LA GIORNATA

Meloni in Puglia: “Manovra per ricchi? Ci vuole coraggio a dirlo”

  • Transizione 5.0, Orsini: “Serve una soluzione”, Urso convoca un incontro per il 18 novembre
  • Manovra, maggioranza al lavoro sugli emendamenti
  • Autostrade, l’Art precisa: l’atto sui rimborsi sui pedaggi ancora in fase istruttoria, delibera nelle prossime settimane

11 Nov 2025 di Maria Cristina Carlini

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IN SINTESI

“Noi abbiamo fatto tanto, ora tocca a voi pugliesi». La premier, Giorgia Meloni,  chiude con questa incitazione il comizio a sostegno di Luigi Lobuono, che sfiderà Antonio Decaro, ex sindaco di Bari ed europarlamente del Pd, nell corsa alla presidenza della Regione Puglia. A Bari Meloni è tornata insieme a tutti gli altri leader della maggioranza, i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, e Maurizio Lupi di Noi Moderati. Uno schieramento compatto, quello del centrodestra, sul palco del Teatro Team di Bari, dal quale la premier ha contrattaccato sui temi caldi che hanno tenuto banco in questi giorni, come le polemiche sul taglio dell’Irpef in manovra che favorirebbe i ricchi. “La sinistra dice che aiutiamo i ricchi perchè aiutiamo chi guardagna 2400 euro al mese, ci vuole coraggio a dirlo…”, ha detto. “Ci parlano di equità, abbiamo fatto una manovra per il ceto medio e abbiamo chiesto un contributo alle banche. Lezioni da chi prendeva i soldi ai lavoratori per darli alle banche non ne prendiamo”. Nel mirino c’è sempre la Cgil: “Abbiamo dato segnali importanti su famiglia e natalità, sanità, sostegno alle imprese, tolto la prima casa dal calcolo dell’Isee, rafforzato il bonus per le mamme lavoratrici, difeso il potere d’acquisto delle famiglie, ridotto ulteriormente le tasse, sostenuto il ceto medio abbattendo la tassazione sugli aumenti legati ai rinnovi. Una misura che ci chiedeva la Cgil, che ha risposto con lo sciopero: ovviamente di venerdì perchè sia mai che la rivoluzione la fanno di martedì… a dimostrazione che la tutela dei lavoratori non è la priorità per alcuni”. E nel mirino rimane sempre anche il Superbonus: “Le opposizioni la definiscono una manovrina perchè non ha abbastanza soldi. Vale la pena ricordargli che avremmo potuto fare una ‘manovrona’ se non avessimo 40 miliardi di crediti del Superbonus da ripagare grazie ai geniali provvedimenti del governo Conte, per pagare la ristrutturazioni della seconda casa, delle ville o dei castelli a gente che se la poteva permettere senza il contributo dello Stato, con soldi presi ai redditi medio-bassi”. Non ha dubbi la premier sul fatto che il Governo arriverà a fine legislatura:  «Mettetevi l’anima in pace, la Meloni arriverà a fine legislatura e poi chiederà agli italiani di essere giudicata sul complesso di ciò che ha fatto. La Meloni a casa ce la possono mandare solo gli italiani, una cosa a cui la sinistra non è abituata, la democrazia», ha detto la premier Giorgia Meloni dal palco di Bari. «Dicevano che Fratelli d’Italia non poteva raggiungere il 5% dei consensi», ha aggiunto, ma nell’ultimo sondaggio Fdi «era stimato al 31,4% dei consensi, il livello più alto di sempre dopo tre anni di governo. Una cosa che non era mai accaduta da quando esistono i sondaggi». «Voglio ovviamente dire grazie ad Antonio, a Matteo, a Maurizio. Siamo qui. Ancora uniti, come da trent’anni a questa parte. Uniti come ci ha immaginato, uniti come ci avrebbe voluto oggi un grande pugliese che a novant’anni dalla sua nascita ricordiamo tutti con emozione che si chiamava Pinuccio Tatarella. Un uomo del popolo, innamorato della sua terra, che sapeva unire intelligenza, visione, passione e ironia e che sono certa, trovandoci ancora qui insieme oggi, sorrida», ha detto ancora la premier.

Intervenendo, invece, all’assemblea di Federacciai, Meloni ha parlato di costi dell’energia. “L’Unione europea deve fare la sua parte, come noi stiamo cercando di farla, avendo gia’ ricevuto suggerimenti dalle imprese e dalle associazioni, che stiamo vagliando e che attendiamo anche da questa assemblea”, ha detto Meloni in un messaggio. Il Governo “sta seguendo con molta attenzione il Piano d’azione Ue per la siderurgia e la metallurgia, e le recenti proposte avanzate da Bruxelles per proteggere il settore siderurgico europeo dagli effetti negativi causati dalle sovraccapacita’ globale”. Resta sullo sfondo l’obiettivo generale, come sancito dalla dichiarazione comune Ue-Usa, “di costruire un sistema transatlantico di protezione comune dalla sovracapacita’ globale. Un’intesa che offrirebbe anche una soluzione concreta al problema dei dazi statunitensi su acciaio, alluminio, rame e prodotti derivati che, lo sappiamo bene, restano su livelli difficilmente sostenibili per le nostre aziende”, ha detto Meloni. Per la premier, rimane inoltre prioritario “rivedere il Cbam che, nella sua concreta applicazione, si e’ rivelato dannoso per l’industria siderurgica e un incentivo alle delocalizzazioni. Altrettanto centrale e’ l’attenzione al rottame ferroso, che oggi rappresenta una materia prima critica e che, in assenza di efficaci politiche europee, prende spesso la strada di Paesi extra-Ue, con la conseguenza di andare ad alimentare industrie concorrenti”.

