DA DOMANI RIUNIONI NELLA MAGGIORANZA PER DECIDERE CHE FARE
L’interpretazione retroattiva su vecchie norme sarebbe valsa in tutta Italia con esiti diversi, avrebbe impedito di separare nettamente le norme ambigue del passato dalle riforme necessarie per dare certezze al futuro, avrebbe rischiato una forzatura istituzionale: la Consulta ha messo paletti robusti su questo genere di leggi e non è chiaro cosa avrebbe pensato il Quirinale di una norma che sarebbe intervenuta pesantemente sulle inchieste dei giudici. Il destino della proposta di legge all’esame del Senato sembra segnato, ma la maggioranza di governo ha convocato una riunione martedì per decidere. Tajani spinge per andare avanti, ma Forza Italia è disponibile a modificare il testo. Salvini dice di “aspettare le soluzioni di Sala” ma difende chi ha comprato una casa che forse non avrà mai. La strada della regolarizzazione (anche senza sanatoria) è sempre più impervia e passa comunque per una nuova formulazione del testo. Posizione congiunta di Ingegneri, Architetti e Geometri al Mit: subito il testo unico delle costruzioni, separare le norme sulla ristrutturazione edilizia da quelle della rigenerazione urbana.
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