Le proposte Confcommercio

Cohousing, asili nido, mobilità: la città a misura di DONNA

Le imprenditrici ed esperte di Terziario Donna Confcommercio, guidate da Simona Petrozzi, hanno presentato un documento, che punta a rendere una città difficile come Roma “women & family sensitive”, nel corso di un evento focalizzato sul ruolo delle donne nella progettazione urbanistica in un’ottica inclusiva. Un documento pragmatico, ha spiegato Petrozzi, con un’ampia gamma di proposte per una città “gentile, equa, inclusiva”

21 Nov 2024 di Maria Cristina Carlini

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Sviluppo del cohousing per le donne in difficoltà, aree fitness nei parchi, biblioteche multifunzionali con aree ‘baby pit stop  e spazi ‘autism friendly’, decoro urbano e sicurezza, potenziamento dei trasporti e aumento degli asili nido, supporto alle imprenditrici locali: tutto questo può fare una città “sensibile nei confronti delle donne e della famiglia”, una città “gentile, sicura e inclusiva”. E queste sono alcune delle proposte di un ampio documento  programmatico intitolato “Roma Futura” elaborato da Terziario Donna Confcommercio e presentato ieri a Roma nel corso dell’evento “Donne per Roma 2024, le nostre città che cambiano” focalizzato sul ruolo delle donne nella progettazione urbanistica e sostenibile in ottica inclusiva.  Una road map “pragmatica e fatta di dodici proposte concrete”, ha spiegato Simona Petrozzi, presidente di Terziario Donna Confcommercio. Proposte innovative che guardano anche alle best practise all’estero dove gli uffici urbanistici municipali sono attrezzati a gestire la progettazione ‘women & family sensitive’.

“Le donne monoparentali sono le nuove povere, dare risposte al problema della casa”

Grazie a questo approccio pragmatico, rendere una città e anche una città complessa e difficile come Roma non è un miraggio ma può diventare una strade percorribile. Il documento presentato ieri è il frutto del lavoro delle consigliere imprenditrici ed esperte in materia di urbanistica ed immobiliare del direttivo di Terziario Donna. Una visione al femminile che, proprio per questo, va diritto al cuore dei problemi, con una particolare attenzione alla tema della mono-genitorialità al femminile tenendo conto che una famiglia su quattro è monoparentale, l’82% dei genitori single sono donne. E le donne monoparentali sono così le nuove povere, spesso costrette a lavorare come dipendenti senza garanzia o come imprenditrici tra mille difficoltà per conciliare lavoro e cura dei figli, senza il supporto di familiari o altro. La prima urgenza è quella della casa. A Roma, sottolinea il documento, senza adeguate garanzie e fidejussioni è quasi impossibile avere un alloggio per le donne in difficoltà. La proposta è quella di censire il fabbisogno abitativo per social housing  per evidenziare il numero di richieste di assegnazione inevase, di sfratti e domande di contributo per il sostegno dell’affitto, e di donne vittime di violenza e in una condizione di monogenitorialità. Occorre creare poi spazi di cohousing  per favorire la convivenza tra donne per favorire la convivenza di donne di diverse generazioni e culture. Altra importante, fondamentale proposta è quella di aumentare gli asili nido e scuole dell’infanzia convenzionate, realizzare asili di quartiere e asili aziendali. Questi in Francia e Belgio, sottolinea il documento programmatico, nell’ambito di una collaborazione pubblico – privato, sono parte di un sistema educativo che supporta la conciliazione tra lavoro e famiglia. Tra le proposte ci sono quelle che  guardano anche al benessere fisico, e al tempo stesso, alla socializzazione, con la realizzazione di aree fitness nei parchi pubblici per tutte le età e un’opportunità per promuovere la sostenibilità ambientale sono gli orti urbani. Un’altra proposta che guarda all’Europa e in particolare alla Finlandia sono le biblioteche multifunzionali, con spazi che possono essere utilizzate per diverse attività, aree ‘baby pit stop’ e spazi autism friendly, dedicato a tutte le mamme comprese quelle che arriveranno a Roma con i loro figli con disabilità cognitive anche durante il Giubileo.

Decoro urbano e sicurezza: installare una illuminazione intelligente. Supportare l’imprenditoria femminile

Fattori centrali per una città a misura di donna sono il decoro urbano e la sicurezza. Una proposta efficace è l’installazione di un sistema di illuminazione intelligente a pannelli solari o pannelli con fotocellule che attivano le luci al passaggio dei pedoni e creano una zona di luce più ampia aumentando la sicurezza notturna. A questo deve affiancarsi la presenza rafforzata delle forze dell’ordine con maggiori pattugliamenti soprattutto nelle aree più vulnerabili. Anche la mobilità gioca un ruolo fondamentale:  occorre rendere i mezzi pubblici e le fermate degli autobus accessibili a tutti con particolare attenzione alle persone con disabilità. L’attenzione all’accessibilità non solo garantisce il diritto alla mobilità per tutti ma promuove anche un senso di comunità più coesa. Vanno previsti poi tariffe calmierate per taxi e auto a noleggio, soprattutto per le donne e madri che affrontano difficoltà negli spostamenti.  Un proposta del documento di Terziario Donna Confcommercio guarda alle imprenditrici locali da supportare con programmi strutturati di finanziamento agevolato e contributi a fondo perduto almeno dell’80% per permettere alle donne di avviarei o espandere le proprie attività imprenditoriali, superando le difficoltà dell’accesso al credito. Spazi condivisi, coworking e incubatori d’impresa a tariffe ridotte sono le altre leve previste per rafforzare il tessuto economico locale al femminile.
“Speriamo di essere riuscite a dare qualche input utile alle istituzioni”, ha detto Petrozzi. “Sicuramente abbiamo lavorato molto sul settore della mobilita’ – ha poi spiegato – perche’ e’ molto importante che una donna e una madre abbia una citta’ piu’ sicura, ma soprattutto piu’ agile da un punto di vista logistico. Perche’ noi siamo delle equilibriste: la famosa armonizzazione di lavoro e famiglia parte anche dalla mobilita’. Abbiamo avanzato delle proposte innovative e delle best practise dall’estero. Abbiamo lavorato anche sull’impatto del cambiamento climatico, quindi sull’idea di investire di piu’ sul verde, anche gli assessori ci hanno confermato che stanno lavorando su questo. Sono indicate procedure, in particolare, sull’armonizzazione tra lavoro e vita privata, e’ un documento molto corposo”.

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