La giornata

La Cina passa al CONTRATTACCO con dazi agli Usa. Contatto Trump-Xi

  • Caso Almasri, oggi l’informativa di Nordio e Piantedosi. Meloni assente e le opposizioni attaccano
  • Al via la seconda edizione della Settimana nazionale delle discipline Stem. Meloni: “strategiche per il futuro della Nazione”
  • Acqua, Commissione Ue: l’Italia riveda periodicamente permessi e controlli
  • Energia: Pichetto firma decreto per anticipare aste stoccaggio gas “Misura per evitare aggravi, atto concreto per cittadini e imprese”

04 Feb 2025

Condividi:

IN SINTESI

Scatta il contrattacco cinese all’aumento dei dazi imposti dall’Amministrazione Trump. Un minuto dopo l’entrata in vigore delle tariffe Usa del 10% sull’import di tutti i prodotti Made in China, i diversi enti governativi di Pechino hanno fatto partire la ritorsione: il ministero del Commercio ha elencato aliquote del 15% su carbone e gas naturale liquefatto statunitense e il 10% aggiuntivo su petrolio, attrezzature agricole e alcuni veicoli di grossa cilindrata Usa. I nuovi dazi entreranno in vigore lunedì 10 febbraio. La Cina mette in campo anche una stretta generale sui controlli all’export di tungsteno, tellurio e altri prodotti in metalli rari che potrebbero essere utilizzati per beni ad alta tecnologia come le batterie al litio, ad evidenziare la vulnerabilità delle catene di fornitura globali ai materiali sensibili provenienti dalla Cina. Le aziende americane Pvh – che controlla i brand Calvin Klein e Tommy Hilfiger – e Illumina sono finite nella lista delle cosiddette “entità inaffidabili”. L’Antitrust cinese ha annunciato l’avvio di un’indagine anti-monopolio su Google i cui prodotti, come il motore di ricerca, sono bloccati in Cina. Ieri, si è diffusa la notizia di una telefonata tra Donald Trump e il presidente cinese Xi Jinping, poi smentita da una fonte dell’Amministrazione Usa citata dal Wall Street Journal. Era stato il consigliere per il commercio della Casa Bianca, Peter Navarro, a parlare di un colloquio telefonico già nella giornata di ieri.
Sulla sponda europea, intanto, la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha aperto alla possibilità di “aumentare” i rapporti commerciali e gli “investimenti” tra Ue e Cina. “Dobbiamo essere pronti a lavorare con tutti i principali attori – ha detto ieri parlando alla conferenza degli ambasciatori a Bruxelles – questo sarà un anno intenso per le nostre relazioni con la Cina, mentre celebriamo mezzo secolo di relazioni diplomatiche. Mi avete sentito dire molte volte che il nostro rapporto con la Cina è uno dei più intricati e importanti del mondo. E come riusciremo a gestirlo sarà un fattore determinante per la nostra futura prosperità economica e per la nostra sicurezza nazionale. La Cina è un partner commerciale vitale: rappresenta circa il 9% delle nostre esportazioni di beni e oltre il 20% delle nostre importazioni di beni. E la maggior parte di questo commercio è reciprocamente vantaggioso. Ma abbiamo visto crescere squilibri e rischi che derivano dal fare affari con la Cina”.

Caso Almasri, oggi l’informativa di Nordio e Piantedosi. Polemiche sulla diretta tv e l’assenza di Meloni

Si tiene oggi l’informativa dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi sul caso Almasri. La disponibilità a riferire in Parlamento è stata ufficializzata durante le riunioni dei capigruppo e i due ministri parleranno alla Camera alle 12.30 e al Senato alle 15.30. Al centro delle polemiche per tutta la giornata è stata la questione della diretta tv sulla Rai che in un primo momento è stata negata alla Camera – per la contrarietà della maggioranza –  e accordata al Senato.  Ma alla fine ci sarà anche a Montecitorio. “Meloni continua a scappare” dall’Aula “e hanno negato anche la diretta televisiva, è scandaloso”,  hanno attaccato i partiti dell’opposizione. il coro di critiche che si era levato dall’opposizione. Per il governo ha parlato il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani: “Il governo non scappa dal Parlamento, non c’era nessuna volontà dilatoria”, l’informativa non sarà tenuta dalla premier Giorgia Meloni ma da “due ministri molto importanti, che quindi sono in grado di dare le risposte adeguate”.

