Archivio

La giornata

  • A marzo il deficit commerciale USA tocca il record di 140,50 miliardi di dollari
  • La Ue si prepara  a colpire 100 miliardi di beni USA senza intesa
  • Polizze catastrofali , obbligo anche per gli immobili in sanatoria
  • Antitrust accoglie gli impegni di Enel Energia, ristori a 40 mila utenti per 5 milioni di euro
  • Cdp Real Asset, nuovo investimento per il Fof Infrastrutture
  • Porti, verso la nomina del nuovo presidente AdSP Mar Ligure Orientale, designato Pisano

VENIER A DIAC: "ITALIA GIA' OK CON GNL"

RIGENERAZIONE

Un maxi intervento da 80 milioni di euro, a basso impatto ambientale, realizzato puntando a massimizzare l’uso di superfici “già compromesse sul piano ambientale” e che prevede anche un nuovo parcheggio interrato. Entro luglio ci sarà l’indizione del bando e l’intero progetto dovrà vedere luce non oltre il 30 aprile 2029.

La giornata

  • Energia, oggi la roadmap della Ue per lo stop all’import dalla Russia
  • Sicurezza sul lavoro, Inail: nel primo trimestre denunciati 205 morti, forte aumento degli infortuni in itinere.
  • Mit:  sbloccata la Lecco-Bergamo, sarà  realizzata la variante di VercuragO.
  • Oice: a gennaio-marzo affidamenti Pnrr per servizi tecnici e appalti integrati-36%, pubblicati 135 bandi
  • Per il gruppo Maire nuove aggiudicazioni per 1,1 miliardi di dollari

IL COLLEGAMENTO CON I PROGETTI DI RIGENERAZIONE URBANA

Fra i beni per cui recentemente l’Agenzia ha deciso di fare ricorso al temporary use ci sono la caserma Cesare Battisti e il complesso della SS. Trinità delle Monache (poi Ospedale militare Muricchio) a Napoli, l’ex Convento dei Crociferi a Palermo, l’ex caserma Umberto I ad Ascoli Piceno, l’ex Convento di S. Vito ad Agrigento, l’ex Ospedale San Salvatore ed ex Caserma Boldrini a Bologna, l’ex Monastero di Sant’Anna a Venezia. La direttrice dell’Agenzia: questo genere di interventi servono anche per coinvolgere la cittadinanza e per spiegare che cosa stiamo facendo con quello spazio o con quel bene. Sempre più spesso nelle concessioni sarà previsto l’obbligo di utilizzare il bene durante il cantiere, anche con subconcessioni.

Banca Asiatica di Sviluppo

Le politiche protezionistiche rischiano di vanificare i progressi compiuti negli ultimi decenni, frutto di un “dividendo di pace”. È il monito del Governatore della Banca d’Italia davanti alla platea della riunione annuale della Banca Asiatica di Sviluppo. Un quadro di regole condivise è alla base della prosperità globale. Anche Giorgetti richiama la necessità di politiche coordinate

 

 

IL LABIRINTO OSCURO DELL'EDILIZIA

La riforma contenuta nel Ddl 1372 Senato (Delega al Governo per la revisione del codice dei beni culturali e del paesaggio in materia di procedure di autorizzazione paesaggistica) introduce espressamente il meccanismo del silenzio assenso in caso di decorso del termine assegnato all’ufficio ministeriale periferico. Modifica il vigente articolo 146, che disciplina la procedura di rilascio dell’autorizzazione paesaggistica da parte della Regione/Comune sulla base del parere obbligatorio e vincolante della Soprintendenza da rendersi entro 45 giorni, senza esplicitare cosa accade ove non venga reso il  parere.

Ma che succede se la Soprintendenza non resta silente ma renda il parere oltre il termine previsto, specie se contrario alla realizzazione dell’intervento edilizio proposto?

