La giornata
Pioltello, ASSOLTO Gentile (ex Rfi) e altri manager, una sola condanna
- Santanchè: “Rifletterò sulle mie dimissioni dopo l’udienza preliminare”. La Camera respinge la sfiducia
- Saipem-Subsea, Meloni: “grande soddisfazione, nasce prima azienda globale dell’ingegneria energetica
- Il cda di Fibercop esamina i dati 2024 e approva il budget 2025. Sarmi: “Risultati in linea con piano pluriennale
- Von der Leyen terrà il dialogo strategico sull’acciaio il 4 marzo
- Demanio: direzione operativa da 8 mln per il Parco della Giustizia a Bari
IN SINTESI
Una sola condanna a 5 anni e 3 mesi – per Marco Albanesi, ex responsabile dell’unità di Brescia di Rfi – e otto assoluzioni, tra cui quella dell’ex Ad di Rfi Maurizio Gentile e della stessa società. È la sentenza di primo grado del Tribunale di Milano nel processo sul disastro ferroviario di Pioltello del 25 gennaio 2018, in seguito al deragliamento del treno regionale Cremona-Milano Porta Garibaldi, in cui morirono tre donne e oltre 200 persone rimasero ferite o subirono traumi psicologici. Gli altri manager assolti sono Umberto Lebruto e Vincenzo Macello, imputati in qualità di ex direttore di Produzione di Rfi ed ex direttore territoriale della Lombardia. Assolti anche Andrea Guerini, ex responsabile delle Linee Sud della Dtp di Milano; Moreno Bucciantini, ex capo reparto Programmazione e controllo; Ivo Rebai, all’epoca a capo della Struttura operativa ingegneria della Dtp di Milano; e Marco Gallini, ex dirigente Struttura organizzativa diagnostica. Assolti “per non aver commesso il fatto”. Per Gentile, Lebruto e Macello è stata cancellata pure l’accusa di “omissione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro”. In più, il “non doversi procedere” su una parte di accuse di lesioni per le quali mancavano le querele, essendo venuta meno l’aggravante di aver violato le normative sulla sicurezza. Solo per Bucciantini, Rebai e Gallini la stessa Procura aveva chiesto assoluzioni. Rfi prende atto dell’assoluzione della società, dell’ex ad e degli allora direttori di produzione nazionali e territoriali. L’azienda non rilascia commenti, pur esprimendo, in una nota, grande soddisfazione per l’accoglimento da parte del Tribunale delle argomentazioni volte a dimostrare l’infondatezza delle accuse. Ancora una volta, Rfi rinnova il proprio cordoglio per le vittime e ribadisce la propria vicinanza alle famiglie.
Santanché: “Rifletterò sulle mie dimissioni dopo l’udienza preliminare”. La Camera respinge la sfiducia
“A breve ci sara’ un’altra udienza preliminare, le cose non sono andate come alcuni raccontano, ma aspettiamo, perche’ fino ad adesso abbiamo sentito solo l’accusa, e’ certo che in quell’occasione faro’ una riflessione, perche’ e’ giusto che io la faccia, che portera’ anche a valutare mie dimissioni, ma vi dico una cosa: lo faro’ da sola, lo faro’ solo con me stessa, non avro’ nessun tipo di pressione, di costrizione, o di paventati ricatti, saro’ guidata solo dal rispetto per il mio presidente del Consiglio, per l’intero Governo, per la maggioranza, ma soprattutto per l’amore, per il mio partito, Fratelli d’Italia, dove non vorro’ mai diventare un problema”. A dichiararlo è stata il ministro del Turismo, Daniela Santanche’, nell’Aula della Camera, replicando prima delle procedure di voto della mozione delle opposizioni sulla richiesta di sfiducia. La prossima udienza riguardera’ la vicenda relativa alla cig-Covid. L’Aula della Camera ha respinto la mozione di sfiducia nei confronti di Santanchè. I voti contrari sono stati 206, quelli favorevoli 134 e un astenuto. Da registrare il commento giunto da Fratelli d’Italia. “Abbiamo apprezzato – ha dichiarato il vicepresidente di FdI alla Camera Massimo Ruspandini – l’intervento del ministro Santanchè che ha giustamente rivendicato gli ottimi risultati ottenuti dal governo in materia di turismo e la capacità di riaffermare la centralità del comparto nell’economia italiana e nell’azione dell’esecutivo. Ha giustamente rivendicato di pretendere che valga anche per lei la presunzione di innocenza prevista dalla costituzione specie in casi complessi come quelli che la riguardano. Va però ringraziata anche per quello che ha chiaramente detto al termine del suo intervento e cioè che, qualora venga malauguratamente rinviata a giudizio per la vicenda Inps, farebbe prevalere il cuore alla ragione e lascerebbe il suo incarico governativo per amore e rispetto di Fdi e del presidente del Consiglio”.
