IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 26

Introduzione di portali informatici unici nazionali per la gestione dei procedimenti amministrativi

Il Ministero delle Infrastrutture, nella sua nota del 31 gennaio, ha individuato 20 temi rilevanti che costituiranno la base di partenza per il riordino della riforma del Testo unico, tra cui il punto 15: “Digitalizzazione delle procedure, istituzione dell’anagrafe e del fascicolo digitale delle costruzioni e interoperabilità delle banche dati”. Questa è la parola d’ordine “attuale” ma sarà soprattutto sarà la parola d’ordine del futuro. Negli ultimi anni un proliferare di piattaforme telematiche ha creato una duplicazione di procedimenti “aggravando” ulteriormente le già complesse procedure. previste dalle normative tecniche di settore.

14 Apr 2025 di Salvatore Di Bacco

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L’art. 5 comma 1 bis dell’attuale testo unico dell’edilizia che nel suo incipit afferma:
“1-bis. (L) Lo sportello unico per l’edilizia costituisce l’unico punto di accesso per il privato interessato in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti il titolo abilitativo e l’intervento edilizio oggetto dello stesso, che fornisce una risposta tempestiva in luogo di tutte le pubbliche amministrazioni, comunque coinvolte. Acquisisce altresì presso le amministrazioni competenti, anche mediante conferenza di servizi ai sensi degli articoli 14, 14-bis, 14-ter, 14-quater e 14-quinquies della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, gli atti di assenso, comunque denominati, delle amministrazioni preposte alla tutela ambientale, paesaggistico-territoriale, del patrimonio storico-artistico, dell’assetto idrogeologico o alla tutela della salute e della pubblica incolumità. Resta comunque ferma la competenza dello sportello unico per le attività produttive definita dal regolamento di cui al d.P.R. 7 settembre 2010, n. 160…”

Tale comma viene quotidianamente disatteso dalle tante piattaforme telematiche operative di ogni ente (regione, provincia, asl, arta, genio civile, soprintendenza).

Il SUE, come unico punto di accesso per il cittadino e i professionisti coinvolti nei procedimenti, viene puntualmente “scavalcato” e “superato” dagli endoprocedimenti degli altri enti che obbligano “paradossalmente” i professionisti incaricati a non rispettare tale dettato normativo e i funzionari responsabili del SUE assistono “inermi” a questo scippo normativo da parte degli altri enti coinvolti nei vari procedimenti non rispettosi di quanto previsto ex lege.

E’ necessario che con la riforma del testo unico delle costruzioni si chiarisca esattamente il ruolo che il SUE deve avere e chiarire in modo univoco le competenze ivi residenti evitando la duplicazioni di piattaforme telematiche diverse e sostitutive.
Sarebbe auspicabile una piattaforma unica per il SUE e per il SUAP interoperabili ed utilizzabili ordinariamente da tutte le amministrazioni coinvolte nel rilascio dei pareri endoprocedimentali.

E’ indispensabile un sistema informativo globale in cui le varie componenti applicative sono fra di loro integrate ed accedono alla banca dati unica in cui tutti i soggetti territoriali beneficiano di unicità e coerenza delle informazioni, evitando quindi una duplicazione dei dati.

Tutti gli enti coinvolti nel processo edilizio: Ministeri, Regioni, Provincie, Comuni, Asl, Arta, Vigili del fuoco, Genio Civile, Soprintendenze, etc..) accedono pertanto a componenti che sono comuni e che costituiscono la base di tutto il sistema attraverso una modalità di integrazione, interoperabilità e cooperazione reciproca, attraverso un unico punto di accesso che è il portale del SUE o del SUAP rispettando quanto dettato dal comma 1 bis dell’art.5.

Interazione tra l’applicazione del sistema all’interno dell’ente comunale e quella all’esterno in cui l’interoperabilità gioca senza dubbio a beneficio dell’efficienza complessiva delle applicazioni, del controllo del territorio e delle entrate, in una prospettiva di integrazione e relazioni ampie e variegate, fino a raggiungere uno scambio di informazioni e funzioni altamente efficace.

Ecco create le basi anche per la formazione del tanto “chiacchierato” fascicolo del fabbricato, come un unico archivio omnicomprensivo di tutti i dati sul fabbricato, una enciclopedia in formazione, garantendo l’idoneità degli stessi ad essere correttamente conservati e successivamente accessibili, operando in stretta sinergia con il sistema di conservazione digitale a norma che ne garantisce la validità legale nel tempo.

Qualsiasi ente “autorizzato” potrà gestire in tutta sicurezza e nel rispetto della normativa vigente l’intero processo di conservazione digitale di qualsiasi tipo di documento informatico, amministrativo o rilevante ai fini delle disposizioni tributarie.

Si arriverà ad avere un perfetto mix di ottimizzazione delle prestazioni di tutti gli operatori e gli attori coinvolti nel processo evitando di duplicare i dati e inserire più e più volte gli stessi dati, elaborati, documenti.