Al via la seconda edizione della Settimana nazionale delle discipline Stem. Meloni: “strategiche per il futuro della Nazione”

“È un’iniziativa nella quale crediamo fortemente, perché riteniamo strategico per il futuro della Nazione far crescere nelle giovani generazioni l’interesse nei confronti delle materie scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, discipline sempre più al centro dei cambiamenti che i nostri sistemi economici, sociali e produttivi stanno attraversando”. A dichiararlo è stata ieri la premier, Giorgia Meloni, in occasione dell’avvio, ieri, della seconda edizione della Settimana nazionale delle discipline Stem, istituita con la legge 187 del 24 novembre del 2023. “Secondo la Banca Mondiale, l’80% della ricchezza delle Nazioni più avanzate è rappresentata dal sapere. In questo scenario, le materie STEM stanno assumendo un ruolo sempre più determinante e offrono grandi opportunità e prospettive. Purtroppo, in Italia  – ha sottolineato Meloni – gli indicatori descrivono un disallineamento tra domanda e offerta. Per l’Istat solo un quarto dei laureati italiani tra i 25 e i 34 anni ha studiato materie STEM, e le imprese italiane dichiarano di avere difficoltà a trovare profili professionali con preparazione in queste discipline. Il Governo è determinato ad invertire questa tendenza, e ha già compiuto i primi passi in questa direzione. Mi riferisco, ad esempio, alla riforma dell’istruzione tecnico-professionale per creare un collegamento stabile e strutturale tra i percorsi dell’istruzione tecnica e professionale, gli ITS e le filiere produttive; all’istituzione del Liceo del Made in Italy che abbraccia materie umanistiche e materie STEM; agli incentivi per favorire l’assunzione in azienda dei titolari di contratti di ricerca e ricercatori o alle risorse stanziate per l’orientamento e il piano lauree scientifiche. C’è ancora molto lavoro da fare, ma siamo convinti che il cammino intrapreso sia quello giusto”. Per la Presidente del Consiglio, “vincere la sfida delle competenze è decisivo per costruire una Nazione sempre più competitiva e protagonista delle grandi trasformazioni della nostra epoca. È un traguardo che possiamo raggiungere solo se siamo capaci di fare gioco di squadra, coinvolgendo in questa missione le famiglie, la scuola, le università, le imprese, gli ordini professionali, i luoghi di cultura e i mezzi di comunicazione. Credere nel futuro dell’Italia vuol dire anche lavorare per formare le professioni e i professionisti del domani, contribuendo così a risvegliare quel coraggio e quella capacità di osare che sono innati nel nostro popolo e che hanno consentito alla nostra Nazione di diventare quello che è”.

Acqua, Commissione Ue: l’Italia riveda periodicamente permessi e controlli

L’Italia dovrebbe garantire il pieno rispetto delle disposizioni della direttiva quadro sulle acque relative alla revisione periodica di permessi/controlli per tutte le attività che hanno un impatto sui corpi idrici (compresi prelievi, l’estrazione, l’arginatura, gli scarichi, le opere che hanno un impatto sull’idromorfologia) e regimi sanzionatori efficaci, dissuasivi e proporzionati. Lo rileva la Commissione europea nella parte del rapporto sullo stato dell’acqua nell’Unione europea riguardante l’Italia. Tra le raccomandazioni per il nostro Paese contenute nel rapporto, la Commissione chiede di “affrontare in modo più incisivo il problema dei prelievi illegali di acqua in agricoltura o in altri settori attraverso un monitoraggio più attento e sanzioni più efficaci”, e di “prendere in considerazione, se del caso, la revisione della legislazione esistente che esenta le piccole estrazioni dalle autorizzazioni per gestire meglio gli impatti cumulativi”. La Commissione chiede inoltre al nostro Paese di stimare in modo trasparente gli obiettivi di riduzione dell’inquinamento da nutrienti e pesticidi; di affrontare il problema dell’insufficienza dei finanziamenti o delle risorse amministrative; di identificare e mettere in atto misure aggiuntive per ridurre le pressioni ambientali esistenti e persistenti.

L’Italia dovrebbe anche “rafforzare i suoi sforzi per migliorare la continuità fluviale e ripristinare i corpi idrici allo stato naturale, massimizzando gli sforzi per impiegare soluzioni basate sulla natura”.  Inoltre, la Commissione invita l’Italia a “continuare a migliorare il lavoro sulle aree protette, in particolare per stabilire lo stato dei corpi idrici associati alle aree protette che sono ancora sconosciuti e indagare e riferire i motivi per cui gli obiettivi non sono stati raggiunti, per stabilire eventuali ulteriori necessità e misure aggiuntive”. Tra le altre cose, il nostro Paese dovrebbe “sostenere gli sforzi per aumentare la propria resilienza ai cambiamenti climatici”

