La giornata

Arriva il giorno dei dazi, ATTESA per la dichiarazione congiunta Usa-Ue

  • Inflazione, Istat: a luglio inflazione stabile su base annua +1,7%, +0,4% mensile
  • Lavoro, firmato a Roma il protocollo sul badge dí cantiere digitale, parte la sperimentazione
  • Cdp: nel primo semestre sostenuti investimenti  per 41,6 miliardi
  • Enel: nel primo semestre ricavi a 40,8 miliardi, investimenti a 4,5 miliardi
  • A2A: nei prim sei mesi 681 milioni di investimenti, +23%. Ricavi sfiorano i 7 miliardi, utile cala a 434 milioni
  • Mundys abbatte di oltre un terzo le sue emissioni globali

31 Lug 2025

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IN SINTESI

Primo agosto: arriva il giorno dei dazi. Ma la dichiarazione congiunta Ue-Usa sull’accordo commerciale stretto in forma verbale domenica scorsa a Turnberry, in Scozia, da Ursula von der Leyen e Donald Trump, attesa per oggi,  potrebbe arrivare non oggi, ma più tardi. L’eventualità è esplicitamente contemplata dal portavoce della Commissione Europea per il Commercio Olof Gill, durante il briefing ieri con la stampa a Bruxelles. I negoziatori dell’Ue e degli Usa, ha detto il portavoce stanno lavorando, come concordato, per finalizzare la dichiarazione congiunta, basandosi sull’accordo raggiunto tra la presidente von der Leyen e il presidente Trump. “Comunicheremo una tempistica più precisa quando sarà conosciuta. Nel caso in cui serva più tempo per finalizzare la dichiarazione congiunta, dopo il primo agosto, l’Ue ha la chiara aspettativa che gli Usa attuino i dazi generalizzati concordati al 15% e le esenzioni al tetto dei dazi al 15% delineate dalla presidente von der Leyen domenica scorsa” a partire da oggi . Questo significa, continua, “che da domani avremo l’immediato alleggerimento dei dazi, per ottenere il quale abbiamo lavorato tanto duramente. E, quindi, avremo una posizione molto più forte in termini di stabilità e prevedibilità per le imprese e i consumatori dell’Ue. Gli Usa hanno preso questi impegni: ora sta agli Usa attuarli, la palla è nel loro campo. I negoziati per ottenere ulteriori esenzioni continuano”, ha detto . Non c’è “assolutamente” spazio per negoziati con gli Usa sulla regolamentazione Ue del settore digitale.  “Apprendiamo le preoccupazioni sollevate dagli Stati Uniti nell’applicazione del meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera, ma la questione non è parte dell’accordo”, ha precisato il portavoce.

Ieri sera, la Casa Bianca ha annunciato la firma da parte di Trump di ordini esecutivi nei confronti dei Paesi che non hanno firmato l’accordo. “Abbiamo promesso che il Presidente avrebbe negoziato con i paesi di tutto il mondo per stipulare accordi commerciali su misura e dei nostri 18 principali partner commerciali, due terzi hanno già un accordo”, ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt in un briefing con la stampa. “Gli altri paesi che non hanno ancora raggiunto un accordo o che hanno ricevuto una lettera, riceveranno notizie da questa amministrazione entro la scadenza di mezzanotte di stasera”, ha affermato Leavitt confermando che “sì, domani, 1° agosto, le tariffe reciproche entreranno in vigore, a meno che non vengano stipulati altri accordi entro mezzanotte.

Intato, ieri Trump è tornato all’attacco del presidente dell Fed Jerome Powell. “Jerome ‘Too Late’ Powell ci e’ riuscito di nuovo!!! E’ arrivato troppo in ritardo, e in realta’ e’ troppo arrabbiato, troppo stupido e troppo politico, per ricoprire l’incarico di Presidente della Fed. Sta costando al nostro Paese migliaia di miliardi di dollari, oltre a una delle ristrutturazioni di edifici piu’ incompetenti o corrotte nella storia dell’edilizia! In altre parole, “Too Late” e’ un totale perdente, e il nostro Paese ne sta pagando il prezzo!”, ha scritto Trump sul social Truth a Jerome Powell, dopo che ieri la Fed ha deciso di lasciare i tassi di interesse invariati. L’inflazione  negli Usa misurata dall’indice Pce, il personal consumption expenditure che la FedUsa come uno dei principali indicatori delle pressioni sui prezzi, è salita a giugno dopo che i dazi imposti da Trump hanno fatto aumentare i prezzi di alcuni prodotti. L’indice dei prezzi delle spese per consumi personali segna a giugno un rialzo mensile dello 0,3%. Su base annua l’incremento è del 2,6% dopo un aumento del 2,4% a maggio. Gli analisti puntavano su un rialzo al 2,5%. L’indice core registra un +0,3% su mese e un + 2,8% su base annua.

Inflazione, Istat: a luglio inflazione stabile su base annua +1,7%, +0,4% mensile

A luglio  l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettivita’ Nic, al lordo dei tabacchi, registra una variazione del +0,4% su base mensile e del +1,7% su luglio 2024 (come nel mese precedente). Lo rilevano le stime preliminari diffuse dall’Istat. L’inflazione acquisita per il 2025 e’ pari a +1,7% per l’indice generale e a +1,9% per la componente di fondo. La stabilita’ del tasso di variazione tendenziale sintetizza andamenti differenziati dei diversi aggregati: accelerano i prezzi dei Beni alimentari non lavorati (da +4,2% a +5,1%), dei Beni alimentari lavorati (da +2,7% a +3,1%), dei Servizi vari (da +1,6% a +2,2%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +2,9% a +3,4%); decelerano i prezzi dei Beni energetici regolamentati (da +22,6% a +16,7%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,2% a +2,6%) e si accentua la flessione di quelli dei Beni energetici non regolamentati (da -4,2% a -5,8%). A luglio l’inflazione di fondo, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta invariata (+2%), quella al netto dei soli beni energetici aumenta lievemente (da +2,1% a +2,2%). La crescita tendenziale dei prezzi dei beni si attenua moderatamente (da +0,9% a +0,7%), come quella dei servizi (da +2,7% a +2,6%). I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona mostrano una dinamica in accelerazione (da +2,8% a +3,4%), cosi’ come quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +2% a +2,3%). La variazione congiunturale e’ dovuta principalmente all’aumento dei prezzi degli Energetici non regolamentati (+1,6%), dei Servizi relativi ai trasporti (+1%), degli Energetici regolamentati (+0,9%), dei Servizi vari (+0,6%) e degli Alimentari lavorati (+0,5%); scendono i prezzi degli Alimentari non lavorati (-0,6%). In base alle stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo Ipca registra una variazione pari a -1% su base mensile, a causa dei saldi estivi di cui il Nic non tiene conto, e a +1,7% su base annua (da +1,8% del mese precedente).

Lavoro, firmato a Roma il protocollo sul badge dí cantiere digitale, parte la sperimentazione

È stato firmato ieri a Roma il Protocollo d’intesa per l’avvio sperimentale del badge di cantiere digitale, un sistema di controllo delle presenze nei cantieri pubblici volto a rafforzare legalità, trasparenza e sicurezza nel settore edilizio. L’accordo coinvolge Prefettura di Roma, Roma Capitale, Città Metropolitana, Cassa Edile, Edilcassa del Lazio, Fillea Cgil, Filca Cisl, Feneal Uil e le principali organizzazioni datoriali del comparto (Ance-Acer, Cna, Confapi-Aniem). “Con questo strumento si compie un passo decisivo contro il dumping contrattuale e il lavoro nero – dichiara Diego Piccoli, segretario generale Fillea  Cgil Roma e Lazio – Il badge permetterà di tutelare i lavoratori, vigilare sugli orari, garantire inquadramenti corretti e rafforzare la trasparenza nell’utilizzo dei fondi pubblici. Un risultato importante, frutto dell’unità tra parti sociali e istituzioni”.

