Bisogna plaudire sempre alla prudenza con cui la premier Meloni e il ministro Giorgetti stanno gestendo i conti pubblici italiani. La fiducia è un valore che non ha prezzo e i vari spread (non solo con il Bund tedesco) confermano che si sta facendo un buon lavoro. Eppure il nuovo quadro programmatico del governo era atteso per capire che tipo di crescita ci si attende e soprattutto che tipo di crescita vuole il Governo dal 2026 in avanti. La fatidica fase post-Pnrr che molti temono come fosse il ritorno all’inferno. Ebbene, dal Dpfp non arrivano segnali incoraggianti: non l’inferno, ma un pallore assoluto. Un dato chiave per capire quali politiche abbia in testa il governo e che impatto si prevede è sempre il confronto fra la crescita del Pil tendenziale e quella programmatica. Quanta crescita producono, semplificando molto, le politiche messe in campo dal governo. Ebbene, nel 2026 Pil tendenziale e programmatico sono appaiati a +0,7%. Effetto zero sulla crescita dell’azione di governo. Si dirà, a ragione, che “tanto c’è il Pnrr”, che infatti è considerato in questi quadri una variabile esogena rispetto alle politiche di governo. Ma il 2027 e il 2028, quando l’effetto diretto del Pnrr sarà quasi scomparso, l’impegno di governo per la crescita si traduce in un decimo di punto percentuale, da 0,7% tendenziale a 0,8% programmatico nel 2027 e da 0,8% tendenziale a 0,9% programmatico nel 2028: praticamente impercettibile. E se quei tendenziali si rivelassero sovrastimati, che capacità di reazione avrebbe la politica economica? Avremo modo nei prossimi giorni di capire meglio, soprattutto sul fronte degli investimenti pubblici e degli stimoli a quelli privati. Ma l’inizio non è confortante.
OK DAL CDM
L’operato dell’Autorità sarà concernente gli atti di ordinaria amministrazione e quelli “indifferibili e urgenti”. Capitolo nomine: per la presidenza i tre nomi circolanti da tante settimane sono il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse; il Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua e Pietro Maria Putti, ad del Gestore mercati energetici (Gme). Anche per il collegio i nomi sono ancora quelli agostani. Ma l’ennesimo posticipo del nuovo collegio induce a pensare che nessuno di questi profili è così certo dell’incarico.
DAI TERRITORI
A Napoli, Riccardo Villari, presidente di Città della Scienza, ha presentato l’idea di un museo permanente dedicato all’America’s Cup, che sarà ospitato in un capannone di 500 mq a Bagnoli. Il progetto coinvolge Regione, Invitalia e il Comitato della Coppa e prevede sale multimediali, simulatori, biblioteche e modelli di barche. Il 20 ottobre è previsto un sopralluogo con i principali circoli cittadini per avviare il percorso partecipativo. L’obiettivo è lasciare un’eredità stabile alla città oltre l’evento del 2027.
LE DOMANDE DALL'8 GENNAIO 2026
Il nuovo bando potrà contare su 11 milioni di euro di risorse regionali in grado di generare investimenti per almeno 60 milioni. Allo stanziamento si sommano altri 20 milioni per garantire i prestiti. Una grande opportunità per gli albergatori, i gestori di Rta e Condhotel, ma anche di campeggi, villaggi turistici e marina resort che potranno investire nelle loro strutture per renderle più sostenibili.
BIM SUMMIT
Massimo Deldossi (vicepresidente Ance) ha spiegato che le tecnologie “stanno dando molto al settore. Adesso sta alle imprese come inserirle nei processi”. Anche per il settore immobiliare, ha detto a Diac l’avvocato Oriana (presidente e ad Aspesi), i nuovi strumenti innovativi possono aiutare a recuperare i margini. L’importanza del fattore etico legato ai dati.
La giornata
- Pil, Ey: moderata crescita dello 0,5% nel 2025, 0,7% nel 2026
- Allarme dell’industria europea: la Ue agisca per aumentare la competitività
- In Cdm il dl per la proroga dei vertici Arera al 31 dicembre 2025
- Consiglio di Stato, Chieppa eletto presidente dell’Associazione Magistrati
- Energia: Pichetto, decreto pronto, approvazione entro ottobre
PROGETTO CORALE
Cosa succede se un committente, un ingegnere, un’urbanista, una fotografa, un giornalista e un critico si trovano in un luogo magico e discutono del tema “L’ego dell’Architetto” davanti ad una platea fatta prevalentemente da architetti? E’ quanto è accaduto sabato scorso a Borca di Cadore, durante il convegno organizzato dall’Associazione Edoardo Gellner, e quello che ne è scaturito è stata una bella riflessione che vale la pena raccontare.
IL CONFRONTO IN PARLAMENTO
Il ministro per l’Europa, il Pnrr e i fondi di coesione, Tommaso Foti, ha illustrato alla Camera la sesta proposta di modifica del Pnrr che l’Italia invierà a Bruxelles entro l’8 ottobre. A novembre sarà liquidata anche l’ottava rata portando a 153 i miliardi incassati “sui 194,4 – ha detto Foti con una curiosa e inedita espressione – che costituiscono il dato massimo di attribuzione di risorse a noi da parte dell’Europa”. L’Italia non rinuncia neanche a un euro, ma a fine 2026 le risorse incassate potrebbero essere meno del programmato.
