LA PRESIDENTE DESIGNATA
Mariotti: Enea sia certificatore di EFFICIENZA. Sì al nuovo nucleare
L’ex dg di Confindustria, designata per prendere il posto di Gilberto Dialuce, traccia le linee programmatiche della sua gestione (da confermare). Ricerca e innovazione i due pilastri. Multidisciplinarietà, valorizzazione di tutte le tecnologie disponibili, nuovo e più stretto rapporto con le imprese, accordi quadro con le associazioni di categoria, dialogo con le istituzioni e catalizzazione dei centri di ricerca. “Che però non deve rimanere confinata nei laboratori”.
IN SINTESI
Vaste programme, quello discusso ieri dalla designata a presidente di Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) Francesca Mariotti per la successione a Gilberto Dialuce. Multidisciplinarietà, valorizzazione di tutte le tecnologie disponibili, nuovo e più stretto rapporto con le imprese, accordi quadro con le associazioni di categoria, dialogo con le istituzioni e catalizzazione dei centri di ricerca. Sono tanti i cosiddetti bullet points enumerati in audizione alla Camera. L’ex dg di Confindustria ha spiegato anzitutto che ricerca e innovazione dovranno essere (ancora) i pilastri dell’ente per garantire il compimento della transizione e adempiere agli obiettivi di sostenibilità e decarbonizzazione dell’economia. In questo, “l’Enea è già un motore propulsivo di questo cambiamento e può continuare ad esserlo in maniera ancor più significativa”.
Una strategia “unitaria”, l’ha definita Mariotti, per cui l’obiettivo sarà “rafforzare sempre più il collegamento tra Enea e il mondo delle imprese, cercando di creare un circolo virtuoso in cui l’innovazione e la ricerca stimolano l’attività produttiva e il fabbisogno del sistema produttivo possa dar vita a nuovi filoni di ricerca”. Insomma, un “circolo virtuoso” con laboratori congiunti, incubatori di tecnologie, ma anche accordi quadro con le associazioni di categoria, i distretti industriali”. Facendo sì che “la ricerca non resti confinata in laboratorio”. Un legame più forte “potrà garantire che le tecnologie sviluppare nei centri di ricerca trovino effettiva applicazione, generando crescita economica, crescita dei territori e benefici ambientali tangibili”.
Quanto alle tecnologie, occorrerà “valorizzare tutte quelle disponibili” per elettrificare i consumi. Dunque, sì alle rinnovabili ma anche agli accumulatori su larga scala per sopperire all’intermittenza di eolico e solare. Il tutto, ha ricordato Francesca Mariotti, sapendo che non tutti i processi produttivi saranno pienamente elettrificabili. Sì, poi, alla ccs (cattura e stoccaggio di carbonio), ai biocarburanti, all’idrogeno verde e al nuovo nucleare. Mentre sull’uso e il riciclo dei materiali serve “un approccio flessibile e integrato”. Quindi, una proposta: fare di Enea un ente con il ruolo di certificatore nell’efficienza. Ruolo “che oggi l’ente ancora non ha e che potrebbe dare valore aggiunto”.
Enea, ancora, dovrà trovare nuovo dialogo non solo con le imprese ma anche con le istituzioni. “Mi piacerebbe che fosse anche il riferimento nel dibattito pubblico su energia e clima”, ha aggiunto Mariotti. “Potrebbe diventare un polo di best practice, anche creando contatti e legami con le università, e di catalizzatore dei centri di ricerca sia in ambito nazionale che europeo e internazionale”. In termini di risorse oggi l’agenzia conta per il 72% su risorse pubbliche e per il resto su entrate proprie ma anche grazie a questo ruolo in espansione, ha detto ancora la presidente designata, Enea potrà contare su nuovi contributi pubblici.
Il profilo
Venendo al suo profilo, illustrato in apertura di audizione, Mariotti ha ricordato che “oggi, a differenza del passato, anziché analizzare un provvedimento, sono in esame la mia professionalità e la mia competenza per la presidenza dell’istituzione che ritengo rappresenti Enea”. Sull’esperienza professionale, “la mia si è caratterizzata per essere stata a supporto del sistema produttivo, che mi ha permesso di conoscere e ascoltare le esigenze e le difficoltà delle imprese, sia nel contesto nazionale che internazionale. A questa capacità di ascolto si è sempre accompagnata la capacità di elaborare delle proposte concrete”. Dal 2020 al 2023 è stata, infatti, Direttore Generale di Confindustria e dal 2014 vi ha anche ricoperto il ruolo di Direttore dell’Area Politiche Fiscali. Francesca Mariotti è un avvocato e revisore legale, si è laureata in Giurisprudenza alla Sapienza.
Già componente del Comitato per la Corporate Governance di Borsa Italiana e del Comitato per gli Operatori di Mercato e degli Investitori (Comi) della Consob, presidente del Consiglio di Amministrazione di I.W.S. S.p.A, membro dell’Assemblea del Fondo Assistenza Sanitaria Integrativa (Fasi) e del fondo pensione dei dirigenti industriali Previndai, Consigliere di Amministrazione dell’Organismo Italiano di Contabilità (Oic) e Consigliere di Amministrazione della Fondazione Giuseppina Mai. Dal 2018 al 2021 è stata Consigliere di Amministrazione indipendente di Mediaset S.p.A. e membro del Comitato Governance e Nomine e del Comitato Remunerazione. Ha, inoltre, collaborato dal 2000 al 2007 con Kpmg e Federcasse. In attesa dell’ok parlamentare alla proposta di Pichetto Fratin, Mariotti è già pronta a guidare l’Enea.