La sperimentazione, che avrà durata semestrale, interesserà inizialmente gli appalti pubblici sopra 1,5 milioni di euro e prevede il rilascio di un badge digitale per ogni lavoratore, contenente dati identificativi, impresa di appartenenza, CCNL applicato e orari di lavoro. Le informazioni saranno raccolte in una piattaforma web gestita dalle casse edili e accessibile agli enti di controllo, compresa la Prefettura, che potrà utilizzarle per verificare eventuali elementi di rischio legati alle infiltrazioni mafiose. “La strada giusta da perseguire e replicare contro lo sfruttamento, il dumping contrattuale e a tutela si salute e sicurezza”- dichiara Antonio Di Franco, Segretario generale della Fillea Cgil Nazionale – “Un modello alternativo al codice Salvini che garantisce tempi , legalità e qualità del lavoro”. Al termine dei sei mesi, il sistema sarà esteso a tutti gli appalti pubblici superiori a 500 mila euro. Prevista anche l’attivazione di una white list per le imprese virtuose.

“Una buona notizia e un grande risultato sindacale a livello nazionale da esportare in tutto il Paese”, dichiara Alessandro Genovesi, responsabile appalti e contrasto al lavoro nero della Cgil Nazionale. “L’accordo – ricorda Genovesi – arriva dopo anni di positivo utilizzo limitato però solo nelle grandi opere, e dopo il positivo precedente che aveva visto la generalizzazione del Badge elettronico nei cantieri della ricostruzione post sisma del 2016 nell’Italia Centrale”. Uno strumento, quello del Badge di Cantiere, che come sottolinea il dirigente sindacale “è da sempre rivendicato dal sindacato, per garantire trasparenza, verifica delle presenze regolari in cantiere, controllo degli orari di fatto e delle qualifiche, contrasto al lavoro nero viene riconosciuto come strumento obbligatorio ordinario”.

“Diamo atto alle associazioni datoriali, oltre che al Comune di Roma e al Sindaco Gualtieri – aggiunge Genovesi – della lungimiranza e della coerenza con cui in questi ultimi anni, sin dal primo protocollo per le opere del Giubileo, stanno riconoscendo la bontà delle richieste sindacali”. “Tutte richieste – prosegue il responsabile appalti e contrasto al lavoro nero – volte a tutelare anche le aziende più serie e strutturate e a riconoscere la stretta relazione tra qualità degli appalti e qualità del lavoro, valorizzando quello strumento fondamentale a presidio della legalità che sono gli stessi enti bilaterali di settore”.

“Come Cgil – conclude Genovesi – già nei prossimi mesi chiederemo anche alle altre stazioni appalti, a partire dai principali Comuni e Regioni di implementare gli accordi in essere sugli appalti pubblici, generalizzando anche loro l’utilizzo del Badge elettronico di Cantiere”.

«L’introduzione graduale del badge digitale di cantiere è un modello virtuoso da sperimentare e da replicare», ha commentato il presidente di Ance Roma- Acer Antonio Ciucci, durante la firma in Campidoglio dell’accordo. «Il Protocollo di oggi -ha  affermato Ciucci – segue quello già sottoscritto per le opere giubilari due anni fa e rafforza il percorso che stiamo conducendo a Roma sulla sicurezza e legalità. A dimostrazione del fatto che la sicurezza nei cantieri è per noi prioritaria così come un obiettivo comune e condiviso con tutte le parti coinvolte». La sperimentazione sarà utile per monitorare le procedure e acquisire informazioni efficaci per una successiva estensione ai cantieri di importo superiore ai cinquecento mila euro. «Certo – aggiunge il Presidente dei costruttori romani, Ciucci – la tecnologia ci viene incontro, ma voglio ribadire la centralità del nostro contratto nazionale e l’importanza del sistema bilaterale (Casse Edili ed Enti di formazione e sicurezza)”.

“L’accordo  – sottolinea Agostino Calcagno, segretario Feneal Roma e Lazio – segna un ulteriore tassello nella lotta all’illegalità, al lavoro nero e al dumping contrattuale, rafforzando la prevenzione delle infiltrazioni mafiose e garantendo la tutela e la sicurezza dei lavoratori impegnati nell’edilizia. Siamo molto soddisfatti di un lavoro che completa e si aggiunge a quello portato avanti sinora già con la firma dei precedenti protocolli per i lavori del Giubileo”. Per il segretario generale della Feneal Vito Panzarella: “è fondamentale rafforzare l’utilizzo di tecniche innovative e strumenti digitali, protocolli come questi rappresentano modelli virtuosi che andrebbe applicati anche nei cantieri privati per promuovere trasparenza e legalita.” “Questo protocollo frutto di un lavoro congiunto tra le parti del settore per noi – concludono i sindacalisti – rappresenta anche un’ennesima risposta concreta ed efficace ai tanti attacchi che mirano a delegittimare il nostro sistema bilaterale.”

Cdp: nel primo semestre sostenuti investimenti  per 41,6 miliardi

Il Gruppo CDP, nel primo semestre del 2025 che ha visto l’avvio del Piano Strategico 2025-2027, ha impegnato risorse per circa 15,8 miliardi di euro, sostanzialmente in linea rispetto ai 15,9 miliardi dei primi sei mesi del 2024, per interventi definiti sulla base delle quattro priorità individuate per il triennio: competitività del Paese, coesione sociale e territoriale, sicurezza economica e ‘Just Transition’. L’operatività del Gruppo ha sostenuto investimenti per complessivi 41,6 miliardi, in crescita del 2% rispetto ai 40,7 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente, con un effetto leva di 2,6 volte le risorse impegnate nel semestre, valore superiore alle previsioni del Piano (pari a 2,1 volte nel triennio), anche grazie all’attrazione di capitali addizionali. Lo stock di crediti di CDP SpA a sostegno di Pubblica Amministrazione, Imprese, Infrastrutture e Cooperazione Internazionale è pari a 128 miliardi di euro, in crescita rispetto alla fine del 2024 (+2%), con una performance superiore a quella del mercato in Italia[2]. Lo stock di crediti stipulati, che tiene conto anche degli impegni e delle garanzie, a giugno 2025 è di circa 152 miliardi complessivi, in crescita rispetto al dato registrato a fine 2024. La raccolta complessiva di CDP SpA è pari a 356 miliardi di euro, di cui 291 miliardi relativi al risparmio postale, in lieve crescita (+0,4%) rispetto a fine 2024 (290 miliardi). Contestualmente, la raccolta obbligazionaria si attesta a 22 miliardi, in aumento del 9% a confronto con la chiusura dell’esercizio precedente. Il patrimonio netto di CDP SpA, pari a 30 miliardi, è in linea con il dato di chiusura dell’esercizio precedente. L’utile netto di CDP SpA ha superato nel semestre gli 1,9 miliardi, in aumento dell’8% rispetto ai circa 1,8 miliardi dello stesso periodo dello scorso anno, prevalentemente grazie al maggior contributo dei dividendi delle partecipate e delle Società del Gruppo. L’utile netto consolidato[3] è pari a 3,3 miliardi di euro (in linea con il primo semestre 2024).

Il semestre ha visto inoltre concretizzarsi alcuni dei principali elementi di novità previsti dal Piano Strategico 2025-2027. Tra le attività più significative, si evidenziano: l’ampliamento del ruolo di CDP a favore del tessuto economico italiano, con l’avvio della nuova operatività di finanziamento diretto verso le imprese di minori dimensioni; il potenziamento del supporto alle Pubbliche Amministrazioni, con il lancio di nuovi strumenti per un rapido dispiego dei fondi europei; l’emissione del secondo Green Bond di CDP, quotato esclusivamente su Borsa Italiana e che per la prima volta in Europa prevede una rendicontazione basata su tecnologia blockchain. Guardando ai grandi gruppi industriali, di particolare rilievo risultano il rafforzamento della partecipazione detenuta in Nexi, l’ingresso nel capitale del Gruppo Diagram azienda attiva nel settore dell’agritech, e il sostegno a operazioni strategiche volte a sviluppare realtà di dimensioni internazionali, come la fusione di Subsea7 in Saipem e l’acquisizione di 2i Rete Gas da parte di Italgas.