Saipem-Subsea, Meloni: “grande soddisfazione, nasce prima azienda globale dell’ingegneria energetica”
“Accolgo con grande soddisfazione la notizia dell’accordo di fusione tra l’italiana Saipem e la norvegese Subsea 7, operazione estremamente rilevante che consentirà di far nascere la prima azienda globale nel settore dell’ingegneria energetica. Il futuro gruppo avrà sede in Italia e metterà a fattor comune i punti di forza che caratterizzano già oggi Saipem e Subsea 7, due realtà altamente complementari per presenza geografica, competenze, capacità, flotte navali e tecnologia. Questo accordo rappresenta un’ulteriore testimonianza della solidità e della vitalità del Sistema Italia e delle eccellenze economiche, produttive e industriale che ne fanno parte”. Lo ha dichiarato la premier, Giorgia Meloni, commentando l’accordo annunciato domenica scorsa. Intanto, come emerge dal preconsuntivo esaminato dal cda, la performance di Saipem nel 2024 conferma, per il terzo anno consecutivo, la traiettoria di crescita e di miglioramento della marginalità del Gruppo, unitamente all’accelerazione della generazione di cassa e al rafforzamento della posizione finanziaria. I ricavi del 2024 si attestano a 14,5 miliardi di euro e l’EBITDA adjusted a 1,3 miliardi di euro, corrispondenti a una crescita rispettivamente del 23% e del 44% rispetto all’anno precedente. L’utile netto del 2024 si attesta a 306 milioni di euro, con un incremento del 70% rispetto al 2023. Con ordini acquisiti record pari a 18,8 miliardi di euro nel 2024, il portafoglio ordini ha raggiunto il massimo storico di 34 miliardi di euro, fornendo un’ottima visibilità sugli obiettivi del Piano Strategico. Il Piano Strategico 2025-2028 conferma il percorso di riduzione del rischio operativo del Gruppo, con una accelerazione del riposizionamento dell’Engineering & Construction Onshore e l’offerta di un nuovo servizio di Project Management Consultancy. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato un aggiornamento della dividend policy che prevede la distribuzione agli azionisti di almeno il 40% del Free Cash Flow dopo il rimborso delle passività per beni in leasing. In coerenza con l’aggiornamento della dividend policy, il Consiglio di Amministrazione intende proporre il pagamento di un dividendo di 333 milioni di euro1 nel 2025 (sulla base dei risultati 2024) e prevede un dividendo di almeno 300 milioni di dollari nel 2026 (sulla base dei risultati 2025). Inoltre, con l’obiettivo di raggiungere un credit rating di livello investment grade, Saipem si impegna a ridurre il debito lordo (pre-IFRS 16) di circa 650 milioni di euro rimborsando tutte le passività in scadenza nel periodo 2025-2027.
Il cda di Fibercop esamina i dati 2024 e approva il budget 2025. Sarmi: risultati in linea con piano pluriennale
Il Consiglio di Amministrazione di FiberCop presieduto da Massimo Sarmi, ha esaminato ieri i risultati preliminari pro-forma relativi al 2024 e approvare il budget 2025. I risultati per l’intero 2024, sottoposti a revisione contabile, saranno pubblicati in una fase successiva al seguito dell’approvazione del cda. I ricavi si attestano a circa 3,9 miliardi di euro a dicembre 2024, su base normalizzata e pro-forma. L’EBITDA normalizzato dopo il leasing (EBITDAaL), escludendo alcune voci non ricorrenti e one-off, si colloca a circa 1,9 miliardi di euro (2).Con l’accelerazione del piano di investimenti FiberCop ha realizzato nel 2024 significativi capex pari a 2,4 miliardi di euro, in linea con tutti gli obiettivi, inclusi quelli relativi al “Piano Italia 1 Giga” del PNRR. Gli investimenti effettuati nel 2024 per la posa della fibra FTTH, hanno consentito la copertura di ulteriori unità immobiliari pari a circa 2 milioni nel 2024, in linea con gli obiettivi dell’azienda. Inoltre, il budget 2025, presentato al Consiglio e approvato all’unanimità, è in linea con il piano pluriennale predisposto e approvato dagli azionisti al momento dello scorporo della rete di TIM.
