IL FONDATORE ANTONIO PACCIONE
Pannelli in fibra di riso, Green Tech Industry PUNTA su case efficienti
Nata a marzo di due anni fa, la start-up pugliese con sede a Capurso (Bari) ha brevettato una soluzione termoisolante per proteggere il calore domestico a partire dagli scarti industriali. Si avvicina la produzione in proprio e nel frattempo avanzano le richieste internazionali oltre che nel Nord Italia
Una giovane start-up che vanta già ampie prospettive. Green Tech Industry è l’azienda pugliese con sede a Capurso, provincia di Bari, che è nata due anni e mezzo fa (a marzo) da quattro soci, due economisti, un ingegnere e un geometra. Abbiamo parlato con uno dei fondatori, nonché presidente, Antonio Paccione. “Ci siamo avventurati nel settore dell’edilizia puntando sulla produzione di materiali naturali”, racconta a Diario Diac con entusiasmo. “Dopo alcuni test abbiamo scelto di scommettere sulla paglia di riso, ricavata dai rifiuti agricoli. I pannelli green con questo materiale, fatto anche di fibre termofusibili, genera un isolamento ottimo. Un’ottima condizione termica con alte prestazioni”. Una delle caratteristiche di questi pannelli è la versatilità: infatti, sono adatti per l’applicazione a cappotto termico esterno e per intercapedini. Possono essere fissati meccanicamente con tasselli a fungo e adesivi a base di calce idraulica su supporto laterizio rinzaffato per garantire un’adesione perfetta, si legge dalla scheda tecnica. Spessore, porosità e resistenza al fuoco sono altre caratteristiche. “Adesso stiamo per avviare una produzione nostra, mentre attualmente operiamo in conto terzi”, ci dice Paccione. “Intanto, ci godiamo le grandi richieste internazionali oltre che nazionali. Belgio, Paesi Bassi, Lussemburgo, oltre che il Nord Italia. Stiamo ricevendo richieste per grandi commesse per l’inizio del nuovo anno”. Attualmente, poi, “rimaniamo una start-up indipendente, sebbene abbiamo ricevuto tanta attenzione anche in questo senso”, aggiunge. “La nostra è edilizia sostenibile vera, un prodotto di economia circolare autentica che coniuga materiali naturali alla salubrità industriale”. E’, insomma, la ricetta giusta per aderire alle richieste europee (e nazionali) di efficientare gli edifici privati e pubblici da qui ai prossimi dieci anni, richieste che secondo Paccione dovranno essere seguite alla lettera senza scappatoie o revisioni. “Il nostro competitor materiale su costi e prestazioni non è il sughero o la canapa ma il legno. Noi, però, non dobbiamo abbattere nessun albero”, ammette. Ricordando anche che questa soluzione in paglia di riso non crea umidità. Un ultima battuta la chiediamo sulla stretta governativa agli incentivi e come tante imprese e associazioni in questi giorni anche per Paccione “serve una detrazione unica”, senza distinzioni tra prime e seconde case. Il dibattito sulla manovra per capirci di più prosegue, intanto Green Tech Industry cresce ed esporta i suoi pannelli.