PIANO EUROPEO ULTIMO ATTO
Un position paper di REF Ricerche evidenzia che il 53% degli interventi sono conclusi o al collaudo. “Gestori, enti d’ambito e consorzi di bonifica sono più avanti, Regioni ed enti locali più in ritardo”, dice Donato Berardi, direttore di REF. Intanto il governo affronta il rush finale: giovedì andrà in cabina di regia la proposta di revisione da inviare a Bruxelles per l’ultimo miglio del piano, per l’acqua ci sono 1,2 miliardi di investimenti non spesi da rilanciare in un fondo idrico che potrà alimentare le opere di lungo termine del PNIISSI. Oltre il 2026 anche il fondo casa alimentato da almeno 500-600 milioni di risorse non spese per i Pinqua e la riforma della programmazione ferroviaria.
Condividi:
Questo contenuto è riservato agli utenti registrati.
In occasione del suo lancio, DIAC rimarrà consultabile in forma gratuita, ma devi avere un account per leggere i contenuti.
Argomenti