Il budget riafferma anche il forte impegno nel programma di investimenti per la copertura in fibra FTTH di oltre 2 milioni di nuove unità immobiliari, che consentiranno il pieno raggiungimento degli obiettivi relativi al PNRR, insieme ad investimenti per l’aggiornamento tecnologico della rete backbone e il potenziamento di altri elementi della rete. “I risultati di oggi, in linea con il piano pluriennale, sono una chiara testimonianza della solidità e continuità del percorso che l’azienda ha intrapreso e intende perseguire”, ha commentato Massimo Sarmi, Presidente e Amministratore delegato di FiberCop. “La società sta accelerando la posa della fibra e la dismissione della rete in rame, con l’obiettivo di assicurarsi maggiori benefici in termini di innovazione, sostenibilità ambientale e sociale. Attraverso un consistente piano di investimenti, e insieme a un solido management team siamo motivati a migliorare ulteriormente la qualità della rete e delle attività, in collaborazione con i nostri azionisti. Ci guida la missione di affermarci come campione digitale del Paese”.
Von der Leyen terrà il dialogo strategico sull’acciaio il 4 marzo
La presidente von der Leyen terrà il dialogo strategico sull’acciaio il 4 marzo e annuncerà il piano d’azione per l’acciaio e i metalli Come annunciato dalla Presidente von der Leyen il 7 febbraio , la Commissione europea istituirà un Dialogo strategico sull’acciaio, volto a tracciare una rotta decisiva per il futuro dell’industria siderurgica europea. L’iniziativa sottolinea il fermo impegno della Commissione nei confronti di questo settore strategico, riconoscendone il ruolo centrale nell’innovazione, nella crescita, nell’occupazione e nella più ampia autonomia strategica dell’UE. Sulla base di un’intesa comune sulle sfide future, il vicepresidente esecutivo Séjourné è stato incaricato di elaborare un piano d’azione specifico per l’acciaio e i metalli, che sarà lanciato nella primavera di quest’anno. La Presidente Ursula von der Leyen ha affermato: ” L’industria siderurgica è un settore chiave del nostro mercato unico europeo. Allo stesso tempo, questo settore è di fondamentale importanza nella nostra lotta contro il cambiamento climatico. Il dialogo strategico aiuterà a sviluppare un piano d’azione concreto per affrontare le sfide uniche di questo settore nella transizione industriale pulita. Vogliamo garantire che l’industria siderurgica europea sia competitiva e sostenibile a lungo termine”.
Di fronte a sfide senza precedenti (aumento dei costi energetici, problemi di accesso alle materie prime, concorrenza globale sleale e nuove tariffe statunitensi), l’industria siderurgica necessita di azioni mirate. Lo Strategic Dialogue on Steel mira a fornire un piano solido e attuabile per il futuro del settore. Il 4 marzo, la Presidente Ursula von der Leyen presiederà la riunione di alto livello dello Strategic Dialogue on Steel. I principali rappresentanti dell’intera filiera dell’acciaio, tra cui produttori di acciaio, fornitori di materie prime, acquirenti e rappresentanti dei partner sociali e della società civile sono stati invitati a partecipare a questa riunione. Il Dialogo si baserà sulle fondamenta gettate dal Compasso della competitività dell’UE di recente pubblicazione e dal prossimo EU Clean Industrial Deal. I punti chiave della discussione includeranno come migliorare la competitività e la circolarità, guidare la transizione pulita, la decarbonizzazione e l’elettrificazione, garantire relazioni commerciali eque e un campo di gioco equo a livello internazionale. Ulteriori informazioni sono disponibili nella Nota concettuale allegata che guiderà le discussioni nel Dialogo strategico. La Commissione informerà e consulterà il Consiglio e il Parlamento europeo durante tutto il processo di dialogo. Saranno inoltre condotte consultazioni più ampie con altre parti interessate in tutto il settore.
Demanio: direzione operativa da 8 milioni per il Parco della Giustizia a Bari
L’Agenzia del Demanio affida il servizio di direzione operativa, ispezione di cantiere e coordinamento della sicurezza in fase di esecuzione dei lavori finalizzati alla valorizzazione e rigenerazione urbana sostenibile dell’area delle ex caserme Milano e Capozzi a Bari. L’intervento rientra nel piano delle opere per il nuovo Parco della Giustizia che prevede la riqualificazione di un’area di 15 ettari in disuso. Il bando da 7.967.587 euro rimane aperto fino all’8 aprile.
