La giornata

Contratti, è stato firmato il Ccnl unico dei servizi ambientali

  • Pedemontana Lombarda, presentato il progetto operativo di bonifica per la tratta Lentate-Cesano Maderno
  • Accelera l’inflazione nei Paesi dell’area Ocse, trainata dai prezzi dell’energia
  • Bankitalia, a maggio i prestiti ai privati calano del 2% annuo, i tassi sui mutui scendono al 4,04%

09 Lug 2024

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Si fondono i due contratti collettivi nazionali di lavoro dei servizi ambientali e vede la luce il nuovo contratto unico di settore che interessa circa 100 mila lavoratori di imprese pubbliche e private. Passi avanti per il progetto di bonifica dei terreni della nuova tratta della Pedemontana Lombarda. Dall’Ocse arrivano i dati sull’inflazione di maggio che registra un aumento sulla spinta dei prezzi dell’energia. Secondo le rilevazioni di Bankitalia, a maggio calano i prestiti ai privati e calano lievemente i tassi sui mutui

 

Si è concluso ufficialmente il percorso di unificazione contrattuale del Ccnl dei servizi ambientali, attività ad ampio spettro che vanno dallo spazzamento e raccolta dei rifiuti sino al trattamento e al riciclo. Interessati sono circa 100 mila lavoratori di imprese pubbliche, rappresentate da Utilitalia, e private, rappresentate da Assoambiente. La formale “fusione” dei due contratti collettivi nazionali di lavoro del settore dei servizi ambientali, già in parte realizzata il 18 maggio 2022 con una storica negoziazione unificata del rinnovo del Ccnl Utilitalia 10 luglio 2016 – sottoscritto nel 2018 anche da Confindustria-Cisambiente, Lega coop Produzione e Servizi, Confcooperative e AGCI – e del Ccnl Assoambiente 6 dicembre 2016, che ha visto Utilitalia come capofila, si perfeziona con la stesura unificata ieri siglata a Roma da tutte le associazioni datoriali con le organizzazioni sindacali di categoria Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fiadel, che suggella il Ccnl 18 maggio 2022 come Ccnl unico di settore. Oggi a pieno titolo può qualificarsi come il contratto di riferimento in cui tutti gli operatori rappresentativi del settore si possono riconoscere, il contratto leader di settore cui si richiama la legislazione in materia di appalti pubblici e che le stazioni appaltanti potranno indicare in ogni procedura competitiva per l’assegnazione dei servizi ambientali. Il passo successivo è quello di avviare la richiesta di un codice unico all’archivio dei contratti Cnel, in luogo dei preesistenti due codici K541 e K531, per completare formalmente il processo d’individuazione del Ccnl di settore che è fondamentale nell’attuale fase di implementazione del PNRR, che si caratterizza per l’effettuazione di numerose gare di appalto. “La stesura unificata del CCNL, che fa nascere il CCNL unico di settore – spiega il presidente di Utilitalia, Filippo Brandolini – rappresenta un risultato contrattuale importantissimo, per il quale desidero ringraziare le altre parti datoriali e le organizzazioni sindacali, che tutte hanno contribuito alla positiva conclusione. Utilitalia ha ricoperto un ruolo decisivo nel processo di aggregazione e di armonizzazione delle norme che ha richiesto un lavoro lungo più di due anni e che Utilitalia ha portato avanti con la responsabilità e la consapevolezza di essere associazione altamente rappresentativa del settore ambientale”.  Le imprese associate a Utilitalia, in qualità di organizzazione datoriale, occupano infatti oltre il 50% degli oltre 100.000 lavoratori del settore (senza contare l’indotto) e servono oltre il 55% della popolazione italiana. “Per Utilitalia – conclude Brandolini – questo processo di unificazione segue un percorso analogo a quelli già intrapresi dalla Federazione per i CCNL unici dei settori gas-acqua ed elettrico, realizzati all’inizio degli anni 2000. In un momento storico in cui il sistema contrattuale è in sofferenza per l’eccessiva proliferazione dei contratti di settore, la conclusione di un CCNL unico di settore rappresenta un’operazione in controtendenza che potrà contrastare il dumping contrattuale. Ora il contratto unico dei servizi ambientali dovrà essere applicato a tutta la filiera ed a prescindere dalla forma societaria dell’impresa o dal modello di gestione”. A esprimere “piena soddisfazione per il risultato raggiunto dopo un lungo e laborioso negoziato” è il presidente di Assoambiente, Chicco Testa per il quale “il contratto unificato porterà maggiore equilibrio in un settore delicato e in un sistema degli appalti molto complesso e pieno di criticità”.

