WELFARE
La Giunta ha approvato il piano degli investimenti con un elenco di immobili da dedicare ad attività aggregative, prevedendo una compartecipazione economica importante per la loro riqualificazione. Tutti gli immobili sono diffusi in città e Palazzo Marino ha deciso di dedicarli alla creazione di spazi multifunzionali aperti ai residenti dei quartieri in cui sono collocati. Si tratta di otto edifici di proprietà comunale che costituiscono un primo nucleo su cui investire, che in futuro potrà essere integrato. Si parte dall’ex mercato di Piazza Selinunte, nel quartiere San Siro.
APPALTI ISTRUZIONI PER L'USO
Il Codice dei contratti pubblici non disciplina in maniera puntuale l’iter operativo che le stazioni appaltanti devono seguire allorquando ricorrono al meccanismo dell’inversione procedimentale, limitandosi a prevedere solo che, qualora scelgano tale facoltà, le offerte siano esaminate prima della verifica dell’idoneità degli offerenti (articolo 107, comma 3).Il merito di aver procedimentalizzato il meccanismo, la cui finalità è quella di semplificare e accelerare l’iter di gara, è stato dell’ANAC, che lo ha fatto all’interno del Bando – tipo n. 1, a cominciare dalla versione del 2021 (sotto il Codice 50/2016, come modificato dalla legge 55/2019, dal decreto-legge 76/2020 e dal decreto legge 77/2021), passando per la versione 2023 (sotto il nuovo Codice 36/2016), fino alla recente versione aggiornata al Correttivo, approvata con la Delibera n. 365 del 16/09/2025. Anzi, in quest’ultima versione del Bando-tipo, l’iter è stato arricchito di ulteriori passaggi, alcuni obbligatori e altri opzionali e/o alternativi tra loro, che hanno finito per appesantire un meccanismo pensato invece per velocizzare la selezione dell’affidatario.
Considerato che, ai sensi del comma 3 dell’articolo 83 del Codice, i bandi di gara vanno redatti in conformità dei bandi tipo, salve le deroghe espressamente motivate nella delibera a contrarre, vediamo insieme quali passaggi deve compiere, quindi, la stazione appaltante secondo l’ANAC, quando sceglie l’inversione procedimentale.
La giornata
Bisogna plaudire sempre alla prudenza con cui la premier Meloni e il ministro Giorgetti stanno gestendo i conti pubblici italiani. La fiducia è un valore che non ha prezzo e i vari spread (non solo con il Bund tedesco) confermano che si sta facendo un buon lavoro. Eppure il nuovo quadro programmatico del governo era atteso per capire che tipo di crescita ci si attende e soprattutto che tipo di crescita vuole il Governo dal 2026 in avanti. La fatidica fase post-Pnrr che molti temono come fosse il ritorno all’inferno. Ebbene, dal Dpfp non arrivano segnali incoraggianti: non l’inferno, ma un pallore assoluto. Un dato chiave per capire quali politiche abbia in testa il governo e che impatto si prevede è sempre il confronto fra la crescita del Pil tendenziale e quella programmatica. Quanta crescita producono, semplificando molto, le politiche messe in campo dal governo. Ebbene, nel 2026 Pil tendenziale e programmatico sono appaiati a +0,7%. Effetto zero sulla crescita dell’azione di governo. Si dirà, a ragione, che “tanto c’è il Pnrr”, che infatti è considerato in questi quadri una variabile esogena rispetto alle politiche di governo. Ma il 2027 e il 2028, quando l’effetto diretto del Pnrr sarà quasi scomparso, l’impegno di governo per la crescita si traduce in un decimo di punto percentuale, da 0,7% tendenziale a 0,8% programmatico nel 2027 e da 0,8% tendenziale a 0,9% programmatico nel 2028: praticamente impercettibile. E se quei tendenziali si rivelassero sovrastimati, che capacità di reazione avrebbe la politica economica? Avremo modo nei prossimi giorni di capire meglio, soprattutto sul fronte degli investimenti pubblici e degli stimoli a quelli privati. Ma l’inizio non è confortante.
OK DAL CDM
L’operato dell’Autorità sarà concernente gli atti di ordinaria amministrazione e quelli “indifferibili e urgenti”. Capitolo nomine: per la presidenza i tre nomi circolanti da tante settimane sono il direttore dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, Roberto Alesse; il Commissario straordinario nazionale per l’adozione di interventi urgenti connessi al fenomeno della scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua e Pietro Maria Putti, ad del Gestore mercati energetici (Gme). Anche per il collegio i nomi sono ancora quelli agostani. Ma l’ennesimo posticipo del nuovo collegio induce a pensare che nessuno di questi profili è così certo dell’incarico.