Energia nucleare, Eurostat: lieve aumento della produzione di energia nucleare
Nel 2023, 13 paesi dell’UE con produzione di elettricità nucleare hanno generato 619.601 gigawattora (GWh) di elettricità, con un aumento dell’1,7% rispetto al 2022, dovuto in gran parte al completamento della manutenzione dei reattori nucleari da parte della Francia. Le centrali nucleari di questi 13 paesi hanno rappresentato il 22,8% della produzione totale di elettricità nell’UE. Il più grande produttore nucleare dell’UE, la Francia, ha generato il 54,6% dell’energia nucleare dell’UE (338 202 GWh). La Spagna è seguita con 58 873 GWh (9,2%), davanti alla Svezia (48 470 GWh; 7,8%) e alla Finlandia (34 308 GWh; 5,5%). La Germania ha generato un totale di 7.216 GWh all’inizio del 2023 prima di terminare completamente la produzione nucleare ad aprile. Questo paese dell’UE è stato il secondo produttore nell’UE fino al 2021. I paesi dell’UE che nel 2023 facevano più affidamento sull’elettricità nucleare erano la Francia (65,0% di tutta l’elettricità generata) e la Slovacchia (62,0%). Al contrario, solo l’1,4% dell’elettricità prodotta in Germania e il 3,3% nei Paesi Bassi proveniva da centrali nucleari.
Rifiuti, Assosoftware-Assintel: su Rentri prorogare l’entrata in vigore delle sanzioni
In merito al Registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti (Rentri), “è necessario prevedere una proroga di alcuni mesi dell’entrata in vigore delle sanzioni ai danni delle imprese, al fine di incentivare un rapido adeguamento alle novità normative, pur mantenendo un ‘periodo cuscinetto’ per gli operatori nella fase di avviamento”. Senza questo intervento il rischio di danni operativi e sanzioni per le imprese è elevato, nonostante l’impegno delle associazioni e delle software house”. A lanciare l’appello sono, in una nota, AssoSoftware, associazione italiana dei produttori di software, aderente a Confindustria, e Assintel, associazione nazionale Imprese ict, aderente a Confcommercio, che stanno raccogliendo in questi giorni numerose richieste di assistenza da parte delle software house e dei loro clienti, che manifestano un clima di difficoltà legato agli adempimenti del Rentri. AssoSoftware e Assintel sollecitano quindi “il Governo ad attivarsi per trovare una soluzione che dia respiro alle imprese e allo stesso tempo eviti che si blocchi il processo di digitalizzazione del comparto”. Per le due associazioni di categoria, “il numero elevato di soggetti obbligati, tantissimi non informatizzati, l’attivazione contemporanea al Rentri di nuove modulistiche di registri e formulari non presenti nella prima fase di sperimentazione, il rilascio tardivo di istruzioni operative e regole tecniche – ultime il 10 e 17 c.m. – e la conseguente mancata sperimentazione dei numerosi casi d’uso introdotti nella seconda fase, stanno mettendo a dura prova l’intera filiera”.
Milano Cortina 2026, le imprese dell’edilizia: “Firmato protocollo condiviso a tutela di sicurezza e trasparenza dei lavori”
“Un passo significativo per la lotta all’illegalità e la promozione della sicurezza nei cantieri legati a un evento di rilevanza internazionale come le Olimpiadi Milano- Cortina”. Così le associazioni datoriali dell’edilizia Ance, Anaepa Confartigianato Edilizia, Cna Costruzioni, Fiae Casartigiani, Claai Edilizia, Agci Produzione e Lavoro, Confcooperative Lavoro e Servizi, Legacoop Produzione e Servizi, Confapi Aniem definiscono il Protocollo d’intesa per la sicurezza, la regolarità e la qualità del lavoro nei cantieri relativi alle opere e infrastrutture per i Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali di Milano-Cortina 2026, sottoscritto oggi presso il Viminale. “L’accordo conferma l’impegno comune della filiera delle costruzioni”, aggiungono i
rappresentanti delle associazioni datoriali, “per promuovere in sinergia con le istituzioni un contesto di legalità e trasparenza, essenziale per garantire il rispetto delle normative e la tutela dei diritti di lavoratrici e lavoratori e per lo sviluppo economico del Paese e la competitività delle imprese”. A siglare l’intesa i rappresentanti delle associazioni datoriali con i sindacati del settore edile (Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil), la Commissione Nazionale per le Casse Edili – CNCE e il direttore della Struttura per la prevenzione antimafia, prefetto Paolo Canaparo. Il Protocollo si inserisce nell’ambito delle Linee guida adottate dal Cipess per il contrasto alle infiltrazioni criminali nell’affidamento e nell’esecuzione dei contratti pubblici e prevede misure stringenti di controllo e monitoraggio dei flussi di manodopera, con l’istituzione di specifici tavoli di monitoraggio presso le prefetture e i commissariati del Governo interessati. Tra gli obiettivi principali dell’accordo quello di rafforzare la tutela della sicurezza e della salute delle lavoratrici e dei lavoratori nei cantieri, assicurando la corretta applicazione dei contratti collettivi nazionali e territoriali, nonché delle normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro. Il Protocollo prevede inoltre l’adozione di criteri di aggiudicazione basati sulla qualità dell’offerta, con particolare attenzione alla sicurezza sul lavoro e l’introduzione di misure di tutela retributiva per le lavoratrici e i lavoratori impiegati negli appalti e subappalti.