Energia: Pichetto firma decreto per anticipare aste stoccaggio gas “Misura per evitare aggravi, atto concreto per cittadini e imprese”

Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, ha firmato il decreto che consente l’anticipazione delle aste relative al gas stoccato. “Tale misura – spiega il Ministro – consentirà di evitare aggravi che potrebbero verificarsi a causa delle tensioni geopolitiche e delle possibili speculazioni. Un atto concreto per l’abbassamento del prezzo del gas destinato a cittadini e imprese”. Nel dettaglio, si intende anticipare l’allocazione di parte della capacità di stoccaggio per facilitare il riempimento delle riserve nella successiva campagna di iniezione. Per l’anno contrattuale che va dal 1° aprile 2025 al 31 marzo 2026, viene messa a disposizione una quota fino a 5000 milioni di metri cubi. All’interno della capacità riservata al servizio unifo

Anir: l’aumento dei prezzi mette sotto pressione la ristorazione collettiva, serve una revisione tempestiva dei contratti

L’Anac ha pubblicato i dati relativi al mercato degli appalti pubblici per il periodo maggio-agosto 2024, evidenziando come i servizi rappresentino la categoria più rilevante sia per numero di procedure pubblicate (41,6%) che per valore economico (40,7%). Questo conferma il peso centrale dei servizi negli affidamenti pubblici, superiore a quello dei lavori pubblici, che si attestano rispettivamente al 23,7% per numero di procedure e al 17,6% per valore complessivo. «Questi dati impongono una riflessione», dice Massimo Piacenti, presidente di ANIR Confindustria, «sulla necessità di una maggiore attenzione alla qualità e alla sostenibilità del settore, in un contesto economico caratterizzato da una crescita dei costi che incide fortemente sulle imprese del comparto». L’aumento dei costi e il suo impatto sugli appalti pubblici.

Secondo i dati ISTAT di gennaio 2025, l’inflazione annua si attesta al + 0,8% con un aumento dell’1,3% per i beni alimentari e una crescita più accentuata nel settore della ristorazione. L’indice dei prezzi al consumo evidenzia che il costo delle materie prime alimentari continua a salire, mettendo sotto pressione il sistema della ristorazione collettiva, che deve garantire qualità e sostenibilità senza disporre di adeguati strumenti di revisione dei prezzi nei contratti pubblici. L’incremento riguarda non solo le derrate alimentari, ma anche energia, logistica e servizi, componenti essenziali per il settore. «Senza una revisione tempestiva dei contratti», continua ancora Piacenti, «le imprese del comparto rischiano di trovarsi in difficoltà, con possibili ripercussioni sulla continuità del servizio dei pasti erogati in scuole, ospedali, aziende e strutture pubbliche, proprio perché sulla qualità del servizio fornito non possiamo fare passi indietro». rme, è proposta anche quella pluriennale, per erogare il gas stoccato in un periodo più lungo rispetto a quello standard. Sono previsti prodotti di durata da due a cinque anni. L’obiettivo del provvedimento è sfruttare eventuali situazioni che potrebbero verificarsi tra febbraio e marzo, nel caso in cui il differenziale tra i prezzi a termine estivi e quelli della prossima stagione invernale siano più favorevoli. Allo stesso tempo, si intende consentire il mantenimento di maggiori volumi di gas stoccato, nel caso in cui il prezzo attuale resti più basso di quello atteso per l’estate.

Alla luce dei dati ANAC e ISTAT, Anir Confindustria sottolinea l’urgenza di un quadro normativo più attento al settore dei servizi, che tenga conto della necessità di una revisione dei prezzi negli appalti pubblici, per evitare che l’aumento dei costi penalizzi la continuità del servizio offerto e la sostenibilità economica delle imprese; di un maggiore equilibrio nei criteri di aggiudicazione, per scongiurare il rischio di offerte al massimo ribasso, dannose per la qualità e la sicurezza alimentare; di un riconoscimento strategico del ruolo della ristorazione collettiva, che non si limita alla fornitura dei pasti ma rappresenta un servizio pubblico essenziale con impatti diretti sulla salute, l’educazione e il benessere sociale. Il valore della ristorazione collettiva nel sistema Paese. «ANIR Confindustria – prosegue Piacenti – ribadisce che la ristorazione collettiva è un pilastro del sistema degli appalti pubblici, con un impatto diretto su milioni di cittadini ogni giorno. Investire sulla qualità e garantire regole più equilibrate significa promuovere un modello virtuoso che tuteli imprese, lavoratori e utenti finali, in un settore che rappresenta il cuore del welfare pubblico. L’auspicio è che i dati forniti da ANAC e ISTAT possano essere uno stimolo per un dialogo costruttivo con le Istituzioni, affinché la regolazione del mercato degli appalti pubblici sia più aderente alla realtà economica e capace di garantire stabilità, qualità e sostenibilità nel lungo periodo. Non è più tempo di rimandare o rinviare le scelte chiare e nette che il settore chiede da tempo, per sé, ma anche per le maestranze, gli utenti e per tutta la filiera agroalimentare italiana».