Transizione 5.0, Orsini: “Serve una soluzione”, Urso convoca un incontro per il 18 novembre

“Lo dico chiaro: devono trovare soluzione a Transizione 5.0 altrimenti crolla la fiducia tra imprese e istituzioni”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Emanuele Orsini, intervenendo all’assemblea pubblica 2025 di Federacciai, al Kilometro Rosso di Bergamo. “Qui non si lascia indietro nessuno e lotteremo perche’ non si lasci indietro nessuno. A me non me ne frega nulla ne’ di fast track, ne’ di graduatorie. Qui viene a mancare la fiducia tra imprese e istituzioni, quindi il problema l’hanno generato loro, il problema lo devono risolvere loro”, ha detto Orsini, spiegando che Transizione 5.0 “deve arrivare al 31 dicembre 2025, per noi e’ cosi’, i fatti sono oggettivi”. Il numero uno degli industriali ha ricordato di avere avuto rassicurazioni sul fatto che la misura sarebbe arrivata a fine anno durante un incontro con il ministro Urso il 30 ottobre: “Abbiamo parlato della Legge di Bilancio e abbiamo detto le cose che servivano. Abbiamo chiesto continuita’” e, su Transizione 5.0, “ci hanno dato rassicurazioni che quella misura sarebbe stata aperta fino al 31 dicembre 2025, ma pochi giorni dopo mi hanno detto che la misura sarebbe stata chiusa. In serata il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha annunciato la convocazione per martedì 18 novembre alle ore 10.30, a Palazzo Piacentini, di un incontro con le principali associazioni nazionali d’impresa per un confronto su Transizione 5.0 alla luce dell’esaurimento delle risorse disponibili, avvenuto nei giorni scorsi a seguito dell’elevato gradimento manifestato dal sistema produttivo per il Piano. Sarà presente all’incontro anche il Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione, Tommaso Foti.

Manovra, maggioranza al lavoro sugli emendamenti

I partiti di maggioranza sono al lavoro, in vista della scadenza di venerdì 14 novembre, per mettere a punto gli emendamenti alla manovra. E per arrivare pronti all’appuntamento hanno fissato, secondo quanto si apprende, le prime scadenze interne. Il gruppo della Lega, ad esempio, avrebbe dato tempo fino ad oggi ai propri parlamentari per presentare internamente le proposte di modifica, in modo da decidere collegialmente quelle su cui puntare e proporre ai tecnici dell’ufficio legislativo per la messa a punto. Anche Fratelli d’Italia si riunirà domani in serata per fare il punto sulle proposte di modifica prioritarie su cui concentrarsi. Mentre Forza Italia attende le richieste dei propri parlamentari per mercoledì. In vista della scadenza di venerdì è atteso in questi giorni anche un incontro con il ministro dei rapporti con il Parlamento Luca Ciriani per fare il punto insieme anche ai relatori.

Autostrade, l’Art precisa: l’atto sui rimborsi sui pedaggi ancora in fase istruttoria, delibera nelle prossime settimane

L’Autorità di regolazione dei trasporti specifica che, contrariamente a quanto riportato da diversi organi di informazione, l’atto relativo ai rimborsi sui pedaggi autostradali è tuttora in fase istruttoria e sarà oggetto di esame in una delle prossime sedute del Consiglio dell’Autorità. La Delibera, annunciata dal Presidente Nicola Zaccheo in occasione della presentazione della Relazione annuale al Parlamento il 17 settembre scorso, regolerà i criteri per l’ottenimento dei rimborsi, stabilendone le modalità di erogazione ed i termini per l’entrata in vigore. Alla conclusione dell’iter deliberativo, sarà cura di Art, come di consueto, darne tempestiva comunicazione attraverso i propri canali istituzionali, il sito web e i profili social ufficiali. L’Art sottolinea, pertanto, che eventuali valutazioni o commenti pubblicati in questi giorni risultano, allo stato, prematuri e non riferibili a decisioni uƯiciali dell’Autorità.

Lula, ‘è ora di sconfiggere i negazionisti del clima’ Al via la Cop30. Pichetto: ‘3,4 miliardi alla finanza climatica’

E’ iniziata la conferenza sul clima delle Nazioni Unite, la Cop30, a Belem, alle porte dell’Amazzonia. Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha aperto i lavori con un attacco frontale ai negazionisti che “controllano gli algoritmi, seminano odio e diffondono paura”: “è il momento di infliggergli una nuova sconfitta”, ha detto davanti ai 50 mila delegati. Vengono da 190 Paesi, ma pesa l’assenza degli Stati Uniti di Donald Trump. Il riscaldamento globale non più una minaccia per il futuro, ma “una tragedia del presente”, ha dichiarato Lula, e per affrontarla serve una governance più solida con un Consiglio per il clima, in seno alle Nazioni Unite.
Il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica italiano, Gilberto Pichetto Fratin guarda alla Cop “con ambizione e fiducia”: a dieci anni dall’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi rispetto ai livelli pre-industriali, “non sono ammessi passi indietro”, ha dichiarato in una conferenza stampa all’Associazione della stampa estera di Roma. Pichetto ha annunciato un forte aumento dei contributi italiani alla finanza per il clima: nel 2024 hanno raggiunto 3,4 miliardi di euro, in crescita del 325% rispetto agli 838 milioni di euro del 2023 e hanno superato l’obiettivo fissato dal G20. Questa somma è composta da 1,67 miliardi di risorse pubbliche e 1,77 miliardi di fondi privati mobilitati attraverso strumenti pubblici, anche nell’ambito del Piano Mattei per l’Africa.

Ocse, frena il reddito delle famiglie italiane, +0,3% in secondo trimestre, in  calo anche la crescita del Pil reale per abitante, allo 0%

La crescita del reddito reale delle famiglie per abitante in Italia ha conosciuto un “rallentamento”, passando ”dallo 0,8% del primo trimestre allo 0,3% del secondo trimestre” 2025, in particolare, ”a causa di un calo della remunerazione dei lavoratori dipendenti”: è quanto emerge dai rilevamenti dell’Ocse. Sempre secondo l’organismo internazionale con sede a Parigi, rallenta nel nostro Paese anche la crescita del Pil reale per abitante, passato dallo “0,4% del primo trimestre allo 0% del secondo trimestre”. Quanto alla media Ocse, il reddito reale delle famiglie è invece cresciuto dello 0,4% nel secondo trimestre 2025 mentre il Pil reale per abitante è progredito in modo lievemente più veloce, dello 0,5 %, nello stesso periodo. I due indicatori, sottolinea l’organismo, “mostrano un’accelerazione rispetto al trimestre precedente, quando avevano entrambi registrato una crescita dello 0,1%”.

