IL DATO SULLA PRODUZIONE
Istat chiude il 2024 delle costruzioni con una crescita ANNUA del 5%
I segnali del rallentamento si vedono soprattutto nel dato tendenziale: nei dodici mesi che vanno da dicembre 2023 al dicembre 2024 l’indice della produzione (base 2021) si è ridotto dello 0,5% da 124,9 a 124,2. Flessione anche per il dato congiunturale di dicembre che segna -1,7% su novembre 2024. L’indice medio annuo per il 2024 registra comunque un rallentamento rispetto al +6,9% del 2023 e ancor più rispetto al +22,4% del 2022. Positivo il dato medio del quarto trimestre 2024: +1,5%.
L’Istat chiude la fotografia 2024 della produzione nelle costruzioni con un cocktail di dati fortemente contrastanti. Proviamo a metterli in fila in ordine di importanza. Anzitutto il dato medio annuo che fa registrare un +5% corretto per la stagionalità (il dato grezzo è +6,3%). Significativo il rallentamento rispetto al 2023, quando si era registrato un +6,9%, e ancor più rispetto al +22,4% del 2022. Ma stiamo parlando di un’altra epoca. Resta che l’Istat tiene il punto su un dato annuo largamente positivo anche nel 2024 contro le previsioni fortemente negative di Cresme e Ance.
Secondo gli osservatori più autorevoli, il dato Istat annuo per il 2024 è fortemente condizionato dalla metodologia di previsione della produzione che è unicamente ricavata dai dati delle casse edili delle ore lavorate. Le casse edili hanno intercettato con grande difficoltà il pulviscolo di imprese impegnate nel recupero abitativo da Superbonus e il loro dato potrebbe avere quindi difficoltà a registrare la caduta della produzione di questo comparto dopo la fine degli incentivi. Viceversa, le casse edili registrano a pieno i dati nel settore più strutturato e controllato delle opere pubbliche che nel 2024 ha segnato un dato fortemente positivo. Da queste considerazioni – sottovalutazione del crollo del recupero abitativo e ipervalutazione relativa del dato positivo delle opere pubbliche – si desume il forte rischio di una distorsione in positivo del dato Istat sulla produzione complessiva nelle costruzioni.
Secondo dato: l’indice medio annuo segna 137,3%, il dato più alto dal 2008. Valgono le stesse considerazioni fatte sopra.
I segnali del rallentamento si vedono, invece, soprattutto dal terzo dato, il tendenziale (corretto per la stagionalità) di dicembre: nei dodici mesi che vanno da dicembre 2023 al dicembre 2024 l’indice della produzione (base 2021) si è ridotto dello 0,5% da 124,9 a 124,2. Aldilà delle medie annue, che risentono dei singoli dati mensili, il dato tendenziale ci dice che il livello della produzione nei dodici mesi del 2024 è sceso: alla fine dell’anno 2024 è più basso rispetto alla fine dell’anno precedente.
Anche il dato congiunturale di dicembre ha il segno negativo: -1,7% rispetto al dato di novembre 2024. Altra conferma del rallentamento in atto.
Infine, si torna al segno più per il dato medio del quarto trimestre 2024: +1,5%.