L'EVENTO CON ENAC, ADR E ISTITUTO FRAUNHOFER
A Fiumicino DECOLLA Pioneer di Enel: il più grande sistema di stoccaggio d’Italia con il riuso di batterie di auto elettriche per abbattere 16mila tonnellate di CO2 in dieci anni
Sedicimila tonnellate di anidride carbonica in meno da qui al 2035: è questo l’obiettivo del progetto Pioneer inaugurato ieri all’aeroporto di Fiumicino da Enel X insieme a Adr (Aeroporti di Roma), l’Ente nazionale dell’aviazione civile (Enac) e l’Istituto di ricerca Fraunhofer. Il nome prende spunto dalle lettere contenute in airPort sustaInability secONd lifE battEry stoRage, che spiega appunto che si tratterà di un sistema di stoccaggio energetico con il riuso di 762 batterie esauste di auto elettriche (da tre case automobilistiche: Nissan, Mercedes Benz e Stellantis) per immagazzinare l’energia in eccesso prodotta dall’impianto fotovoltaico da 30 megawatt inaugurato a gennaio scorso e coprire così il picco di domanda serale. Sarà il maggior sistema del genere in Italia e tra i maggiori in Europa e contribuirà a far evolvere il polo aeroportuale romano in ottica sempre più green, garantendo flessibilità alla rete.
A lavorare queste batterie è Loccioni, system integrator italiano di riferimento nei settori energia e automotive, che ha trasformato in un Bess (Battery Energy Storage System) da 2.5MW/10 MWh 762 pacchi batteria e moduli non più utilizzabili per la propulsione. Inoltre, non va sottovalutato lo sviluppo di apparecchiature in grado di controllare lo stato di salute delle stesse batterie prima della loro connessione al sistema. Il progetto, inoltre, consentirà di evitare il 100% delle emissioni di gas a effetto serra (GHG) rispetto a una tecnologia convenzionale. Insomma, un modello virtuoso e innovativo di economia circolare riconosciuto anche a livello europeo, che ha visto il progetto Pioneer selezionato tra i vincitori del bando Innovation Fund SSC-2020 promosso dall’Agenzia Europea per il Clima, l’Ambiente e le Infrastrutture (Cinea).
“Una tecnologia giovane”, l’ha definita ieri Nicola Rossi, capo dell’innovazione di Enel, ma “che cresce con un tasso di circa il 70% l’anno e cresce insieme alle rinnovabili, perché di fatto le complementa” e che consente anche una “discesa di prezzo dovuta all’innovazione di scala”. Secondo Rossi, lo storage serve perché “c’è bisogno di una tecnologia che sposti l’energia da quando viene prodotta a quando viene usata”. E “dà anche stabilità alla rete “, in termini di tensione e potenza, e “riduce i rischi economici”, ha aggiunto. Per Francesca Gostinelli, capa di Enel X global retail, Pioneer è anche “un progetto inclusivo perché coinvolge tre case automobilistiche diverse e “un progetto di integrazione”, mettendo a fattor comune “la competenza il know-how di aziende e soggetti italiani”, Enel e Adr. Infine, il ministro delle imprese e il made in Italy Adolfo Urso ha sottolineato che “iniziative come questa dimostrano la capacità dell’Italia di guidare il cambiamento, coniugando sostenibilità ambientale e sviluppo industriale: un equilibrio spesso mancato nelle politiche europee, a partire dal Green Deal. Un modello che può rafforzare il ruolo dell’Italia nella transizione energetica e digitale, a partire dal settore del riciclo”.