RISULTATI E PIANO STRATEGICO

A2a, investimenti per la tassonomia Ue al 73%. CROLLO delle emissioni

Secondo i dati aggiornati al 30 settembre, la generazione di energia da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico e fotovoltaico) rappresenta il 55% della produzione ed è pari a 4,9 TWh. “Guardiamo al 2035 con un Piano che coniuga generazione di valore sostenibile, decarbonizzazione, innovazione e contributo all’autonomia energetica del Paese. Sono scelte strategiche che indirizzano i nostri business e trovano conferma nel Rapporto Draghi per il rilancio della competitività europea”, ha commentato l’ad Renato Mazzoncini.

12 Nov 2024 di Mauro Giansante

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A2a continua l’impegno sulla strada della transizione energetica europea. Ieri sono stati presentati i dati aggiornati al mese di settembre di quest’anno e contestualmente è arrivato anche l’aggiornamento al piano strategico 2024-2035. Positivi tutti gli indicatori economici, prosegue il trend di investimenti nelle infrastrutture verdi e nell’economia circolare, nonché l’impegno per la finanza sostenibile e la produzione da energie pulite.

Partendo dai dati al 30 settembre, gli investimenti risultano pari a 898 milioni di euro, registrando un + 13% rispetto ai primi nove dell’anno precedente. La destinazione delle risorse riguarda lo sviluppo di impianti fotovoltaici, il potenziamento ed efficientamento delle reti a supporto della decarbonizzazione, l’aumento della flessibilità degli impianti di generazione e il recupero di materia ed energia. Quanto alla produzione di energia, la generazione da fonti rinnovabili (idroelettrico, eolico e fotovoltaico) rappresenta il 55% della produzione ed è pari a 4,9 TWh. Quanto alle emissioni, la quota Scope 1 e Scope 2 scende del 33% rispetto al valore dei primi nove mesi del 2023. E le risorse idonee alla tassonomia europea sono pari al 73%. Infine, in termini di finanza green, “dopo aver collocato con successo la prima emissione obbligazionaria perpetua subordinata ibrida in formato green e sottoscritto il bridge loan in pool da 600 milioni di euro, ad oggi – sottolinea A2a – non ancora erogato, in formato green per finanziare l’acquisizione degli asset relativi alla rete elettrica, a settembre 2024 A2A ha sottoscritto con successo un nuovo finanziamento bancario in formato green – use of proceeds a supporto degli investimenti in economia circolare”.

Questi invece alcuni degli indicatori economici principali registrati al 30 settembre: margine Operativo Lordo a 1.804 milioni di euro: +33% rispetto ai primi nove mesi 2023 (1.357 milioni di euro); utile netto a 713 milioni di euro: +68% rispetto all’analogo periodo del 2023 (425 milioni di euro); ricavi a 9.097 milioni di euro: -17% rispetto ai primi nove mesi del 2023 a seguito prevalentemente della contrazione dei prezzi delle commodities energetiche.

Guardando, invece, a come cambia il piano strategico, vengono confermati gli investimenti per 22 miliardi di euro. Il 70% di quelli di sviluppo al 2030 è già autorizzato o in corso di realizzazione. Dei 22mld, inoltre, 16 sono dedicati alla transizione verde e i restanti 6 all’economia circolare. Questa ripartizione consentirà di raggiungere nel 2035 un Ebitda di 3,3 miliardi di euro e un utile netto superiore a 1 miliardo di euro. Quanto ai target industriali, A2a punta a mantenere tra gli altri quello relativo ai 3,4 miliardi di euro di Rab nelle reti elettriche, ai 5,7 Gw di capacità da fonti rinnovabili e agli oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuti trattati al 2035. Per ricordare, gli investimenti annui passeranno da 0,8mld medi nel 2018-20 agli 1,8mld nel 2031-35. Per l’economia circolare, l’obiettivo del gruppo è arrivare al 2035 con oltre 7 milioni di tonnellate di rifiuti trattati in oltre 70 impianti, con 11 nuovi attualmente in cantiere. Il Gruppo punta poi a una produzione di 2,7 TWh di energia elettrica e 2,2 TWh di energia termica dai rifiuti, nonché a una trasformazione in prodotti e mps (materie prime seconde) di oltre 1 milione di tonnellate (sempre al 2035).  Data center e depuratori idrici sono, infine, altri ambiti d’investimento del prossimo futuro.

Per Renato Mazzoncini, ad del gruppo, “le ottime performance economico-finanziarie ottenute nei primi nove mesi del 2024 hanno consentito di procedere più speditamente negli investimenti previsti dal nostro Piano. I risultati di questo terzo trimestre confermano ulteriormente la consistenza della nostra strategia: abbiamo raggiunto un utile netto mai realizzato prima di oltre 700 milioni di euro, superando quanto registrato in tutto il 2023”. A2a guarda “al 2035 con un Piano che coniuga generazione di valore sostenibile, decarbonizzazione, innovazione e contributo all’autonomia energetica del Paese. Sono scelte strategiche che indirizzano i nostri business e trovano conferma nel Rapporto Draghi per il rilancio della competitività europea. La nostra visione di lungo periodo ci ha consentito di essere solidi di fronte alle incertezze geopolitiche ed economiche di questa fase storica, e di ottenere ottimi risultati, superiori alle previsioni. Per questa ragione abbiamo potuto fare nuovi investimenti anticipando cantieri e rivedendo al rialzo i dividendi per i nostri investitori”.

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