La giornata

La chiamata di Giorgetti: “Sacrifici per tutti”. Accise, niente aumento

  • Le audizioni sul Psb:  per Confindustria, impossibili gli obiettivi del Pil senza la completa attuazione del Pnrr
  • Le audizioni sul Psb: per la Cgil, si è scelta la strada dell’austerità, la Cisl chiede una spending review condivisa e la Uil è scettica sulla crescita
  • Inchiesta su appalti Anas, nel mirino tangenti per 846 mila euro
  • Signorini (Bankitalia): “Sul Pnrr progressi non del tutto soddisfacenti”
  • Inflazione in frenata nell’area Ocse ad agosto, al 4,7% dal 5,4% di luglio
  • Italgas inaugura il nuovo Centro di comando e controllo delle reti di Firenze
  • Patente a crediti: Asacert lancia ‘Cantiere sicuro’, si raggiungono 30 punti anche grazie alla certificazione Uni En Iso 45001
  • Costruzioni: innovazioni Fibre Net per la sostenibilità al Saie e ad ‘Asphaltica’ di Bologna

03 Ott 2024

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Spunta la parola “sacrifici” in vista del prossimo varo della manovra di bilancio. A pronunciarla è il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. “E’ evidente che stiamo per approvare una legge di bilancio in cui verranno chiesti sacrifici a tutti”, ha messo in chiaro in un’intervista a al Future of Finance Italy Economic Outlook, “Ci sarà una chiamata alla contribuzione – ragionata e razionale – per tutti, non solo per le banche” ma anche per altri settori che hanno beneficiato della congiuntura come la difesa. “Le aziende non fanno beneficenza e i contributi volontari non esistono” ma “esiste la stella polare che è l’articolo 53 della Costituzione” in base al quale “tutti sono chiamati a contribuire per le loro possibilità alle necessità della nazione”, ha detto Giorgetti ribadendo l’impegno dell’Italia sul “percorso particolarmente esigente di rientro” per riportare il deficit sotto il 3% nel 2026 e confermando l’obiettivo di crescita dell’1% quest’anno. Si tratterebbe di “tassare utili determinati in modo corretto”. “Questo tipo di sforzo tutto il Paese è chiamato a farlo: privati, aziende e pubblica amministrazione” e, ha precisato,”non si tratta di replicare la narrativa degli extra profitti bancari” ma si troverà “una soluzione equilibrata”, ha assicurato. Sul piano delle privatizzazioni sarà, ha preannunciato Giorgetti, “un autunno- inverno particolarmente denso”. “Andremo sulla tranche di Poste, un’altra tranche di Mps, in questo programma stiamo mettendo ordine e razionalizzando le forme di intervento dello Stato. Tutto ciò che ruota intorno a Tim risponde a questo tipo di logica – ha proseguito – anche l’operazione relativa a Sparkle di questi momenti testimonia che lo Stato c’è, molto spesso in collaborazione con i privati, per raggiungere forme più efficienti di risposta”. In serata ə poi arrivato un chiarimento dal Mef. Per quanto riguarda le entrate significa che si chiederà uno sforzo alle imprese più grandi che operano in determinati settori in cui l’utile ha beneficiato in qualche modo di condizioni favorevoli esterne affinché contribuiscano con modalità sule quali è in corso un confronto. Non è allo studio, si chiarisce, nessuna nuova tassazione per gli individui mentre le aziende più piccole sono già interessate al Concordato biennale preventivo. “ Altre eventuali interpretazioni delle parole del ministro Giorgetti sono da considerarsi forzature”. Dal  Mef arriva anche la smentita su possibili aumenti delle accise.  E’ “del tutto fuorviante la notizia secondo la quale il Governo intende aumentare le accise sui carburanti”, precisa il dicastero di Via XX Settembre. “Sulla base degli impegni Pnrr, delle Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica approvato nel 2022, il Governo e’ tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi (Sad). In questo contesto, rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina, e pertanto e’ allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise. In ogni caso, in coerenza con l’impostazione di questo Governo, l’intervento non si tradurra’ nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensi’ in una rimodulazione delle due. Il Piano strutturale di bilancio di medio termine ha previsto che questo allineamento sara’ definito nell’ambito delle misure attuative della delega fiscale”.

