La giornata
Lagarde: gli INVESTIMENTI pietra angolare per la competitività Ue
- Lega: la rottamazione è un’emergenza nazionale. Fdi: attenzione ai conti
- Ancora un rinvio per il Dl Milleproroghe, scontro sull’emendamento sulla rottamazione quater
- Salva Milano, Salvini: “per me sarebbe già stato approvato, ora il Pd non lo fermi”. La Fillea Cgil in piazza contro la legge
- Commissione Ue: con gli Usa è il momento della collaborazione non dello scontro
- Trump annuncia dazi del 25% su acciaio e alluminio anche ai Paesi europei
- Fs: al via la campagna di comunicazione di Rfi sui cantieri programmati nel 2025, si seguono i lavori anche con un Qr code
IN SINTESI
“Gli investimenti devono essere la pietra angolare della trasformazione economica dell’Europa. L’attenzione deve concentrarsi sugli investimenti in infrastrutture fisiche e digitali, ricerca e sviluppo, e tecnologie verdi. Questi investimenti non sono opzionali, ma essenziali per stimolare la produttività e garantire la competitività dell’Europa sul palcoscenico globale”. E’ la strada indicata dalla presidente della Bce Christine Lagarde nel suo intervento ieri sera al Parlamento europeo a Strasburgo. Sono gli investimenti che “contribuiranno ad affrontare la nostra dipendenza energetica e a raggiungere i nostri obiettivi climatici – entrambi imperativi urgenti. A questo proposito, accogliamo con favore il Competitiveness Compass della Commissione Europea come una concreta roadmap per l’azione, che sosterrà anche la Bce nel mantenere la stabilità dei prezzi, riducendo la suscettibilità dell’Europa agli shock dell’offerta”.
Ora, “l’incertezza che circonda il commercio e la politica economica continua a pesare sui consumi e sugli investimenti”, ha sottolineato la presidente della Bce. “Un maggiore attrito nel commercio globale renderebbe più incerte le prospettive dell’inflazione nell’area dell’euro”, ha avvertito Lagarde. “L’inflazione si è attestata al 2,5% a gennaio e di recente ha avuto un andamento sostanzialmente in linea con le proiezioni dello staff”, ha detto. “L’inflazione di fondo è rimasta al 2,7% negli ultimi mesi, riflettendo un movimento laterale dell’ inflazione dei servizi e dei beni: la crescita dei salari si sta moderando come previsto, anche se rimane elevata, mentre i profitti stanno parzialmente attenuando l’impatto degli aumenti salariali sull’inflazione”, ha aggiunto. Secondo Lagarde “l’inflazione dovrebbe tornare al nostro obiettivo di medio termine del 2% nel corso di quest’anno, con rischi sia al rialzo che al ribasso”.
“Per determinare l’orientamento di politica monetaria appropriato seguiremo un approccio dipendente dai dati e da riunione a riunione, non ci impegniamo a seguire un particolare percorso dei tassi”: è la linea riconfermata e ribadita da Lagarde. “Il processo di disinflazione nell’area dell’euro è ben avviato: la maggior parte delle misure dell’inflazione sottostante suggerisce che l’inflazione si assesterà intorno al nostro obiettivo in modo duraturo e sebbene le condizioni di finanziamento continuino a essere rigide, i nostri recenti tagli dei tassi di interesse stanno gradualmente rendendo meno costoso l’indebitamento”, ha aggiunto. E, ha voluto rimarcare Lagarde, “la Banca centrale europea non sta con le mani in mano: siamo impegnati a imparare dalle esperienze degli ultimi anni e nell’ambito della valutazione continua della nostra strategia di politica monetaria, ci stiamo preparando al rischio di un futuro sempre più volatile”.