Sul piano internazionale, a conferma del ruolo sempre più rilevante di CDP in Europa, si segnala l’aumento delle risorse InvestEU ottenute a sostegno di finanziamenti e investimenti in Italia e il costante rafforzamento dei rapporti con i partner europei e le istituzioni comunitarie. Il potenziamento dell’attività esercitata nella cornice del Piano Mattei, con l’avvio dell’operatività del “Plafond Africa” e nuove intese con attori chiave nel Continente, ha ulteriormente accelerato l’azione a favore della Cooperazione Internazionale allo Sviluppo.

“Nell’arco degli ultimi mesi abbiamo delineato per CDP un percorso in grado di integrare visione di lungo periodo e capacità di risposta immediata”, ha dichiarato il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini. “I risultati che presentiamo oggi dimostrano che il Gruppo ha operato con responsabilità, adottando soluzioni finanziarie innovative e sostenibili, sempre orientate al supporto dei territori, del tessuto produttivo e dell’abitare sociale. Un impegno che ha prodotto effetti positivi e concreti sul territorio, con una graduale e calibrata assunzione di rischio per sostenere progetti che rispondano ai bisogni prioritari del Paese, nel pieno rispetto della solidità patrimoniale di Cassa. Anche grazie alla fiducia e alla preziosa collaborazione con i nostri azionisti, il Ministero dell’Economia e delle Finanze e le Fondazioni di origine bancaria, continueremo a svolgere il nostro ruolo istituzionale, anticiclico e complementare rispetto al mercato, operando da ponte tra settore pubblico e privato, stimolando gli investimenti con capitali pazienti e produttivi”. “I risultati raggiunti nei primi sei mesi dell’anno premiano la qualità delle scelte del Piano Strategico 2025-2027 in un contesto di riferimento caratterizzato dalle importanti evoluzioni degli ultimi mesi”, ha evidenziato l’Amministratore Delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco. “Si tratta di cambiamenti che implicano per il Paese sfide importanti, molte delle quali coinvolgono anche CDP quale banca di promozione nazionale con la mission di sostenere la crescita dell’economia italiana. Le risorse impegnate per circa 16 miliardi hanno consentito di sostenere investimenti per oltre 41 miliardi e di generare un impatto tangibile sulla vita dei cittadini e sulle imprese, in termini di migliore accesso all’istruzione, aumento dei posti letto di housing sociale realizzati, riduzione del consumo del territorio e potenziamento delle infrastrutture. Le importanti novità che hanno rafforzato l’azione a favore di imprese, P.A. e grandi realtà industriali consentiranno al Gruppo di potenziare ulteriormente il proprio ruolo chiave per lo sviluppo sostenibile del Paese”.

Olimpiadi Milano-Cortina, Mit: ad agosto l’aggiudicazione dei lavori  per la nuova presa d’acqua sul Boite a Cortina

Nel mese di agosto saranno aggiudicati i lavori per un’opera strategica nel cuore delle Dolomiti: un sistema temporaneo di derivazione d’acqua sul torrente Boite, in località Cadin di Sopra. L’intervento, cruciale per assicurare il fabbisogno idrico necessario all’innevamento artificiale delle piste di Socrepes-Pocol-Tofana, contribuirà a garantire il pieno svolgimento delle gare olimpiche e paralimpiche. Si tratta di un’infrastruttura che, sebbene poco visibile, essendo quasi interamente sotterranea, rappresenta un esempio concreto dell’impegno ingegneristico e organizzativo necessario per rendere possibile ogni dettaglio dei Giochi. L’attenzione al dossier testimonia l’impegno del MIT e di SIMICO , afferma il ministero, per garantire il completamento dei lavori entro la stagione sciistica invernale.

Porti, Salvini nomina Piacenza commissario straordinario di Gioia Tauro

Il vice presidente del Consiglio e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha firmato il decreto con cui viene conferito a Paolo Piacenza l’incarico di commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio, con sede a Gioia Tauro. L’incarico commissariale, di natura temporanea, è finalizzato ad assicurare la continuità amministrativa e la piena operatività dell’Autorità fino al ripristino degli organi di vertice ordinari. La nomina è stata formalmente comunicata alla Regione Calabria nella stessa data del provvedimento. Il MIT “ribadisce il proprio impegno a garantire la continuità gestionale degli scali strategici per il Paese e conferma la centralità del porto di Gioia Tauro nel sistema logistico e infrastrutturale nazionale”, afferma il dicastero.

Enel: nel primo semestre ricavi a 40,8 miliardi, investimenti a 4,5 miliardi

Enel chiude il primo semestre 2025 con ricavi pari a 40,8 miliardi di euro, in aumento del 5,4 per cento su base annua. Il risultato netto del gruppo si attesta a 3,4 miliardi, in calo dell’11 per cento rispetto al primo semestre 2024, mentre quello ordinario e’ di 3,8 miliardi di euro, in crescita del 4,4 per cento. Il margine operativo lordo (Ebitda) diminuisce dell’11,6 per cento a 11,1 miliardi di euro. L’Ebitda ordinario invece cresce dello 0,9 per cento a 11,5 miliardi. L’indebitamento finanziario netto e’ pari a 55,4 miliardi di euro, in calo dello 0,6 per cento. Gli investimenti ammontano a 4,5 miliardi di euro nei primi sei mesi del 2025, in diminuzione del 14,2 per cento rispetto all’analogo periodo del 2024. Alla luce della solida performance del primo semestre, Enel conferma la guidance fornita ai mercati finanziari in occasione della presentazione del Piano strategico 2025-2027: nel 2025, il gruppo prevede un Ebitda ordinario compreso tra 22,9 e 23,1 miliardi di euro e un utile netto ordinario compreso tra 6,7 e 6,9 miliardi di euro. Enel ha poi annunciato che Egpe, societa’ del gruppo controllata tramite Endesa, ha siglato e perfezionato oggi un accordo per l’acquisizione da Caja Rural de Soria e Caja Rural de Navarra del 37,5 per cento e del 25 per cento rispettivamente del capitale sociale di Cetasa, societa’ che detiene un portafoglio di 99 Mw di impianti eolici operativi nella provincia spagnola di Soria, per circa 240 GWh all’anno di produzione, e ulteriori 30 Mw di progetti eolici in fase di sviluppo. Per effetto dell’accordo, Egpe ha aumentato la propria partecipazione in Cetasa raggiungendo il 100 per cento. L’Enterprise Value riferito al 100 per cento riconosciuto nell’accordo e’ di circa 60 milioni di euro. Infine, Enel ha informato che il Consiglio di amministrazione della societa’ ha approvato l’avvio di un programma di acquisto di azioni proprie per un esborso complessivo fino a 1 miliardo di euro e un numero massimo di azioni in ogni caso non superiore a 495 milioni, equivalenti a circa il 4,87 per cento del capitale sociale di Enel. Il programma, la cui durata si protrarra’ dal primo agosto a non oltre il 31 dicembre 2025, e’ volto a riconoscere agli azionisti una remunerazione aggiuntiva rispetto alla distribuzione dei dividendi per effetto dell’annullamento delle azioni proprie acquistate per tale finalita’.  “I risultati del primo semestre 2025 confermano ancora una volta l’efficacia della nostra strategia di capital allocation e delle iniziative di advocacy in Europa e nelle Americhe, che ci hanno consentito di migliorare il profilo rischio-rendimento del gruppo riducendo l’esposizione alla volatilita’ dei mercati energetici e aumentando la visibilita’ sull’evoluzione del business”, ha dichiarato l’Amministratore delegato di Enel, Flavio Cattaneo. “La creazione di valore continua a guidare tutte le nostre azioni: si prevede che l’utile netto ordinario di gruppo si attestera’ a fine anno nella parte piu’ alta della guidance; inoltre il piano di buyback annunciato oggi migliorera’ ulteriormente la remunerazione degli azionisti di Enel, in aggiunta a quanto gia’ previsto dalla nostra solida politica dei dividendi”, ha aggiunto. Nel corso della conference call di presentazione dei risultati semestrali, Cattaneo ha comunicato che il gruppo e’ nella “fase finale” di negoziati per l’acquisizione di asset in Europa e negli Stati Uniti. L’Ad di Enel ha precisato comunque che il gruppo non intende rivelare dettagli che possano influenzare le trattative.