Sul punto, la giurisprudenza nel tempo ha mutato posizione passando dal considerare il parere tardivo e contrario da semplicemente non vincolante per il Comune (che comunque poteva recepirlo) a inefficace, ai sensi dell’articolo 2, comma 8 bis della legge 241/1990 (con una serie di pronunce del Consiglio di Stato dal 2023 a oggi).

I due nuovi prodotti editoriali già disponibili, curati da Gabriella Sparano e Niccolò Grassi

Un approccio verticistico e indifferente alle situazioni e ai contesti reali potrebbe dare la stura a un giudizio particolarmente severo sulla ulteriore richiesta proveniente dal versante della domanda pubblica di innalzare la soglia di applicazione degli obblighi relativi alla Gestione Informativa Digitale (GID), ricordando che inizialmente, col Dlgs 560/2017, l’adozione era stata prevista come addirittura generalizzata al 2025. Uno sguardo equilibrato sulla questione non può, al contrario, che riconoscere l’esistenza di numerose criticità in merito non solo alla Gestione Informativa Digitale (GID), ma pure all’Approvvigionamento Digitale.

I DUE NUOVI STRUMENTI DI APPROFONDIMENTO DISPONIBILI DA OGGI

I due prodotti editoriali disponibili da oggi: la Monografia per le stazioni appaltanti, curata da Gabriella Sparano è un approfondimento veloce (50 pagine) con otto temi affrontati in chiave operativa; anche il Manuale “Appalti pubblici, Soluzioni operative” di Niccolò Grassi (152 pagine) affronta dieci temi-chiave con un taglio radicalmente operativo (giurisprudenza e indirizzi amministrativi utili, domande/risposte non frequenti, formulari utilissimi per PA e imprese). La nostra analisi è che ci sarà ancora qualche modifica mirata (due o tre sono in arrivo con il decreto Infrastrutture che sta preparando il ministro Salvini), ma soltanto per risolvere questioni specifiche e circoscritte, mentre l’impianto del codice è solido e resterà stabile a lungo, perché ha dalla sua parte un vasto consenso. Da qui la necessità per tutti gli operatori di aprire una fase per cogliere gli aspetti, positivi e critici, di una piena attuazione del codice. Il rialzo della soglia BIM  da due miliardi verso la soglia UE (o un valore intermedio) candidata a entrare nel Dl infrastrutture per superare le criticità digitali di molte stazioni appaltanti medio-piccole.

SEZIONE GIURISDIZIONALE CAMPANIA

La settimana

  • Per la prima volta in Italia la Riunione della Banca Asiatica di Sviluppo, oggi gli interventi di Panetta e Giorgetti
  • “Italia e imprese estere”: mercoledì l’Annual Meeting di Confindustria
  • Fari puntati sulla Fed. In Europa attesi i dati della produzione industriale delle principali economie
  • Martedì Snam presenta l’Innovation Plan

Il bollettino economico

L’effetto dazi e le tensioni geopolitiche internazionali mettono l’Europa sotto pressione. L’ultimo Bollettino economico della Bce avverte che l’eccezionale incertezza offusca le prospettive economiche. Nel primo trimestre il Pil ha registrato una lieve accelerazione ma i rischi al ribasso si allungano sui mesi a venire. Elementi di preoccupazione sono gli investimenti delle imprese che mostrano segnali di stagnazione. Debole è l’edilizia residenziale. Anche il mercato del lavoro mostra segnali di raffreddamento.

OBIETTIVO 2030 DI 6,63GW

Lo spirito della legge, ha detto l’assessora all’ambiente Irene Priolo, sarà quello di un “equilibrio fra istanze private, che la norma definisce come opere di interesse pubblico prevalente e interessi pubblici di tutela del territorio, sostenibilità ambientale, impatto paesaggistico e ambientale, ma anche di prossimità alle infrastrutture, facilità di connessione alla rete e sicurezza energetica, salvaguardando allo stesso tempo le nostre produzioni agricole”. 