DAI TERRITORI
La Regione Lombardia ha lanciato il bando “Ri.Circo.Lo” da 10 milioni di euro per sostenere imprese di costruzioni, demolizioni e bonifiche. Ogni progetto può ottenere fino a 1,5 milioni, coprendo il 60% dei costi per le piccole imprese e il 50% per le medie. L’assessore all’Ambiente Giorgio Maione punta a ridurre il conferimento in discarica e promuovere modelli di economia circolare. In Lombardia, l’80% dei rifiuti speciali è già recuperato e il settore edilizio genera il 40% del totale.
REGIONE LAZIO
Dal meccanismo del silenzio assenso per una serie di interventi previsti dalla nuova norma agli incentivi volumetrici per diversi immobili, alle disposizioni utili a trasformare sottotetti abusivi anche in b&b o in strutture sanitarie, sono diverse le richieste di modifica arrivate alla Pisana per evitare un eventuale rischio di incostituzionalità. Da parte sua il governatore Rocca ha già fatto sapere che che procederà con le modifiche richieste. Mentre le opposizioni incalzano.
La giornata
- Pnrr, risoluzione maggioranza: priorità a investimenti strategici, coesione sociale e 40% di risorse al Sud
- Mattarella: Italia primo partner Ue del Kazakistan, ruolo di punta nella sicurezza energetica
- Carceri, cabina di regia a Palazzo Chigi sull’edilizia penitenziaria: 10.676 nuovi posti nel 2025-2027
- La Bei accelera con la seconda fase della Banca per il Clima
PIEMONTE E LOMBARDIA AVANTI
E nel resto dell’Unione Europea spicca la Grecia grazie alle sue isole
Expo Ferroviaria
Si è aperta ieri la tre giorni di Expo Ferroviaria. A inaugurarla il ministro Salvini che fornito il dato aggiornato sugli investimenti per le ferrovie. Tra le novità, il lancio del nuovo treno regionale realizzato da Alstom per Trenitalia: potrà raggiungere i 200 chilometri orari e viaggiare sulle linee ad alta velocità. Sul fronte internazionale, l’obiettivo del gruppo è il Frecciarossa sulla Parigi-Londra entro il 2029.
IL GRANDE CAOS DELLE POLITICHE ABITATIVE
Quella sulla casa è una partita che tutti giocano in ordine sparso. Mentre la viceministra all’ambiente Vanna Gava rilancia gli incentivi all’edilizia al 50% (e incassa il plauso dell’Ance), le Regioni vanno di nuovo all’attacco contro qualunque tentativo di esclusione dai tavoli della politica abitativa. Marco Scajola (Conferenza delle Regioni) avverte in commissione Ambiente della Camera sull’istituzione di un Piano pluriennale di edilizia residenziale pubblica e sociale: “Ogni intervento normativo statale che pretenda di regolamentare in modo uniforme l’accesso all’ERP su tutto il territorio nazionale si configura come invasivo della sfera di autonomia regionale”. Concetto ribadito ieri anche sul complesso delle politiche abitative e già riferito in passato al Piano casa in discussione nel governo. Sul Pnrr oggi Foti in Parlamento: illustrerà la proposta di revisione del piano italiano. Confermato che la rigenerazione urbana perderà forse un miliardo e per il Piano casa di Salvini non ci saranno risorse, 34 fondi rischiano di perdere i fondi europei. Per questi programmi ci saranno fondi nazionali sostitutivi?
DAI TERRITORI
La Banca europea per gli investimenti (Bei) ha confermato un prestito da 300 milioni di euro per la Fase A della nuova diga foranea (costo stimato 937 milioni) di Genova, opera strategica della rete Ten-T sul Corridoio Mediterraneo. Obiettivo: ampliare i canali d’accesso e accogliere navi di ultima generazione, con benefici su sicurezza e costi logistici. Il contratto d’appalto integrato (ottobre 2022) è guidato da Webuild con Fincantieri, Fincosit e Sidra (Deme Group); la sostenibilità è stata validata dal Decreto di compatibilità ambientale del 2022. Il sub-commissario all’opera Carlo De Simone parla di “segnale molto importante” e di valore europeo del progetto. Le procedure saranno monitorate per conformità agli appalti Ue.
AUTORITà ANTICORRUZIONE
Inserito un paragrafo 9.1 che richiama il regolamento europeo 2022/2560 sulle sovvenzioni estere distorsive della concorrenza fra imprese europee. Le stazioni appaltanti avranno la facoltà per i contratti di fornitura di lunga durata di individuare indici di incremento dei prezzi diversi da quelli elencati nell’allegato II.2-bis. Non sono più ammesse le clausole che consentivano le proroghe dei contratti di servizio in casi eccezionali e per il protrarsi delle gare per individuare gli appaltatori subentranti. Recepito l’allungamento dei periodi in cui maturare i requisiti di capacità economico-finanziaria e tecnico-professionale.