A2A: nei prim sei mesi 681 milioni di investimenti, +23%. Ricavi sfiorano i 7 miliardi, utile cala a 434 milioni

A2A chiude il primo semestre 2025 con una crescita degli investimenti organici pari al 23% rispetto all’anno precedente, per un totale di 681 milioni di euro. Le risorse sono state destinate soprattutto al potenziamento delle reti, alla flessibilità degli impianti, alla generazione da fonti rinnovabili e alla digitalizzazione. I ricavi salgono a 6,89 miliardi di euro (+13%), sostenuti dal consolidamento della nuova società Duereti e dall’aumento dei prezzi energetici. Il margine operativo lordo (Ebitda) si attesta a 1,22 miliardi di euro, in lieve flessione (-4%) rispetto allo stesso periodo del 2024, penalizzato dal ritorno della produzione idroelettrica su valori più in linea con le medie storiche. Tuttavia, al netto di questo effetto, l’Ebitda risulta in crescita del 2%. L’utile netto scende a 434 milioni (-11%), ma si registra un aumento dell’1% escludendo l’effetto straordinario dell’idraulicità. Positiva la dinamica finanziaria: la posizione finanziaria netta cala a 5,3 miliardi di euro (da 5,8 a fine 2024), grazie al flusso di cassa generato, alla copertura di investimenti e dividendi e agli incassi da dismissioni. Il rapporto debito netto/Ebitda migliora a 2,3 volte. Cresce il peso delle attività regolate, che rappresentano il 32% dell’Ebitda (contro il 25% nel 2024), spinte soprattutto dal contributo della nuova rete elettrica Duereti. Completata la cessione ad Ascopiave del 100% delle quote relative a circa 490.000 punti di riconsegna gas in Lombardia per un valore di 430 milioni di euro, in linea con la strategia di transizione ecologica del gruppo. Nel semestre è stato avviato il piano di azionariato diffuso ‘A2A Life Sharing’, che coinvolgerà il personale fino al 2027: hanno già aderito oltre 11.000 dipendenti, ottenendo azioni gratuite del gruppo. In ambito ambientale, inaugurato a Brescia un innovativo impianto per il recupero di calore da data center, integrato nel teleriscaldamento cittadino. Sottoscritto anche un accordo con Bp per la fornitura, dal 2027 al 2044, di gas naturale liquefatto fino a 10 carichi annui, pari a circa 1 miliardo di metri cubi, ovvero il 20% del fabbisogno di A2A

L’incidenza delle attivita’ regolate sull’ebitda di gruppo sale al 32% (25% nel primo semestre del 2024) anche grazie al positivo contributo della nuova societa’ di distribuzione elettrica Duereti, pari a 44 milioni nel primo semestre del 2025. Gli Oneri Finanziari Netti risultano pari a 85 milioni (61 milioni nel 2024) mentre le imposte calano a 186 milioni, con un tax rate del 29%. Continua inoltre la crescita della customer base del segmento elettrico libero mass market che vede un rialzo dell’11% nel primo semestre. A livello di singole business unit, da evidenziare che per quanto riguarda la Business Unit Smart Infrastructures, nel primo semestre del 2025, la Rab della distribuzione elettrica e’ risultata pari a 1.636 milioni di euro in crescita del 51% grazie al contributo della societa’ Duereti oltre che all’aumento degli investimenti realizzati, mentre quella del gas e’ stata pari a 1.794 milioni di euro, in crescita del 4%. ‘I risultati del semestre confermano la validita’ del Piano Industriale e la solidita’ del Gruppo’, ha affermato l’ad di A2A, Renato Mazzoncini, commentando i conti del primo semestre. Il top manager ha sottolineato come ‘l’accurata gestione finanziaria ha consentito un ulteriore miglioramento della Posizione finanziaria netta a 2,3 volte. Cresce anche il contributo alla marginalita’ dalle reti di distribuzione elettrica, a conferma del loro ruolo sempre piu’ rilevante nella nostra strategia per la decarbonizzazione dei centri urbani. Proseguiamo nel nostro lavoro con il massimo impegno verso cittadini e clienti con l’obiettivo di condividere il valore generato dal Gruppo con tutti gli stakeholder, contribuendo allo sviluppo sostenibile del territorio e alla crescita economica e sociale delle comunita’ in cui operiamo’.

Per l’esercizio 2025 A2A conferma la previsione di un Ebitda nella parte alta del range compreso tra 2,17 e 2,20 miliardi di euro e di un utile netto di Gruppo, al netto delle poste non ricorrenti, nella parte alta del range compreso tra 0,68-0,70 miliardi di euro

Maire: nei primi sei mesi ricavi salgono a 6 miliardi, utili  a 132,9 milioni. Il backlog raggiunge 15,7 miliardi

Maire chiude il primo semestre con ricavi e utili in crescita di oltre il 30%, raccoglie nuovi ordini per 5,6 miliardi nel periodo e alza la guidance sul 2025. Il gruppo di ingegneria ha registrato ricavi per 3,4 miliardi (+31,3%) e un ebitda di 232,1 milioni (+36,2%) e un risultato netto di 132,9 milioni (+37%). La marginalita’ lorda sui ricavi sale al 5,65 dal 5,3%. Grazie ai nuovi ordini del primo semestre il backlog raggiunge i 15,7 miliardi di euro e il gruppo conferma la stima di 8 miliardi di ordini complessivi nell’anno. Rivista al rialzo la guidance che ora prevede ricavi tra 6,8 e 7 miliardi (da 6,4-6,6 miliardi) e un ebitda tra 460 e 490 milioni (da 420-455 milioni) per una marginalita’ tra 6,8% e 7% (6,6-6,9% la stima precedente). Confermata la previsione di investimenti nel range di 130-150 milioni e l’obiettivo di avere a fine anno disponibilita’ nette rettificati in linea con i 375,1 milioni di fine 2024 (300,1 milioni al 30 giugno 2025 al netto di dividendi, acquisto azioni proprie e investimenti). Nel primo semestre le attivita’ di ingegneria e costruzione (Tecnimont e KT) hanno originato ricavi per 3,2 miliardi (+31,8%) con un ebitda di 183,5 milioni (+39,5%) “grazie alla costante progressione dei progetti in esecuzione, compreso l’avanzamento del progetto Hail and Ghasha ad Abu Dhabi e degli altri principali progetti in Medio Oriente, nonche’ del crescente contributo dei progetti algerini acquisiti nel precedente esercizio”. In particolare il maxiprogetto di Hail e Ghasha da 8,7 miliardi di dollari – spiega la societa’ – “sta procedendo in linea con le tempistiche attese” e, a fine giugno, “ha raggiunto un avanzamento complessivo del 33%”. Il completamento del progetto e’ previsto nel 2028. Le attivita’ relative alle tecnologie sostenibili, Nextchem, hanno generato 194,5 milioni di ricavi (+22,7%) con 48,6 milioni di ebitda (+25,2%). ‘Il primo semestre del 2025 e’ stato un periodo di crescita sostenuta ed espansione in varie regioni strategiche con una performance operativa in grado di esprimere risultati superiori alle previsioni grazie a una rigorosa esecuzione dei progetti e a una Nextchem in costante crescita. La gestione operativa gia’ consuntivata e la dimensione del portafoglio esistente ci consentono di rivedere al rialzo la guidance per il 2025″. Cosi’ l’amministratore delegato di Maire, Alessandro Bernini, commentando i risultati semestrali del gruppo. “Con 5,6 miliardi di euro di nuove commesse e un portafoglio ordini pari a 15,7 miliardi di euro alla fine di giugno, abbiamo significativamente diversificato la nostra presenza geografica e rafforzato la nostra competitivita’ a livello globale” ha concluso.

