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CITTà IN SCENA/2

Il progetto ha comportato la demolizione del muro che chiudeva via Mare e via Cortili per poi realizzare la Piazza Carlo di Borbone, inaugurata il 6 maggio 2024, e la passeggiata archeologica che collega la città nuova agli Scavi. Valore dell’intervento 6,1 milioni provenienti per 2,6 milioni da fondi pubblici europei, nazionali e locali e per 3,5 dalla fondazione privata Istituto Packard per i Beni Culturali. Oltre agli aspetti più propriamente edilizi sono stati realizzati un parco a verde e il progetto culturale Connecting Code che ha vinto il bando del ministero della Cultura e ha favorito la partecipazione dei cittadini.

 

I 60 anni dell'Autostrada del Sole

Il sessantesimo anniversario del taglio del nastro di un’opera che ha rivoluzionato la mobilità del Paese diventa per Aspi la nuova ripartenza dopo la tragedia del Ponte Morandi. L’amministratore delegato del gruppo indica i nuovi obiettivi e le priorità da perseguire accelerando sugli investimenti per una mobilità sostenibile. Serve però “un quadro di certezza delle regole” per poter programmare e attuare nel tempo un piano di investimenti di lungo periodo. Entro la fine dell’anno sarà presentato un nuovo piano industriale, mentre è al vaglio del ministero delle Infrastrutture il piano economico finanziario contenente gli investimenti fino al 2038. Fra le novità anche un nuovo logo per Aspi.

INFRASTRUTTURE URBANE

La sindaca di Firenze ha presentato al presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, una prima ipotesi del cronoprogramma dei lavori di riqualificazione dello stadio viola. Termine dei lavori ipotizzato per la primavera del 2029, una capienza di posti a crescere nelle varie fasi e centenario del 29 agosto 2026 da festeggiare in un impianto per 34 mila spettatori. Nei prossimi giorni si riuniranno i primi tavoli operativi, nei quali i tecnici del Comune e della Fiorentina valuteranno i vari aspetti dei lavori. Con lo sguardo già all’Europeo 2032.

IL CONCORSO DELLA REGIONE

Il Consiglio nazionale degli Architetti scende in campo con gli ordini provinciali campani, con l’Inarch e con l’Aniai sul concorso promosso dalla Regione sulle aree ferroviarie e contesta in una lettera la nomina di tutti dirigenti e funzionari regionali “di riconosciuta preparazione e capacità professionali come gestori delle procedure ma non, come impone il disciplinare, “esperti nello specifico oggetto del concorso”. Esclusi anche rappresentanti del comune di Napoli. La “preoccupazione” aggiuntiva è che siano così pregiudicati i buoni risultati ottenuti con la “esemplare” legge regionale del 2019 di promozione della qualità dell’architettura.

La settimana

  • Sulla manovra pesa anche la revisione al ribasso del Pil
  • A Bruxelles si riunisce oggi  l’Eurogruppo, si discute di competitività
  • Dall’Istat i dati su produzione industriale e permessi di costruire
  • A Bologna mercoledì si apre il Saie

PERMITTING

La Commissione europea ha inviato una lettera di messa in mora all’Italia e ad altri 25 Stati membri per non aver recepito integralmente nel diritto nazionale le disposizioni della direttiva sulle energie rinnovabili relativa alla semplificazione e all’accelerazione delle procedure di autorizzazione. Dal giro di audizioni alla Camera, intanto, le associazioni delle imprese, gli ambientalisti e anche Terna hanno ribadito e ampliato le critiche al riordino normativo: espropri, revamping e retroattività le questioni più dirimenti tra quelle sollevate

LA GIORNATA

  • Gas, Schieppati: Tap seconda fonte. Da gennaio già oltre 8mmc
  • Rinnovabili, Gse: da gennaio ad agosto altri 5Gw di capacità. Oggi oltre 1,8mln di impianti fotovoltaici
  • La proposta di Urso (Mimit): un european automotive act per sostenere lo stop ai motori endotermici nel 2035
  • Edilizia scolastica, conclusa la prima fase dell’accordo Comune di Livorno-Cdp

IL FESTIVAL DELL'ACQUA/2

“Ogni stagione dell’anno ci ricorda che abbiamo un problema con il clima che cambia. Occorre prenderne consapevolezza. Non bastano un commissario alla siccità, uno alla depurazione e uno alle alluvioni. Occorre un cambio di paradigma e un approccio olistico”. Donato Berardi (Ref) dice che “il Pniissi è stato un passo avanti, ma dobbiamo guardare al dopo-2026 e trovare almeno un paio di miliardi per mantenere il ritmo”.