Scioperi: la Commissione di Garanzia introduce la fasce di garanzia per i treni anche nei festivi

La Commissione di Garanzia, dopo avere effettuato la prevista consultazione delle parti sociali, è intervenuta sull’accordo che definisce i servizi minimi essenziali nel settore ferroviario – Gruppo Ferrovie dello Stato (23 novembre 1999), introducendo un sistema di fasce di garanzia anche nei giorni festivi (7-10 e 18-21) e rafforzando il livello di servizi minimi garantito per la media e lunga percorrenza. Lo ha comunicato la Commissione di garanzia che, ha spiegato, è intervenuta nell’esercizio del potere di regolamentazione provvisoria attribuitole dall’articolo 13 l. n. 146/1990, dopo avere preso atto della mancanza di accordo tra le parti. Le modifiche sono state ritenute necessarie per adeguare la disciplina vigente – a distanza di oltre 25 anni dalla sua adozione – all’obiettivo di un equilibrato contemperamento tra diritto di sciopero e diritto alla mobilità. Non è apparso più rispondente ai tempi, infatti, un assetto in cui non era garantita alcuna tutela ai viaggiatori del trasporto regionale nei giorni festivi – diversamente, tra l’altro, da quanto avviene negli altri settori (trasporto aereo, marittimo e pubblico locale) – e in cui operava, per la media e lunga percorrenza (in cui rientra l’Alta Velocità), un livello di tutela inferiore rispetto a quello assicurato per le linee regionali nei giorni feriali. “Grande soddisfazione” è stata espressa dal  Mit, hanno riferito fonti della Lega. “È una scelta ragionevole e che tutela milioni di italiani. Come sempre sostenuto dal Vicepremier e Ministro Matteo Salvini, le battaglie di qualche sindacato non possono cancellare i diritti degli altri cittadini”. Attaccano, invece, i sindacati. “Invece di fare chiarezza in una materia così delicata si interviene con modifiche all’attuale disciplina squilibrando a nostro parere il giusto equilibrio tra diritto di sciopero e diritto alla mobilità”, ha affermato la Filt Cgil. “Stigmatizziamo questo modo di procedere che non tiene mai conto dei motivi concreti e reali per cui si attivano le procedure. Le modifiche – ha sottolinea la Federazione dei trasporti della Cgil – non intervengono correttamente sulla regolazione del conflitto su cui oggi si sente sempre di più la necessità, privilegiando una diversa garanzia sui servizi minimi in caso di sciopero che nella realtà produrranno notevoli problemi all’organizzazione del servizio da parte dell’azienda stessa”.

“Abbiamo sempre esercitato responsabilmente il diritto di sciopero nel rispetto delle leggi e degli accordi liberamente sottoscritti tra le parti – ha concluso la Filt Cgil – e avvieremo comunque tutte le azioni legali e conflittuali perché venga restituita dignità al diritto di sciopero nel settore della mobilità e dei trasporti. Vogliamo che sia disciplinato e regolato il conflitto con modalità più avanzate per obbligare le aziende a trovare le soluzioni che tengano insieme le ragioni delle rivendicazioni dei lavoratori e delle lavoratrici con il diritto alla mobilità dei cittadini”.

Cdp colloca con successo un bond da 1,25 miliardi di euro, prima emissione dopo l’ok al piano strategico