Pedemontana Lombarda, presentato il progetto operativo di bonifica per la tratta Lentate-Cesano Maderno

È stato presentato ieri a Seveso, il Progetto Operativo di Bonifica (Pob) relativo alla realizzazione della nuova tratta dell’Autostrada Pedemontana Lombarda che va da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno. Gli interventi sono stati illustrati nel corso del secondo incontro dell’assise permanente a cui hanno partecipato i Sindaci dei Comuni vicini al passaggio dell’autostrada e le associazioni ambientaliste, assieme a Regione Lombardia, CAL, Webuild, Autostrada Pedemontana Lombarda, ARPA, istituzioni e associazioni ambientaliste del territorio interessato dal passaggio della tratta B2 dell’opera. Il tavolo di confronto è nato dalla volontà dei Sindaci dei Comuni vicini al passaggio dell’autostrada, coordinati dal primo cittadino di Cesano Maderno Gianpiero Bocca. Si tratta di vera e propria “assise collegiale permanente” per condividere le informazioni relative alle attività di bonifica e le modalità di svolgimento delle operazioni, per rassicurare sulla qualità dell’intervento e sulle misure dedicate alla salvaguardia delle comunità e dei lavoratori del cantiere. L’impegno di tutti gli attori al tavolo a riunirsi e comunicare continuerà nei prossimi mesi, quando la bonifica entrerà nel vivo. A introdurre le linee guida delle operazioni di bonifica è stata Autostrada Pedemontana Lombarda, che ne ha curato la fase progettuale, mentre i rappresentanti di Pedelombarda Nuova Spa – che si occuperà della realizzazione – hanno illustrato le modalità di cantierizzazione, l’ubicazione delle aree, le modalità di bonifica e le misure messe in campo per il monitoraggio e la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori del cantiere. Il Pob  presentato per le Tratte B2 e C (da Lentate sul Seveso a Cesano Maderno e da Cesano Maderno a Vimercate) e approvato dagli Enti competenti, riguarda le aree interessate dall’incidente ICMESA del 1976 e consiste in opere di scavo e smaltimento del terreno che fu contaminato da diossine e furani. La bonifica consiste nello scavo delle sorgenti di contaminazione e nello smaltimento delle terre, che verranno poi trasportate in mezzi chiusi e smaltite in idonei impianti off-site: questa modalità consente il raggiungimento degli obiettivi di bonifica in maniera efficace e ottimizzando i tempi. Durante tutto il periodo di esecuzione dei lavori sarà effettuato un costante monitoraggio dell’eventuale dispersione di polveri nell’aria, andando a misurare il particolato PM10 e PM2.5 ed il parametro diossine Le opere inizieranno nell’estate 2024, con i primi campionamenti ante operam, cui seguiranno per operazioni di cantierizzazione e le verifiche necessarie. Gli scavi saranno previsti a seguire. A conclusione delle attività di scavo sarà accertato il raggiungimento degli obiettivi di bonifica per ogni area, attraverso l’analisi di campioni di fondo scavo e parete, in contraddittorio con ARPA. È prevista una costante collaborazione con gli Enti di Controllo (ARPA) e sarà compito della Provincia di MB certificare l’avvenuta bonifica per ogni Lotto funzionale, a seguito degli esiti (positivi) di collaudo e delle verifiche condotte.