Webuild: un’infrastruttura ferroviaria porta anche acqua per l’agricoltura sulla Palermo-Catania

In Sicilia, lungo la tratta appena inaugurata della Bicocca-Catenanuova dell’Alta Capacità ferroviaria Palermo- Catania, è stato completato un intervento collaterale che racconta un modello virtuoso di sviluppo integrato: 25 chilometri di condotte idriche interrate, progettate da Webuild ed incluse nell’appalto di RFI (Gruppo FS
Italiane) che hanno consentito l’ammodernamento della rete gestita dal Consorzio di Bonifica di Catania. La Tratta Bicocca-Catenanuova, realizzata da una Società Consortile guidata da Webuild e commissionata da RFI (Gruppo FS Italiane), si estende per 38 chilometri e si inserisce nel più ampio programma di potenziamento della direttrice Palermo-Catania-Messina, per cui Webuild sta realizzando anche altri sei lotti. L’intervento si inserisce nel più ampio impegno di Webuild per il Sud Italia, dove il Gruppo è attivo con progetti strategici per un valore aggiudicato totale di circa €15 miliardi. Nel Mezzogiorno, Webuild dà occupazione a circa 8.700 persone, tra personale diretto e di terzi (al 30 giugno 2025), e ha coinvolto da inizio lavori una filiera di oltre 7.600 aziende. Un modello di sviluppo che genera valore per il territorio, attiva competenze e filiere produttive locali e promuove occupazione qualificata, con investimenti mirati in formazione e sicurezza sul lavoro.
Nel caso della Piana di Catania, è stata sostituita una fitta rete di vecchie condotte di irrigazione, garantendo oggi una distribuzione idrica a dispersione zero. Le nuove tubazioni, realizzate in ghisa sferoidale e polietilene ad alta densità, sono state allacciate alla rete esistente e servono una superficie agricola di quasi 16.000 che attraversa le province di Catania, Enna e Siracusa, toccando i comuni di Belpasso, Paternò, Ramacca, Motta Santa Anastasia, Catenanuova, Centuripe e Lentini, dove si coltivano le celebri arance rosse IGP, oggi messe a dura prova dalla siccità. I lavori della tratta hanno anche consentito una mappatura più precisa della rete idrica locale, aprendo la strada a futuri interventi di ammodernamento. Le nuove condotte comprendono opere di presa, organi idraulici di regolazione e allacci alla rete secondaria e terziaria, mantenendo lo schema irriguo del Consorzio di Bonifica di Catania. Il sistema, articolato in condotte primarie, secondarie e terziarie, garantisce l’approvvigionamento idrico ai fondi agricoli, sostenendo l’imprenditoria locale.

Open Fiber: con Unitirreno e Siportal attiva il collegamento digitale per la Sardegna

Open Fiber, Unitirreno e Siportal hanno effettuato l’attivazione del collegamento di trasporto che unisce il circuito Open Fiber Olbia-Fiumicino al sistema di cavi sottomarino di nuova generazione Unitirreno, che approda all’interno del Data Center Gallura di Siportal. L’integrazione tra dorsale terrestre e sottomarina di classe internazionale, informa una nota della societa’, migliora “capacita’ e resilienza dei collegamenti tra Sardegna e penisola, a beneficio di operatori, cloud provider, imprese e PA”. A livello della struttura del sistema il Data Center Gallura offre architettura carrier neutral, alimentazione ridondata e alta efficienza energetica mentre Open Fiber ha interconnesso i propri apparati di rete per offrire servizi di prossimita’ e per instradare, lungo il circuito Olbia-Fiumicino, flussi dati verso la rete di trasporto continentale. Infine, il cavo sottomarino di Unitirreno approda nel Data Center Gallura, introducendo in Sardegna una dorsale strategica ad alta capacita’.

Trasporti, Rixi in Egitto: dialogo coi ministri di sei Paesi per connettività mediterranea condivisa

Il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Edoardo Rixi ha partecipato al Cairo a TransMEA 2025, principale fiera regionale dedicata a trasporti, infrastrutture e logistica, inaugurata dal presidente egiziano Al-Sisi. Rixi è stato protagonista di un confronto pubblico con i ministri dei Trasporti di Egitto, Arabia Saudita, Qatar, Turchia, Grecia e Sud Africa, dedicato al futuro della connettività e della cooperazione tra le aree del Mediterraneo, del Golfo e dell’Africa. L’obiettivo condiviso è rafforzare i collegamenti tra le regioni, favorendo una crescita equilibrata e sostenibile fondata su infrastrutture moderne e interconnesse. Al termine della tavola rotonda, il viceministro ha incontrato in un bilaterale il ministro egiziano dei Trasporti Kamel El Wazir, con cui ha confermato la volontà di consolidare la collaborazione tra Italia ed Egitto nei settori delle infrastrutture, della logistica e del trasporto marittimo. Visione globale, innovazione e cooperazione sono i cardini su cui costruire una mobilità intelligente che unisca le due sponde del Mediterraneo. Rixi è poi intervenuto alla tavola rotonda su “Dry Ports and Logistics Zones in Italy”, ribadendo la centralità del nostro Paese nella connettività mediterranea. Ha ricordato il piano infrastrutturale da oltre 200 miliardi di euro promosso dal Governo, con investimenti nei principali corridoi TEN-T e nei porti nazionali, tra cui la nuova diga foranea di Genova, simbolo di una strategia che mira a rafforzare il ruolo dell’Italia come snodo strategico tra Europa, Africa e Medio Oriente.

Italo: valuta ingresso nel mercato dell’Alta velocità in Germania

Dopo Ferrovie dello Stato, anche Italo sembra intenzionata a investire in Germania e fare concorrenza alle Deutsche Bahn sui treni ad alta velocità. Lo riporta il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung (Faz). In particolare, secondo la Faz, i piani di Italo sarebbero “molto avanzati”, la società “intende investire una cifra nell’ordine di miliardi di euro per treni ad alta velocità e relativi servizi. È già stata costituita una società controllata al 100% in Germania”. Tuttavia, l’azienda italiana intende ottenere “sicurezza nella pianificazione dei propri investimenti, sotto forma di contratti pluriennali per l’accesso alle linee ferroviarie”. I contratti dovrebbero avere una durata di quindici anni. Da Italo non arrivano, al momento, nè conferme nè smentite. La scorsa settimana era stato il quotidiano economico Handelsblatt a rivelare i piani in Germania dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Stefano Donnarumma. Faz sottolinea la necessità di assicurare competizione sul mercato ferroviario, già realtà per i treni regionali, ma quasi assente nell’alta velocità, dove Deutsche Bahn controlla il 95%: “la concorrenza stimola gli affari. Lo ha già dimostrato Flixtrain con prezzi bassi e un’offerta ferroviaria ampliata. Quindi, se in futuro in Germania circoleranno treni a lunga percorrenza bianchi, verdi e anche rossi, ci sarà almeno un grande vincitore: il cliente”.