Cassa Depositi e Prestiti  colloca con successo un’emissione obbligazionaria dal valore nominale di 1,25 miliardi di euro, la più grande operazione in euro di CDP destinata agli investitori istituzionali. L’obbligazione ha una durata di 7 anni, con scadenza a febbraio 2032, e prevede una cedola annuale fissa del 3,375%. L’emissione ha riscontrato un significativo interesse sul mercato, con ordini da più di 160 investitori superiori a 5,6 miliardi di euro, pari a oltre 4 volte l’offerta: la domanda più alta mai registrata da CDP nel segmento degli investitori istituzionali in euro. Il risultato rappresenta un’ulteriore conferma della fiducia nella solidità dell’istituzione, del suo ruolo primario come emittente e del suo posizionamento strategico sui mercati finanziari. Si tratta della prima emissione obbligazionaria pubblica dopo l’approvazione del nuovo Piano Strategico 2025-2027 ed è in linea con gli obiettivi di CDP per il nuovo triennio, che prevedono il potenziamento della raccolta sul mercato dei capitali e la diversificazione e l’ampliamento della base degli investitori. L’allocazione finale vede, infatti, una significativa differenziazione in termini geografici, con investitori italiani per 22% e esteri per 78%, in particolare provenienti da Francia (23%), Penisola Iberica (16%), Germania/Austria/Svizzera (11%), Regno Unito (10%), BeNeLux (9%), Norvegia/Danimarca (8%). I proventi dell’emissione saranno utilizzati da CDP per proseguire nella propria attività a sostegno dello sviluppo del Paese, coerentemente con la sua missione istituzionale.

L’operazione è stata realizzata nell’ambito del Debt Issuance Programme (DIP), il programma di emissioni a medio-lungo termine di CDP da 15 miliardi di euro, quotato su Euronext Dublin e destinato agli investitori istituzionali. I titoli, per i quali è stata fatta domanda di ammissione alle negoziazioni presso la Borsa di Dublino, hanno un rating a medio-lungo termine atteso pari a BBB da S&P, BBB da Fitch e BBB+ da Scope.BBVA, Goldman Sachs International, IMI-Intesa Sanpaolo, ING, Mediobanca, Société Générale Corporate & Investment Banking e UniCredit hanno agito in qualità di Joint Bookrunners dell’operazione.

 

Antitrust commina una multa di 8 milioni al gruppo Gls per pratiche commerciali scorrette

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato  ha irrogato in solido alle società General Logistics Systems B.V., a capo del Gruppo GLS in Europa, General Logistics Systems Italy S.p.A. e General Logistics Systems Enterprise S.r.l. una sanzione di 8 milioni di euro. L’Autorità ha infatti accertato che l’iniziativa di sostenibilità ambientale “Climate Protect”, con cui Gls – gruppo importante e noto – ha costruito la propria immagine green è stata organizzata, finanziata e comunicata senza la trasparenza, il rigore e la diligenza richiesti ad operatori di un settore molto inquinante, quale quello della spedizione, trasporto e consegna di merci. Tenuto conto che la crescente consapevolezza sulle problematiche ambientali influenza in maniera sempre più decisiva i comportamenti di acquisto e la reputazione delle imprese rispetto ai propri concorrenti, è stato appurato che, nell’ambito del programma di sostenibilità ambientale realizzato da General Logistics Systems B.V., le tre imprese hanno utilizzato dichiarazioni ambientali ambigue e/o presentate in modo non sufficientemente chiaro, specifico, accurato, inequivocabile e verificabile sul sito web di General Logistics Systems Italy S.p.A. È emerso, inoltre, che ai clienti abbonati ai servizi di General Logistics Systems Enterprise veniva imposto di aderire  a questo programma e di pagare un contributo economico così da ottenere un certificato, non richiesto, attestante l’avvenuta compensazione delle emissioni di CO2 relative alle rispettive spedizioni. Questo contributo è stato definito prescindendo da una previa verifica dei costi riconducibili al programma “Climate Protect”, esonerando dal pagamento i clienti di grandi dimensioni e lasciando intendere che le stesse società del gruppo avrebbero contribuito in modo significativo al suo finanziamento.

È invece risultato che le società del gruppo Gls, oltre ad aver riversato tutti gli oneri economici legati al programma sui propri clienti abbonati e sulle imprese di spedizioni affiliate alla rete di General Logistics Systems Italy, hanno incassato contributi maggiori dei costi sostenuti per attuare il programma. Inoltre, le comunicazioni trasmesse ai clienti abbonati e alle imprese affiliate e le certificazioni sulle compensazioni delle emissioni di CO2 rilasciate a clienti e imprese per le proprie spedizioni sono risultate ingannevoli, ambigue e/o non veritiere. L’Autorità ha così accertato che queste condotte integrano una pratica commerciale scorretta in violazione degli articoli 20, 21, 22 e 26, lett. f) del Codice del consumo.