Arginare la presenza della criminalità organizzata nel sistema del ‘subappalto a cascata’, rafforzando la cornice di legalità nelle imprese: è questa, come evidenziano le tre sigle sindacali degli edili, la linea tracciata dal protocollo d’intesa “Un’azione congiunta tra pubblico, privato e sindacati del settore delle costruzioni con l’obiettivo di avere un riferimento operativo per tutte le stazioni appaltanti, servendo da guida per l’intero comparto dei lavori pubblici per contrastare lavoro irregolare e dumping contrattuale, garantendo condizioni di sicurezza. Uno strumento che ci permette, attraverso un’attenta selezione delle imprese, di valutare a monte l’organizzazione dell’attività di cantiere nelle varie fasi dell’appalto e del subappalto”, dicono le sigle sindacali unitariamente. Quindi “L’accordo rafforza la nostra contrarietà al ‘subappalto a cascata’ – spiegano i sindacati – con l’impegno delle parti al potenziamento della prevenzione dei rischi. Nel contempo si conviene che le imprese appaltatrici e subappaltatrici assicurino osservanza delle disposizioni in materia di sicurezza, garantendo la formazione e la preparazione adeguata prima di accedere al cantiere o alla fabbrica. Si riconosce il ruolo fondamentale svolto nel settore edile dagli Enti Bilaterali, presidio di legalità e che operano per garantire regolarità contrattuale, formazione professionale adeguata e qualificata e servizi di assistenza in materia di salute e sicurezza. Altresì viene prevista una maggiore responsabilizzazione dei committenti e di tutti gli attori del sistema di prevenzione anche attraverso la promozione del badge digitale di cantiere per monitorare e gestire l’afflusso di manodopera e la corretta applicazione dei contratti codificati nazionali di settore”. Si prevede, inoltre, “l’attivazione di un Tavolo di monitoraggio con la partecipazione di tutte le parti sottoscrittrici per valutare lo stato di attuazione dell’accordo, ed eventuali integrazioni e criticità”. Infine, “questo sistema consente di elaborare il protocollo di legalità nell’ambito delle gare pubbliche pertanto costituisce uno strumento di prevenzione dei fenomeni di corruzione e le infiltrazioni criminali. Un esempio di pratica virtuosa che può essere estesa in tutto il territorio nazionale”.