Confindustria
Camera dei Deputati/MAXXI
Città nel futuro, dal 7 al 9 ottobre: qui il programma
Diac Conference N. 1 “Rigenerazione urbana, nuovo inizio: città sociale al centro”.
DAI TERRITORI
A Napoli, Riccardo Villari, presidente di Città della Scienza, ha presentato l’idea di un museo permanente dedicato all’America’s Cup, che sarà ospitato in un capannone di 500 mq a Bagnoli. Il progetto coinvolge Regione, Invitalia e il Comitato della Coppa e prevede sale multimediali, simulatori, biblioteche e modelli di barche. Il 20 ottobre è previsto un sopralluogo con i principali circoli cittadini per avviare il percorso partecipativo. L’obiettivo è lasciare un’eredità stabile alla città oltre l’evento del 2027.
LE DOMANDE DALL'8 GENNAIO 2026
Il nuovo bando potrà contare su 11 milioni di euro di risorse regionali in grado di generare investimenti per almeno 60 milioni. Allo stanziamento si sommano altri 20 milioni per garantire i prestiti. Una grande opportunità per gli albergatori, i gestori di Rta e Condhotel, ma anche di campeggi, villaggi turistici e marina resort che potranno investire nelle loro strutture per renderle più sostenibili.
DENTRO IL CERCHIO - LA VOCE DEI GEOMETRI
Negli ultimi anni, il settore edilizio si trova di fronte a una trasformazione profonda, spinto sia dalla necessità di ridurre l’impatto ambientale sia dalle nuove normative europee. La transizione verso edifici più sostenibili non è più un’opzione, ma un percorso obbligato per garantire un futuro di buona esistenza alle generazioni che verranno.
Expo Ferroviaria
BIM SUMMIT
Massimo Deldossi (vicepresidente Ance) ha spiegato che le tecnologie “stanno dando molto al settore. Adesso sta alle imprese come inserirle nei processi”. Anche per il settore immobiliare, ha detto a Diac l’avvocato Oriana (presidente e ad Aspesi), i nuovi strumenti innovativi possono aiutare a recuperare i margini. L’importanza del fattore etico legato ai dati.
La giornata
PROGETTO CORALE
Cosa succede se un committente, un ingegnere, un’urbanista, una fotografa, un giornalista e un critico si trovano in un luogo magico e discutono del tema “L’ego dell’Architetto” davanti ad una platea fatta prevalentemente da architetti? E’ quanto è accaduto sabato scorso a Borca di Cadore, durante il convegno organizzato dall’Associazione Edoardo Gellner, e quello che ne è scaturito è stata una bella riflessione che vale la pena raccontare.
AEROPORTI DI ROMA
IL CONFRONTO IN PARLAMENTO
Il ministro per l’Europa, il Pnrr e i fondi di coesione, Tommaso Foti, ha illustrato alla Camera la sesta proposta di modifica del Pnrr che l’Italia invierà a Bruxelles entro l’8 ottobre. A novembre sarà liquidata anche l’ottava rata portando a 153 i miliardi incassati “sui 194,4 – ha detto Foti con una curiosa e inedita espressione – che costituiscono il dato massimo di attribuzione di risorse a noi da parte dell’Europa”. L’Italia non rinuncia neanche a un euro, ma a fine 2026 le risorse incassate potrebbero essere meno del programmato.
DAI TERRITORI
La Regione Lombardia ha lanciato il bando “Ri.Circo.Lo” da 10 milioni di euro per sostenere imprese di costruzioni, demolizioni e bonifiche. Ogni progetto può ottenere fino a 1,5 milioni, coprendo il 60% dei costi per le piccole imprese e il 50% per le medie. L’assessore all’Ambiente Giorgio Maione punta a ridurre il conferimento in discarica e promuovere modelli di economia circolare. In Lombardia, l’80% dei rifiuti speciali è già recuperato e il settore edilizio genera il 40% del totale.
REGIONE LAZIO
Dal meccanismo del silenzio assenso per una serie di interventi previsti dalla nuova norma agli incentivi volumetrici per diversi immobili, alle disposizioni utili a trasformare sottotetti abusivi anche in b&b o in strutture sanitarie, sono diverse le richieste di modifica arrivate alla Pisana per evitare un eventuale rischio di incostituzionalità. Da parte sua il governatore Rocca ha già fatto sapere che che procederà con le modifiche richieste. Mentre le opposizioni incalzano.
La giornata
Maria Cristina Fregni
“…servizi, spazi comuni e attività rivolte sia agli abitanti che al quartiere e alla città, per andare oltre alla funzione residenziale e promuovere una nuova cultura dell’abitare.” Se questa frase sembra un Luogo Comune, è perché, per fortuna, a Torino letteralmente lo è.