COME SNELLIRE IL PERMITTING

L’obiettivo primario è quello di garantire l’identificazione della qualificazione minima dei progetti di impianti rinnovabili per non favorire un’accumulazione di istante per la Commissione che valuta l’impatto ambientale dei parchi. Nella prima bozza, di dieci giorni fa, erano stati considerati prioritari i progetti di idrogeno verde e quelli di ripotenziamento e modifica di impianti eolici e fotovoltaici. La bozza finale difficilmente arriverà domani in CdM

LA GIORNATA

  • Ocse alza stima Pil Italia 2024 a +0,8% e taglia quella 2025 a 1,1% (da 1,2%)
  • Energia, Arrigoni: obiettivo produzione 121 Gw Fer al 2030
  • Ecobonus e Pniec, Gava (Mase): “Superare frammentazione detrazioni. Incentivi almeno decennali per il residenziale”
  • Psb in Aula alla Camera l’8 ottobre. Mele (Confetra): reverse charge negli appalti di logistica
  • Pizzarotti, made in Italy di lusso a New York. Operazione immobiliare da 75mln

I piani di Rfi

Al Salone berlinese di Innotrans tengono banco le grandi infrastrutture. Per il Terzo Valico si conferma la deadline del 2026 e per la Salerno Reggio l’obiettivo è il 2032. Il governo sottolinea che gli investimenti annui sono triplicati da 4 a 13,5 miliardi. Ma centrali gli investimenti nella flotta di Trenitalia con i nuovi  Frecciarossa 1000, per un valore da 1,3 miliardi di euro.

IL FESTIVAL DELL'ACQUA/1

Il primo Quaderno del Blue Book di Utilitatis pone il problema degli impatti sulle gestioni e sulle tariffe idriche della riduzione di popolazione che sarà diversa da ATO ad ATO. Il costo pro capite cresce dove c’è spopolamento. Bardelli (Arera): “E’ tutta la riflessione sul servizio idrico che va spostata sulla larga scala, anche quella della gestione dell’emergenza”. Marinali (Utilitalia): “Prima di parlare di razionalizzazioni delle gestioni, partiamo dagli investimenti necessari per garantire un servizio di qualità e diciamo che servono imprese di dimensioni adeguate per gestire quegli investimenti”.

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TAR TOSCANA-FIRENZE

LA GIORNATA

  • Energy Release, per le imprese da 20 a 25 terawattora. Arrigoni (Gse): costo per lo Stato 2.4 miliardi in tre anni
  • Ubs Global Real Estate Bubble Index: prezzi case a Milano sopra la media nazionale. Alloggi fermi al 2018
  • Automotive, domani Urso presenta il piano a Bruxelles ma l’Ue: check target 2035 giusto tra due anni

IERI L'INCONTRO AL MIT CON GLI STAKEHOLDER

“Soluzione politica” sull’equo compenso, bilanciamento dei due principi. Si cambia su Ppp, esecuzione del contratto, revisione prezzi, subappalto (poco), qualificazione delle stazioni appaltanti per la fase esecutiva (possibile rinvio). No alla riduzione della soglia per le procedure negoziate. Torna la programmazione di lungo periodo. Arrivano nuovi allegati

ENERGIA E AMBIENTE

Superate le proiezioni del settore con 593 Gw aggiunti entro la fine del 2024 segnando un + 29% rispetto all’anno precedente. Un dato superiore di quasi 200 Gw rispetto alle previsioni dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) di inizio anno. A guidare la crescita Cina, Stati Uniti, India, Germania e Brasile che nel 2024 si stima rappresenteranno il 75% delle aggiunte globali di energia solare

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA / 16

di Salvatore Di Bacco

Dopo le anticipazioni del MIT di martedì 28 gennaio, con l’uscita di alcune FAQ e chiarimenti rivolti  agli operatori comunali e professionisti tecnici, nella tarda serata di giovedì 30 gennaio è stato sorprendentemente pubblicato un documento integrale con le linee guida inerenti al  Decreto Salva Casa; un e-book in PDF di  42 pagine con chiarimenti sugli aspetti e le procedure che non hanno permesso al decreto di trovare concreta applicazione.

Chiarimenti sì, ma ancora lacune.