Lega: la rottamazione è un’emergenza nazionale. Fdi: attenzione ai conti
Il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, ha convocato d’urgenza il Consiglio federale della Lega con l’ordine del giorno che al primo punto vede la rottamazione delle cartelle e la pace fiscale. Non poteva esserci un segnale politico più chiaro di come il fisco diventi un nuovo tema caldo all’interno della maggioranza. “E’ un’emergenza nazionale”, ha detto ieri Salvini rilanciando gli obiettivi di questa battaglia. “Avere una pace fiscale che preveda 120 rate in 10 anni togliendo le sanzioni, le more e gli interessi permetterebbe a milioni di italiani di pagare, allo Stato di incassare e a tanta gente di tornare a lavorare senza dover lavorare in nero. Per me, per la Lega e anche per il ministro Giorgetti la priorità di questo 2025, è la rottamazione di queste milioni di cartelle esattoriali'”, ha detto ieri mattina Salvini -parlando, a margine del sopralluogo al cantiere del villaggio olimpico di Milano- prima della partenza per il viaggio di due giorni in Israele. La riunione del Consiglio federale è fissata per mercoledì. Alla riunione parteciperà anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, il quale, nel suo ruolo di custode dei conti pubblici, viene chiamato in causa dai colleghi della maggioranza.
Da FdI si leva la voce del viceministro Maurizio Leo, che su questa partita si muove con grande prudenza perché non bisogna perdere di vista l’equilibrio dei conti pubblici. “Vorrei sgombrare il campo da un equivoco: sono d’accordo su una nuova rottamazione”, ha voluto precisare ieri. “Questa è una misura importante così come quella per ridurre l’Irpef al ceto medio, cioè quella fascia di contribuenti che hanno un reddito tra i 28 e i 50-60 mila euro e che oggi è penalizzata: Ma sono interventi da fare alla luce delle Osservazioni della Ragioneria dello Stato. Poi ci sarà una sintesi politica e si faranno delle valutazioni. Fare interventi con la dovuta attenzione ai conti è nelle corde della maggioranza”. “Giorgetti ci spieghi dove trovare i fondi per la rottamazione poiché pare che costi svariati miliardi euro”, ha sottolineato il responsabile economico di Fdi e presidente della Commissione Finanze della Camera, Marco Osnato. Forza Italia, come ha detto il presidente dei senatori, Maurizio Gasparri, “è favorevole alla rottamazione delle cartelle con lunga rateizzazione. Ma per noi – ha puntualizzato – è prioritaria anche la riduzione dell’Irpef dal 35 al 33% per i redditi fino a 60 mila euro”.
Ancora un rinvio per il Dl Milleproroghe, scontro sull’emendamento sulla rottamazione quater
Nulla di fatto ieri per il decreto Milleproroghe. La commissione Affari Costituzionali del Senato non ha ancora iniziato a votare gli emendamenti e ha rinviato la seduta a oggi alle ore 12. A innescare lo sconto tra maggioranza e opposizione è l’emendamento dei relatori che riapre la rottamazione quater per i contribuenti che non hanno effettuato regolarmente i pagamenti delle rate e proroga i termini per il concordato preventivo. Le opposizioni chiedono il ritiro dell’emendamento. “Se non tolgono il fisco dal tavolo è impossibile procedere”, hanno dichiarato i capigruppo del Pd in commissione Affari Costituzionali e in commissione Finanze Andrea Giorgis e Daniele Manca.biennale. Nel corso della giornata si sono svolti degli incontri tra il governo, la maggioranza e le opposizioni per cercare di trovare un’intesa sul calendario dei lavori per riuscire a svolgere le votazioni nei tempi. Il testo e’ atteso in aula in Senato presumibilmente giovedi’ con voto di fiducia.