 

Le audizioni sul Psb:  per Confindustria, impossibili gli obiettivi del Pil senza la completa attuazione del Pnrr

 

“La crescita programmata dal Governo e’ la piu’ elevata tra quelle dei principali previsori internazionali. A sostegno di questa crescita puo’ giocare un ruolo centrale la rapida attuazione del Pnrr e nel biennio 2025-2026 l’attenzione del Governo dovra’ concentrarsi sul completamento della sua attuazione”. A sottolinearlo è stato il vice presidente di Confindustria, Angelo Camilli, nel corso dell’audizione sul Piano Strutturale di Bilancio davanti alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. “Appare quindi chiaro – ha puntualizzato – che occorre massima attenzione da parte di tutti i livelli di Governo per la rapida ‘messa a terra’ del Piano. Senza l’attuazione di questo sara’ impossibile raggiungere i tassi di crescita indicati dal Governo”. Per Camilli, “un’importante riforma di accompagnamento al Pnrr e’ quella del fisco”. Confindustria condivide la necessita’ di rendere strutturale il taglio del cuneo fiscale e l’accorpamento delle aliquote di tassazione delle persone fisiche, “l’auspicio – osservato il vice presidente – e’ che si intervenga anche sulla contribuzione, prevista per la Cassa Unica Assegni Familiari (Cuaf), che va a beneficio della generalita’ delle famiglie e che, ad oggi, e’ posta in capo alle sole imprese”. Secondo Confindustria, “sarà importante avviare un’analisi della spesa pubblica per recuperare eventuali risorse e rendere più efficiente il suo utilizzo. La programmazione su 7 anni potrebbe agevolare questo compito al Governo”. Camilli ha toccato poi il tema delle ‘Case Green’: “gli obiettivi posti dalla direttiva ‘Case Green’, come il Psb, risultano particolarmente sfidanti per l’Italia e possono innescare meccanismi virtuosi per gli investimenti privati. Ne deriva l’esigenza di pensare ad un piano di revisione degli incentivi a sostegno dell’edilizia che non siano soggetti a proroghe annuali ma che, in maniera strutturale, permettano di raggiungere gli obiettivi di riqualificazione”.

Le audizioni sul Psb: per la Cgil, si è scelta la strada dell’austerità, la Cisl chiede una spending review condivisa e la Uil è scettica sulla crescita

 Il Governo “aveva davanti  a se’ un bivio, tagliare la spesa, e quindi sanita’, istruzione, previdenza, contratti collettivi e investimenti pubblici, oppure andare a prendere le risorse dove sono, azionando la leva redistributiva del fisco su: profitti, extraprofitti, grandi ricchezze, rendite, lotta all’evasione, e una vera progressivita’ ed equita’ fiscale”. E “si e’ scelta, chiaramente la prima strada. La strada di un’austerita’ selettiva, scaricata, come sempre, sui soliti noti: lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati che continueranno a essere colpiti anche attraverso gli ulteriori tagli ad un welfare sempre meno pubblico e universalistico”. Lo ha detto il segretario confederale Cgil, Christian Ferrari, nel corso dell’audizione convocata a Montecitorio dalle commissioni Bilancio di Camera e Senato, sul Psb. Per il segretario confederale della Cisl, Ignazio Ganga, “le risorse nel quadro del Piano strutturale di Bilancio vanno reperite “con una spending review condivisa con le parti sociali che vada a colpire le zone grigie, le sacche di spreco, le rendite, le intermediazioni parassitarie e la finanza speculativa”. Vanno “tassate maggiormente le grandi rendite immobiliari e finanziarie, devono essere imposti contributi di solidarietà alle grandi multinazionali eliminando i regimi di tassazione privilegiata”. Il sindacalista ha espresso poi “perplessità” per “l’assenza di un esplicito coinvolgimento delle organizzazioni sindacali nella programmazione degli obiettivi”. Il Piano strutturale di bilancio “difficilmente porterà quella crescita di cui il paese ha fortemente bisogno”, hanno evidenziato i rappresentanti della Uil. Sul piano teorico, aggiungono, “il Piano è piano di buone intenzioni ma non vediamo risorse aggiuntive”: “si richiamano più volte risorse che dovrebbero arrivare dalla lotta all’evasione fiscale e dalla riforma della compliance fiscale, ma sono risorse che per loro natura sono incerte”.