Le nuove linee guida del MIT chiariscono sì alcuni aspetti del DL Salva Casa, ma lasciano ancora molti interrogativi cui, nonostante le diverse sollecitazioni degli operatori tecnici di settore, tra cui UNITEL, non è stata data risposta.

Ad una prima lettura sia gli indirizzi sia i criteri interpretativi del MIT confermano i dubbi su un provvedimento che appare più un intervento emergenziale che una riforma strutturale e che difetta di una visione d’insieme. C’è un rischio concreto di generare ulteriori incertezze applicative, proprio per la totale assenza di una visione d’insieme organica e strutturale dell’edilizia e dell’urbanistica: https://diariodiac.it/il-salva-casa-cambia-passo-ma-lascia-aperte-tante-criticita-il-futuro-delledilizia-passa-dalla-riforma-del-testo-unico/

Dopo mesi di attese e facendo seguito alle Faq pubblicate, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (MIT) ha reso pubbliche le linee di indirizzo e i criteri interpretativi per l’attuazione del DL 69/2024 (Salva Casa), convertito con modificazioni nella Legge 105/2024.

L'intervento

di Angelo Ciribini

Un recente documento emesso dal Ministero Federale Tedesco (BMDV), intitolato Regelwerksanpassung an BIM: Praxisdokument Version 1.0, cioè adeguamento delle normative al BIM, dedicato alla digitalizzazione delle infrastrutture stradali e autostradali federali, parte di una serie più ampia riconducibile a una strategia, illustra una iniziativa mirata, per lo specifico argomento, a incrementare, appunto, strategicamente e gradualmente le prestazioni dei soggetti coinvolti.

Il documento è curato dal Prof. Markus Köenig, della Ruhr Universität di Bochum (RUB), il massimo esperto di digitalizzazione nel settore della Repubblica Federale tedesca. La finalità ultima dell’iniziativa, che si pone in un contesto che vede la Germania impegnata in un vasto programma di risanamento e di ricostruzione di strade, viadotti e gallerie, è incentrata, in definitiva, sulla gestione del ciclo di vita dell’infrastruttura in condizioni di minore disponibilità di risorse umane, a causa, tra le altre cose, dell’inverno demografico.

Appalti Istruzioni per l’uso / 14

di Gabriella Sparano

Il Codice 36 contiene una serie di previsioni tese a favorire la partecipazione delle micro, delle piccole e delle medie imprese agli affidamenti dei contratti pubblici, nonché ad agevolarle rispetto ad alcuni adempimenti, proprio al fine di consentirne la crescita e l’accesso al mercato. Ed il Correttivo ha ulteriormente rafforzato tale favore, ad esempio per il subappalto. Ma non sempre è chiaro a quali operatori economici corrisponda effettivamente la suddetta classificazione di impresa e non sempre i contratti pubblici sono “tarati” per detti operatori economici.

Vediamo, allora, quali sono le micro, le piccole e le medie imprese e cosa il legislatore, anche del Correttivo, prevede per esse?

Chi sono le microimprese, le piccole e le medie imprese (c.d. PMI)? Per conoscere i requisiti che definiscono un operatore economico quale micro, piccola o media impresa, dobbiamo rifarci al decreto del 18/04/2005 del Ministero delle attività produttive.

L'intervento

NORME VIGENTI E PROSPETTIVE

di Angelo Ciribini e Chiara Micera

Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 del decreto legislativo 31 dicembre 2024, n. 209 recante «Disposizioni integrative e correttive al codice dei contratti pubblici» si conclude, anche per la Gestione Informativa Digitale, spesso impropriamente fatta coincidere con l’acronimo BIM, peraltro ora espunto completamente dal nuovo codice dei contratti pubblici, un lungo iter, avviato con il decreto ministeriale 560/2017. Sul tema il cosiddetto correttivo essenzialmente ridefinisce con maggiore precisione alcuni passaggi già presenti nel decreto legislativo originario del 2023 e introduce alcuni ulteriori approfondimenti.
Il suo valore principale in merito consiste nel confermare sostanzialmente i termini dell’obbligatorietà dell’adozione, al netto di alcune variazioni delle soglie precedenti: in definitiva, si può affermare che il correttivo instilli negli operatori del versante della domanda pubblica (e, di conseguenza, anche dell’offerta privata) la percezione che la transizione digitale sia ormai irreversibile.
Naturalmente, i modi con cui tale evoluzione sarà conseguita e con i quali si determinerà un avanzamento della maturità digitale delle organizzazioni sono tutti da comprendere, all’interno di percorsi che saranno necessariamente differenziati.

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