Accelera l’inflazione nei Paesi dell’area Ocse, trainata dai prezzi dell’energia

A maggio l’indice dei prezzi al consumo dell’Ocse su base annua sale al 5,9% dal 5,7% di aprile. Il dato, rileva l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico,  si mantiene pari o poco sotto il 6% da ottobre 2023. L’inflazione complessiva e’ aumentata in 18 dei 38 paesi Ocse ed è diminuita in 13. La Turchia segna ancora un nuovo record con un balzo dal 69,8% al 75,4%. Di contro, l’Italia con l’indice allo 0,8% mantiene uno dei livelli più bassi in assoluto nell’area Ocse e risulta il migliore tra i Paesi del G7. Sul dato di maggio, spiega l’organizzazione con sede a Parigi, incide in particolare l’inflazione energetica passata da -0,1% di aprile al 2,5%, il livello più alto da febbraio 2023. L’inflazione ‘core’ dell’area Ocse (inflazione al netto di alimentari ed energia) è rimasta sostanzialmente stabile al 6,1% a maggio dopo il 6,2% ad aprile. L’inflazione alimentare si è stabilizzata leggermente al 4,8% e comunque al di sotto del 5% per il terzo mese consecutivo, dopo un continuo calo tra novembre 2022 e marzo 2024. Nel G7 l’inflazione complessiva su base annua è rimasta stabile al 2,9% a maggio. L’inflazione dei prodotti alimentari è  leggermente diminuita, mentre i prezzi dell’energia sono diminuiti su base annua a un ritmo più lento rispetto ad aprile. L’Italia ha continuato a registrare l’inflazione complessiva più  bassa del G7 grazie a ‘una deflazione energetica forte e persistente’, ovvero -11,7% dopo -12,1% in aprile. L’aumento più elevato dell’inflazione complessiva (al 2,8% dal 2,5%) è stato registrato in Giappone, dove l’inflazione energetica è aumentata fortemente, in parte a causa della graduale eliminazione dei sussidi ai servizi di pubblica utilità. L’inflazione energetica è aumentata nettamente in Francia (5,4% dal 3,7%), con il dato complessivo è salito al 2,3% dal 2,2%. In Germania l’inflazione è aumentata al 2,4% dal 2,2%, nel Regno Unito è calata  al 2,8% dal 3%. Oltreoceano, in Canada è aumentata al 2,9% dal 2,7% e negli Usa è lievemente scesa al 3,3% dal 3,4%. Nell’area euro l’inflazione a maggio è salita leggermente al 2,6% da 2,4% di aprile. Per l’inflazione ‘core’ si tratta del primo aumento dal giugno 2023. La stima ‘flash’ di Eurostat per giugno registra un’inflazione complessivamente stabile al 2,5%, con scarse variazioni nel dato ‘core’ e in quello energetico rispetto a maggio. Nel G20 l’inflazione a maggio è stata in media del 7,3% dal 7,1% di aprile.

Bankitalia: a maggio i prestiti ai privati calano del 2% annuo, i tassi sui mutui scendono al 4,04%

A maggio i prestiti al settore privato, corretti sulla base della metodologia armonizzata concordata nell’ambito del Sistema Europeo delle Banche Centrali (SEBC), sono diminuiti del 2,0 per cento sui dodici mesi (-2,2 nel mese precedente). E’ quanto emerge dalle rilevazioni diffuse dalla Banca d’Italia. I prestiti alle famiglie si sono ridotti dell’1,1 per cento sui dodici mesi (-1,2 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 3,1 per cento (-3,4 nel mese precedente). I depositi del settore privato sono diminuiti dello 0,1 per cento (-1,6 in aprile); la raccolta obbligazionaria è aumentata del 18,8 per cento (21,6 in aprile). Sempre a maggio i tassi di interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 4,04 per cento (4,09% in aprile); la quota di questi prestiti con periodo di determinazione iniziale del tasso fino a 1 anno e’ stata del 10 per cento (14 nel mese precedente). Il TAEG sulle nuove erogazioni di credito al consumo si e’ collocato al 10,66 per cento (10,59 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 5,38 per cento (5,30 nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,72 per cento, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,14 per cento. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all’1,05 per cento (1,04 nel mese precedente).

 

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