HYPERGRID

Interconnessione Milano-Montalto, arriva il bando di Terna da 46 milioni per la progettazione della survey marina preliminare e la caratterizzazione ambientale

28 Mag 2025 di Mauro Giansante

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Interconnessione Milano-Montalto, arriva il bando di Terna da 46 milioni per la progettazione della survey marina preliminare e la caratterizzazione ambientale

Un corridoio da 500 chilometri per favorire l’integrazione delle rinnovabili e l’aumento della capacità di trasporto di energia grazie alla tecnologia della trasmissione in corrente continua. E’ il progetto Hypergrid che vede protagonista Terna nel rafforzamento della rete sul territorio italiano. E sul quale ieri è arrivato il bando di progettazione dei servizi di ingegneria integrati da ben 46 milioni (46.076.800,00) per condurre le operazioni di survey marina e caratterizzazione ambientale. Cioè, quelle attività di studio e valutazione dei dati dell’ambiente marino che dovrà accogliere l’opera.

Nel dettaglio, si legge nel bando visionato da questo giornale, le offerte dovranno pervenire entro le 12 del 7 luglio prossimo e resteranno valide per sette mesi. Come criterio scelto per l’aggiudicazione c’è quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa; la durata stimata del servizio è di 23 mesi.

L’elettrodotto Milano-Montalto

L’opera Milano-Montalto è a dir poco notevole e quantomai attuale, nelle settimane dei blackout in Spagna e Francia, in una fase storica in cui la transizione energetica europea passa sempre più proprio dal rafforzamento delle reti e delle infrastrutture. ll collegamento lombardo-laziale, allora, punta proprio a bilanciare i transiti tra il Lazio e la Toscana e trasferire in sicurezza il surplus di energia del Centro verso le regioni del Nord Italia, caratterizzate da una maggiore domanda. E si tratta di un progetto facente parte delle dorsali elettriche inserite nel più ampio progetto Hypergrid, che sfrutterà le tecnologie della trasmissione dell’energia in corrente continua (High Voltage Direct Current) per raggiungere gli obiettivi di transizione e sicurezza energetica.

L’elettrodotto avrà quindi una tensione massima di 525 kV e una capacità di 2.000 MW che collegherà Lazio e Lombardia passando per Toscana, Liguria e Emilia Romagna grazie a un tracciato complessivo di circa 500 chilometri, di cui un tratto marino e uno aereo. A Montalto sorgerà una stazione di conversione che sarà realizzata sfruttando siti industriali in via di dismissione e arriverà nei pressi di Avenza (Massa-Carrara), dove sorgerà invece una nuova stazione di transizione aereo-cavo. Il tratto aereo seguirà per gran parte del suo percorso i tracciati occupati da linee esistenti in corrente alternata, che saranno demolite a valle della realizzazione del nuovo collegamento in corrente continua. Poi, un’altra stazione sorgerà a sud di Milano e sarà collegata a sua volta con una nuova stazione di smistamento in corrente alternata alla quale saranno raccordate le linee 380kV esistenti nell’area.

Il piano da cinque dorsali elettriche

Secondo Terna, l’opera – il cui valore stimato è di 2,7 miliardi – avrà tra i principali benefici quello di determinare importanti incrementi della capacità di trasporto in sicurezza con 800 MW aggiuntivi tra le zone di mercato tra Centro Sud e Centro Nord;​ abilitare lo scambio di 2.000 MW tra le zone di mercato Centro Sud e Nord, attualmente non interconnesse direttamente, con conseguenti benefici in termini di efficienza dei mercati;​ ridurre i costi di approvvigionamento dell’energia elettrica nazionale e favorirà una gestione equilibrata e in sicurezza della rete, con minimi impatti sul suolo.

Ma quella Milano-Montalto non è l’unica dorsale prevista dal gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia. Sono, anzi, cinque le tratte programmate per i prossimi anni (2030-2034), ammodernando gli elettrodotti già esistenti sulle dorsali Tirrenica e Adriatica della penisola e verso le isole, con nuovi collegamenti sottomarini a 500 kV. Hypergrid porterà un raddoppio della capacità di scambio tra zone di mercato, passando dagli attuali 16 GW a oltre 30 GW.

L’uso di internet of underwater things

L’ambiente sottomarino da esplorare e monitorare in vista delle nuove infrastrutture energetiche, poi, è lo spazio adatto anche per l’applicazione delle nuove tecnologie. Proprio questa settimana Terna ha annunciato l’avvio della sperimentazione della tecnologia dell’Internet of underwater things (IoUT) in collaborazione con Wsense, società deep-tech leader nel monitoraggio e nei sistemi di comunicazione per l’ambiente subacqueo. Le operazioni si sono svolte a largo di Piombino, in Toscana, dove Wsense ha predisposto un sistema di sonde sottomarine, collegate l’una con l’altra in una rete wi-fi subacquea per la trasmissione dei dati. Attraverso questo network sottomarino è stato possibile acquisire in tempo reale, per un periodo di tempo prolungato e continuativo, dati per il monitoraggio dell’ecosistema marino relativi a diversi parametri: rumore subacqueo, correntometria, clorofilla, temperatura e torbidità dell’acqua.

Nel piano industriale 2024-2028 di Terna sono stati stanziati circa 2 miliardi di euro in digitalizzazione e innovazione per circa 70 progetti di innovazione per il comparto digitale, tecnologie green, tecnologie per le infrastrutture di rete, materiali avanzati e robotica.

 

 

 

 

 

 

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