L'ARRIVO DI BW SINGAPORE SULLA COSTA ROMAGNOLA

Il rigassificatore di Ravenna è PRONTO: primo carico di gnl a marzo, operativo da aprile. La capacità complessiva salirà a 28bcm, addio gas russo

L’amministratore delegato di Snam Venier: “Nave decisiva per diversificazione e sicurezza energetica”

02 Mar 2025 di Mauro Giansante

Condividi:
Il rigassificatore di Ravenna è PRONTO: primo carico di gnl a marzo, operativo da aprile. La capacità complessiva salirà a 28bcm, addio gas russo

Ci siamo. Con l’arrivo della primavera anche il secondo rigassificatore acquistato da Snam entrerà in azione. La nave Bw Singapore è arrivata venerdì scorso a Ravenna, dove si sono concluse con successo le manovre di ormeggio alla piattaforma ex-Petra, a 8 km dalla costa. Adesso, seguiranno la fase di commissioning e l’entrata in esercizio, prevista appunto per il mese prossimo: aprile. Uno step atteso dal cronoprogramma e fondamentale, perché, ha commentato l’ad di Snam Stefano Venier la nave darà un “contributo decisivo per la diversificazione e la sicurezza energetica del Paese. Ravenna è l’approdo ideale”.

Infatti, ricordiamo, la nave fu costruita nel 2015 ed è arrivata in Italia a dicembre scorso. E’ in grado di stoccare 170mila metri cubi di gas liquefatto e rigassificarlo per una capacità complessiva di 5 miliardi di metri cubi l’anno. Snam la acquistò nel corso del 2022, come una delle misure messe in atto a seguito del conflitto in Ucraina. E grazie al ruolo sempre più centrale del gnl nella strategia energetica italiana, di cui abbiamo scritto qui, il gas naturale liquefatto  rappresenta circa il 25% del consumo totale di gas del Paese. Una volta in esercizio, la Bw Singapore consentirà di portare la capacità complessiva di rigassificazione italiana a 28 miliardi di metri cubi, equivalente ai volumi importati via gasdotto dalla Russia nel 2021, prima del conflitto russo-ucraino.

“L’arrivo della nave a largo di Ravenna, nel pieno rispetto delle tempistiche, mette a disposizione del Paese un asset strategico, che insieme alla Italis Lng ormeggiata a Piombino costituisce uno step fondamentale per la diversificazione delle forniture e la sicurezza energetica del Paese”, ha commentato ancora Stefano Venier. Solo i due rigassificatori in Toscana e Romagna coprono il 13% del fabbisogno nazionale di gas. “Ravenna è un approdo ideale non solo perché ospita sul suo territorio un distretto industriale di eccellenza specializzato nel settore energetico, ma anche per la sua posizione strategica capace di attrarre i flussi di gas in arrivo dall’area del Mediterraneo orientale e non solo”, ha detto l’ad di Snam.

 

Ravenna, nave gnl operativa entro MARZO, contratti da 300 milioni

 

Intanto, nei giorni scorsi è stata pubblicata la procedura concorsuale per individuare il soggetto che consegnerà il primo carico di Gnl alla Bw Singapore, funzionale alle attività di commissioning, che consiste nelle prove di funzionamento e nella messa a punto dell’impianto di rigassificazione della Fsru. Il carico, previsto nel corso del mese di marzo, è propedeutico anche alla costituzione del livello minimo di gas liquido nei serbatoi del terminale, necessario a garantirne la piena operatività.

Con la nave di Ravenna, insomma, salgono a cinque i terminali di rigassificazione: Panigaglia (La Spezia), Adriatic Lng di Rovigo, Olt Fsru a Livorno, Italis Lng a Piombino. Su cui, come noto, pesa ancora l’incognita del teorico spostamento a Vado Ligure a fine 2026. La decisione finale sarà del governo, in Liguria si sono già espressi contro il trasferimento mentre gli operatori portuali toscani hanno chiesto che la nave rimanga dov’è. Perché, se è vero che la questione ambientale è sempre anche sociale ed economica-occupazionale, l’assunto valga anche qui.

 

Besseghini: nel 2023 investiti 4,6 miliardi per l’ACQUA. Gnl, a Ravenna rischio di aumento costi

 

Argomenti

Argomenti

Accedi