Ascopiave: nel primo semestre ricavi a 108 milioni utili a 65,1 milioni

Il Gruppo Ascopiave chiude il primo semestre 2025 con ricavi consolidati a 107,9 milioni di euro, rispetto ai 99,1 milioni registrati nello stesso periodo del 2024 (+9%). Il fatturato evidenzia una crescita “legata principalmente all’incremento dei ricavi tariffari della distribuzione gas per 8,8 milioni”. I ricavi da produzione di energia da fonti rinnovabili registrano, invece, una riduzione di 4,2 milioni. Il decremento “e’ principalmente spiegato dalle minori quantita’ di energia prodotta nel periodo di riferimento, collegato ad una minore regolarita’ delle precipitazioni piovose”. Lo comunica la societa’ in una nota. Il margine operativo lordo si attesta a 77,6 milioni, in crescita rispetto ai 48,7 milioni del primo semestre 2024 (+59%). Il risultato operativo del primo semestre 2025 si attesta a 53,2 milioni di euro, rispetto ai 23,7 milioni del primo semestre 2024 (+124%), mentre il risultato netto consolidato, pari a 65,1 milioni di euro, evidenzia una crescita di 46,6 milioni rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (+251%). La posizione finanziaria netta del Gruppo al 30 giugno 2025, pari a 589,8 milioni, ha registrato un incremento di 202,2 milioni rispetto al 31 dicembre 2024.

Enav, traffico aereo record nel semestre, +7,3%

Enav, traffico aereo record nel semestre, +7,3% A.d Monti, ‘aumento voli superiori alle stime’ (ANSA) – ROMA, 31 LUG – “Traffico aereo record” nel primo semestre in Italia. E’ quanto comunica Enav secondo cui il traffico di rotta e di terminale è risultato in aumento rispettivamente del 7,3% e del 4,5% in termini di unità di servizio rispetto al primo semestre 2024 e in aumento di oltre 1 punto percentuale sulle previsioni delineate nel piano industriale 2025-2029. Come ha sottolineato l’amministratore aelegato Pasqualino Monti “stiamo gestendo con la massima efficienza una crescita dei voli sull’Italia che continua a rivelarsi intensa e superiore rispetto alle previsioni delineate nel Piano Industriale. In un contesto di traffico aereo record, la performance di puntualità, certificate dagli organismi europei, confermano che Enav è oggi il service provider più efficiente tra i principali operatori continentali. Grazie ai livelli di qualità del servizio che stiamo garantendo, riteniamo di poter ottenere, a fine anno, il riconoscimento del bonus economico da parte della Commissione europea e che, in ottica conservativa, non era stato inserito nei target di Piano Industriale”. La società rileva come il traffico di rotta in Italia, espresso in unità di servizio, evidenzia, nel primo semestre 2025,” un incremento pari al 7,3% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. In particolare, il traffico aereo di sorvolo (voli che attraversano lo spazio aereo italiano senza scalo) è cresciuto del 10,2%, il traffico aereo internazionale (arrivo o partenza da uno scalo estero) ha mostrato un aumento delle unità di servizio pari al 6,8% rispetto al primo semestre 2024. L’aumento ha interessato tutte le direttrici geografiche dei collegamenti tra l’Italia e il resto del mondo. I voli con destinazione o provenienza europea, che rappresentano circa il 77% del traffico internazionale, sono cresciuti del 4,9%. Ancora più marcata la crescita dei collegamenti con l’Asia (+17,5%) e con l’Africa (+16,2%), che incidono rispettivamente per circa il 9% e il 7% sul totale delle unità di servizio internazionali. Rimane sostanzialmente stabile il traffico aereo nazionale (voli con arrivo e partenza sul territorio italiano). Il traffico di terminale, in termini di unità di servizio, ha visto nel primo semestre 2025 un incremento del 4,5% rispetto al corrispondente periodo dell’esercizio precedente, trainato principalmente dal buon andamento dei voli internazionali in aumento del 6,3%. Enav chiude il primo semestre con ricavi dell’attivita’ operativa in crescita ma con margini e utili in calo per l’effetto del ‘balance’, il meccanismo di aggiustamento conseguente allo scostamento tra il traffico aereo previsto nel piano tariffario e quello a consuntivo. I ricavi da attivita’ operativa a 526 milioni di euro in crescita del 12,1% rispetto al primo semestre 2024 mentre i ricavi consolidati sono scesi del 3,2% a 446,7 milioni di euro per l’effetto balance di 96,9 milioni. L’ebitda consolidato cala del 31,1% a 68,8 milioni e l’utile netto scende del 70% circa a 7 milioni. Rivisto al rialzo l’outlook 2025 che stima i ricavi a 1,024-1,028 miliardi (1,015 la stima da piano) e l’ebitda tra 245 e 253 milioni di euro (da 225 milioni). L’utile netto e’ atteso tra 78 e 83 milioni di euro rispetto ai 64 milioni di euro previsti nel piano.

 

Reway Group: il backlog raggiunge 1.157 milioni di euro,  record storico del Gruppo

Reway Group, operatore italiano nel settore del risanamento di infrastrutture stradali e autostradali nonché l’unico in Italia ad avere nel proprio core business anche la manutenzione della rete ferroviaria, ha chiuso i primi sei mesi del 2025 con un valore della produzione a 134,8 milioni di euro, in aumento del 16% rispetto ai 116,2 milioni al 30 giugno 2024. In dettaglio,  99,3 milioni fanno riferimento al business della manutenzione e risanamento di infrastrutture stradali e autostradale,  32,7 milioni sono relativi all’ambito della manutenzione ferroviaria, mentre  2,8 milioni fanno riferimento a progettazione ingegneristica e sono
riconducibili all’attività generata della controllata Vega Engineering, acquisita a fine 2024. L’indebitamento finanziario netto è risultato pari a 67,6 milioni, rispetto ai 67,0 milioni al 31 dicembre 2024. Il backlog si attesta a 1.157 milioni di euro  (1.044 milioni al 31 dicembre 2024, circa 913,3 milioni al
30 giugno 2024), legato a 245 milioni di nuovi ordini acquisiti e a oltre 132 milioni di lavori eseguiti nel primo semestre 2025, confermando anche per il primo semestre la posizione di leadership del Gruppo Reway nel risanamento di infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie. Il backlog al 30 giugno 2025 produrrà effetti per i prossimi 5 esercizi. A livello di business, il gruppo ha acquisito nel primo semestre, attraverso le società controllate da Reway Group,
commesse per un valore complessivo di oltre  245 milioni, relative al risanamento e alla manutenzione di infrastrutture stradali e autostradali, della rete ferroviaria e in ambito portuale. Il semestre è stato inoltre caratterizzato dall’ingresso nel settore della manutenzione ferroviaria in ambito portuale, grazie a due commesse aggiudicate dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale. Paolo Luccini, presidente e mministratore delegato di Reway Group, ha così commentato: “I primi sei mesi del 2025 hanno confermato il nostro ruolo quale protagonista dell’ammodernamento delle infrastrutture stradali, autostradali e ferroviarie del Paese. Ci siamo aggiudicati nuove commesse di primo piano, per un valore complessivo di 245 milioni di Euro, tra cui spicca il contratto per la manutenzione straordinaria e ristrutturazione delle stazioni di Firenze Santa Maria Novella e Bologna Centrale, due snodi chiave della mobilità nazionale. Questi risultati economico-finanziari conseguiti consolidano ulteriormente il percorso di crescita di Reway Group, che dalla quotazione in Borsa avvenuta a marzo 2023 ha aumentato di circa il 205% il valore del titolo”.

