Se la rigenerazione urbana è restituire centralità a luoghi ed edifici abbandonati e ricreare un tessuto di relazioni sociali e di crescita culturale per il quartiere e la città, la Masseria Tagliatelle – Stazione Ninfeo di Lecce può diventare un punto di riferimento. Aperta da un paio di anni, gestita da 14 realtà del terzo settore riunite in una rete di partenariato, ha già coinvolto nelle sue attività un centinaio di enti e operatori. “Tagliatelle” (la cucina non c’entra: il nome nel dialetto leccese significa piccole cave) è diventato in tempi brevi un polo erogatore di servizi di natura sociale e di proposte culturali ed educative, in un contesto di ascolto, accoglienza e di relazione con la città. Tremila i nuclei familiari coinvolti e 300 persone con difficoltà o disabilità assistiti solo nel primo anno di attività.
Un “hub di comunità” per mettere in rete energie diverse e rigenerare il retro della stazione di Lecce, quartiere Ferrovia. Zona non periferica ma che è stata, come spesso accade in questi contesti, luogo di fragilità ed emarginazioni. Mentre oggi offre un appoggio a chi è in difficoltà e supporta la crescita e l’educazione dei ragazzi.
L’area dietro la stazione del capoluogo salentino era rimasta in buona parte non edificata se non fosse appunto per la vecchia masseria, il cui nucleo originario è del 1500, composta da due fabbricati e un ampio atrio esterno. La scelta di recuperare l’edificio e il territorio circostante risale al 2011 ma solo nel 2020 si è concretizzata grazie all’accordo tra il Comune di Lecce e la Fondazione con il Sud, che ha investito fondi in cambio di una concessione di 10 anni. Ne è seguito un bando per selezionare il gestore dalla struttura, vinto nel 2022 dalle 14 realtà non profit di diversa vocazione (c’è anche un istituto scolastico che ha trasferito qui parte della didattica). Il coordinamento è affidato a Terra dei Fuochi Mediterranea Aps (azienda di promozione sociale), realtà che già operava da diversi anni in Puglia soprattutto sul fronte del contrasto alla dispersione scolastica. Si definisce associazione del fare, impegnata a declinare in azioni concrete i principi di solidarietà ed equità: “L’obiettivo del centro è dare fiducia alle persone, perché così si genera un senso di appartenenza e quando si sente un luogo come proprio ci si da fare per conservarlo e migliorarlo”.
“Tagliatelle” ha aperto i battenti alla fine del 2023. Tre le direttrici su cui si snoda l’attività del centro. Quella sociale prevede uno sportello d’ascolto per migranti, disoccupati e disabili, fornisce un servizio di orientamento al lavoro, di assistenza legale e di supporto psicologico e c’è una portineria di quartiere. Per i bambini e i più giovani, le attività riguardano soprattutto il contrasto alla povertà educativa.
Poi c’è la dimensione culturale, con rassegne, presentazioni di libri, concerti, incontri. Un’ulteriore attività riguarda la valorizzazione della Ninfeo delle Fate, una struttura sotterranea che risale al 1400-1500 scavata nel blocco di roccia su cui si erge l’edificio della masseria e che ospita al suo interno lungo le pareti le sei figure femminili delle Ninfe, scolpite in altorilievo. Un piccolo museo dove è possibile accedere con visite guidate e assistere a spettacoli teatrali.
La struttura ospita una sala per studio e co-working, un doposcuola popolare, una biblioteca e un orto di comunità. Mentre è in via di realizzazione un ostello, importante anche per contribuire alla sostenibilità economica dello spazio.