione & Trading e Mercato. “Gli eccellenti risultati di questo primo semestre 2024 sottolineano il percorso di importante crescita continua del gruppo, fortemente sostenuto dall’incremento degli investimenti”, commenta l’amministratore delegato Renato Mazzoncini. “Con oltre il 60% di generazione di energia da fonti rinnovabili prosegue il nostro impegno per la transizione energetica”.
Per Leonardo utile a 555 milioni con la plusvalenza di Telespazio, salgono ricavi e ordini
Leonardo archivia il primo semestre 2024 all’insegna di un utile netto in crescita del 160,6% a 555 milioni, spinto dalla plusvalenza da 366 milioni a seguito della valutazione al fair value della partecipazione detenuta precedentemente nel gruppo Telespazio, consolidato integralmente. L’utile netto ordinario segna una flessione a 189 milioni, -4,1%, risentendo del maggior carico fiscale del periodo dovuto principalmente alla maggior incidenza delle componenti estere”. Il primo semestre vede una significativa crescita dei volumi e una solida redditività in tutti i segmenti di business, in ulteriore sensibile aumento rispetto al periodo precedente. Gli ordini sono pari a 10.324 milioni di euro, in significativo incremento (+18,8%) rispetto al primo semestre del 2023, grazie in particolare all’ottima performance
dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza, in tutte le principali aree di business sia della componente EDS Europa sia della controllata DRS, e degli Elicotteri, in ambito sia governativo che commerciale. In sensibile crescita anche l’apporto della Cyber & Security Solutions e delle Aerostrutture. Il livello di ordini del semestre equivale ad un book to bill (rapporto fra gli ordini ed i ricavi del periodo) pari
a circa 1,3. Il portafoglio ordini si attesta a 43.346 milioni di euro, assicura una copertura in termini di produzione
superiore a 2,5 anni. I ricavi salgono a 7.985 milioni di euro, risultano in incremento rispetto al primo semestre del 2023
(+15,8%,) in quasi tutti i settori di business. Di particolare rilievo l’apporto dell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza e degli Elicotteri. L’ebita è pari a 503 milioni di euro in crescita del 17,0%). In crescita, +6%, anche l’ebit, pari a 390 milioni. “I risultati del primo semestre mostrano una crescita a doppia cifra sulle principali metriche del Gruppo. In questi mesi abbiamo anche raggiunto traguardi importanti nel rafforzamento delle alleanze internazionali assumendo un ruolo attivo nella promozione della Difesa Europea. L’accordo con
Rheinmetall rappresenta un’opportunità unica per lo sviluppo della nuova generazione di sistemi di difesa terrestre”, ha dichiarato Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo. “Il piano di efficientamento è pienamente operativo, con risultati superiori alle attese. Tutto questo conferma la nostra chiara direzione di marcia in linea con gli obiettivi del Piano industriale”,
Eni sigla un accordo di cooperazione con l’azera Socar
Eni e la compagnia statale azera Socar hanno siglato un protocollo d’intesa per valutare potenziali opportunità di cooperazione nei settori dell’esplorazione e della produzione di idrocarburi, della sicurezza e dell’efficienza energetica, della riduzione delle emissioni di gas serra, delle infrastrutture di trasporto del gas e della sostenibilità. La firma del ‘mou’ è avvenuta ieri a Baku tra l’amministratore delegato Eni Claudio Descalzi e il suo omologo di Socar (State Oil Company of Azerbaijan Republic) Rovshan Najaf, alla presenza del Ministro dell’Economia della Repubblica dell’Azerbaijan, Mikayil Jabbarov. Eni e Socar valuteranno sinergie e opportunità di investimento in progetti, sia esistenti che nuovi, di esplorazione e produzione, in Azerbaigian e nei Paesi in cui Eni opera. Valuteranno inoltre possibili aree di cooperazione e sinergie relative alle infrastrutture nazionali e internazionali di trasporto del gas, nonchè progetti e tecnologie che consentano di ridurre le emissioni di gas serra e iniziative per promuovere lo sviluppo equo e una cultura della sostenibilità nell”industria energetica.
Il protocollo prevede attività in vista della prossima Conferenza Onu sui cambiamenti climatici, ‘Cop 29’, che si terrà in Azerbaigian nel novembre 2024.