Salva Milano, Salvini: “per me sarebbe già stato approvato, ora il Pd non lo fermi”. La Fillea Cgil in piazza contro la legge
“Fosse stato per me il Salva-Milano sarebbe già stato approvato l’estate scorsa, ma Pd e la sinistra hanno avuto qualche dubbio”. A dichiararlo è stato ieri il ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini, parlando ieri a margine del sopralluogo presso le aree dell’ex Scalo di Porta Romana a Milano per verificare lo stato di avanzamento dei lavori per la realizzazione del Villaggio Olimpico per i Giochi invernali Milano-Cortina 2026. “Adesso è passato quasi un anno e siamo punto a capo, ci sono migliaia di famiglie che hanno pagato la propria casa e non possono rimanere ostaggio di interpretazioni giuridiche o di processi penali e quindi conto che il Pd, che l’ha fermato in estate, non lo fermi più, perché ripeto che non è un favore a questo o quel sindaco o questo o quel costruttore, ma sono migliaia di famiglie che hanno pagato una casa che che vorrebbero fosse loro a tutti gli effetti”, ha detto Salvini. “Bisogna sanare il pregresso, perché qua ci sono famiglie che hanno pagato centinaia di migliaia di euro per entrare in una casa. Con un contenzioso giuridico, c’è la Procura di Milano, unica o quasi unica in Italia, che ha deciso che le leggi, le norme applicate dal Comune di Milano non erano corrette. Ora, non entro nel merito dello scontro tra la Procura e il Comune. Il Comune ha applicato delle norme esistenti, i cittadini hanno comprato quelle case, evidentemente in buona fede, sulla base di norme esistenti. Io voglio sanare questo scontro”.
Ieri a Milano è sceso il piazza il fronte del no al Salva Milano e anche la Fillea Cgil ha partecipato al presidio davanti Palazzo Marino. “La Fillea Cgil ha da subito contrastato un provvedimento come il Salva-Milano, che condona retroattivamente le procedure autorizzative semplificate su cui sta indagando la magistratura, e rischia di dare il via libera in tutta Italia alla speculazione edilizia e a infiniti contenziosi sulla restituzione degli oneri di urbanizzazione”, ha dichiarato il segretario della Fillea Cgil Milano Riccardo Piacentini poco prima della discussione prevista in aula consiliare sul Salva Milano. Per questi motivi, dunque, gli edili della Cgil hanno partecipato al presidio davanti Palazzo Marino “con tutti i cittadini, gli urbanisti, i comitati, le associazioni che vogliono contrastare
questa deriva e rimettere al centro del dibattito una città a misura di lavoratore, di pensionato e di studente, accessibile a tutti, dai costi sostenibili per la casa e il trasporto”, ha aggiunto Piacentini.
“Come Fillea Cgil consideriamo assolutamente opportune tutte le iniziative come quella di oggi, che vanno nella direzione di una radicale modifica del disegno di legge, almeno per limitarne gli effetti. Questa non è la rigenerazione urbana che vogliamo, i processi sostenibili si costruiscono con la partecipazione. La priorità deve essere un piano casa con risposte serie e concrete al disagio abitativo, che non lasci ulteriore possibilità alla speculazione edilizia”, ha dichiarato il segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco. “La cosiddetta ‘Salva Milano’, nasce come condono per salvare irregolarità del passato è stata trasformata in provvedimento ‘di interpretazione autentica che imporrà come legge in tutta Italia la pratica urbanistica seguita a Milano, abrogando le disposizioni che impongono la pianificazione attuativa delle città’. Per questo la Fillea Cgil sostiene “l’appello rivolto ai senatori della Repubblica, firmato da oltre 140 professori, urbanisti, giuristi, costituzionalisti, economisti, storici, sociologi, ecologi, territorialisti, geografi”. Questa proposta – ha spiegato ancora Di Franco – cambierà radicalmente il futuro delle nostre città, rendendole sempre più congestionate ed elitarie. Come sindacato degli edili, oltre ad osservare possibili profili di incostituzionalità, riteniamo che uno spazio urbano non debba essere occupato senza un piano che tuteli l’interesse pubblico della città, impedendo la promozione di una vera rigenerazione e riqualificazione attraverso dinamiche finanziarie, che aumenteranno i prezzi dell’abitare e accresceranno le disuguaglianze”.