Ansaldo Energia si aggiudica una commessa in Irlanda per la fornitura della turbina AE94

Ansaldo Energia si è aggiudicata la commessa per la fornitura di una turbina AE94 che alimenterà la centrale elettrica di nuova generazione di Sse Thermal a Tarbert, in Irlanda. E’ quanto riporta una nota dell’azienda. La centrale da 300 MW funzionerà al 100% con biocarburante, olio vegetale idrotrattato con potenziale futura conversione a idrogeno. Il biocarburante sarà prodotto dalla lavorazione di materie prime di scarto per creare un’alternativa al diesel fossile. ‘Siamo grati a Sse Thermal per la fiducia che ha riposto in Ansaldo Energia, che ancora una volta si dimostra partner affidabile e all’avanguardia nella sicurezza e nella transizione energetica’, afferma Stefano Gianatti, executive vice president New Units di Ansaldo Energia. ‘L’aggiudicazione di questo nuovo progetto dimostra la capacità di Ansaldo Energia di offrire soluzioni a bassa emissione di CO2 per il mercato della generazione di energia. Le nostre capacità sull’Hvo completano con successo quelle sull’idrogeno, offrendo così ai clienti un’ampia scelta di soluzioni per decarbonizzare i loro impianti’, afferma Federico Bonzani, Chief Technology Officer di Ansaldo Energia.

Sparkle firma un accorso con Cyta per l’approdo del cavo BlueMed a Cipro

Sparkle, primo operatore di servizi internazionali in Italia appartenente al gruppo Tim, e Cyta, fornitore di comunicazioni elettroniche integrate di Cipro, annunciano la firma dell’accordo per l’approdo del cavo BlueMed nel Paese. BlueMed e’ il nuovo cavo di Sparkle che collega l’Italia con la Francia, la Grecia e diversi Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Fa parte dei sistemi di cavi sottomarini Blue & Raman, realizzati in collaborazione con Google e altri operatori, che si estendono fino al Medio Oriente e a Mumbai, in India. Con quattro coppie di fibre e una capacita’ iniziale di oltre 25 Terabit al secondo (Tbps) per coppia, BlueMed offre connettivita’ ad alta velocita’ e alte prestazioni. In base all’accordo, siglato a Dubai durante l’evento Capacity Middle East, Sparkle realizzera’ una diramazione di BlueMed verso la stazione di atterraggio di Cyta a Yeroskipos per fornire all’operatore cipriota connettivita’ sul sistema di cavi sottomarini BlueMed, garantendo connettivita’ diretta tra Cipro, Grecia e altri Paesi del Mediterraneo. Una volta completato l’approdo, BlueMed migliorera’ la capacita’ di Cyta di soddisfare la crescente domanda di servizi Internet avanzati e contenuti digitali a Cipro.

Energie Valsabbia vende controllate Usa per 53 milioni di dollari

Il gruppo Energie Valsabbia vende le controllate statunitensi per un valore di 53 milioni di dollari (51,3 mln di euro) a un investitore attivo nella fornitura di soluzioni innovative di energia pulita per aziende, governi e imprese. Lo annuncia il gruppo bresciano attivo nelle energie rinnovabili, precisando che le società cedute sono attive nella realizzazione e gestione di impianti fotovoltaici e nella consulenza energetica per le principali utility californiane. Il gruppo bresciano aveva acquisito il controllo delle società nel 2017 per un valore di 3,5 milioni di dollari attraverso un finanziamento di Simest e di Intesa Sanpaolo, interamente rimborsato negli anni successivi all’acquisizione. Nello stesso periodo, ha poi ceduto al management circa il 10% delle proprie azioni. Dopo acquisizione, le società americane sono cresciute progressivamente, passando da un fatturato di 6,5 mln di dollari nel 2016 a 45 milioni nel 2024. Guidate dall’imprenditore bresciano Pietro Bonomini (presidente) e gestite da Antonio Corradini (Ceo), hanno inoltre distribuito dividendi per circa 1,5 milioni di dollari e alla data del closing dell’operazione avevano un indebitamento pari a zero. Il gruppo Energie Valsabbia ha sede a Gavardo (Brescia) e nasce nel 2001 con l’obiettivo di investire nella produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili.

Beic, Stefano Boeri: “attendo con fiducia valutazioni Gip”.  Cino Zucchi:  “sono speranzoso, ho giudicato nell’anonimato totale”

