LA VISITA DEL COMITATO OLIMPICO

Milano-Cortina 2026, per la pista da bob lavori IN LINEA con il programma. Preomologazione a marzo

Presenti al sopralluogo presso il cantiere dello Sliding Center l’Amministratore Delegato del Comitato Olimpico Cristoph Dibi, accompagnato dai dirigenti Pierre Ducrey e Xavier Becker. Presenti anche il governatore veneto Zaia e il numero uno del Coni, Malagò.

20 Gen 2025 di Mauro Giansante

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Milano-Cortina 2026, per la pista da bob lavori IN LINEA con il programma. Preomologazione a marzo

La pista da bob per i Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina del 2026 avanza. Sabato scorso, presso il cantiere dello Sliding Center di Cortina, è stata effettuata una visita dell’Amministratore Delegato del Comitato Olimpico Internazionale (Cio) Cristoph Dibi, accompagnato dai dirigenti Pierre Ducrey e Xavier Becker. Il cantiere ha avuto anche l’onore di ospitare il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia ed il Presidente del Coni Giovanni Malagò. La visita è stata guidata dal Commissario Fabio Saldini, con la Presidente di Simico Veronica Vecchi e le dirigenti del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Elisabetta Pellegrini ed Elena Griglio.

Bene, il risultato del sopralluogo ha dato esito positivo. Infatti, la delegazione – che ha visto la partecipazione per Impresa Pizzarotti del General Manager Italia Francesco Aguglia e del Direttore di Progetto Claudio Tenna – ha potuto apprezzare l’alto livello qualitativo delle opere realizzate e l’avanzamento dei lavori in linea con il programma che prevede la preomologazione per marzo 2025, risultato ritenuto impossibile da molti solo dieci mesi fa.

“Tocchiamo con mano il futuro. Sarà la pista più iconica del mondo, tutti gli sportivi sognano di venire a gareggiare qui su questa pista. Tra qualche mese, finalmente, li vedremo esercitarsi a Cortina grazie al lavoro di tutte le maestranze che stanno portando a termine il cantiere”, ha commentato il governatore veneto. “La nuova pista non è solo un’infrastruttura sportiva: è un simbolo del nostro impegno, della nostra determinazione e di quello che il Veneto e l’Italia possono offrire al mondo. Questa opera rappresenterà, una volta completata, una sfida vinta, un capolavoro che combina ingegneria, tradizione e rispetto per l’ambiente”.

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