SAIE 2024
Inclusione e lavoro, Formedil: 76 enti attivi, DUEMILA tunisini Under 35
Il Convegno “Inclusione sociale e percorsi socio-lavorativi nel settore delle costruzioni: due iniziative a confronto” porta alla luce i percorsi di inserimento socio-lavorativo legati al Protocollo sui migranti vulnerabili, siglato dalle Parti Sociali con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero degli Interni. Si riduce anche il gap tra formati ed effettivamente assunti, passando da un rapporto di 1 a 0,44 punti.
IN SINTESI
Cresce la formazione lavorativa nelle imprese e l’inclusione di migranti anche con l’obiettivo di sottrarli alle logiche dei traffici irregolari. Il convegno “Inclusione sociale e percorsi socio-lavorativi nel settore delle costruzioni: due iniziative a confronto” organizzato da Formedil – l’ente unico formazione e sicurezza – alla fiera dell’edilizia Saie di Bologna registra i progressi in questi due ambiti. Quaranta enti unificati o scuole edili di quelli monitorati (85) hanno già attivato percorsi di formazione, altri 36 hanno in programma di farlo nei prossimi tre mesi. E il gap tra formati e assunti si è già ridotto da 1 a 0,44 punti.
L’esperienza di Formedil riguarda, appunto, i percorsi di inserimento socio-lavorativo legati al Protocollo sui migranti vulnerabili, siglato dalle Parti Sociali con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero degli Interni (alla cui elaborazione hanno contribuito anche Unhcr e Anci). Per Elena Lovera, presidente di Formedil, il ringraziamento della riuscita di questo programma va sia ai due ministeri sia agli enti e le scuole che si sono attivate. “Speriamo che questo percorso si sviluppi con effetto moltiplicatore”, dice, citando il tema della patente a crediti e della sicurezza nei cantieri come obiettivo delle imprese.

Diversi, come indica il grafico qui sopra, sono i contenuti formativi erogati per un conglomerato di beneficiari coinvolti altrettanto ampio. Tra le difficoltà maggiori riscontrate ci sono il fattore linguistico, lo spostamento sul territorio e il supporto economico. Si segnala, poi, che aumentano tirocini e apprendistato, diminuiscono i tempi determinati.


Come da quadro riepilogativo per le Regioni, invece, le assunzioni maggiori si registrano al Nord (228), mentre Sud e Isole superano il Centro nelle attività di formazione iniziate (367) e concluse (308). A livello di contratti, invece, prevalgono i tirocini, seguiti da apprendistato e contratti a tempo determinato. In termini di profili, infine, parliamo per la maggior parte di muratori e manovali.
Il progetto Thamm+ per duemila giovani tunisini
C’è poi il progetto Thamm+, presentato nella seconda parte del convegno Formedil. Duemila giovani tunisini di età compresa tra i 18 e i 35 anni riceveranno una formazione tecnico-professionale e civico-linguistica da impiegare immediatamente nel mercato del lavoro italiano, nel settore delle costruzioni di infrastrutture ed edilizia privata. Il progetto mira a testare sul campo un modello di collaborazione multistakeholder tra istituzioni italiane e tunisine, il settore privato e la società civile (Decreto Cutro). Secondo il Rapporto Excelsior di Unioncamere, nel quinquennio 2022-2026 il settore italiano delle costruzioni e delle infrastrutture avrà bisogno di 294.000 nuovi occupati (+3,2% annuo) per colmare le lacune di manodopera.
Le attività previste in loco dal progetto comprendono inoltre lo svolgimento di visite mediche pre-assunzione per valutare l’idoneità al lavoro, un test di valutazione finale al termine della formazione, la selezione dei candidati idonei all’ingresso in Italia e l’abbinamento con le imprese Ance che li assumeranno. Successivamente, l’elenco definitivo dei beneficiari sarà condiviso con gli Sportelli Unici per l’Immigrazione per l’avvio delle procedure di rilascio del nulla osta e delle richieste di visti di lavoro, in collaborazione con le autorità consolari italiane in Tunisia. Sarà poi organizzata la logistica per l’ingresso in Italia dei candidati selezionati.
M.Gia.