 

Inchiesta su appalti Anas, nel mirino tangenti per 846 mila euro

Una presunta tangente da quasi 846mila euro e altre “utilità”, come un’auto e un appartamento. Sono questi i primi elementi di una nuova indagine della Procura milanese con al centro un presunto giro di mazzette sui lavori di manutenzione della rete stradale italiana, in particolare di Lombardia e Veneto, e che coinvolge funzionari ed ex funzionari Anas. La notizia è uscita ieri a seguito di una serie di perquisizioni ed acquisizioni tra Roma, Milano, Verona e Torino da parte del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria della Gdf, delegato dai pm Giovanna Cavalleri e Giovanni Polizzi e dall’aggiunta Tiziana Siciliano. Oltre alle due sedi della società del gruppo Fs, le Fiamme Gialle si sono presentate negli uffici del Consorzio Stabile Sis, della società concessionaria del tratto autostradale tra Brescia Ovest e Padova Est e da nove persone, gli indagati, tra cui i fratelli Stefano, Luigi e Marco Liani, il primo ancora manager di Anas e gli altri due usciti per dar vita ad un gruppo di costruzioni, anch’esso perquisito. Oltre ai fratelli Liani, poi, sono indagate altre persone a loro legate che hanno avuto o hanno guai con la giustizia: tra questi Giovanni Proietti, già imputato per il crollo del ponte Morandi, anche lui ex funzionario Anas ed ex dirigente del Ministero delle Infrastrutture. Le accuse, a vario titolo, sono di corruzione, turbativa d’asta e rivelazione ed utilizzazione di segreto d’ufficio. In relazione all’inchiesta, Anas Spa, in una nota, esprime piena fiducia nell’operato della Magistratura e sta fornendo tutta la necessaria collaborazione alle Autorità.

 

Signorini (Bankitalia): “sul Pnrr progressi non del tutto soddisfacenti”

Nell’attuazione del Recovery plan “i progressi non sono del tutto soddisfacenti”. Lo ha affermato  il Direttore generale della Banca d’Italia, Luigi Federico Signorini, nel corso di un intervento alla Giornata del Credito di Anspc. “Gli ultimi dati disponibili mettono in luce un’accelerazione nella pubblicazione delle gare del Pnrr e nell’esecuzione dei lavori ad esse connessi” e, sulla base di stime della Banca d’Italia, “quasi la meta’ degli appalti per opere del Pnrr si trova gia’ nella fase di esecuzione ma i progressi non sono ancora del tutto soddisfacenti: circa il 50% dei lavori avviati risulta in ritardo rispetto alle tempistiche stimate, soprattutto tra i cantieri di maggiori dimensioni. Nel momento della concreta attuazione e spesa, il piu’ impegnativo, e’ importante assicurare la massima efficienza”.Per l’Italia “e’ importante assicurare un’impostazione prudente delle scelte di bilancio nel medio termine, nello spirito delle nuove regole europee”. Per Signorini, “sul piano reale, si comincia finalmente a vedere qualche segno degli effetti delle riforme strutturali introdotte nel corso degli anni e da ultimo stimolate dal Pnrr. I successi conseguiti devono indurre a mantenere alta l’attenzione per questi temi. Le riforme funzionano: proprio per questo vanno consolidate e sviluppate”. Signorini ha ricordato che “dell’insieme delle riforme strutturali fa parte quella, attuata lungo un considerevole arco di tempo, del sistema pensionistico, che contribuisce alla sostenibilita’ delle finanze pubbliche italiane nel lungo termine: e quindi alla stabilita’ dell’ambiente macroeconomico, essenziale a sua volta per la crescita del sistema produttivo”.

