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Partenariato pubblico-privato, CER: prezzi al Kw fino a 3mila euro
Arrivano in Gazzetta Ufficiale i nuovi allegati che aggiornano l’ordinanza pubblicata a novembre scorso per istruire gli enti territoriali sull’installazione di impianti rinnovabili condivisi. Oltre ai costi, pubblicata anche la scheda di prefattibilità per la modifica dei progetti finanziati. Aggiornato l’avviso per la manifestazione di interesse
IN SINTESI
Risale al 27 giugno ma è arrivata nella serie in Gazzetta Ufficiale ieri la nuova guida per amministrazioni ed enti pubblici per presentare progetti anche insieme a soggetti privati per l’installazione di impianti da fonte energetica rinnovabile gestibili tramite comunità energetiche.
Tra le principali novità occorre guardare agli allegati all’ordinanza, dove oltre a una nuova versione dell’avviso per la manifestazione di interesse volto a “individuare un candidato promotore al quale richiedere una proposta privata di Ppp” troviamo anche il fac-simile della scheda di prefattibilità per la modifica delle progettualità finanziate e soprattutto l’elenco dei costi di investimento di riferimento massimo della misura.
“L’elenco delle spese ammissibili del Bando CER è stato suddiviso in due sezioni: i. Elenco delle spese che contribuiscono al calcolo del contributo in conto capitale fino al 40% (ai fini dell’accesso alla TIP); ii. Elenco delle spese che non contribuiscono al calcolo del contributo in conto capitale fino al 40% (ai fini dell’accesso alla TIP)”, si legge al paragrafo 8 del nuovo documento. “Tutte le spese ammissibili dovranno essere computate in base ai prezzari regionali di riferimento, ma per la prima sezione, (ovvero le spese che contribuiscono al calcolo del contributo in conto capitale fino al 40%), si dovrà rispettare il prezzo di riferimento massimo, espresso in €/KW, indicato nell’allegato”.

“I massimali specificati sono applicabili indipendentemente dalla modalità di realizzazione del progetto, sia essa appalto o Partenariato Pubblico-Privato, e non sono influenzati dall’entità del contributo pubblico in conto capitale ottenuto, né dalla richiesta di accesso alla Tariffa Incentivante Premiale (TIP) al GSE. Per una maggiore comprensione, tutte le spese ammissibili, come definite all’Art. 5 del bando CER, sono categorizzate in tre gruppi distinti nella Tabella 2: A) Spese che concorrono al calcolo del contributo, fino al 40%, oltre il quale si perde il diritto di
accesso alla TIP. B) Spesa variabile, in aumento del massimale definito in A), che concorre alla soglia del 40% di contributo pubblico. C) Spese che non concorrono al calcolo del contributo, fino al 40%, oltre il quale si perde il diritto di accesso alla TIP. Queste categorie devono essere considerate in tutti i progetti finanziati”.


Come accedere agli incentivi
“Per accedere alla Tariffa Incentivante Premiale (TIP), il GSE valuterà l’incidenza del contributo pubblico in conto capitale sulle spese sostenute per i progetti. Saranno prese in considerazione le spese associate alle componenti (A) e (B) della Tabella 2 – Spese ammissibili ripartite per tipologia, categorizzate per tipologia, nei limiti del massimale specificato, e il provvedimento di concessione del contributo pubblico. Il rapporto tra il contributo pubblico, assegnato in proporzione alle spese per le componenti (A) e (B), e le spese effettivamente sostenute per queste componenti non dovrà superare il valore di 0,4”.