RIGENERAZIONE
Ostia, bando del Demanio per 1,3 milioni di lavori all’Idroscalo. Gare “storiche” per le concessioni degli stabilimenti, già oggi arrivano le prime 25
L’Agenzia del Demanio mette a gara i lavori per la messa in sicurezza di alcune aree a Ostia per un valore di 1.356.900 euro, che prevedono la realizzazione delle recinzioni dell’area circostante la fortezza Tor San Michele e dell’area dell’ex cantiere navale Canados, entrambe situate in località Idroscalo, e la manutenzione della recinzione dell’area demaniale in via dell’Aquilone.
Termine presentazione offerte: 24 febbraio.
Ma non è l’unica novità in arrivo per Ostia dove per le spiagge arrivano quelli che sono stati già definiti i bandi di “San Valentino”. Dopo il pressing dell’Europa per il rispetto della direttiva Bolkestein a tutela della concorrenza, il comune ha messo a punto un nuovo modello per la gestione e valorizzazione del litorale. Oggi, 14 febbraio, sul sito tuttogare.it verranno pubblicati due bandi – uno per l’affidamento di 25 stabilimenti balneari non assegnati, un altro per 11 spiagge libere – con la possibilità di presentare le offerte entro la metà di marzo.

IN SINTESI
L’Agenzia del Demanio mette a gara i lavori per la messa in sicurezza di alcune aree a Ostia per un valore di 1.356.900 euro, che prevedono la realizzazione delle recinzioni dell’area circostante la fortezza Tor San Michele e dell’area dell’ex cantiere navale Canados, entrambe situate in località Idroscalo, e la manutenzione della recinzione dell’area demaniale in via dell’Aquilone.
Termine presentazione offerte: 24 febbraio.
Ma non è l’unica novità in arrivo per Ostia. Dopo il pressing dell’Europa per il rispetto della direttiva Bolkestein a tutela della concorrenza, il comune ha messo a punto un nuovo modello per la gestione e valorizzazione del litorale. Oggi, 14 febbraio, sul sito tuttogare.it verranno pubblicati due bandi – uno per l’affidamento di 25 stabilimenti balneari non assegnati, un altro per 11 spiagge libere – con la possibilità di presentare le offerte entro la metà di marzo.
Il progetto di recinzione dell’area di Tor San Michele
Per quanto riguarda il bando dell’Agenzia del Demanio, il progetto di intervento per la nuova edificazione della recinzione dell’area circostante la Tor San Michele (Intervento A) recepisce le prescrizioni espresse dagli enti in sede di Conferenza di Servizi ed in particolare da quanto richiesto dalla Soprintendenza Speciale Archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma. La tipologia di recinzione da realizzare, pertanto, segue il modello di recinzione già presente attorno all’area LIPU a sud di quella di Tor San Michele. “Tale tipologia permetterà l’attraversamento della fauna che popola l’adiacente Oasi LIPU”, specifica la relazione generale. L’accesso all’interno dell’area avverrà mediante diversi cancelli mentre completa il progetto il ripristino dei muretti di recinzione esistenti. Questi sono composti da un muretto in blocchi di tufo a vista a una testa dello spessore di 20 cm e altezza circa un metro, su cui è installata una rete metallica a filo con maglie a rombo di altezza circa 1,50 metri. La superficie complessiva dal lotto di intervento è di circa 51.621 m2, di cui l’area da perimetrare misura circa 49.204 m2, mentre le superfici da destinare a percorsi pedonali e ciclopedonali misurano rispettivamente 1.148 m2 e 1.269 m2 circa.
Il progetto di rifacimento della recinzione dell’ex cantiere navale Canados
Il progetto di intervento di rifacimento della recinzione dell’ex cantiere navale Canados (Intervento B) prevede la realizzazione di una recinzione con funzione di delimitazione e circoscrizione dell’area, garantendone la privacy per gli utilizzatori al suo interno. Inoltre, le recinzioni che separano l’area dell’Ex Cantiere Canados dalle limitrofe aree a destra e sinistra verranno ripristinate e sostituite. Il progetto prevede, infine, lo sbancamento di un’area prospiciente Via dell’Idroscalo. Infine, si eseguirà una riparazione ad un cancello di un capannone presente all’interno dell’area dell’ex cantiere. Lungo lo sviluppo longitudinale della recinzione si realizzeranno ogni 20 metri appositi fori di diametro 18 cm in basso al muretto, per favorire il deflusso delle acque e consentire il passaggio della piccola fauna locale.