 

Accordo di collaborazione tra le Autortià dei Trasporti di Italia e Francia

 

Le autorità dei trasporti italiana e francese rafforzano i loro legami con la firma di un protocollo d’intesa per affrontare questioni di comune interesse. Nel corso di un incontro tra i due presidenti, Nicola Zaccheo e Thierry Guimbaud, tenutosi a Roma nella giornata del 2 ottobre 2024, le due Autorità, entrambe responsabili della regolazione economica dei trasporti, hanno firmato un protocollo d’intesa per lo scambio di informazioni e
buone pratiche su temi di comune interesse. Il protocollo d’intesa promuove lo svolgimento di attività, lo scambio di informazioni ed esperienze
tra le Autorità e la consultazione reciproca sulla regolazione del settore dei trasporti con la finalità di individuare percorsi di miglioramento e buone pratiche. Le questioni di interesse comune coperte dal MoU includono, ma non sono limitate a: i compiti, l’organizzazione e il funzionamento delle autorità;  il monitoraggio dei mercati regolati; la disciplina delle concessioni autostradali;  la regolazione dei diritti aeroportuali, ai sensi della Direttiva 2009/12/CE; la regolazione del mercato dei trasporti ferroviari, ai sensi della Direttiva 2012/34/UE; la regolazione dei servizi di informazione digitali multimodali;  misure temporanee e strutturali adottate in Francia e Italia durante i periodi di crisi.

 

Inflazione in frenata nell’area Ocse ad agosto, al 4,7% dal 5,4% di luglio

Decisa frenata dell’inflazione media dell’area Ocse che ad agosto registra una flessione al  al 4,7% dal 5,4% di luglio. Un miglioramento legato al calo di quasi 10 punti percentuali dei prezzi al consumo in Turchia, spiega l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico. L’inflazione è  comunque rimasta al di sopra del 50% (52% dal 61,8%). Escludendo la Turchia, si stima che l’inflazione nell’area sia scesa in modo piu’ moderato, al 2,7% in agosto dal 3% di luglio. Sono state comunque osservate flessioni dell’indice dei prezzi al consumo in 24 dei 38 paesi Ocse. L’inflazione e’ invece aumentata in nove paesi ed e’ rimasta stabile o sostanzialmente stabile in cinque. L’inflazione complessiva e’ stata pari o inferiore al 2% in 16 paesi ad agosto, mentre solo 9 paesi avevano raggiunto tale soglia a luglio. Su base annua, l’inflazione energetica nell’area Ocse e’ scesa significativamente a -0,1% in agosto rispetto al 3,3% di luglio, con cali in 31 paesi. Sono diminuite anche l’inflazione alimentare (3,7% dal 4,3%) e l’inflazione core (inflazione al netto di alimentari ed energia, 5,2% dal 5,5%) dell’Ocse, principalmente a causa dei forti cali in Turchia. L’inflazione ‘core’ e’  scesa solo in 9 paesi, mentre e’ aumentata in 10 ed e’ rimasta stabile o sostanzialmente stabile in 19. Nel G7, l’inflazione complessiva su base annua e’ scesa al 2,4% ad agosto dal 2,7% di luglio, trainata dai prezzi dell’energia. L’inflazione complessiva e’ aumentata in Giappone (3% dal 2,8%) ed e’ rimasta stabile al 3,1% nel Regno Unito, mentre e’ calata negli altri 5 Paesi del gruppo. In particolare l’inflazione ha raggiunto i livelli piu’ bassi dal 2021 in Canada (2%), negli Stati Uniti (da febbraio 2021, al 2,5%), in Germania (da marzo 2021, all’1,9%) e in Francia (da luglio 2021, all’1,8%). L’Italia continua ad avere il tasso minimo di inflazione del G7 con l’1,1% dall’1,3% di luglio.

 

Italgas inaugura il nuovo Centro di comando e controllo delle reti di Firenze

Italgas ha inaugurato oggi il nuovo Centro di Comando e Controllo degli Impianti e delle Reti di Firenze, una infrastruttura basata su una complessa architettura tecnologica che permette di monitorare e gestire da remoto i 74.000 chilometri del network di distribuzione del gas del Gruppo, compresi gli 8.000 chilometri di reti di Toscana Energia. Il nuovo Centro, realizzato negli spazi della consociata Toscana Energia, opera in simbiosi con il suo “gemello” di Torino e permette di aumentare la disponibilità di risorse per intervenire da remoto sulla rete e sugli impianti, intensificare le attività di monitoraggio, raccolta e analisi dei dati di esercizio e perfezionare i programmi di manutenzione predittiva. Nell’insieme, il nuovo Centro consentirà di innalzare ulteriormente i livelli di sicurezza, flessibilità del servizio e tempestività di intervento – diretto e da remoto – 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno. Al taglio del nastro, insieme all’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo, erano presenti il Sindaco di Firenze, Sara Funaro, il Presidente della Regione Eugenio Giani, il Presidente di Toscana Energia Fabio Giorgetti e l’Amministratore Delegato di Toscana Energia, Bruno Burigana. Il Centro di Piazza Mattei sorge all’interno di un ambiente appositamente disegnato per la gestione di una rete digitale di ultima generazione.

