A GRESSAN (VALLE D'AOSTA)

La riqualificazione (con Superbonus) che FUNZIONA in montagna. Pila, un salto di sei classi energetiche, consumi più che dimezzati per 374 unità immobiliari senza tradire lo spirito architettonico originario

12 Dic 2024 di Mauro Giansante

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La riqualificazione (con Superbonus) che FUNZIONA in montagna. Pila, un salto di sei classi energetiche, consumi più che dimezzati per 374 unità immobiliari senza tradire lo spirito architettonico originario

Riqualificare ed efficientare tanto, in poco tempo, anche a 1850 metri d’altezza, con sole due fasce stagionali in due anni per lavorare, utilizzando i benefici del Superbonus, si può. Lo dimostra il caso della stazione sciistica integrata di Pila, in Val d’Aosta, dove è stato riqualificato il complesso residenziale Grande Gorraz disegnato negli anni Settanta dallo storico urbanista Laurent Chappis. Ne abbiamo parlato con Davide Guida, coordinatore progetto Ecosisma Bonus Gabetti Lab. Il progetto ha coinvolto anche l’azienda valdostana Vico (Valdostana Impresa Costruzioni), il che ha permesso di utilizzare molta manovalanza locale, mentre l’amministratore di condominio è lo Studio Nato di Aosta.

“La riqualificazione dell’edificio, alto non più di 12 metri e a forma di serpentone perché rispetta la morfologia delle montagne, è stata un grande successo per nulla scontato. Dovevamo, ovviamente, rispettare quanto indicato dalla Sovrintendenza e poi inserire tutte le caratteristiche per garantire l’abbattimento del fabbisogno energetico”, racconta Guida al Diario Diac. In tutto, nei mesi compresi tra aprile e ottobre del 2022 e del 2023, sono stati rigenerati quattro edifici, G1-G2-G7-G8. “L’obiettivo era far salire almeno di due classi energetiche le prestazioni. Lo abbiamo conseguito garantendo sia l’isolamento termico sia il rivestimento in scandole, prevedendo dei listelli verticali per seguire la pendenza della spirale e poi aggiungendo l’isolante e il rivestimento”. Alla fine, il salto energetico è stato ancor più alto: un salto medio di sei classi energetiche delle 374 unità immobiliari (da G a B), da 1.697 si è passati a 461 kWh per mq all’anno di energia totale consumata (circa -70%), infine una riduzione di emissioni di CO2 pari a 1.227,60 tonnellate equivalenti all’anno.

I progettisti sono stati Luca Pallù e Studio Enquadro, mentre il general contractor è Enel X. Garantendo quindi zero esborsi agli inquilini, che hanno beneficiato anche di nuovi serramenti e pavimentazione dei balconi. E’ stato un intervento che ha potuto fruire dell’incentivo del Superbonus 110%, “forse il caso di riqualificazione più alta per un condominio”, afferma Guida. Gli importi di appalto integrato, comprendenti quindi lavori e progetto, sono stati questi: G7 – importo di appalto € 11.388.321,25; G1G2 – importo d’appalto € 11.202.137,94; G8 – importo d’appalto € 8.316.451,09. Inoltre, con Enel è stata garantita anche particolare sicurezza per operare a quelle quote e a temperature così rigide.

“Chappis è stato il primo a ideare una stazione sciistica integrata, con parcheggi, la funivia e il collegamento con la città più vicina”, ricorda al nostro giornale anche l’architetto Pallu. “A quasi un anno dalla fine dei lavori, con la riqualificazione del complesso è ripartito anche il mercato immobiliare, riceviamo per via dell’amministrazione tante richieste. Inoltre, sono coinvolte famiglie giovani, la stazione sta tornando a vivere e stanno tornando anche i servizi di base che c’erano quarant’anni fa, dalla farmacia all’alimentari”. Anche la funivia, “che è considerata un mezzo pubblico e non turistico, potrà essere utilizzata probabilmente anche nei mesi non propriamente appartenenti alla stagione invernale. I comuni di Gressan e Aosta stanno cercando un accordo. In più, anche altri alberghi e condomini vogliono effettuare la riqualificazione, ne stanno riaprendo due che erano chiusi da quindici anni”.

Gli esempi seguiti sono quelli francesi della stazione integrata a La Plagne, Flaine, Avoriaz e Les Arcs. “Tutti i tetti piani verdi sono stati smantellati e sono stati fatti interventi adeguatamente isolati per il ripristino della parte verde. Tutto l’edificio, quindi, ricalca esattamente quello precedente ma con caratteristiche prestazionali aderenti alla direttiva comunitaria. Una struttura architettonica storica che rivive grazie ai parametri di oggi”, racconta ancora Guida. “Ad oggi abbiamo registrato un più che dimezzamento dei consumi energetici, andando a ridurre quelli che erano costi esorbitanti. Un ottimo risultato anche in termini di percezione del comfort, anche a livello di isolamento acustico”, conclude Davide Guida. Insomma, un vero successo di riqualificazione, per altro ad altissima quota. “In quattordici mesi in totale, con questi importi e volumi, per le forniture che allora erano oggetto di dilazione dei tempi di consegna è impensabile quanto abbiamo fatto”. Ma, appunto, ora è realtà.

 

 

La storia architettonica del complesso – La scheda

 

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