Federacciai: “inflessibili su Piombino, no a un impianto con i soldi dello Stato,  sull’ex Ilva siamo ai titoli di coda”

“Su Piombino saremo inflessibili: non accetteremo che si realizzi un impianto che fa concorrenza all’Ilva e alla produzione nazionale, non accetteremo che si faccia con i soldi dello Stato”. Lo afferma Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, a proposito del piano di rilancio del polo siderurgico della città toscana. “Perché i 300 milioni di contributo nell’accordo di programma e la garanzia Sace per un miliardo e mezzo sono aiuti di Stato puri, non possono essere consentiti e non lo consentiremo”, aggiunge Gozzi nel suo intervento di apertura dell’Assemblea pubblica 2025. “Continuiamo a nutrire forti perplessità, anche giuridiche, sull’intervento che lo Stato con ingentissime risorse pubbliche sta facendo per favorire l’investimento”, guidato dall’ucraina Metinvest, ha sottolineato il presidente di Federacciai. Nella vicenda dell’ex Ilva, ha poi evidenziato “c’è un’impossibilità di fare industria siderurgica”. La situazione “è grave e difficile: nessun operatore siderurgico italiano o straniero si è presentato all’asta, siamo ai titoli di coda”. Lo afferma Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, rispondendo a una domanda sull’ex Ilva. “Tutto quello che non verrà prodotto a Taranto rischia di essere comprato all’estero. Bisogna ricostruire le condizioni abilitanti” anche perché un salvataggio a tutti i costi “porterebbe a un ridimensionamento sostanziale dell’azienda”, conclude Gozzi a margine dell’assemblea di Federacciai.

Cnr -Dsu,  Svimez e Animi firmano un accordo di collaborazione: conoscenza, sostenibilità e capitale umano leve fondamentali per sviluppo

Il Cnr – Dipartimento di Scienze Umane e Sociali, Patrimonio Culturale (CNR-DSU), SVIMEZ e ANIMI hanno sottoscritto un Accordo pluriennale di collaborazione per promuovere lo sviluppo culturale, economico e sostenibile delle regioni meridionali, in una visione unitaria del Paese. L’intesa, intitolata “Studio, sviluppo e diffusione di iniziative utili al potenziamento culturale, alle attività economico-industriali e alla sostenibilità nel Mezzogiorno”, prevede la condivisione di competenze, esperienze e risorse dei tre enti per rafforzare la ricerca, la formazione e l’innovazione nel Sud Italia. Le attività congiunte riguarderanno la promozione di progetti di ricerca nazionali e internazionali, la valorizzazione e diffusione delle conoscenze tecnico-scientifiche, programmi di alta formazione. Con questo Accordo, le tre organizzazioni confermano il proprio impegno a collaborare per favorire la crescita del Mezzogiorno, investendo nella conoscenza, nella sostenibilità e nel capitale umano come leve fondamentali per lo sviluppo del Paese. Alla firma dell’Accordo erano presenti Salvatore Capasso direttore CNR-Dsu, Adriano Giannola presidente SVIMEZ, Giampaolo D’Andrea presidente ANIMI.

Fondazione Eos e Palermo: tre anni di Traiettorie Urbane, ora nasce la comunità energetica rinnovabile a impatto sociale

Quasi 11.000 adolescenti coinvolti in 6 quartieri di Palermo, 700 tra insegnanti e genitori raggiunti, 4 centri aggregativi in rete sul territorio, 68 eventi pubblici realizzati: sono solo alcuni dei numeri che raccontano il triennio di Traiettorie Urbane, progetto che dal 2022 favorisce benessere sociale ed educativo a Palermo, promosso da Fondazione EOS – Edison Orizzonte Sociale ETS e dall’impresa sociale Con i Bambini, ideato con CLAC ETS e Associazione Mare Memoria Viva e sviluppato grazie alla co-progettazione tra Terzo settore, privato sociale ed enti pubblici. Tre anni di iniziative e progetti che hanno posto le basi per costruire il futuro, con un investimento complessivo di oltre 1,6 milioni di euro sostenuto da Fondazione EOS e Con i Bambini: è da qui che nasce un nuovo ecosistema integrato con l’obiettivo di massimizzare l’impatto generato e svilupparlo nel lungo termine. La legacy di Traiettorie Urbane si traduce nella creazione della comunità energetica rinnovabile (CER) a impatto sociale promossa da Fondazione EOS, grazie al supporto economico e di competenze di Edison, con l’obiettivo di produrre e condividere energia sostenibile, ridurre le disuguaglianze energetiche e reinvestire le eccedenze per dare continuità alle iniziative attivate da Traiettorie Urbane. L’intervento, sostenuto da EOS con un investimento aggiuntivo di quasi 500.000 euro, prevede l’installazione di impianti fotovoltaici in luoghi strategici di Palermo (Cre.Zi. Plus, Mare Memoria Viva, Fattoria dei Danisinni e Centro Padre Nostro al Brancaccio), per una produzione annua stimata di circa 320 MWh, pari al consumo energetico medio di oltre 100 nuclei familiari. L’energia prodotta e condivisa consentirà di ridurre i costi energetici delle associazioni (circa 20.000 euro annui) e generare incentivi stimati per un massimo ipotizzato di circa 40.000 euro annui da reinvestire in attività socioculturali a favore dei quartieri, con un orizzonte di 20 anni. Per la gestione della CER sarà costituito un nuovo soggetto giuridico in forma di Fondazione di partecipazione – Ente del Terzo Settore (ETS), frutto di un percorso partecipato da tutti i partner di Traiettorie Urbane, a cui si aggiunge Centro Padre Nostro, già supportato da EOS nel triennio, per valutare e definire insieme regolamento, gestione e modalità di intervento. Si tratta di un soggetto autonomo e senza scopo di lucro, con partecipazione aperta e volontaria e con una governance partecipata e trasparente, che mira a coinvolgere cittadini, enti e istituzioni. Tra gli obiettivi: promuovere la produzione, condivisione e autoconsumo di energia rinnovabile e ridurre i costi energetici dei membri per generare benefici economici destinati a progetti sociali, che saranno individuati attraverso un’analisi attenta e partecipata da tutti i partner della nuova Fondazione.