L'ARCHITETTURA VISTA DA LPP

La Biennale di architettura di Venezia è la più importante manifestazione internazionale tra le diverse, dedicate al costruire inteso come arte, che si svolgono in ogni parte del mondo. A riprova del successo, le 285.000 presenze nel 2023, una enormità per una materia che non ha mai attirato un pubblico particolarmente numeroso. La crescita della Biennale di architettura è stata costante a partire dal 1980 e credo che sia stata in larga parte dovuta, oltre che dal fatto che non ci poteva essere una idea migliore di farla nella città di Venezia, all’individuazione dei curatori scelti tra i personaggi più rilevanti del panorama architettonico. A dirigere le varie edizioni sono stati, infatti, chiamati, solo per citarne alcuni, Paolo Portoghesi (1980), Massimiliano Fuksas (2000), Kazuyo Sejima (2010), David Chipperfield (2012), Rem Koolhaas (2014).

Appalti Istruzioni per l’uso / 34

di Gabriella Sparano

Nelle ultime settimane, il rinnovo della qualificazione delle stazioni appaltanti è stato un argomento molto discusso e dibattuto a causa dei requisiti introdotti e modificati dal Correttivo e del conseguente loro recepimento (solo dal 25 giugno scorso) nel sistema ANAC, a tal fine aggiornato all’esito di una consultazione on line lanciata dall’Autorità nei mesi precedenti. Protagonista silenzioso di tale processo di riqualificazione (l’articolo 11 dell’Allegato II.4 del Codice attribuisce testualmente alle stazioni appaltanti il compito di accedere all’AUSA – rectius, al servizio “Qualificazione delle stazioni appaltanti” – per inserire/aggiornare i dati necessari) è il Responsabile dell’Anagrafe Unica delle Stazioni Appaltanti (RASA). Ma chi è esattamente il RASA? Quali sono le sue funzioni principali, spesso misconosciute, e le responsabilità che gli derivano nel sistema complessivo degli appalti pubblici? Quali incompatibilità sussistono per tale ruolo? Il Codice, infatti, non prevede né cita tale figura.

Vediamolo insieme.

L'intervento

DOPO L'INTERVISTA A BUSìA

di Angelo Ciribini

È d’uopo ricordare che il codice dei contratti menziona la Gestione Informativa Digitale (GID), in luogo dell’abusato Building Information Modelling (BIM), in quanto la centralità della tematica si sta spostando rapidamente sul Data Management e sull’Information Management, e, nel medio termine, sull’Intelligenza Artificiale, come è testimoniato dai lavori del gruppo di lavoro ISO che, proprio in questi giorni, presso l’Università degli Studi di Brescia, sta ponendo mano a una profonda revisione delle norme della serie UNI EN ISO 19650, i documenti di riferimento per i mercati internazionali in materia.

L'intervento

DALLA CHAT "AMICI DI DIAC"

Il reale “sentimento” degli operatori verso la digitalizzazione, l’obiettivo dell’industrializzazione del settore delle costruzioni, le difficoltà dei piccoli comuni, l’aiuto che possono dare (o non dare) Demanio e Italferr, il processo di qualificazione delle stazioni appaltanti che non può non andare avanti e altri argomenti nella discussione che si è tenuta ieri nella chat “Amici di Diac” dopo la pubblicazione dell’intervista al presidente dell’ANAC, Giuseppe Busìa (che si può leggere qui).

 

Dentro il cerchio/12

La Voce dei Geometri

di Ezio Piantedosi

Vicepresidente Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
Il geometra che verrà: perché il futuro dell’ambiente costruito si decide oggi

Siamo a un bivio. Da una parte, un’Italia che costruisce come ha sempre fatto – con logiche del secolo scorso, competenze frammentate, resistenze al cambiamento. Dall’altra, la possibilità di immaginare professionisti tecnici capaci di guidare davvero la trasformazione dell’ambiente costruito. Il geometra di domani non sarà quello di oggi. Non può esserlo.

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