La superficie complessiva dell’area demaniale da perimetrare sarà di circa 22.820 m2. Lo sviluppo lineare della recinzione fronte strada da demolire e ricostruire sarà pari a 173,60 metri circa, mentre le porzioni di recinzione da ripristinare sia lungo la via pubblica, che quelle di separazione tra i fondi adiacenti corrispondono ad uno sviluppo lineare pari a circa 241 m.
Il ripristino della recinzione su via dell’Aquilone
In ultimo, il progetto riguardante l’intervento C riguarda il ripristino della recinzione esistente in rete a filo metallico dell’area demaniale su Via dell’Aquilone. Poiché sono presenti delle interruzioni localizzate della recinzione, dovute a rotture o manomissioni, si prevede il ripristino della stessa rete metallica, avendo cura di raccordare le parti nuove a quelle esistenti. Inoltre, per migliorare gli accessi all’area, si prevede di realizzare quattro nuovi cancelli carrabili della larghezza netta pari a 4 metri ed altezza 2,80 m, da incernierare a dei tubolari metallici posti in continuità con la recinzione a rete esistente.
Arrivano i bandi con le royalty per gli stabilimenti di Ostia
Intanto a Ostia arriva un’altra svolta storica: per la prima volta il Comune ha messo a bando le concessioni demaniali marittime e gli stabilimenti balneari. Tutte assegnate senza gara pubblica dal Municipio più di venti anni fa. Ora, invece, arrivano i bandi aperti a tutti e, per la prima volta, sono previste delle royalties che serviranno a migliorare i servizi del litorale.
La gara sarà pubblicata oggi, 14 febbraio: quello che è stato già ribattezzato il ‘bando di San Valentino”, sarà diviso in due avvisi pubblici, uno per le spiagge da affidare in concessione e uno per i servizi sulle spiagge libere.
In particolare, la novità principale dei bandi riguarda un 30 per cento del punteggio che sarà assegnato in relazione a una royalty che l’impresa offrirà in percentuale al fatturato ottenuto: gli introiti saranno destinati alla riqualificazione del litorale. Il 70 per cento del punteggio, invece, riguarderà l’offerta tecnica proposta. Il costo delle concessioni demaniali, erogato allo Stato, va da un minimo di 3.500 euro a 70 mila euro.
In tutto sono 67 gli ex stabilimenti, 31 andranno bando subito, 8 sono già assegnati per ricorso vinto, 10 riguardano concessioni ancora vigenti, 12 sono oggetto del terzo bando, su 6 si stanno svolgendo verifiche.
Nello specifico il primo avviso, che sarà pubblicato oggi, venerdì 14 febbraio, riguarda 31 concessioni di cui 25 spiagge, 4 servizi di ristorazione e 2 spiagge libere con servizi già esistenti. Il secondo bando interessa 9 spiagge libere che dovranno essere dotate di servizi. Il terzo avviso pubblico, che sarà lanciato nei primi giorni della prossima settimana, sarà rivolto a 3 beni confiscati e 9 strutture balneari su cui si stanno svolgendo ancora alcune verifiche tecniche.
I bandi prevedono una concessione di un anno più un anno e traguardando i nuovi affidamenti al 2027, anno in cui dovrebbe essere terminato il piano di riqualificazione degli arenili.
Alla componente tecnica viene attribuito un punteggio massimo di 70/100 valutando qualità dei servizi, progetto architettonico, qualità dei manufatti con minor consumo di risorse e energia, la maggiore accessibilità, l’esperienza e una prevalenza per le imprese dei giovani. Alla componente economica viene attribuito un punteggio massimo di 30/100 comprensivo di una royalty proporzionata al fatturato, per incrementare i servizi sul litorale.
L’obiettivo è arrivare alle concessioni per l’apertura della prossima stagione balneare, il 1 maggio. “Risolvere questo tema, che si trascina da anni, dell’assegnazione delle concessioni demaniali, serve per porre fine a una stagione di incertezza e proroghe, e avviare una nuova stagione”, ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri.
intanto tre squadre tecniche hanno già realizzato una verifica anche con i droni che ha consentito di avere una chiara mappatura delle strutture balneari, con consistenze e legittimità, “che permette un intervento più incisivo”, ha assicurato il primo cittadino. Del resto il Comune non può mettere a bando strutture senza titolo e gli attuali concessionari dovranno demolire tutti i manufatti come locali e cabine che non corrisponderanno alle planimetrie pubblicate nel bando. La battaglia a colpi di ricorsi è assicurata, anche perchè sono diversi i contenziosi in atto sui canoni che gli attuali gestori devono ancora versare al Comune.