Un cruscotto unico dove in un sol colpo d’occhio è possibile capire lo stato del proprio procedimento sia da parte dei cittadini sia nel back office degli enti che esprimono i loro pareri rendendo immediatamente trasparente l’esito di una fase del processo e permettendo la distribuzione delle attività da svolgere per completare il procedimento; ogni utente, nel proprio specifico ruolo, accede alla propria scrivania elettronica con l’indicazione esatta delle attività da svolgere e dello stato di avanzamento del procedimento.

Diventa quindi fondamentale disporre di strumenti di supporto efficaci che garantiscano, in tempo reale e in qualsiasi momento, dati e informazioni dinamici, in forma sintetica e di immediata lettura tramite indicatori finanziari, tributari, territoriali e utili grafici.

Anni fa erano state create le basi per il MUDE, un modello unico digitale edilizio dove in tutto il territorio italiano il percorso dei procedimenti edilizi era veramente unico, utilizzando modelli digitali identici, ma duole evidenziare che nulla ancora è stato fatto per rendere anche uniche i percorsi procedimentali telematici. E’ giunto il momento di attuare tale rivoluzione copernicana.

SUAP/SUE, stato dell’arte dei progetti di digitalizzazione delle procedure

La “Digitalizzazione delle procedure SUAP e SUE” (www.suapsue.gov.it) è un progetto avviato dal Dipartimento della Funzione Pubblica nell’ambito del PNRR, con l’obiettivo di realizzare un ecosistema digitale e interoperabile per lo svolgimento delle procedure amministrative relative allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP) e allo Sportello unico per l’edilizia (SUE).

L’attuazione del progetto ha avuto inizio con la pubblicazione del Decreto Interministeriale 26/09/2023, che stabilisce le nuove specifiche tecniche a cui tutti i SUAP devono conformarsi entro il 2025.

Le criticità dell’ecosistema attuale

Nonostante la semplificazione normativa, l’esperienza SUAP evidenzia criticità che ne limitano l’uniformità ed efficienza:

  • elevata frammentazione delle piattaforme di front-office adottate dai SUAP per la presentazione delle pratiche, che spaziano dall’applicativo “Impresa in un giorno” alle soluzioni regionali e di mercato, fino all’utilizzo della PEC;
  • bassa standardizzazione della modulistica da compilare, a fronte di centinaia di procedimenti amministrativi in capo al SUAP;
  • un numero significativo di SUAP ancora non dispone di una piattaforma di back-office strutturata per la gestione dell’iter amministrativo previsto;
  • assenza di interoperabilità tra le piattaforme di back-office adottate dai SUAP e dalle altre amministrazione coinvolte.

Il progetto “Digitalizzazione delle procedure SUAP e SUE”

Il progetto “Digitalizzazione delle procedure SUAP e SUE”, che vede il coinvolgimento di:

  • Unioncamere,
  • Invitalia,
  • AgID.
  • Dipartimento della Funzione Pubblica,

ha l’obiettivo di creare un ecosistema digitale integrato e interoperabile, capace di semplificare e ottimizzare le procedure amministrative.

Attraverso questa trasformazione si punta a fornire servizi più efficienti, accessibili e uniformi, superando l’attuale frammentazione e garantendo una gestione delle pratiche più rapida e trasparente.

Per raggiungere questi obiettivi, il progetto si concentra sull’interoperabilità tra le piattaforme, sulla standardizzazione della modulistica e sull’adozione di tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza e la qualità dei servizi offerti.

La pubblicazione del Decreto Interministeriale 26/09/2023

Il Decreto Interministeriale 26/09/2023 definisce le nuove modalità di comunicazione e trasferimento dei dati tra le amministrazioni coinvolte nei procedimenti SUAP.

Le principali novità riguardano:

  • la digitalizzazione della modulistica: i moduli presentati da cittadini e imprese devono rispettare formati standardizzati, così da garantire uniformità e validazione automatizzata
  • il miglioramento dell’interoperabilità: il SUAP deve dialogare in modo efficiente ed efficace con tutte le amministrazioni coinvolte attuando tecnologie e schemi condivisi
  • l’integrazione con la Piattaforma digitale nazionale dati (PDND) per facilitare lo scambio di informazioni
  • la semplificazione delle procedure amministrative: definizione di regimi amministrativi e flussi operativi e documentali standard e comuni
  • lo stanziamento di risorse per l’adeguamento tecnologico: erogazione di finanziamenti destinati alle amministrazioni per l’implementazione delle nuove specifiche tecniche
  • l’organizzazione di attività di formazione e supporto: organizzazione di webinar e sessioni formative per assistere tutte le amministrazioni nell’implementazione delle nuove specifiche tecniche.

Le componenti del nuovo ecosistema

Il Decreto Interministeriale 26/09/2023 specifica che il nuovo ecosistema SUAP sarà composto da cinque elementi chiave:

  • il Front-office SUAP, portale attraverso il quale gli utenti inviano le pratiche
  • il Back-office SUAP, piattaforma interna al SUAP che consente la gestione delle pratiche ricevute dal Front-office SUAP
  •  il Back-office Enti Terzi, piattaforma interna alle altre amministrazioni coinvolte nel procedimento che ricevono per competenza le pratiche trasmesse dal Back-office SUAP
  • il Sistema camerale del Registro delle imprese, piattaforma alla quale vengono notificate le pratiche di competenza della Camera di Commercio
  • il Catalogo del Sistema Informatico degli Sportelli Unici (SSU), nuova piattaforma nazionale e componente centrale della nuova architettura.