Luoghi Comuni è infatti un progetto di housing sociale promosso a Torino dal Programma Housing della Compagnia di San Paolo, in collaborazione con l’Ufficio Pio.
Il progetto comprende due strutture, Luoghi Comuni Porta Palazzo (in piazza della Repubblica) e Luoghi Comuni San Salvario (in via San Pio V), entrambe sviluppate intorno a un nucleo centrale rappresentato da una Residenza Temporanea, a cui si affiancano altre attività e servizi.
Il concept del progetto Luoghi Comuni si basa su una spiccata idea di Integrazione, sociale, progettuale, culturale, economica.
Questa modalità di gestire la trasformazione di un immobile, innovativa e sperimentale, ha avuto come obiettivo il raggiungimento dell’equilibrio tra sostenibilità economica e funzione sociale e si è basato su attività di ricerca nella fase istruttoria, a cui è seguito uno studio di fattibilità, per poi estendersi alla realizzazione di bandi di selezione per i soggetti che a vario titolo sono entrati nel processo realizzativo, e ancora alla co-progettazione tra Programma Housing, gestori e progettisti al fine di integrare gli aspetti architettonici e sociali; a ciò si sono aggiunte le attività di monitoraggio e valutazione e rivolte sia agli aspetti gestionali e sociali che al commissioning dei sistemi impiantistici e dei consumi energetici.
QUI LA DIRETTA INTEGRALE DEL 9 OTTOBRE
Luigi Prestinenza Puglisi
Se il cemento armato è stato il materiale del Moderno, oggi il verde è diventato il passepartout dell’architettura contemporanea, l’ornamento più gettonato del XXI secolo, spesso abusato fino all’insignificanza. Non c’è progetto che non lo esibisca, ostenti, impacchetti. Alberi sui tetti, cespugli nei balconi, rampicanti nei cortili. Anche se, nella stragrande maggioranza dei casi, l’inserimento è posticcio, decorativo, un camouflage green che promette una fedeltà ai principi dell’ecologia che non mantiene.
Nel frattempo, le amministrazioni comunali vengono bersagliate per ogni albero mancato. A Roma, la sistemazione di Piazza Augusto Imperatore è stata criticata con toni feroci per aver “dimenticato il verde”, ignorando che nel centro storico piantare alberi significa sfidare stratificazioni archeologiche millenarie.
In questo scenario iper-retorico, dove il verde è diventato la nuova cartina di tornasole della buona architettura, c’è chi, invece, riesce ad andare oltre. A maneggiarlo come materiale di progetto.
Come Luciano Pia, una figura appartata e autentica di architetto che il verde lo inserisce perché lo considera un elemento strutturale, esistenziale.
Salvatore Di Bacco
La nuova legge sulla rigenerazione urbana introduce un vocabolario specifico per un motivo preciso: descrivere un modo completamente nuovo di pensare e agire sulle nostre città. L’obiettivo non è più, come in passato, costruire su nuovi terreni, ma recuperare e migliorare il patrimonio che già esiste. Come sottolinea la legge, lo scopo è rendere i nostri edifici e quartieri più sostenibili, sicuri, efficienti e capaci di promuovere la coesione sociale e la tutela dell’ambiente.
Pol Diac
Non deve sorprendere che all’indomani del varo della manovra a catalizzare l’attenzione sia lo scontro tra Elly Schlein e la premier Giorgia Meloni sui rischi per la democrazia in Italia.
Non sorprende perché tanto la leader dell’opposizione che la stessa Presidente del Consiglio non hanno interesse a incrociare le spade su una manovrina che non offre svolte ma si limita a puntellare il nuovo corso per mantenere solidi i conti pubblici. Difficile, infatti, anche per la segretaria del Pd non tenerne conto. I dem si sono sempre assunti il ruolo di partito attento alla finanza pubblica e certo la risposta a questa manovrina non può essere l’aumento della spesa in deficit.
Soluzione che – al contrario – i partiti della destra a partire da Fdi ma anche la Lega del ministro dell’economia Giancarlo Giorgetti hanno perorato quando erano all’opposizione. Anzi, nel caso del Carroccio indossando contemporaneamente la camicia di partito di lotta e di governo. Poi, una volta entrati nelle cosiddette stanze dei bottoni, tutto cambia per non cambiare niente secondo quello che è conosciuto come gattopardismo italico.
E così si passa dalla promessa dell’abolizione della Fornero alla sospensione di un mese o due dell’aumento dell’età pensionabile, oppure si cancella Transizione 5.0 dimostratasi un totale fallimento per tornare a misure più efficaci introdotte da governi di segno opposto come Industria 4.0, cercando di recuperare qualche miliardo di euro da banche e assicurazioni per tamponare le coperture senza preoccuparsi ovviamente delle eventuali “rappresaglie” sui correntisti. …
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