Un modello che unisce rigenerazione urbana e coesione sociale, che rafforza le reti costruite in questi tre anni e che fa della transizione energetica una leva strutturale di impatto sociale. All’eredità di Traiettorie Urbane si aggiunge inoltre FuoriCentro, nuovo progetto di impresa sociale nato dall’esperienza urbano-culturale del progetto, che collega i quartieri Zisa, Noce e Danisinni in un percorso fisico e culturale. Arte pubblica e segnaletica interattiva trasformano le strade in una rete di esperienze condivise; gli itinerari artistici, culturali e di gioco mettono in dialogo memoria e presente, comunità e territorio. L’offerta verrà geolocalizzata sulla piattaforma www.fuoricentropalermo.it e accompagnata da accordi con agenzie di turismo responsabile e solidale. Il percorso, nato dagli output di Traiettorie Urbane, include l’accompagnamento alla nascita di una impresa sociale under-30, anche attraverso il network di Fondazione Marea, perché le giovani e i giovani coinvolti possano governare e valorizzare i servizi progettati. La legacy di Traiettorie Urbane si rafforza anche con il consolidamento della rete di centri aggregativi cittadini attivata nel triennio al fine di realizzare un modello di centro aggregativo diffuso, pensato come infrastruttura stabile di welfare di comunità, nata dall’esperienza e dalle alleanze maturate nel triennio. Dal Centro Aggregativo La Noce alla rete comunitaria di Danisinni, alla bibliofficina Booq e all’Ecomuseo Mare memoria Viva, si tratta di presìdi che tengono insieme apprendimento, cultura e sostegno alla genitorialità. Sono basi su cui investire per far entrare nel regime ordinario ciò che ha funzionato nella sperimentazione. In risposta al forte bisogno evidenziato dagli stessi adolescenti prosegue inoltre in modo strutturale l’educazione sessuo-affettiva con EDI Onlus e Handala con percorsi nelle scuole e le formazioni per i docenti su consenso, emozioni, stereotipi e relazioni, con metodi partecipativi, secondo gli standard internazionali di CSE (Comprehensive Sexuality Education).

Per consolidare l’alleanza costruita nel triennio con l’amministrazione locale, Fondazione EOS e Comune di Palermo sono a lavoro per valutare strumenti in grado di evolvere i progetti attivati con Traiettorie Urbane e di orientare nuove politiche urbane per i giovani della città, a partire da quanto appreso e sperimentato nel triennio trascorso, in linea con la strategia di innovazione sociale adottata dal Comune. Un’opportunità per valorizzare quel dialogo tra partner, pubblici e privati del sociale, che fin da subito ha permesso di generare una rete stabile di collaborazione basata su confronto e condivisione costante. Il bilancio documentato del percorso di questi anni realizzato da un’ampia rete di partenariato e la legacy di Traiettorie Urbane è stato presentato oggi durante la tavola rotonda “Dal progetto alla comunità: riflessioni e nuove prospettive”, al Tendone Chapitò di Danisinni. Un momento per presentare e annunciare le nuove azioni che danno continuità al lavoro tra gli hub Cantieri Culturali alla Zisa, l’Ecomuseo Mare Memoria Viva, e tutti gli altri punti in città attivati come piattaforme civiche, connettendo scuole, famiglie e terzo settore per contrastare la povertà educativa attraverso pratiche continuative di prossimità. La tavola rotonda si inserisce all’interno di un programma di due giorni, tra camminate urbane, dialoghi pubblici, momenti musicali e visite agli impianti, non solo un semplice “finale”, ma l’avvio di nuovi orizzonti: un patto tra istituzioni, terzo settore, comunità educanti e giovani per rendere strutturali i risultati raggiunti e continuare a mettere al centro le ragazze e i ragazzi. Palermo diventa così laboratorio aperto permanente dove cultura, educazione e transizione energetica per l’innovazione sociale si tengono insieme, e in cui la partecipazione dei giovani diventa strumento concreto di rigenerazione sociale e culturale, in grado di generare valore condiviso per la città.

“L’esperienza straordinaria di Traiettorie Urbane a Palermo ci ha dimostrato la forza e l’energia generate dalla comunità insieme alla sua popolazione più giovane. Abbiamo visto nascere una rete vivace, nella quale scuole, associazioni, famiglie e istituzioni hanno scelto di camminare insieme” dichiara Francesca Magliulo, Direttrice di Fondazione EOS. “E oggi quella rete non solo resta, ma cresce, supportata dal Comune di Palermo che la riconosce e valorizza come patrimonio collettivo della città. Siamo profondamente soddisfatti dei progetti futuri che questa iniziativa continuerà a generare per Palermo e la sua comunità giovanile che può guardare la sua città e riconoscere un luogo in cui restare e crescere”. “Il progetto Traiettorie Urbane ha rappresentato in questi anni un esempio concreto di come la collaborazione tra istituzioni, terzo settore, scuole e mondo della filantropia possa generare cambiamenti reali e duraturi per la città” commenta Roberto Lagalla, Sindaco di Palermo. “Palermo, grazie a questa esperienza, si conferma laboratorio di innovazione sociale e di protagonismo giovanile, dove l’energia e la creatività delle nuove generazioni diventano risorsa per la comunità e leva per la rigenerazione urbana. Iniziative come questa possono aprire ad eventuali e future collaborazioni tra il pubblico e il privato. Come Amministrazione comunale crediamo che investire nei ragazzi e nelle ragazze, offrendo loro spazi, strumenti e opportunità, significhi investire nel futuro stesso di Palermo. È questa la direzione in cui vogliamo continuare a muoverci: costruire una città che valorizzi le energie delle persone, riduca le disuguaglianze e metta al centro la crescita umana e sociale di tutti i suoi cittadini”. Marco Rossi Doria, Presidente di Con i Bambini aggiunge: “La povertà educativa è un concetto complesso fatto di privazione delle opportunità di apprendere, sperimentare, far fiorire capacità, aspirazioni e talenti che rischiano di rimanere invisibili. Il progetto Traiettorie Urbane, sostenuto da Con i bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e da Fondazione EOS, nasce proprio con l’ambizione di colmare questi vuoti formativi. Grazie a un percorso che ha intrecciato professionalità, creatività e passione civile, Traiettorie Urbane in questi anni ha favorito la crescita, il benessere e la partecipazione sociale di migliaia di ragazzi e ragazze, rafforzando competenze personali, sociali e di cittadinanza, dimostrando ancora una volta che l’educazione non è compito esclusivo della scuola o della famiglia, ma una responsabilità collettiva.”

