Salerno, la rivoluzione dello sport

Salerno continua nel suo processo di rigenerazione urbana. Posata la prima pietra per il nuovo PalaSport di Salerno. Un vasto intervento di riqualificazione urbana che include Arena sportiva, piazza e parcheggi.

20 Ott 2025 di Giusy Iorlano

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Salerno, la rivoluzione dello sport

Salerno continua nel suo processo di rigenerazione urbana e ora guarda al futuro attraverso lo sport. Il 17 ottobre, nel quartiere di San Leonardo, è stata posata la prima pietra del nuovo PalaSport, una struttura attesa da anni in città e che promette di diventare un punto di riferimento per lo sport e gli eventi nel Mezzogiorno. Un progetto ambizioso che prevede non solo un impianto chiuso per le competizioni, ma l’idea è quella di creare una vera cittadella dello sport aperta a tutta la città.

“Qui non stiamo realizzando solo un palazzetto – ha dichiarato De Luca alla cerimonia ufficiale di posa della prima pietra – ma un nuovo pezzo di città. Una Salerno moderna, attrattiva e viva”.

Con un investimento di 38 milioni di euro della Regione Campania, il Comune di Salerno potrà dotarsi di una struttura ideale, con ampia dotazione di parcheggi, per aumentare l’attrazione della città, in un contesto urbanistico che si configura come distretto dello sport, del divertimento e tempo libero anche in virtù degli investimenti per la realizzazione del nuovo Stadio Arechi e del Campo Volpe, e dello sviluppo registrato dal Porto Marina d’Arechi con il relativo Boulevard già finanziato dalla Regione Campania. Nell’area è previsto anche il prolungamento della metro fino all’Aeroporto, così da garantire una mobilità efficiente e sostenibile per cittadini e visitatori.

Palasport, nasce la città dello sport

Il progetto rientra in un piano di rigenerazione urbana più ampio, che interessa tutta la zona orientale, una vasta area, di circa 42mila mq, sulla quale è prevista la nascita dell’Arena sportiva, della Piazza dello Sport, dell’edificio destinato a ospitare locali e funzioni complementari all’Arena e del parcheggio a raso realizzato nell’ex area denominata Palapark.

Il coordinamento progettuale dell’intero intervento è a cura di Sportium, società del Gruppo Progetto CMR International, studio specializzato in grandi impianti sportivi. Il nuovo impianto sportivo, che sorgerà nel quartiere di San Leonardo, sarà polifunzionale moderno e sostenibile, sviluppato su una superficie di 5mila mq.

Concepito per ospitare eventi sportivi nazionali e internazionali, concerti, manifestazioni culturali e attività dedicate ai giovani e alle scuole, avrà una capienza massima di circa 5.500 spettatori per gli eventi sportivi e di 5.660 per i concerti.

L’Arena, che sarà realizzata secondo i più elevati standard di efficienza energetica e accessibilità, si connota per un volume compatto e monumentale, la cui immagine architettonica è caratterizzata dalla facciata in lamiera stirata di alluminio: una pelle metallica che avvolge il corpo del palazzetto conferendo leggerezza, e dinamismo attraverso un gioco di riflessi reso dalla luce naturale. Basata su un podio architettonico che funge da punto di connessione con il tessuto urbano circostante, la struttura, inoltre, ospiterà le tribune e uno spazio sportivo multifunzionale. Gli spazi interni – con percorsi separati per atleti, pubblico, stampa e personale tecnico – sono progettati secondo i più alti standard internazionali per le diverse discipline sportive definiti da realtà quali FIBA e FIVB.

“Abbiamo immaginato l’Arena di Salerno – ha detto l’architetto Giovanni Giacobone, Managing Partner di Sportium – come un’architettura simbolica e funzionale: nuovo landmark urbano dove la sostenibilità ambientale e l’esperienza del pubblico sono imprescindibili. La forma, i materiali e la disposizione degli ambienti nascono dall’idea di inclusività e apertura: uno spazio vivo, accessibile, pensato per accogliere eventi di alto profilo ma anche per essere vissuto ogni giorno da atleti, studenti, famiglie”.