Trump annuncia dazi del 25% su acciaio e alluminio anche ai Paesi europei
Il presidente Usa Donald Trump annuncia dazi del 25% su acciaio e alluminio importati dagli Stati Uniti anche ai Paesi europei. Scatta l’allarme dell’industria Ue: ‘L’export di acciaio è già in crisi’. ‘L’Unione europea risponderà, come ha fatto durante il primo mandato’ del tycoon, ha detto il ministro degli Esteri francese Barrot: ‘Non c’è alcuna esitazione quando si tratta di difendere i nostri interessi’. Berlino è sulla stessa linea di Parigi. Colpiti anche Canada e Messico nonostante l’accordo commerciale con i due Paesi.
Commissione Ue: con gli Usa è il momento della collaborazione non dello scontro
“Rimaniamo impegnati in un dialogo costruttivo con gli Stati Uniti e con tutti gli altri partner commerciali. Saremo sempre pronti a impegnarci in discussioni significative per trovare soluzioni eque e reciproche, che rispettino i nostri partenariati e i principi del commercio aperto. È il momento della collaborazione, non dello scontro”. Lo ha dichiarato il portavoce per il commercio della Commissione europea durante l’incontro quotidiano con la stampa a Palazzo Berlaymont, in riferimento a possibili dazi da parte degli Usa. Il portavoce ha evidenziato che “l’Ue e gli Stati Uniti hanno costruito una forte partnership economica basata su valori condivisi, fiducia reciproca e cooperazione. L’Ue – ha aggiunto – beneficia di una delle economie più aperte del mondo e la tariffa media applicata alle merci importate nell’Ue è molto bassa. Oltre il 70% delle importazioni entra nell’Ue è a dazi zero”.
Fs: al via la campagna di comunicazione di Rfi sui cantieri programmati nel 2025, si seguono i lavori anche con un Qr code
È partita la campagna informativa e di comunicazione di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS) sui cantieri programmati per il 2025. La campagna ha l’obiettivo di informare i passeggeri nelle stazioni, attraverso i canali social, i media tradizionali e il sito del Gruppo FS, anche grazie a una sezione dedicata. “Stiamo lavorando alla rete ferroviaria per una mobilità più efficiente e tecnologica” è il claim della campagna ideata per infondere consapevolezza dei benefici che conseguiranno dagli interventi previsti sull’infrastruttura, funzionali a garantire una maggiore qualità del servizio in termini di prestazioni e puntualità. Obiettivo della campagna è arrivare al cittadino in modo tempestivo e capillare. Tramite un QR Code è possibile raggiungere una pagina web che riporta lo stato di avanzamento dei lavori in corso e le informazioni utili per programmare il proprio viaggio in caso di interruzioni di linea.
L’Italia si sta trasformando e lo sta facendo, sottolinea il gruppo Fs, con un piano di ammodernamento straordinario senza precedenti. Nei cantieri squadre di tecnici e operai sono al lavoro per preparare la rete del futuro. La sfida del PNRR è al centro dell’attenzione, Rete Ferroviaria Italiana ha già investito più di 10 miliardi dei circa 22 previsti dal piano per realizzare infrastrutture e opere mai viste prima. Nel dettaglio, la campagna ha già interessato le interruzioni del Lazio, della linea Roma-Firenze AV, della linea Adriatica e della Tirrenica. In questi giorni, invece, sta raggiungendo i passeggeri della Liguria, dove la campagna è dedicata agli interventi di potenziamento delle linee nel nodo di Genova che permetteranno di separare i traffici regionali e metropolitani da quelli a lunga percorrenza e merci, con possibilità di incrementare la frequenza dei treni. In Lombardia, invece, la campagna è dedicata agli interventi di potenziamento infrastrutturale e tecnologico dei corridoi merci lungo le direttrici internazionali, alla riconfigurazione del nodo di Bergamo e al rinnovo di alcune stazioni. Ogni dettaglio dei lavori programmati è stato studiato con cura per minimizzare gli inconvenienti temporanei e massimizzare i benefici a lungo termine, per tutti.