Mundys abbatte di oltre un terzo le sue emissioni globali

Dal 2019 il gruppo ha ridotto del 35% le proprie emissioni dirette di CO₂, avvicinandosi all’obiettivo Net Zero fissato per il 2040: è questo il risultato che Mundys ha raggiunto nella propria roadmap di sostenibilità. Tra le direttrici strategiche del business condotto dalla società l’Esg è stata infatti codificata in un framework che stabilisce obiettivi chiari, trasparenti e misurabili. Tra le iniziative più tangibili l’ampliamento della rete di ricarica per veicoli elettrici, che oggi conta già oltre 1.350 punti attivi e che raggiungerà quota 6.000 entro il 2031. Il piano di gruppo prevede oltre 5.000 installazioni nelle aree di parcheggio aeroportuali e oltre 900 punti di ricarica in ambito autostradale. L’impegno si estende all’economia circolare con il 75% dei rifiuti prodotti già recuperato, percentuale che sale all’82% per le pavimentazioni aeroportuali e stradali. In ambito energetico, entro il 2030, il 90% dell’elettricità acquistata dovrà provenire da fonti rinnovabili. A conferma della centralità della sostenibilità del proprio modello di sviluppo a giugno AdR ha siglato un protocollo d’intesa con il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica per avviare campagne di sensibilizzazione ambientale rivolte a passeggeri e operatori aeroportuali. Un impegno che si affianca a soluzioni già operative nello scalo romano, come l’impianto idrico duale, che permette il riutilizzo dell’acqua in aeroporto riducendo a solo il 25% il consumo reale di acqua potabile. Il gruppo ha già ridotto di circa il 21% le emissioni da acquisto di beni e servizi per km percorso sulle autostrade e in ambito aeroportuale è stato fissato un target di riduzione per passeggero del 19% al 2030 e del 29% al 2035 delle emissioni degli aerei in atterraggio e decollo dallo scalo di Fiumicino per passeggero. Un obiettivo da raggiungere con azioni concrete quale l’adozione di Saf – Sustainable Aviation Fuel.

Sul piano sociale, la parità di genere è un pilastro fondamentale: – spiega una nota – nel 2024, le donne rappresentano il 36% della forza lavoro e circa il 33% dei ruoli manageriali. L’obiettivo è raggiungere almeno il 35% entro il 2030. Il percorso di Mundys è stato riconosciuto da tutti i principali indici Esg: “A list” da Cdp, “negligible Esg Risk” da Sustainalytics, 95/100 da Gresb e rating A da Msci. Nel 2023, la Sbti ha certificato che gli obiettivi di riduzione delle emissioni del gruppo sono coerenti con una traiettoria di contenimento del riscaldamento globale entro 1,5°C. La sostenibilità è diventata anche un pilastro strategico in ambito finanziario: Mundys ha integrato criteri Esg nella propria strategia finanziaria, attivando strumenti per un valore complessivo di circa 5 miliardi di euro, tra cui green bond, sustainability-linked bond e loan legati alle performance di sostenibilità. “Mundys prosegue il suo percorso di crescita sostenibile contribuendo concretamente a un impatto positivo sull’ambiente, la società e l’economia dei territori in cui opera mentre continua la focalizzazione sulla crescita e sugli investimenti. I progressi compiuti lungo la roadmap ESG al 2030 testimoniano un impegno solido per uno sviluppo sostenibile del settore infrastrutturale nel quale opera a livello globale” ha dichiarato Katia Riva, Chief Sustainability & Transformation Officer di Mundys. Tra i progetti più innovativi, spiccano quelli di Aeroporti di Roma. Nel gennaio 2025, AdR ha inaugurato presso l’aeroporto di Fiumicino la Solar Farm, un impianto fotovoltaico da 22 MWp. L’infrastruttura – la più grande in Europa per autoconsumo in ambito aeroportuale e la seconda a livello mondiale – si estende per quasi 2,5 km lungo la pista 3 ed è composta da circa 55.000 pannelli solari.

Comau completa l’acquisizione di Automha, si rafforza nell’automazione per la logistica

Comau ha completato l’acquisizione di Automha, azienda italiana dei sistemi automatizzati per la logistica di magazzino e l’intralogistica. Come si legge in una nota, “l’investimento rappresenta un passo significativo nel percorso di Comau per ampliare le proprie competenze e la presenza sul mercato nel settore in rapida crescita dell’automazione per la logistica e di magazzino”. L’operazione e’ in linea con la strategia di Comau per accelerare la diversificazione verso mercati ad alta crescita, facendo leva sulla solida base dell’azienda nella robotica industriale, nell’automazione guidata dal digitale e nella tecnologia basata sulla collaborazione uomo-macchina. Con l’acquisizione di Automha, Comau potenzia la propria offerta di soluzioni scalabili e ad alte prestazioni, riaffermando e rafforzando le proprie radici e attivita’ italiane. L’operazione garantira’ inoltre continuita’ alla struttura e ai clienti attuali di Automha, consentendo al contempo un’espansione della presenza e dei servizi a livello globale grazie al brand Comau. Automha continuera’ a operare con la stessa organizzazione e visione strategica, mantenendo al centro persone, qualita’ e innovazione. Franco Togni manterra’ la carica di Ceo, mentre Gianni Togni e Roberta Togni, oltre a proseguire nei loro ruoli attuali, entreranno a far parte del Comitato Esecutivo di Comau per contribuire allo sviluppo di entrambe le aziende. L’acquisizione di Automha “rappresenta un passo importante nel nostro percorso verso la creazione di un polo tecnologico italiano ancora piu’ forte, e per affermare la nostra leadership globale nel settore dell’automazione avanzata. Questa operazione ci consente inoltre di accelerare la nostra crescita in un mercato ad alto potenziale come quello della logistica”, ha detto Pietro Gorlier, Ceo di Comau, sottolineando che “con Automha abbiamo trovato un partner con competenze ed esperienze complementari che ci permetteranno di offrire soluzioni integrate e scalabili per rispondere alle nuove sfide del mercato e ai bisogni dei clienti in tutto il mondo”.

 

Trasporto aereo, Iata: a giugno la domanda cargo aumenta dello 0,8% nonostante le tensioni

A giugno la domanda totale, misurata in tonnellate-chilometro di carico (CTK), è aumentata dello 0,8% rispetto ai livelli di giugno 2024 (1,6% per le operazioni internazionali).,La capacità, misurata in tonnellate-chilometro di carico disponibili (ACTK), è aumentata dell’1,7% rispetto a giugno 2024 (2,8% per le operazioni internazionali). E’ quanto emerge dalle rilevazioni mensili diffuse dalla Iata, l’associazione internazionale del trasporto aereo. “Nel complesso, la domanda di trasporto aereo di merci è cresciuta di un modesto 0,8% su base annua a giugno, ma dietro questo dato si celano storie molto diverse per i principali operatori del settore. Le tensioni commerciali hanno visto il traffico nordamericano diminuire dell’8,3% e la crescita europea stagnare allo 0,8%. Tuttavia, l’area Asia-Pacifico ha invertito la tendenza, registrando un’espansione del 9,0%. Nel frattempo, le interruzioni dovute al conflitto militare in Medio Oriente hanno visto il traffico merci della regione diminuire del 3,2%”, ha affermato Willie Walsh, direttore generale della Iata.”I dati di giugno sul trasporto aereo cargo hanno chiarito che stabilità e prevedibilità sono supporti essenziali per il commercio. La crescente chiarezza sui dazi statunitensi consente alle aziende di avere maggiore fiducia nella pianificazione. Tuttavia, non possiamo ignorare il fatto che gli “accordi” conclusi stanno comportando dazi significativamente più elevati sulle merci importate negli Stati Uniti rispetto a pochi mesi fa. Il danno economico di queste barriere di costo al commercio resta da vedere. Nel frattempo, i governi dovrebbero raddoppiare gli sforzi per rendere la facilitazione degli scambi più semplice, veloce, economica e sicura grazie alla digitalizzazione”, ha affermato Walsh.

Diversi fattori del contesto operativo vanno considerati: su base annua, la produzione industriale mondiale è aumentata del 3,2% a maggio e il commercio globale di beni è cresciuto del 3,5%; il prezzo del carburante per aerei a giugno è sceso del 12% su base annua, registrando il quarto calo mensile consecutivo su base annua. Tuttavia, è aumentato dell’8,6% rispetto ai prezzi di maggio; ilsettore manifatturiero globale ha registrato una ripresa a giugno, con l’indice PMI che ha superato la soglia dei 50 punti, attestandosi a 51,2. L’indice PMI per i nuovi ordini all’esportazione è migliorato di 1,2 punti indice, ma è rimasto in territorio negativo (49,3), sotto la pressione dei recenti cambiamenti nella politica commerciale degli Stati Uniti.