Via al cantiere della nuova bioraffineria di Petronas, Enilive ed Euglena a Pengerang, Johor, in Malesia

Pengerang Biorefinery Sdn. Bhd., la joint venture tra Petronas, Enilive ed Euglena, ha raggiunto un obiettivo importante per la costruzione della nuova bioraffineria a Pengerang, nello Johor, in Malesia, celebrata dall’evento che segna l’avvio del cantiere. La bioraffineria avrà una capacità di lavorazione di materie prime rinnovabili fino a 650.000 tonnellate l’anno per la produzione di SAF-biojet (Sustainable Aviation Fuel, carburante sostenibile per aviazione), HVO diesel (Hydrogenated Vegetable Oil, olio vegetale idrogenato) e bio-nafta. Le materie prime comprenderanno scarti, come olio da cucina usato e grassi animali, e residui della lavorazione degli oli vegetali. Il nuovo impianto sarà operativo entro la seconda metà del 2028, in linea coi tempi previsti dal progetto. La bioraffineria di Pengerang testimonia l’impegno comune di PETRONAS, Enilive ed Euglena per soddisfare le crescenti esigenze di soluzioni energetiche più competitive e accessibili. Situata strategicamente all’interno del Pengerang Integrated Complex (PIC) nello Johor, dove beneficerà anche dell’accesso alle principali rotte marittime internazionali, la bioraffineria potrà soddisfare la domanda di biocarburanti idrogenati e servire in modo efficiente i mercati, in particolare quelli dell’area asiatica. La cerimonia di avvio dei lavori è stata presieduta da Tuan Lee Ting Han, Presidente del Comitato statale dello Johor per gli investimenti, il commercio, gli affari dei consumatori e le risorse umane, alla presenza di Ramlee A Rahman, Presidente e Amministratore delegato del gruppo Permodalan Darul Ta’zim, e di Fauziah Misri, Rappresentante del Penawar nell’Assemblea dello Stato di Johor. Erano presenti anche Datuk Sazali Hamzah, Stefano Balista e Mitsuru Izumo.

Datuk Sazali Hamzah, vicepresidente esecutivo e amministratore delegato Downstream di Petronas, ha dichiarato: “L’avvio dei lavori per la bioraffineria di Pengerang riflette gli sforzi comuni di promuovere la decarbonizzazione e favorire la transizione energetica nella regione. Grazie alla sinergia e alla forza della nostra partnership, la nuova bioraffineria è una delle iniziative chiave di Petronas per realizzare la nostra strategia di transizione energetica attraverso una filiera integrata basata su materie prime rinnovabili e un’offerta ampliata di soluzioni energetiche più pulite. Tutto ciò è in linea con la massima aspirazione di Petronas a diventare un leader nel settore energetico nel prossimo decennio, soddisfacendo il fabbisogno energetico mondiale in modo sicuro, affidabile e sostenibile.” Stefano Ballista, amministratore delegato di Enilive, ha commentato: “La bioraffineria di Pengerang, resa possibile dalla partnership strategica con PETRONAS ed Euglena, consentirà di accelerare il percorso di decarbonizzazione del settore dei trasporti e consolida l’impegno di Enilive verso prodotti sempre più sostenibili. Insieme agli impianti già operativi in ​​Italia, negli Stati Uniti d’America e a quelli in costruzione in Italia e in Corea del Sud, la nuova bioraffineria di Pengerang è un ulteriore importante passo avanti verso il raggiungimento, entro il 2030, di oltre 5 milioni di tonnellate l’anno di capacità produttiva e oltre 2 milioni di tonnellate di SAF, a supporto delle crescenti esigenze per una mobilità più sostenibile.” Mitsuru Izumo, Fondatore e Presidente di Euglena, ha commentato: “Sono entusiasta di questa cerimonia con Petronas e Enilive per l’avvio della costruzione della bioraffineria. Fin dall’inizio di questo progetto, abbiamo continuato a evolvere per far fronte alle rapide trasformazioni del settore dell’energia: ora stiamo entrando nella fase successiva, che punta all’avvio degli impianti previsto nel 2028. Questo progetto ha rilevanza globale ed è un importante passo avanti verso la decarbonizzazione e un futuro più sostenibile, grazie a una maggiore capacità di fornitura di energia, in particolare nell’area ASEAN (Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico) e anche oltre. Nel nostro continuo impegno per ampliare le soluzioni utili alla decarbonizzazione in risposta al cambiamento climatico, continueremo a investire nella ricerca e sviluppo delle microalghe e a proseguire i nostri sforzi verso la commercializzazione di biocarburanti algali. Desidero esprimere la mia più sentita gratitudine a tutti i partner e gli stakeholder che hanno sostenuto questo progetto”.