“Ho esposto nel dettaglio le mie considerazioni al giudice per le indagini preliminari circa i fatti che mi vengono contestati. Attendo con fiducia le valutazioni del gip Iannelli’. E’ quanto ha riferito, al termine del suo interrogatorio, l’architetto Stefano Boeri, sentito ieri mattina per quasi due ore in tribunale a Milano nell’ambito dell’inchiesta su una presunta turbativa d’asta per la gara di progettazione internazionale della Nuova biblioteca europea di informazione e cultura (Beic) di Milano, nella zona di Porta Vittoria. L’interrogatorio preventivo si e’ svolto davanti al gip Luigi Iannelli che nei prossimi giorni dovra’ decidere sulla richiesta di arresti domiciliari avanzata nei confronti di Boeri dai pm milanesi. Dopo Boeri, è stato ascoltato anche l’architetto Cino Zucchi. Anche per lui i pm hanno chiesto gli arresti domiciliari. “‘Sono speranzoso – ha detto – perche’ credo che niente del mio comportamento possa aver infranto nessuna regola. Ho giudicato veramente nell’anonimato totale. Mi sembra di aver chiarito tutto bene, poi quello che succederà non e’ nelle mie mani. Ho avuto sempre un comportamento molto corretto e lineare in tutta la giuria e, quindi, in maniera molto aperta ho chiarito tutti i dubbi che potessero avere, rispondendo alle domande del gip e dei pm”.

A Milano la sesta tappa di Aic, Architettura Italiana Contemporanea. In primavera a Parma la Carta Collettiva per l’architettura italiana

Negli scorsi giorni, si è svolta, presso il Politecnico di Milano, la sesta tappa di Architettura Italiana Contemporanea (AIC), un progetto di confronto culturale e scientifico – patrocinato dal Ministero dell’Università e della Ricerca (MUR) e dalla società scientifica della Progettazione Architettonica PROARCH – sul rapporto tra pensiero e progetto. Un’iniziativa voluta da architetti, docenti di progettazione architettonica e di storia dell’architettura delle Università italiane. Nove appuntamenti che percorrono l’Italia. Dopo Palermo, Trieste, Aversa, Firenze, Roma; questa volta l’iniziativa si è fermata a Milano e ha parlato di “Progetto Urbano”. Nella consapevolezza della necessità di rifondare una ricerca concreta sui possibili modi di vivere nella città, il tema del Progetto Urbano è il campo d’indagine sul quale mettere alla prova i nuovi modelli contemporanei. Come dichiarato da Dario Costi, Coordinatore del Comitato Scientifico Architettura Italiana Contemporanea: “Il Progetto Urbano è uno strumento chiave per la trasformazione delle città. Integra aspetti funzionali, sociali ed estetici. Esso va oltre la semplice progettazione di edifici, mirando a creare spazi pubblici di qualità, migliorare la mobilità e rafforzare l’identità urbana. Attraverso strategie di rigenerazione e sviluppo sostenibile, il Progetto Urbano considera il contesto storico, ambientale ed economico, favorendo la coesione sociale e la vivibilità. La collaborazione tra architetti, urbanisti e cittadini è essenziale per garantire interventi efficaci e inclusivi, capaci di rispondere alle sfide contemporanee delle città”. La tappa di Milano è stata curata da: Annalucia D’Erchia, Stefano Perego, Matteo Saldarini, Chiara Zanacchi.

Le prossime tappe dell’iniziativa saranno: Ancona, Bari e Parma dove sarà presentata la Carta dell’architettura italiana. In ogni appuntamento, al centro del dialogo, un tema cardine, dopo “Luogo” a Palermo, “Confini” a Trieste, “Città Discontinua” ad Aversa, “Sezione” a Firenze, “Spazio” a Roma e “Progetto Urbano” a Milano; le prossime tappe saranno dedicate a: “Strati”, “Architettura e Patrimonio”. AIC nasce per volontà di Dario Costi, Professore di Composizione Architettonica e Urbana presso l’Università di Parma, e dei Professori Luca Lanini (Università di Pisa) e Renato Capozzi (Università di Napoli Federico II) che hanno intuito l’importanza del dialogo intorno all’esperienza di chi lavora oggi sul rapporto tra Teoria e Progetto e tra Storia e Progetto. Due questioni che hanno costituito un peculiare carattere della cultura architettonica italiana del Novecento.

Iren premia le migliori tesi sulla sostenibilità e lancia le nuove sfide Esg per il 20

