GREEN CITIES

di Edoardo Zanchini
Ecologista

Edoardo Zanchini è direttore dell’ufficio clima del Comune di Roma. È stato vicepresidente nazionale di Legambiente dal 2011 al 2022. Architetto, PhD in pianificazione urbanistica, ha insegnato nelle Università di Roma, Ferrara e Pescara (dove è stato ricercatore). È stato nei board dei network ambientalisti Transport and Environment, Renewables Grid Initiative, Worldwide carbon price, e di diversi comitati scientifici. Autore di saggi in materia di energia, clima, sostenibilità urbana.

Il punto debole della transizione verso un sistema energetico a emissioni zero è sicuramente il lavoro. Ossia il rischio che in alcuni settori strategici come l’automotive, la produzione elettrica, la siderurgia o la chimica chiudano imprese e interi distretti perché di quella componentistica non c’è più bisogno o perché le tecnologie che lì vengono prodotte saranno presto vietate dalle normative europee o schiacciate dalla concorrenza internazionale.

Ora che la cosiddetta Direttiva “Case Green” è stata approvata possiamo guardare alle prospettive della riqualificazione energetica senza i paraocchi della contrapposizione politica.

Finora le aree urbane non hanno svolto alcun ruolo nell’agenda europea del clima perché gli Stati hanno da sempre preteso di svolgere nella definizione delle politiche e nella gestione delle risorse.

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