Hera perfeziona l’acquisto di Trs Ecology e consolida la leadership nel settore ambiente
Il Gruppo Hera attraverso la controllata Herambiente Servizi Industriali, ha perfezionato oggi l’acquisizione del 70% di TRS Ecology di Caorso (Piacenza), consolidando ulteriormente il proprio ruolo di partner strategico per le imprese nell’economia circolare. Grazie all’operazione, i clienti di TRS potranno usufruire della vasta dotazione impiantistica all’avanguardia di Herambiente; inoltre, l’acquisizione di TRS Ecology consentirà a Herambiente Servizi Industriali di ampliare la propria presenza nel Nord-Ovest, realizzando importanti sinergie con gli altri poli industriali della multiutility. Nei prossimi mesi la piattaforma di Caorso sarà interessata da un importante intervento evolutivo, che vedrà l’utilizzo di tecnologie innovative finalizzate anche a migliorare ulteriormente i profili di protezione ambientale e sicurezza per i lavoratori, in linea con le best practices europee.
Partono le nuove gare di Aspi per il servizio di ricarica per veicoli elettrici in 60 aree di servizio
Autostrade per l’Italia ha lanciato lunedì scorso nuovi bandi di gara per l’affidamento del servizio di ricarica per veicoli elettrici in 60 aree di servizio. I bandi, in linea con le indicazioni e il nulla osta del ministero delle Infrastrutture e Trasporti e con le misure stabilite dall’Autorità di regolazione dei trasporti, prevedono l’installazione di colonnine esclusivamente ad alta potenza di ricarica (HPC) da almeno 300 KW complessivi (ovvero 150 KW per punto di ricarica) e saranno suddivise in 10 lotti e organizzate in due tranche. La procedura competitiva sarà divisa in due fasi: la prima prevede la qualifica degli operatori per manifestare il proprio interesse – fase che si chiuderà il 20 settembre – mentre nella seconda dovranno essere presentate le offerte entro l’inizio del 2025 per poi essere valutate, con l’obiettivo di rendere operative le stazioni entro la fine dello stesso anno. Ad un singolo operatore economico verranno assegnati un massimo di 3 lotti per ciascuna delle due tranche, così da assicurare la pluralità dell’offerta agli utenti autostradali. Le Aree di Servizio sono equamente distribuite in tutto il territorio attraversato dalla rete Aspi, 28 nel Centro-Sud e 32 nel Centro-Nord, con 30 delle 60 nuove stazioni di ricarica che saranno installate nelle due principali direttrici Nord-Sud: A1 Milano-Napoli e A14 Bologna-Taranto. Il lancio delle nuove procedure di gara rappresenta un ulteriore passo in avanti nel vasto piano per l’elettrificazione della rete portato avanti dal Gruppo Aspi che conta già 100 aree di servizio attive sulla rete Aspi a cui se ne aggiungeranno presto ulteriori 8 aggiudicate attraverso il bando aggiudicato nel mese di maggio. Gli operatori interessati potranno partecipare alle procedure attraverso il portale dedicato https://adsaspi.app.jaggaer.
Piano Transizione 5.0, ingegneri e periti soddisfatti per l’ampliamento delle categorie professionali abilitate alla certificazione energetica
“Esprimiamo grandissima soddisfazione per l’inserimento nel decreto attuativo del Ministero delle Imprese e del Made in Italy del piano Transizione 5.0 degli ingegneri iscritti nelle sezioni A e B dell’Albo e dei periti industriali iscritti all’Albo nelle sezioni ‘Meccanica ed Efficienza energetica’ e ‘Impiantistica elettrica ed Automazione’, con competenze e comprovata esperienza nell’ambito dell’efficienza energetica dei processi produttivi”. Lo dichiarano i Presidenti del Consiglio Nazionale degli Ingegneri e del Consiglio Nazionale dei Periti industriali Angelo Domenico Perrini e Giovanni Esposito, a seguito della pubblicazione del provvedimento, nel quale si prevede che la certificazione energetica delle imprese, ai fini dell’ottenimento delle agevolazioni, potrà essere effettuata anche dagli esponenti delle due categorie professionali, mentre in una prima versione del decreto erano stati ritenuti soggetti idonei soltanto Esperti in gestione dell’energia (Ege) e Energy service company (Esco). “Siamo già qualificati per le perizie nel quadro del piano industria 4.0, sarebbe stato ingiusto escluderci da quest’altra grande opportunità di crescita per il Paese e per i nostri colleghi”, affermano Esposito e Perrini, aggiungendo di voler “ringraziare per l’ottimo risultato raggiunto il Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il deputato di FdI Andrea de Bertoldi per la sensibilità e l’attenzione dimostrate nei confronti delle istanze dei periti industriali e degli ingegneri italiani. Nel corso di una conferenza stampa, che si terrà a Roma, giovedì 1° agosto, saranno fornite ulteriori informazioni sui vantaggi che le nostre categorie professionali potranno ottenere grazie alle novità del decreto attuativo su Transizione 5.0”, concludono i Presidenti dei due Consigli nazionali.