Webuild: aperto ai passeggeri il collegamento diretto tra M4 e M2 nella stazione metro di Sant’Ambrogio, si dimezzano i tempi di scambio
Uno scambio tra le linee metro M4 e M2 di Milano nella stazione Sant’Ambrogio diretto e più agevole: è stato infatti aperto ai passeggeri il corridoio pedonale coperto realizzato dal Gruppo Webuild per il collegamento tra le due linee, che mostra ai cittadini i ritrovamenti medievali rinvenuti durante i lavori grazie ad una pavimentazione in vetro che diventa così una grande teca. L’utilizzo del corridoio segna il dimezzamento dei tempi di cambio linea, evitando ai passeggeri di dover risalire in superficie e percorrere un tratto pedonale all’aperto. L’intervento rientra nei lavori del Gruppo Webuild, per conto del Comune di Milano, per la realizzazione della linea M4 che dall’apertura completa dello scorso ottobre permette a circa 135mila passeggeri al giorno di attraversare la città da ovest ad est in soli 30 minuti, grazie alle 21 stazioni e ai 15 chilometri di linea che corrono dalla stazione San Cristoforo all’aeroporto di Linate. La realizzazione del corridoio rappresenta un esempio virtuoso di convivenza tra innovazione infrastrutturale e tutela del patrimonio storico. Il tunnel presenta infatti una grande teca di vetro calpestabile di circa 50 metri quadrati, sui 70 metri lineari totali del collegamento, che protegge il reperto ritrovato e valorizzato durante i lavori: un muro lungo 35 metri un tempo parete di contenimento del Naviglio San Gerolamo. La soluzione progettuale adottata, appositamente studiata per conservare e valorizzare le strutture rinvenute, permette di percorrere il collegamento tra le due metro esattamente lungo il “letto” del Naviglio medievale, tra il muro di contenimento in blocchi di ceppo lombardo e le strutture collegate originariamente alla Pusterla di Sant’Ambrogio. La conservazione dell’antica pavimentazione del corridoio è solo uno di una serie di interventi realizzati da Webuild per preservare e valorizzare le preesistenze storiche e archeologiche emerse durante i lavori per la realizzazione della Linea M4, così come già avvenuto in altri progetti infrastrutturali seguiti dal Gruppo in Italia e nel mondo, dalla Linea C della Metro di Roma alla Metro di Salonicco in Grecia. Con la M4, sotto il coordinamento della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Milano, Webuild ha già restituito alla città reperti del passato, come un tratto dell’antica cerchia muraria del naviglio collocate nella Stazione De Amicis, la Colonna del Verziere e la Statua del Redentore in Largo Augusto, la Ruvida Colonna – rinvenuta in occasione del temporaneo spostamento della Colonna del Verziere, che era stata rimossa proprio per consentire la costruzione della nuova Linea M4 –, il Busto di Cesare Correnti in Piazza della Resistenza Partigiana, il muro medievale in via Francesco Sforza e il Monumento della Madonna della Rassegnazione.
Cdp, Andrea Nuzzi nuovo direttore del business
Dal prossimo 1° marzo Andrea Nuzzi sarà il nuovo Direttore del Business di Cassa Depositi e Prestiti. A Nuzzi andranno le responsabilità su imprese, istituzioni finanziarie e infrastrutture. Nuzzi, in Cassa dal 2016 dove ricopre attualmente il ruolo di Responsabile Imprese e Istituzioni Finanziarie, è laureato alla Luiss in Economia e Commercio e ha maturato precedenti esperienze manageriali in McKinsey, Consiglio degli Esperti del Dipartimento del Tesoro (MEF), ExxonMobil e Banca Popolare di Bari. Nel nuovo incarico, Nuzzi risponderà all’amministratore delegato e direttore generale di CDP, Dario Scannapieco.
Dils entra nel mercato spagnolo con Lucas Fox
Dils entra nel mercato spagnolo con Lucas Fox. Il gruppo europeo di real estate con sede in Italia annuncia la siglato di un accordo per l’acquisizione della quota di maggioranza di Lucas Fox, il principale operatore indipendente nel mercato immobiliare residenziale in Spagna, con oltre 20 anni di esperienza e un forte focus sulla compravendita di immobili di pregio. La chiusura dell’operazione è prevista entro il primo trimestre del 2025. La partnership, si legge in una nota, consente a Dils di esportare anche in Spagna il suo modello di business distintivo, sviluppato con successo nel mercato italiano e già implementato nei Paesi Bassi e in Portogallo. Fondata nel 2005, Lucas Fox ha ricavi lordi superiori a 30 milioni di euro (incluso il network in franchising); l’azienda conta più di 250 professionisti e opera su tutto il territorio spagnolo dalla sede di Barcellona, con uffici in città chiave come Madrid e Valencia e nelle principali destinazioni lifestyle, tra cui la Costa Brava, la Costa del Sol e la Costa Blanca. DILS punta alla trasformazione del settore immobiliare attraverso l’innovazione digitale e tecnologica. L’azienda ha delineato ”un importante piano di investimenti in Spagna, mirato ad accelerare la crescita e portare innovazione nel segmento residenziale, concentrandosi sui nuovi sviluppi, e ad espandersi anche nei servizi di commercial real estate, tra cui uffici, retail, logistica e hospitality. Madrid rappresenta un focus strategico, con un piano di investimenti significativo e un’importante operazione di talent acquisition. L’obiettivo è far crescere il team fino a circa 400 professionisti in tutto il paese nei prossimi tre anni.
M.C.C.