RIGENERAZIONE
Roma: una nuova palazzina e più verde per la Città Giudiziaria, al via concorso internazionale per piazzale Clodio
Un maxi intervento da 80 milioni di euro, a basso impatto ambientale, realizzato puntando a massimizzare l’uso di superfici “già compromesse sul piano ambientale” e che prevede anche un nuovo parcheggio interrato. Entro luglio ci sarà l’indizione del bando e l’intero progetto dovrà vedere luce non oltre il 30 aprile 2029.


IN SINTESI
Una nuova città giudiziaria vedrà la luce entro il 2029 a Roma. Dopo anni di discussioni prende finalmente forma la nuova Città Giudiziaria di piazzale Clodio: nella parte adibita a parcheggio accanto a quello che i residenti chiamano “il pratone”, sorgerà un nuovo edificio, alto al massimo 24 metri, frutto di un concorso di architettura internazionale. Il resto della zona, attualmente un’area incolta e abbandonata, diventerà un vero e proprio parco: la porta di ingresso alla riserva di Monte Mario.
Il decreto regionale che definisce l’iter è stato presentato, il 6 maggio, nella sede della Regione Lazio: prevista oltre la riqualificazione delle strutture anche la realizzazione di parcheggio sotterraneo. Investimento previsto: circa 80 milioni di euro. Entro luglio ci sarà l’indizione del bando di progettazione e l’intero intervento dovrà concludersi non oltre il 30 aprile 2029.
Il progetto
La nuova palazzina, aggiuntiva rispetto ai tre corpi oggi esistenti, edificata in un rettangolo basato nella zona dove ora c’è il parcheggio e destinato a ospitare gli uffici giudiziari (circa 520 operatori e 49 posti auto) e servizi come mensa, bar e asilo nido, non potrà superare i 24 metri di altezza e dovrà armonizzarsi con le preesistenze e integrarsi con la realizzazione della cosiddetta “Porta del Parco”, ovvero con la completa riqualificazione e ripristino del verde, di quello che oggi è conosciuto come “pratone di via Teulada”. Quest’ultimo diverrà la porta d’accesso al Parco di Monte Mario, con un percorso pedonale al suo interno attrezzato con segnaletica e illuminazione a basso impatto, conformi alle specificità ambientali e paesaggistiche della Riserva naturale di Monte Mario.
Il nuovo edificio, inoltre, dovrà essere realizzato senza nuovo consumo di suolo e utilizzando la minor quantità possibile di aree che oggi sono permeabili (cioè in grado di assorbire le acquee piovane) e la maggior estensione possibile di superfici già compromesse sotto il profilo ambientale.
A questo si aggiungerà l’aumento delle superfici verdi, con la riqualificazione e la depavimentazione di parte dell’area di piazzale Clodio. Anche perché le auto attualmente parcheggiate in superficie troveranno spazio in parcheggi interrati.
Il cronoprogramma
L’intervento contenuto in un decreto del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, presentato il 6 maggio insieme al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e al sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante, attua il protocollo di intesa sottoscritto il 10 luglio scorso proprio tra Regione, Roma Capitale, ministeri della Giustizia e delle Infrastrutture. Le opere, per cui si stima un investimento di risorse di circa 80 milioni saranno realizzate con un cronoprogramma già ben definito e tutto sarà pronto per il 30 aprile 2029.
“Entro il 30 luglio 2025 ci sarà l’indizione del bando da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche, a dicembre terminerà la trasmissione delle richieste di partecipazione al concorso internazionale di progettazione – ha spiegato il sottosegretario Tullio Ferrante – entro il 31 maggio 2026 sarà affidata la progettazione tecnico-economica e la sua redazione dovrà avvenire entro il 31 luglio 2026. Il progetto esecutivo dovrà essere consegnato entro giugno 2027, la consegna degli interventi entro il 31 ottobre 2027, la loro ultimazione entro il 30 aprile 2029 ed entro ottobre 2029 ci sarà il collaudo statico”.
Come detto, le superfici verdi aumenteranno grazie alla riqualificazione e depavimentazione di parte dell’area di piazzale Clodio. Regione e Campidoglio programmeranno una serie di interventi per il ripristino della vegetazione della Collina del Parco di Monte Mario colpita dell’incendio di luglio 2024. “A vincere non saranno solo i fruitori delle aule giudiziarie di piazzale Clodio ma anche i fruitori del parco, che vedranno aumentati decoro e accessibilità alla riserva monte Mario- ha concluso Ferrante- Entro fine anno ritorneremo qui per verificare il rispetto di target e tempistiche”.
La sostenibilità ambientale
La nuova struttura, nello specifico, sarà edificata in una porzione di largo Livatino e davanti a Clodio spazio al verde. “C’era un patto assunto con i nostri cittadini di Roma perché vi fosse l’attenzione dovuta all’esigenza prioritaria dell’amministrazione della giustizia ma anche a quella della sostenibilità ambientale” ha sottolineato Rocca. “Non solo non si consumerà suolo – ha assicurato quindi il sindaco Gualtieri – ma la superficie aumenterà riqualificando il pratone e tutta la zona di piazzale Clodio può essere riqualificata e diventare un fiore all’occhiello dell’urbanistica di Roma”.
Altro intervento “strategico e decisivo” sarà poi il parcheggio sotterraneo che verrà realizzato sotto piazzale Clodio, utilizzabile esclusivamente dal personale del ministero della Giustizia e del tribunale. Ma Gualtieri ha annunciato, anche, l’intenzione di costruire un secondo grande parcheggio interrato in un’altra parte di piazzale Clodio. Per liberare l’area dalle auto e favorire lo scambio con la futura fermata della linea C.
Regione e Comune programmeranno poi una serie di interventi per il ripristino della vegetazione della collina di Monte Mario colpita dall’incendio del luglio 2024. In aggiunta alla realizzazione, un itinerario pedonale all’interno della “Porta del Parco” e del parco stesso, allo studio c’è la possibilità di realizzare un percorso ciclopedonale protetto, che potrebbe collegarsi alla ciclabile del lungotevere creando, così, un tracciato unico fino a Ponte Milvio e oltre.
Soddisfazione è stata espressa dal presidente Rocca. “Un progetto già esisteva ma abbiamo lavorato insieme al ministero al Comune e all’ente Roma Natura per migliorarlo e salvaguardare le aree verdi che anzi saranno ampliate”.
E’ stata, infatti, modificata la precedente progettazione diminuendo l’area interessata dai lavori, limitando il futuro edificio alla zona attualmente adibita a parcheggio, accanto alla cosiddetta Panoramica. Il pratone è, dunque, salvo, come richiesto da tempo da residenti e comitati di quartiere. Il Comune “chiederà al Demanio la consegna del pratone per poterlo rendere davvero fruibile, mentre oggi è usato in maniera impropria dai cittadini. Di certo questo progetto migliora quello precedente, anche grazie al confronto costante con residenti e comitati”, ha detto l’assessora capitolina all’Ambiente, Sabrina Alfonsi.
Per Nordio si tratta di uno “straordinario progetto” con il quale si rende “una giustizia più efficiente e vicina ai cittadini”. Il Guardasigilli chiede però una “accelerazione” sull’iter: “Lo sappiamo che Roma è tanto bella quanto difficile: se tocchi una pietra sconvolgi un pezzo di storia, ma bisogna rendersi conto che la modernità ha sue esigenze e non si può sacrificare il presente e il futuro per un’ideologia del passato”, ha concluso Nordio.