Eni celebra 30 di quotazione in Usa, Descalzi: “realizziamo una transizione importante, la nostra strategia genera crescita”

Eni ha celebrato ieri presso la sede del New York Stock Exchange (NYSE) il trentesimo anno di quotazione negli Stati Uniti, alla presenza dell’amministratore delegato, Claudio Descalzi, e del top management di Eni. In occasione dell’evento, l’ad di Eni ha fatto il punto con la comunità finanziaria statunitense sull’avanzamento della strategia distintiva della Società, che fa leva sui propri punti di forza competitivi nel contesto di un mercato energetico in rapida evoluzione, sviluppando un
portafoglio di attività consolidate, nuove ed emergenti che generano una crescita altamente competitiva e rendimenti attrattivi per gli azionisti. Sin dall’IPO di Eni, gli investitori statunitensi sono stati parte della società: a oggi rappresentano il 25% del flottante azionario di Eni, vale a dire il Paese singolarmente con maggior peso al di fuori dell’Italia, e circa il 40% degli investitori istituzionali nella Società. Eni trae un valore significativo dal confronto con i propri investitori, e dal loro sostegno e riscontro mentre prosegue nell’esecuzione della propria strategia. “Stiamo realizzando una transizione importante e complessa per Eni, in un contesto
geopolitico, industriale e di mercato volatile e incerto. Grazie alla nostra strategia e alle capacità delle nostre persone, stiamo ottenendo risultati davvero importanti. Abbiamo costruito una strategia che dimostra di generare crescita, efficienza e creazione di valore per i nostri azionisti, e al contempo l’abbiamo adattata ai mercati energetici in evoluzione e a una visione di lungo periodo. Il nostro approccio focalizzato, basato sui nostri punti di forza competitivi, in termini tecnologici, di innovazione e integrazione, ci ha permesso di trasformare Eni in una società finanziariamente solida con livelli di indebitamento storicamente bassi e flussi di cassa altamente resilienti. Continuiamo a investire nel nostro business dell’esplorazione e produzione, di eccellenza a livello mondiale, sviluppando nel contempo la diversificazione del nostro mix energetico, della presenza geografica, delle rotte di approvvigionamento e degli ambiti di decarbonizzazione – attività che nel futuro garantiranno un business sostenibile. Abbiamo ancora davanti a noi obiettivi importanti da raggiungere, e il grande lavoro fatto finora ci posiziona al meglio per poterlo fare”.
Con un approccio strategico coerente, Eni ha adattato i propri punti di forza come l’Upstream, ha ristrutturato e trasformato i settori della Chimica e della Raffinazione laddove i nuovi contesti di mercato sono diventati sfidanti, e creato nuovi business materiali, quali Plenitude, Enilive e CCUS, facendo leva su posizioni di mercato esistenti, tecnologia e know-how. Il focus di Eni sull’attuazione della propria strategia e sulla crescita a medio termine è affiancato dalla garanzia di sostenibilità a lungo termine e di opzionalità. Questo è il motivo per cui Eni mantiene obiettivi ambiziosi di decarbonizzazione delle proprie attività operative e di supporto alla decarbonizzazione dei consumi dei propri clienti. Ed è anche il motivo per cui Eni dedica tempo e investimenti a nuove opportunità come l’energia da fusione con CFS, società del Massachusetts, di cui Eni è stata uno dei primi azionisti. Oltre a un approccio molto mirato su come Eni opera nei mercati energetici in rapida evoluzione, l’altra caratteristica altamente distintiva della strategia della Società è l’impiego delle società satellite. Questa strategia fa leva sui mercati dei capitali in evoluzione per affrontare le sfide e le opportunità dei mercati energetici. In particolare, per sostenere e garantire l’approvvigionamento energetico attuale, e allo stesso tempo creare nuovi sistemi energetici, è necessario capitale. Il modello satellitare di Eni facilita l’accesso a pool aggiuntivi di capitale allineato sia sui mercati pubblici che privati. Da un lato, le società satellite indipendenti sono in grado di creare valore, dall’altro, a livello di business, assicurano che le attività siano focalizzate su aree di specializzazione industriale e geografica. Le società satellite di Eni sono state una vera storia di successo, con Var Energi, Azule e Ithaca nell’Upstream che hanno dimostrato performance positive rilevanti. I satelliti di Eni per la transizione hanno attratto investimenti da prestigiosi investitori internazionali, compresi nuovi partner statunitensi di rilievo del private equity. Plenitude ed Enilive hanno raccolto insieme oltre 6 miliardi di euro di investimenti – a multipli di valutazione circa 3 volte superiori a quelli di Eni, catalizzando valore, implicando circa la metà della capitalizzazione azionaria complessiva di Eni, e finanziando la loro crescita eccezionale. In un contesto di volatilità e incertezza, una solida posizione finanziaria è fondamentale per consentire di perseguire la strategia in modo coerente. Eni ha ridotto materialmente l’indebitamento grazie all’high grading strategico e tempestivo del portafoglio, alle operazioni relative al Dual Exploration Model e alla valorizzazione delle società satelliti relative alla transizione. Il bilancio di Eni garantisce resilienza e fornisce una fonte di opzionalità strategica. Fornisce anche garanzia sull’ impegno della Società a distribuire il 35-40% del CFFO agli azionisti, un livello che implica un rendimento attrattivo per gli azionisti, ma lascia risorse adeguate da reinvestire per continuare a far crescere Eni.

Siemens e Nvidia presentano la nuova piattaforma tecnologica per la manifattura dell’era dell’IA