Affrontare le sfide della sostenibilità declinando i principi ESG in interventi concreti. È questo l’obiettivo di ESG Challenge Iren 2025, l’appuntamento giunto alla III edizione e che traduce l’impegno del Gruppo Iren quale promotore di un confronto intergenerazionale sulle principali sfide ambientali odierne. Per l’occasione, il gruppo ha premiato le 10 tesi più innovative sulle tematiche Esg, selezionate tra oltre 450 candidature. “Realtà come Iren giocano un ruolo chiave nel promuovere un dialogo continuo sulla sostenibilità. ESG Challenge Iren 2025 nasce proprio come appuntamento per stimolare un confronto vivo e formativo tra finanza e mondo accademico, favorendo un’interazione intergenerazionale ricca di idee e prospettive”, ha commentato Luca Dal Fabbro, presidente del Gruppo Iren. “Coinvolgendo i principali stakeholder e player nazionali che operano nel settore, l’appuntamento di oggi si conferma come riferimento fondamentale all’interno del dibattito sulla sicurezza energetica e sullo sviluppo sostenibile dell’Italia”. Iren ha presentato le più importanti e urgenti sfide della sostenibilità su cui agire e richiamare l’attenzione di tutti i propri stakeholder nell’immediato futuro. Il Gruppo Iren, al centro di un costante processo trasformativo, è chiamato infatti ad affrontare grandi sfide
strategiche che richiedono un approccio integrato e multidimensionale, capace di coniugare la sostenibilità ambientale, sociale e di governance con la fattibilità economica delle scelte adottate. Nel corso dell’evento sono state individuate le sfide ESG ritenute più urgenti per il 2025: la necessità di investire nella transizione green, di guidare i territori e le istituzioni e fare squadra con le comunità locali. In un contesto di costante sinergia con il territorio sul quale l’azienda opera, Iren ha focalizzato l’attenzione su dieci sfide su cui si ritiene possibile incidere, con un cambio di passo, già nel 2025, e raggruppate in quattro aree, che comprendono l’azione delle aziende sul sistema e sul territorio, sulla transizione e sulla cultura e l’innovazione. Tutti questi aspetti sono stati approfonditi nel dibattito che si è aperto con l’intervento di Dal Fabbro ed è proseguito con Telmo Pievani, filosofo della scienza e professore presso l’Università degli studi di Padova.

Snam contribuisce ala nascita dell’associazione Pari e partecipa alla Settimana nazionale delle discipline Stem

Snam rafforza il suo impegno sociale e territoriale contribuendo a due importanti iniziative su Milano: la presentazione della nuova Associazione PARI. Insieme contro la violenza di genere e la Settimana nazionale delle discipline STEM. Nello specifico, a pochi mesi dalla creazione del network, Snam ha partecipato ieri alla presentazione ufficiale della nuova Associazione PARI. Insieme contro la violenza di genere, iniziativa no-profit che mira a contrastare ed intervenire in modo strutturato contro la violenza di genere nei luoghi di lavoro e nella società, promuovendo interventi strutturati e mirati. Attraverso una rete che coinvolge aziende, istituzioni e realtà locali, l’Associazione ha l’obiettivo non solo di sensibilizzare ma ha l’obiettivo di creare un impatto profondo e duraturo che, grazie ad attività di formazione, politiche interne e iniziative, parte dall’ambiente di lavoro per poi diffondersi anche nella vita quotidiana delle persone. A partire dalle esperienze e dal confronto delle diverse aziende coinvolte, l’Associazione PARI ha elaborato un vero e proprio Manifesto, frutto del lavoro congiunto dei rappresentanti delle aziende del network, che traccia linee guida e best practice condivise per affrontare la violenza di genere nei luoghi di lavoro e promuove l’istituzione di un osservatorio permanente per monitorare i numeri e la percezione del fenomeno e misurare l’efficacia delle azioni intraprese dal network. Inoltre, nel corso della settimana, Snam parteciperà alle celebrazioni della Settimana nazionale delle discipline STEM, unendosi alle iniziative promosse dal Comune di Milano in collaborazione con Randstad, per valorizzare l’mportanza delle discipline scientifiche e tecnologiche, supportando lo sviluppo di talenti in ambito scientifico, tecnologico, ingegneristico e matematico. Proprio a partire dalla natura tecnica e scientifica del settore energetico, Snam riconosce come essenziale l’importanza di creare un ambiente di lavoro inclusivo e sensibile verso la parità di genere – per cui il Gruppo ha ottenuto la Certificazione dall’ente di accreditamento Dnv superando con successo il primo anno di verifica nel 2024 -,impegnandosi in iniziative diffuse in tutte le sedi e collaborando con enti e istituzioni da nord a sud con cui valorizzare le diversità e il talento del capitale umano. Già da diversi anni Snam aderisce ad iniziative che supportano la formazione e lo sviluppo professionale in discipline STEM, specialmente al femminile, attraverso Recruiting day e progetti come ‘Ingenio al Femminile’;, promosso dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri per contribuire alla valorizzazione dei talenti e delle professionalità femminili dell’ingegneria, e il programma di Empowerment e sviluppo di talenti “YEP” di Fondazione Ortygia, un percorso di mentoring ideato per le studentesse STEM delle principali università del sud Italia.

Maria Cristina Carlini

Argomenti

Argomenti

Accedi