di Gabriella Sparano
Molte modifiche rispetto al testo precedente: fra le norme saltate anche le comunicazioni obbligatorie della stazione appaltante ai sindacati sulla distribuzione degli incentivi 2%, la possibilità di ridurre i limiti minimi di indennizzo per le polizze decennali postume e l'esclusione per Anas e Rfi del versamento del contributo al Consiglio superiore dei lavori pubblici
di Niccolò Grassi
Per gli operatori intra-UE, la normativa rinvia all’utilizzo della banca dati e-Certis e alle previsioni del Regolamento (UE) 2016/1191. Per quelli extra-UE, invece, si applica l’art. 3 del DPR 445/2000, che impone la produzione di certificati rilasciati da
autorità estere, corredati da traduzione giurata e legalizzazione consolare, oppure, in alternativa, la presentazione di dichiarazioni giurate (affidavit) rese dinanzi ad autorità competenti nel Paese di origine.
di Gabriella Sparano
Il quesito nasceva dal fatto che la suddetta norma, introdotta dal Correttivo, non parla di “ribassi” proposti dal professionista, ma di “corrispettivi ridotti”. Il dicastero ha confermato che la riduzione potrebbe essere decisa direttamente dalla stazione appaltante.
di Gabriella Sparano
Perché non avviare, come per l’efficienza decisionale in materia di qualificazione, un monitoraggio per verificare l’effettiva corresponsione degli incentivi?
di Gabriella Sparano
Fra le correzioni che vogliono portare trasparenza gli obblighi per le amministrazioni di comunicare almeno una volta l'anno alle organizzazioni sindacali a chi sono andati gli incentivi. Possibilità di ridurre le coperture e i costi delle polizze decennali postume. La norma del correttivo sulla certificazione dei lavori realizzati in subappalto non si applica ai procedimenti in corso (anche solo per la pubblicazione del bando) alla data del 31 dicembre 2024.
di Gabriella Sparano
Le stazioni appaltanti sono sole nel comprendere ed applicare gli articolati meccanismi revisionali, differenti a seconda che si tratti di lavori oppure di servizi e forniture. Rispetto alla disciplina previgente, infatti, il Codice 36/2023 pone un forte accento sull’obbligatorietà dell’inserimento, nei documenti di gara iniziali (ma anche negli affidamenti diretti), di clausole di revisione prezzi, strettamente connesse all’oggetto del contratto.
di Niccolò Grassi
L’adesione a tale ricostruzione si misura anche nella puntuale valorizzazione della giurisprudenza europea, con il riferimento alla sentenza della Corte di Giustizia UE del 26 settembre 2024.
di Gabriella Sparano
Nella vicenda su cui si è pronunciato il tribunale, nonostante il ricorrente avesse correttamente caricato a sistema la documentazione amministrativa, l’offerta tecnica e quella economica, la dimenticanza di cliccare sul pulsante di “conferma offerta” è risultata fatale.
di Gabriella Sparano
In assenza di specifiche disposizioni transitorie contenute nel Correttivo, infatti, trova piena applicazione il principio del tempus regit actum, per il quale alla procedura indetta con bando pubblicato a giugno 2024 continua ad applicarsi la normativa vigente a quella data.
di Gabriella Sparano
Il giudice erariale ha sottolineato come l’istituto degli incentivi alle funzioni tecniche rappresenti una deroga al principio di onnicomprensività della retribuzione e sia specificamente finalizzato a stimolare le professionalità interne all’amministrazione con riferimento alle attività direttamente connesse alle procedure di affidamento ed esecuzione di lavori, servizi e forniture.
di Gabriella Sparano
La revisione non si è limitata agli articoli interessati dal correttivo, ma ha anche apportato modifiche mirate a risolvere problematiche interpretative e applicative emerse durante la prima fase di applicazione del Codice.
di Gabriella Sparano
Possono incorrere in violazioni di natura tributaria, contributiva o in materia di sicurezza sul lavoro. In tal senso, l'articolo 11 del Dlgs. 175/2016 impone ai componenti degli organi amministrativi e di controllo delle società a controllo pubblico il possesso di specifici requisiti di onorabilità e professionalità.
di Niccolò Grassi
Non si tratta, dunque, di un documento neutro o meramente contabile, ma di una vera e propria “cartina tornasole” dell’affidabilità dell’operatore economico, capace di rivelare incongruenze altrimenti non emergenti dalla sola offerta tecnica o economica.
di Gabriella Sparano
Procedura attivata dal 10 aprile scorso. Tuttavia, è importante notare che l’inserimento attuale delle informazioni non permette ancora di visualizzare una stima del punteggio o del livello di qualificazione, né di inviare l’istanza definitiva per il nuovo biennio.
di Gabriella Sparano
La ratio legis dell'articolo 45 rimane quella di incentivare le professionalità interne all'amministrazione e di perseguire un risparmio di spesa evitando il ricorso a professionisti esterni.
di Niccolò Grassi
La nozione di “fatturato specifico” deve essere interpretata in chiave funzionale, privilegiando una lettura orientata al risultato e al principio di proporzionalità.
di Gabriella Sparano
Inoltre, spetta alla singola amministrazione valutare concretamente quale parte degli oneri assicurativi debba essere coperta con il 20% delle risorse di cui all’articolo 45, comma 2 (a discapito di altre finalità previste) e quale parte debba essere finanziata con altre risorse del quadro economico.
di Niccolò Grassi
Il chiarimento della sentenza del 16 aprile: la stazione appaltante non deve essere qualificata per poter valutare una proposta di PPP presentata ai sensi dell’art. 193 del nuovo Codice.
di Gabriella Sparano
La Scheda AVR è uno strumento utilizzato dalle Stazioni Appaltanti per comunicare all’ANAC i dati anagrafici degli operatori economici potenzialmente interessati a partecipare a procedure di affidamento. Invece, la Scheda TVR è come un “comunicato di chiusura”. La Stazione Appaltante la invia all’ANAC per informare che il processo di verifica avviato con la Scheda AVR si conclude senza che si arrivi a un affidamento.
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