Italia-Francia, incontro Urso-Lombard: “forte sinergia per il rilancio della competitività”
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy ha incontrato ieri a Parigi, a margine del Vertice sull’Intelligenza Artificiale, il ministro dell’Economia, delle Finanze e della Sovranità Industriale e Digitale francese, Éric Lombard, per un confronto sulle relazioni bilaterali tra i due Paesi e sulle strategie europee per la competitività. Al centro della discussione, la necessità di rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa e ridurre le dipendenze da attori globali in settori chiave. “L’Europa deve agire con coesione e unità di intenti, sia nel confronto con gli Stati Uniti sia nel contrastare l’egemonia cinese”, ha dichiarato il Ministro Urso. “Abbiamo bisogno di una risposta forte e immediata sulla competitività, per garantire il futuro della nostra industria”.
Urso e Lombard hanno condiviso una visione comune sulle priorità industriali europee. L’Italia ha già presentato alle istituzioni europee documenti strategici per rafforzare la competitività del continente, tra cui proposte sulla semplificazione normativa (con i Paesi Bassi), la revisione del CBAM (con la Polonia), il settore automotive (con la Repubblica Ceca, sostenuto da 15 Paesi), lo spazio (con la Germania) e la microelettronica (con i Paesi Bassi). Parallelamente, il governo italiano sta valutando l’adesione a iniziative promosse dalla Francia nei settori della siderurgia e della chimica. “Italia e Francia condividono la stessa visione su molte delle sfide che l’industria europea sta affrontando”, ha aggiunto Urso. “Stiamo lavorando insieme, anche con il ministro per l’industria francese Marc Ferracci, a soluzioni comuni, perché solo con una strategia coordinata l’Europa potrà competere con le grandi potenze globali”. Uno dei temi chiave dell’incontro è stato il ritardo europeo nel settore spaziale, con particolare riferimento alla realizzazione del programma IRIS². “Quando IRIS² sarà pienamente operativo, l’Europa avrà circa 290 satelliti in orbita bassa, mentre gli Stati Uniti ne avranno già oltre 40.000”, ha sottolineato Urso. “Serve un cambio di passo: l’Europa deve accelerare lo sviluppo della propria infrastruttura spaziale se vuole restare competitiva”.
I ministri hanno anche discusso delle sfide del settore della microelettronica e della produzione energetica nucleare anche per la competitività delle industrie energivore, come siderurgia e chimica. L’incontro è stato inoltre l’occasione per fare un punto sui risultati dei gruppi di lavoro del Trattato del Quirinale, la cui prossima riunione sulle tematiche industriali si terrà a Parigi
Germania: Ifo prevede una crescita del Pil dello 0,4% nel 2025
Per la Germania una crescita economica molto bassa, pari allo 0,4% nel 2025. A indicarlo è l’istituto di ricerca economica Ifo sulla base dei risultati dell’Economic Experts Survey, un sondaggio trimestrale condotto dall’istituto ifo e dallo Swiss Economic Policy Institute. “La Germania ha urgentemente bisogno di una politica economica diversa che possa rilanciare la crescita”, afferma il ricercatore dell’Ifo Niklas Potrafke. ‘La Germania – ha aggiunto – ha perso enormemente la sua attrattiva nella competizione internazionale per la localizzazione. Il nuovo governo dovrebbe affrontare questo problema con riforme orientate al mercato’.