In occasione della GPU Technology Conference (GTC) di NVIDIA a Washington D.C., Siemens e Nvidia hanno presentato in anteprima una nuova piattaforma, ancora in fase di sviluppo, pensata per il portfolio di Siemens Xcelerator. Durante la dimostrazione è stato mostrato in che modo gli ingegneri potranno presto progettare, ottimizzare e gestire digital twin sempre più accurati e realistici per le fabbriche di nuova generazione. Grazie all’integrazione tra Siemens Xcelerator e NVIDIA Omniverse, infatti, sarà possibile combinare visualizzazione 3D, simulazione e dati di fabbrica in un unico ambiente immersivo e interattivo. Questa nuova soluzione rappresenta un passo decisivo verso la realizzazione del metaverso industriale, il progetto con cui Siemens intende integrare mondo reale e digitale per promuovere innovazione, collaborazione e uno sviluppo sostenibile dell’industria. Oggi il settore manifatturiero sta vivendo una profonda trasformazione, trainata da massicci
investimenti e dall’adozione rapida di tecnologie avanzate. In questo contesto, Siemens e NVIDIA rafforzano la loro collaborazione con l’obiettivo di accelerare la rivoluzione dell’intelligenza artificiale industriale e rendere possibile in tutto il mondo la nascita di fabbriche più intelligenti, efficienti e sostenibili. Il nuovo software di Siemens e NVIDIA per il digital twin rappresenterà uno dei pilastri della piattaforma Siemens dedicata all’era dell’IA. Pensato per accompagnare i produttori lungo
l’intero ciclo di vita dello stabilimento, consentirà non solo di costruire ma anche di ottimizzare continuamente le fabbriche più avanzate, velocizzando le fasi di pianificazione, progettazione e gestione operativa grazie a simulazioni su larga scala, workflow basati sull’IA e decisioni fondate su dati affidabili. Durante la dimostrazione al GTC, Siemens ha illustrato come questa nuova piattaforma potrà supportare i clienti dalla fase di progettazione fino alla gestione operativa degli impianti, integrando infrastruttura edilizia e linee di produzione in un unico ambiente di progettazione. Attraverso l’intelligenza artificiale sarà infatti possibile simulare centinaia di layout per individuare la configurazione più efficiente in poche ore, invece che in giorni o settimane come accade oggi, e generare modelli fotorealistici basati sulla fisica dei propri impianti. La collaborazione tra le due aziende combina l’esperienza di Siemens nel campo della manifattura e della tecnologia industriale con le competenze di NVIDIA nell’elaborazione grafica, offrendo ai clienti strumenti per progettare fabbriche, prodotti e data center per l’AI più intelligenti ed efficienti. “L’innovazione industriale sta accelerando a un ritmo senza precedenti e, insieme, Siemens e NVIDIA ne stanno tracciando la direzione”, ha dichiarato Peter Koerte, membro del Consiglio di Amministrazione e Chief Technology Officer di Siemens. “Combinando le nostre competenze negli ambiti di IA industriale, gemelli digitali, automazione e tecnologie per l’edilizia, stiamo dando vita al metaverso industriale e, con esso, a una nuova generazione di fabbriche e data center intelligenti, più efficienti, potenti e scalabili”. “I gemelli digitali sono ormai fondamentali nell’era dell’IA industriale, perché permettono di simulare e ottimizzare intere linee di produzione e addestrare robotica e sistemi complessi in modo virtuale prima di intervenire nel mondo reale”, ha aggiunto Rev Lebaredian, vicepresidente Omniverse e Simulation Technology di NVIDIA. “La collaborazione con Siemens porta Omniverse al cuore della manifattura, accelerando l’intero ciclo di vita di una fabbrica, dal concept all’operatività”.

Officine Maccaferri si rafforza con due nomine strategiche

Officine Maccaferri, platform company di Ambienta Sgr. e leader globale nel settore dell’ingegneria civile e ambientale, annuncia  due nuove nomine strategiche con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente il team del Gruppo: Luca Palma entra in qualità di Chief Sustainability Officer, mentre Samuele Airaghi assume il ruolo di Direttore Generale e Tecnico Business Tunnelling. Le due nomine confermano l’impegno di Officine Maccaferri nel potenziare aree chiave per la crescita futura: il consolidamento della strategia di sostenibilità a livello globale e l’espansione del business legato alle infrastrutture sotterranee, in linea con i valori e la visione del Gruppo.Con oltre diciotto anni di esperienza, di cui più di dodici nel campo della sostenibilità e della responsabilità sociale d’impresa, Luca Palma ha maturato competenze specifiche nello sviluppo di strategie ESG, nella rendicontazione secondo gli standard internazionali e nella realizzazione di progetti di economia circolare per grandi realtà industriali. In precedenza, ha ricoperto ruoli di vertice in Tecno Group, V-Finance e ARB Spa, dove ha guidato team dedicati all’innovazione sostenibile e alla definizione di sistemi di rating ESG. È docente presso la Bologna Business School, Ecovadis Approved Consultant e GRI Certified Trainer. Nel suo nuovo ruolo, Palma sarà responsabile della definizione e dell’attuazione della strategia di sostenibilità del Gruppo, integrandola nel piano industriale e assicurando la conformità ai principali standard ESG internazionali. Coordinerà inoltre le attività di reporting e stakeholder engagement, promuovendo progetti di innovazione, decarbonizzazione ed economia circolare a supporto della trasformazione sostenibile di Officine Maccaferri. Con oltre vent’anni di esperienza nella progettazione e nella gestione di grandi opere infrastrutturali in Italia e nel mondo, Samuele Airaghi seguirà lo sviluppo del segmento Tunnelling di Officine Maccaferri, un’area strategica per il futuro del Gruppo e per l’evoluzione del settore delle costruzioni sostenibili. Laureato in Architettura al Politecnico di Milano, ha ricoperto ruoli di crescente responsabilità in realtà di primo piano come Amplia Infrastructures, NET Engineering e Geodata, maturando un ricco bagaglio di competenze in ambiti complessi di ingegneria sotterranea, project management e value engineering. Airaghi si occuperà del consolidamento e dello sviluppo dell’offerta dell’azienda per le opere in sotterraneo, con un focus su innovazione tecnologica, sicurezza e sostenibilità delle soluzioni e si occuperà delle attività operative di CP Technology, un’eccellenza italiana nell’automazione robotica e nelle tecnologie per la realizzazione di infrastrutture sotterranee, acquisita da Officine Maccaferri a luglio 2025.

Stefano Susani, amministratore delegato di Officine Maccaferri, ha dichiarato: “Siamo lieti di accogliere Luca e Samuele nel nostro team. Le loro competenze ed esperienze rafforzano due aree decisive per il Gruppo: la governance ESG, leva fondamentale per guidare la transizione verso modelli industriali a minore impatto ambientale, e il Tunnelling, settore strategico per il consolidamento delle nostre attività in mercati globali sempre più orientati alla mobilità sostenibile e alla sicurezza delle infrastrutture. Queste nuove nomine rafforzano la visione di Maccaferri come azienda globale impegnata a innovare il settore dell’ingegneria attraverso soluzioni sostenibili, creando valore per clienti, partner e territori in cui opera.” “Siamo orgogliosi di entrare a far parte di Officine Maccaferri, mettendo le nostre competenze al servizio di un Gruppo in cui innovazione e sostenibilità sono da sempre pilastri fondamentali” – hanno affermato Luca Palma, Chief Sustainability Officer, e Samuele Airaghi, Direttore Generale e Tecnico Business Tunnelling di Officine Maccaferri. “Insieme, intendiamo contribuire a costruire un futuro in cui sviluppo e sostenibilità procedano di pari passo, rafforzando ulteriormente la leadership di Maccaferri nel mondo.”.

 

 

 

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