Portualità turistica, Sace e Assonat-Confcommercio: operativo il primo Tavolo tecnico

Ad un mese dal lancio del primo Piano Strategico per la portualità turistica italiana, Sace e Assonat-Confcommercio avviano insieme il primo tavolo tecnico dedicato, aperto a tutti gli stakeholder di una filiera che gioca un ruolo propulsivo per l’economia blu, che vale 180 miliardi di euro e coinvolge circa 230mila imprese in Italia, dando lavoro a oltre un milione di persone. Il tavolo tecnico ha l’obiettivo di individuare le priorità d’investimento per il settore e di promuovere interventi per l’efficientamento e l’ammodernamento delle strutture portuali, partendo dall’ascolto delle esigenze dell’intera filiera. Cruciale il ruolo di SACE come facilitatore per l’accesso alle soluzioni assicurativo finanziarie volte a sostenere la realizzazione degli investimenti e la crescita in sicurezza delle imprese, grazie alle sinergie con gli stakeholder di settore già presenti o in corso di coinvolgimento nel tavolo tecnico, incluse le realtà territoriali, le istituzioni finanziarie e One Ocean Foundation, organizzazione no profit italiana a vocazione internazionale impegnata nella protezione dell’oceano e nella salvaguardia della biodiversità marina. Il Piano Strategico, partendo da un’analisi di scenario e di valutazione dell’adeguatezza dei porti e degli approdi turistici, identifica tre principali direttrici di sviluppo su cui investire: strutture, competitività e sostenibilità, rafforzando l’attrattività dei porti italiani a livello internazionale.
Lo stesso Piano evidenzia l’urgenza di avere un preciso quadro normativo e si prefigge di stimolare le istituzioni a realizzare al più presto un Disegno di Legge sulla Portualità Turistica Italiana.

Tra le proposte vi è la stesura di un Masterplan nazionale dei porti turistici italiani, suddiviso per regione, per censire e riqualificare le infrastrutture esistenti. Il Masterplan prevede la definizione di parametri comuni per la pianificazione e la riqualificazione dei porti italiani in base alla dimensione e tipologia delle unità da diporto, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, all’efficienza logistica e all’integrazione con il tessuto urbano circostante. In considerazione della rilevanza che i porti turistici hanno assunto nel sistema turistico nazionale e della funzione propulsiva che rivestono nella promozione dell’economia costiera, il Piano ritiene opportuna l’introduzione di specifiche misure incentivanti per promuovere la riqualificazione, la ristrutturazione e l’eventuale ampliamento dei porti turistici esistenti. Con oltre 800 porti turistici, approdi e punti di ormeggio e 162mila posti barca lungo 7.700 chilometri di costa e 15 regioni costiere, la portualità turistica italiana rappresenta un comparto vitale e propulsivo per l’economia blu, che vale 180 miliardi di euro e coinvolge circa 230mila imprese in Italia, dando lavoro a oltre un milione di persone in Italia. In tale contesto si inserisce la partnership tra SACE e Assonat-Confcommercio finalizzata a supportare sinergicamente gli obiettivi del Piano, facilitando l’accesso alle soluzioni assicurativo finanziarie di SACE e lavorando congiuntamente a iniziative quali incontri di business matching e tavoli operativi dedicati. Prossimo appuntamento fissato dal 18 al 23 settembre, al Salone Nautico di Genova che vedrà la partecipazione di aziende, espositori e visitatori provenienti da tutto il mondo, creando una piattaforma di incontro globale per il mercato della portualità.

Causa Eni-Greenpeace/Recommon: Eni chiede la riattivazione della causa

In merito alla causa intentata da Greenpeace, Recommon e 12 attivisti nei confronti di Eni, a seguito dell’ordinanza emessa il 21 luglio scorso dalla
Corte di Cassazione che ha stabilito la sussistenza della giurisdizione del Tribunale di Roma, Eni ha chiesto la riattivazione del giudizio che le due associazioni avevano chiesto di interrompere circa un anno fa tramite regolamento di giurisdizione. A comunicarlo è Eni.In seguito alla sospensione, spetta alle parti
promuovere la riattivazione della controversia che, in assenza di tale iniziativa, entro sei mesi sarebbe estinta. “Tramite questo atto Eni conferma la propria volontà di dibattere quanto prima nel contesto rigoroso di un Tribunale le accuse infondate e le dichiarazioni manipolatorie e talvolta mendaci delle due
associazioni”, afferma il gruppo.

 

La Consob blocca la truffa dei rendimenti “fino al 300%”, chiesta a Google e ad Apple la rimozione dai rispettivi store on line delle app CapFirst e CapOne

Promettevano via Whatsapp rendimenti favolosi “fino al 300%”. Sarebbe bastato scaricare sul proprio smartphone le app CapFirst da GooglePlay o CapOne da AppleStore, aprire un conto di trading e da lì accedere al fantastico mondo dei guadagni facili a tre cifre. Sembrava un sogno, ma in realtà era una truffa. Per bloccarla, è intervenuta la Consob che ha ordinato la cessazione delle attività di intermediazione finanziaria abusiva e ha chiesto a Google e ad Apple di rimuovere dai rispettivi store le app tramite cui la truffa veniva attuata. Al tempo stesso l’Autorità di regolamentazione e di vigilanza sui mercati finanziari ha diffuso una nuova Avvertenza ai risparmiatori sui rischi connessi alle proposte di investimento che circolano su gruppi e chat Whatsapp. La precedente Avvertenza, del novembre scorso, faceva riferimento alle truffe che, usando come esca alcuni nomi blasonati della finanza internazionale, come “Morgan Stanley” o “Blackrock”, promuovevano via Whatsapp presunte opportunità di investimento che in realtà non erano altro che una trappola in cui i risparmiatori avrebbero perso i loro soldi. Per quanto riguarda, invece, l’ultimo episodio, la Consob è intervenuta su una fattispecie analoga nella sostanza ma diversa nella forma. Ha bloccato le proposte abusive d’investimento promosse su Whatsapp da sedicenti esperti del settore finanziario operanti presumibilmente sotto nomi di copertura, che millantavano una presunta autorizzazione da parte della stessa Consob. La truffa consisteva nel prospettare rendimenti stratosferici, anche a tre cifre, che i risparmiatori avrebbero potuto ottenere seguendo le istruzioni loro impartite su Whatsapp dai sedicenti esperti e operando sui mercati finanziari tramite due app disponibili su GooglePlay e AppleStore, cioè CapFirst (per il sistema operativo Android) e CapOne (per il sistema operativo Ios), da scaricare sul proprio smartphone. Attraverso le app e dopo aver aperto un conto che in apparenza sarebbe servito ad effettuare le operazioni di trading, le vittime della truffa erano indotte a svolgere una (finta) attività di negoziazione e d’investimento su titoli azionari e indici di Borsa, che poi si rivelava fasulla, portando con ciò i malcapitati alla perdita totale delle somme impegnate. Alla luce di questo nuovo episodio la Consob ancora una volta mette in guardia i risparmiatori affinché prestino la massima attenzione e compiano scelte d’investimento consapevoli e informate, adottando comportamenti di comune buon senso, imprescindibili per salvaguardare i propri risparmi a cominciare dalla verifica che l’operatore al quale ci si affida sia autorizzato. Al riguardo la Consob rimanda alla sezione Occhio alle truffe! sul proprio sito web (www.consob.it), che riporta le regole di condotta basilari per contenere il rischio di cadere nelle trappole finanziarie.