Terna lancia con successo green bond da 750 milioni con durata di 7 anni
Terna ha lanciato ieri con successo un’emissione obbligazionaria green, single tranche, in Euro, a tasso fisso, destinata ad investitori istituzionali, per un ammontare nominale pari a 750 milioni di euro. L’emissione, che ha ottenuto grande favore da parte del mercato con una richiesta massima pari a quasi cinque volte l’offerta, è caratterizzata da un’elevata qualità e ampia diversificazione geografica degli investitori. Il lancio del green bond è stato realizzato nell’ambito del Programma Euro Medium Term Notes (EMTN) di Terna, il cui ammontare complessivo è pari a 12 miliardi di euro e a cui è stato attribuito un rating “BBB+” da Standard and Poor’s e “(P)Baa2” da Moody’s. Il green bond prevede una durata pari a 7 anni e scadenza in data 17 febbraio 2032, pagherà una cedola annuale pari a 3,125% per anno e sarà emesso a un prezzo pari a 99,975%, con uno spread di 90 punti base rispetto al midswap. La data di regolamento dell’emissione è prevista per il 17 febbraio 2025.
Si prevede che i proventi netti dell’emissione saranno utilizzati per finanziare i c.d. “eligible green projects” della Società, individuati o da individuare sulla base del Green Bond Framework di Terna, redatto in conformità ai “Green Bond Principles 2021” pubblicati dall’International Capital Market Association e alla Tassonomia dell’Unione Europea, finalizzata a favorire gli investimenti sostenibili. La strategia del Gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia si conferma, dunque, orientata a coniugare sostenibilità e crescita, per favorire la transizione energetica in atto e generare sempre maggiori benefici per il Paese e per tutti i suoi stakeholder. Al riguardo, Terna ha predisposto e pubblicato un Green Bond Framework al fine di agevolare la trasparenza e la qualità dei green bond emessi. Tale Framework e la cosiddetta “second party opinion”, predisposta dall’advisor indipendente Moody’s, sono a disposizione del pubblico sul sito internet della società . L’operazione è stata supportata da un sindacato di banche, nell’ambito del quale hanno agito, in qualità di joint-bookrunners: Banca Akros, BNP Paribas, BofA Securities, Citi, Deutsche Bank, Goldman Sachs International, IMI-Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Santander e UniCredit.
Ue: Di Giandomenico nominata nel Commission Stakeholder Expert Group on Public Procurement (SEGPP) della Commissione Ue in rappresentanza di Legacoop
Soddisfazione di Legacoop per la nomina dell’avvocato Mariangela Di Giandomenico, partner di Orrick Italia, a componente del Commission Stakeholder Expert Group on Public Procurement (SEGPP) della Commissione Europea, in rappresentanza dell’associazione stessa che ne aveva avanzato la candidatura a settembre dello scorso anno. Il SEGPP è un organismo consultivo che svolge un ruolo rilevante, fornendo alla Commissione Europea approfondimenti legali, economici, tecnici e pratici di alta qualità, con l’obiettivo di assisterla nella definizione delle politiche dell’Unione Europea in materia di appalti pubblici e nella formulazione di proposte normative in materia. Tra i compiti del gruppo vi è quello di fornire contributi nel quadro del lavoro legislativo preparatorio della Commissione in ambito di appalti pubblici e di supportare i servizi della Commissione nell’analisi della giurisprudenza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea. Il primo incontro del SEGPP si terrà il 12 febbraio 2025 a Bruxelles.
“La nomina della nostra candidata -sottolinea Simone Gamberini, presidente di Legacoop- rappresenta un riconoscimento significativo alle competenze del movimento cooperativo e al suo ruolo da protagonista nell’ambito di tutta l’economia sociale, in una fase importante del processo di revisione delle direttive in materia di public procurement avviato dalla Commissione Europea”. “Questa nomina è un onore e un’opportunità per contribuire attivamente all’evoluzione delle politiche europee in un ambito, quello del public procurement, tanto strategico quanto complesso”, ha commentato Mariangela Di Giandomenico. “Sono entusiasta di poter mettere a disposizione la mia esperienza e competenza nel settore degli appalti pubblici, contribuendo così a creare un confronto costruttivo e di alta qualità”.
Maria Cristina Carlini