Tra questi elementi è importante evidenziare il ruolo svolto dal Catalogo SSU, componente software nazionale nata per facilitare l’interoperabilità tra tutte le altre componenti.

Esso funge da base di conoscenza condivisa, fornendo informazioni sui procedimenti amministrativi di competenza del SUAP, sul loro stato di avanzamento, sulle amministrazioni coinvolte e sulle componenti informatiche utilizzate.

Il Catalogo SSU:

  • garantisce uniformità attraverso l’adozione di modulistica standardizzata,
  • assicura la sicurezza nello scambio di informazioni tra SUAP e altre amministrazioni,
  • definisce le regole di interoperabilità per le componenti e registra i dettagli delle pratiche sul loro iter istruttorio.

Tecnologie e standard utilizzati

Dal punto di vista tecnico, le nuove specifiche prevedono l’adozione di tecnologie avanzate per consentire alle amministrazioni di scambiarsi dati in modo rapido, sicuro e uniforme.

In tal senso la Piattaforma digitale nazionale dati (PDND) rappresenta il fulcro dell’interoperabilità e consente la gestione dell’autenticazione e del tracciamento delle informazioni, garantendo la necessaria sicurezza e l’applicazione di regole condivise.

Elemento centrale della PDND è il Catalogo API, un archivio digitale basato su API REST e standard XML che raccoglie tutti i servizi digitali (c.d. “e-service”) finalizzati a consentire l’accesso ai dati e l’integrazione tra sistemi, oltre ad automatizzare procedure e ridurre la necessità di richieste di dati già in possesso della PA nel rispetto del principio di “once-only”.

Le opportunità di finanziamento previste dal PNRR

Il progetto “Digitalizzazione delle procedure SUAP e SUE” è un’iniziativa avviata nell’ambito della:

  • Missione 1 (“Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo”),
  • Componente 1 (“Digitalizzazione, innovazione e sicurezza nella PA”),
  • Investimento 2.2 (“Task Force digitalizzazione, monitoraggio e performance“),
  • Sub-investimento 2.2.3 (“Digitalizzazione delle procedure SUAP e SUE“) del PNRR, che mette a disposizione 324,4 milioni di euro destinati all’adeguamento di tutte le componenti informatiche.

Negli scorsi mesi sono stati pubblicati gli avvisi di finanziamento previsti per supportare l’adeguamento delle componenti di front-office e back-office dei SUAP.

In queste settimane è invece attesa la pubblicazione degli avvisi relativi all’adeguamento delle componenti di back-office degli Enti Terzi.

Come previsto per le altre misure del PNRR, tutti gli avvisi sono consultabili e accessibili sul portale www.padigitale2026.gov.it

Lo stato dell’arte nei comuni delle piattaforme suap

Si stanno riscontrando notevoli difficoltà, da parte dei Comuni nell’applicazione di ciò che le direttive impongono, soprattutto per l’eterogeneità delle piattaforme in uso presso gli sportelli SUAP; alcuni sono già pronti ad accogliere le attività in corso mente per altri le difficoltà permangono dovute al fatto che le piattaforme in uso al momento, non rispondono alle caratteristiche tecniche previste.

Unioncamere, in accordo con il Dipartimento della Funzione Pubblica del Consiglio dei ministri, ha messo a disposizione due note informative:

  • La “Guida all’adeguamento alle nuove Specifiche di interoperabilità SSU Enti Terzi” rivolta alle amministrazioni terze coinvolte negli endoprocedimenti gestiti dal SUAP. La guida è stata realizzata dal Dipartimento della funzione pubblica con lo scopo di agevolare l’adeguamento della componente Back-Office Enti terzi delle piattaforme per la gestione dei servizi connessi al SUAP;
  • La “Nota sulla Piattaforma Informatica Nazionale” che approfondisce le modalità di adesione e le funzionalità tecniche della Soluzione Sussidiaria messa a disposizione dal Dipartimento della funzione pubblica, di concerto con Unioncamere.

Tutto ciò confluisce in un progetto ad ampio respiro con la presenza di INVITALIA, la quale attraverso la piattaforma condivisa www.suapsue.gov.it (realizzata dal Dipartimento della Funzione Pubblica) sta fornendo supporto e formazione a tutti gli enti coinvolti.

Conclusioni

L’Introduzione di portali informatici unici nazionali per la gestione dei procedimenti amministrativi, sono una priorità assoluta ed indispensabile per giungere a quella Unicità delle piattaforme che ci permetterà il libero scambio delle informazioni al fine di completare la totale interoperabilità dei dati, elementi inscindibili per raggiungere quella omogeneità ed unitarietà nazionale che le norme ad oggi ci impongono sul territorio italiano, che è alla base degli obiettivi di efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa.

I risultati li commenteremo tra qualche anno e verificheremo lo stato dell’arte di tale rivoluzione.

 

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