 

Carceri, 2 milioni per le Marche: orientamento, formazione e housing sociale

Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, stanzia circa 2 milioni di euro per le Marche, con l’obiettivo di avviare percorsi di orientamento, formazione e housing sociale delle persone sottoposte a misura penale esterna o in uscita dagli istituti penitenziari, e attivare una rete per favorirne il reinserimento socio-lavorativo. Lo riferisce il ministero in una nota, nella quale si spiega che l’azione, costruita grazie alla stretta collaborazione con il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, con la conduzione di Gabriella De Stradis, direttore generale per il coordinamento delle politiche di coesione del Ministero, creerà un sistema integrato di interventi e nuove sinergie e collaborazioni sui territori. Una parte delle risorse – prosegue la nota – sarà impiegata per l’ampliamento e il miglioramento funzionale di spazi finalizzati allo svolgimento delle attività trattamentali di formazione e inclusione socio-lavorativa; altra per residenzialità assistita e temporanea, idonee a ospitare – per periodi di tempo limitati – i destinatari dei percorsi di reinserimento e formazione privi di soluzione abitativa, altrimenti impossibilitati a fruire di misure alternative o sanzioni sostitutive. Il Progetto è finanziato nell’ambito del Piano “Una Giustizia più Inclusiva: Inclusione socio-lavorativa delle persone sottoposte a misura penale anche attraverso la riqualificazione delle aree trattamentali” di cui il ministero della Giustizia è Organismo Intermedio per il Piano Nazionale “Inclusione e lotta alla povertà 2021-2027”.

Dazi, Commissione Ue a Usa: Cbam non è in accordi

“Apprendiamo le preoccupazioni sollevate dagli Stati Uniti nell’applicazione del meccanismo di aggiustamento del carbonio alla frontiera, ma la questione non è parte dell’accordo”. Lo ha detto un portavoce della Commissione europea interpellato sui negoziati in corso per la dichiarazione congiunta che Washington e Bruxelles pubblicheranno per rendere noti i termini generali dell’accordo di domenica 27 luglio tra la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Edifici, le regole operative del Gse

Il GSE ha pubblicato l’Avviso Pubblico e le Regole Operative relative alla Misura M.7 Investimento 17 del PNRR che incentiva gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici residenziali pubblici. In particolare, questa misura supporta progetti che migliorano l’efficienza energetica di almeno il 30% e facilita l’accesso ai finanziamenti per tali interventi.
Contestualmente, è stato messo a disposizione anche il Kit di Affidamento, uno strumento operativo a supporto delle stazioni appaltanti e degli operatori coinvolti nella realizzazione degli interventi.
Per garantire un accesso ordinato e trasparente ai finanziamenti, verranno aperti due sportelli temporalmente consecutivi per la presentazione delle richieste: il primo, con apertura il 1° settembre 2025 e chiusura il 29 settembre 2025, sarà riservato ai progetti prioritari, ovvero quelli che riguardano edifici non riqualificati con contributi pubblici negli ultimi cinque anni, mentre il secondo sportello sarà invece aperto dal 6 ottobre 2025 al 30 aprile 2026 e sarà dedicato a tutti i progetti.
Per accompagnare l’attuazione della Misura e favorire una corretta applicazione delle Regole Operative, il GSE organizzerà a partire dal 1° settembre, a cadenza settimanale, una serie di Tavoli Tecnici di approfondimento.
Gli incontri saranno dedicati a un recap generale della Misura M.7 I.17 e avranno un focus esplicativo sulle Regole Operative.
Per supportare adeguatamente i Comuni, i gestori dell’edilizia residenziale pubblica e le Esco nella fase di presentazione e gestione delle richieste, il GSE mette a disposizione un tutor dedicato. Inoltre, sul sito istituzionale del GSE è disponibile una sezione di FAQ specifiche relative alla Misura, costantemente aggiornate, per fornire chiarimenti puntuali su modalità operative, requisiti e tempistiche.

Piano Mattei, Meloni in Tunisia: con Saied focus su acqua, agricoltura, energia

La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, si è recata oggi in missione in Tunisia dove ha incontrato il presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied. A comunicarlo è una nota di Palazzo Chigi. In cui viene spiegato che durante l’incontro i due leader hanno condiviso l’eccellente livello della cooperazione bilaterale, a partire dallo stato di avanzamento delle progettualità del Piano Mattei per l’Africa, richiamando anche la dichiarazione congiunta sulle attività di cooperazione allo sviluppo firmata a gennaio. Particolare attenzione è stata rivolta al settore idrico e a quello agricolo e, specificamente, al progetto Tanit per l’impiego di acque reflue per il recupero di terreni agricoli e alla prossima creazione di un centro di formazione agricola a vocazione regionale. L’incontro è stata l’occasione per fare il punto sull’eccellente cooperazione in materia migratoria e sull’impegno comune nel contrastare le reti criminali di trafficanti di esseri umani e allo stesso tempo promuovere vie legali di migrazione anche nel contesto del Processo di Roma. I due leader hanno infine discusso della cooperazione nel settore dell’energia, condividendo come Italia e Tunisia siano snodi strategici per mettere in comunicazione il potenziale di produzione energetica dell’Africa e la domanda crescente dell’Europa. In questo quadro, Meloni ha riaffermato l’impegno italiano nella realizzazione dell’elettrodotto ELMED, infrastruttura strategica per Italia e Tunisia e il continente europeo. Un progetto che vede anche l’impegno del settore privato italiano per la produzione di energie rinnovabili in Tunisia.

Rifiuti: arriva da Arera nuovo bonus sociale per le famiglie in difficoltà economica

Nuovo bonus sociale rifiuti per 4 milioni di famiglie in disagio economico. Lo sconto, che arriverà nel 2026, sarà pari al 25% della Tari/tariffa corrispettiva dovuta dal cittadino e sarà riconosciuto automaticamente a tutti i nuclei familiari con ISEE inferiore a 9.530 euro, o sotto i 20.000 euro per le famiglie numerose. Con la delibera 355/2025/R/rif l’Autorità ha infatti definito le modalità operative necessarie per consentire l’erogazione automatica del bonus sociale rifiuti, che si aggiunge a quelli già esistenti relativi a energia elettrica, gas e acqua, a ulteriore sostegno della spesa per i servizi essenziali delle fasce più bisognose della popolazione. Il bonus, che è pari al 25% della Tari/tariffa corrispettiva dovuta dal cittadino, verrà riconosciuto automaticamente (senza che l’utente ne debba fare esplicita richiesta) a tutti i nuclei familiari che hanno presentato all’INPS una DSU (dichiarazione sostitutiva unica) e ottenuto un livello di attestazione ISEE sotto la soglia prefissata di 9.530 euro (estesa a 20.000 euro per i nuclei familiari con almeno 4 figli a carico).
Con l’entrata in vigore del provvedimento, si stima che circa 4 milioni di nuclei familiari con ISEE sotto soglia potranno ottenere lo sconto sulla tassa rifiuti sostenuta nell’anno precedente: infatti, poiché la TARI dovuta viene solitamente quantificata annualmente entro i primi mesi dell’anno e l’ISEE può essere richiesto dai cittadini durante tutto l’anno, i dati utili per applicare lo sconto saranno disponibili solo nell’anno successivo a quello di presentazione dell’ISEE. Nel 2026 sarà pertanto applicato lo sconto ai nuclei familiari che hanno ottenuto un’attestazione ISEE sotto soglia nel 2025. Grazie anche alla continua e proficua collaborazione con tutti i soggetti interessati (INPS, Acquirente Unico, SII, ANCI SGATE e CSEA), il provvedimento individua e regola i flussi di dati che consentono l’identificazione degli aventi diritto e la corresponsione automatica del beneficio con decorrenza a partire dai primi mesi del 2026.
Tali flussi, contenendo dati sensibili, sono stati definiti nel rispetto del GDPR, e secondo quanto previsto dalla normativa, previo parere del Garante per la protezione dei dati personali, che con la sua stretta e sollecita collaborazione istituzionale ha consentito l’emanazione del provvedimento in tempi utili per la predisposizione degli interventi operativi necessari per consentire l’erogazione a inizio 2026 Il provvedimento definisce altresì gli obblighi informativi di tutti i soggetti coinvolti nel processo di erogazione anche ai fini del monitoraggio delle somme erogate.

 

 

Maria Cristina Carlini

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