L’intero intervento di riqualificazione, finanziato con il Fondo per lo Sviluppo e Coesione, FSC, è stato sviluppato dal Raggruppamento Temporaneo di Professionisti, RTP, composto da Sportium, Vitruvius Engineering, SAG S.r.l. Giancarlo Scognamiglio Architettura, New Engineering, Arch. Giuseppe De Martino, Campagnuolo Progetti e Gaia Campagnuolo, GEOMED S.r.l.. La Committenza del progetto è rappresentata dal Comune di Salerno, con la supervisione del Responsabile Unico di Progetto, Ing. Giovanni Micillo e del Direttore dell’Esecuzione del Contratto, Ing. Giovanni Ferrante Cavallaro. I lavori saranno svolti dall’associazione temporanea di imprese Consorzio Infratech e Genesi Costruzioni S.p.a.

Le sfide da risolvere

Tuttavia, ci sono questioni da risolvere: è emerso, infatti, un divario di circa 5,5 milioni di euro tra il totale stimato (circa 38,02 milioni) e il finanziamento già disponibile (circa 32,5 milioni) della Regione Campania.

Per realizzare la struttura, sono necessari, dunque, altri 5,5 milioni di euro. È quanto emerge da una determina firmata dal responsabile del Settore Opere e Lavori Pubblici del Comune, Giovanni Micillo: dopo l’approvazione del progetto esecutivo da parte della giunta, infatti, è emerso che per il Palasport saranno necessari in totale poco più di 38 milioni di euro. L’opera, però, è stata finanziata dalla Regione Campania con poco più di 32,5 milioni di euro. Il Comune ha deciso di coprire la restante parte dei soldi con i fondi del Prius. Ma le opere da realizzare con i finanziamenti del Programma di rigenerazione integrata urbana sostenibile non sono state ancora definite. Tanto che, nella determina, il funzionario segnala una postilla: “In caso di mancata inclusione nei Prius, il progetto sarà ricondotto nei limiti del finanziamento regionale già concesso”. Insomma, se non ci sarà l’ok a questo ulteriore finanziamento, si rischia una “rivisitazione” con ridimensionamento del progetto.

Il futuro dello Stadio Arechi

In parallelo al progetto del PalaSport, è stato definito il programma di riqualificazione del vecchio stadio cittadino, lo Stadio Arechi. In data 25 luglio 2025 è stato presentato il plastico del nuovo impianto, con un investimento della Regione Campania di circa 120 milioni di euro.
Il piano prevede: copertura totale delle tribune, servizi hospitality, aree commerciali, soluzioni di efficienza energetica e accessibilità migliorata. L’obiettivo? Rendere l’Arechi pronto a ospitare anche eventi internazionali, quali gli Europei 2032.

«La curva nord sarà per metà demolita… questo ci serve per arrivare in tempo a candidare lo Stadio Arechi come uno dei cinque stadi dove svolgere gli Europei 2032», ha dichiarato De Luca.
Da cronoprogramma annunciato dallo stesso governatore della Campania la demolizione avverrà entro la fine del mese di ottobre, con l’abbattimento del settore inferiore e delle scale laterali, del bar in muratura, rimozione e messa in sicurezza dei tornelli, interventi anche alla recinzione esterna.

Si tratta primo passo verso la costruzione del nuovo impianto che sarà realizzato in un’unica fase di cantiere, evitando lavorazioni a step che avrebbero comportato tempi più lunghi e costi aggiuntivi. Per la durata dei lavori stimati in 18-24 mesi. La gara d’appalto è stata vinta da una cordata di dieci imprese, con un impegno stimato di circa 1.500 maestranze durante il periodo di cantiere. La scelta di concentrare i lavori in un’unica fase consentirà di ridurre il rischio di incremento dei costi e di rispettare i tempi previsti. Il progetto, oltre a generare occupazione diretta, punta a creare un indotto legato al turismo sportivo, agli eventi e ai servizi commerciali che sorgeranno all’interno e intorno all’impianto.

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