 

Patente a crediti: Asacert lancia ‘Cantiere sicuro’, si raggiungono 30 punti anche grazie alla certificazione Uni En Iso 45001

Asacert, l’ Ente di certificazione, ispezione, valutazione e formazione con numerosi accreditamenti in Italia e all’estero,  lancia “Cantiere Sicuro”, un pacchetto di servizi che mira a supportare le aziende del settore delle costruzioni nella gestione e nel miglioramento continuo della sicurezza sul lavoro, attraverso una serie di servizi integrati e personalizzati, garantendo l’ottenimento e il mantenimento di 9 crediti complessivi. Le imprese possono, così, operare evitando sanzioni e valorizzando la propria reputazione sul mercato. “CANTIERE SICURO” è la risposta efficace per un cantiere sicuro e conforme alle normative, sottolinea Asacert. Uno degli strumenti principali per incrementare il proprio punteggio è la certificazione UNI ISO 45001: 2018, uno standard in materia di salute e sicurezza sul lavoro che ha reso sempre più concreta la possibilità di un’azienda di ridurre i pericoli e rischi a favore della sicurezza. In questo modo, Asacert, supporta le aziende in questo processo, aiutandole a adottare un sistema di gestione della sicurezza che, non solo migliora le condizioni lavorative, ma offre anche vantaggi organizzativi ed economici, in modo che le aziende possano davvero garantire un ambiente di lavoro sicuro, mantenere la conformità normativa e incrementare i propri punteggi in ambito di sicurezza, presentandosi sul mercato come realtà affidabili e competitive.

 

Costruzioni: innovazioni Fibre Net per la sostenibilità al Saie e ad ‘Asphaltica’ di Bologna

Ricerca e innovazione continue per la sostenibilità di edilizia e infrastrutture, ma anche efficienza e affidabilità nella progettazione e nell’assistenza customizzata sugli interventi di costruzione, riqualificazione e consolidamento di fabbricati e opere. Il gruppo Fibre Net si presenta con queste credenziali al doppio appuntamento bolognese della Fiera delle costruzioni Saie, dal 9 al 12 ottobre presso il quartiere fieristico di BolognaFiere (padiglione 26, stand B43), e dell’evento ‘Asphaltica’, Salone internazionale delle tecnologie e soluzioni per pavimentazioni stradali, sicurezza, servizi e infrastrutture viarie, che si tiene nelle stesse date al quartiere fieristico del capoluogo emiliano (padiglione 19, stand A33).
In virtù della consolidata esperienza nello sviluppo e produzione di sistemi per ripristino, riqualificazione e manutenzione di edifici residenziali e grandi opere, Fibre Net è player di riferimento nel settore del ripristino e consolidamento strutturale in ambito civile e infrastrutturale. L’azienda, che ha aperto il 2024 nel segno dell’impegno per la sostenibilità ambientale, presenterà a Saie le certificazioni Epd (Environmental product declaration) dei propri prodotti in conformità ai Criteri ambientali minimi (Cam) oltre ad integrazioni delle ormai note soluzioni di rinforzo strutturale Crm, Frp, Frcm. Al Saie, Fibre Net sarà presente anche presso la Piazza Sismica Isi (Ingegneria sismica italiana) con un intervento tecnico alla tavola tematica ‘Alte prestazioni e sicurezza: la sfida delle tecnologie innovative’ (venerdì 11) e al corporate event ‘Fibre Net: nuovi approcci e principi progettuali su sistemi Crm per il rinforzo delle murature’ (sabato 12). Ad ‘Asphaltica’, evento di riferimento per tutta la filiera del settore stradale in Italia e in Europa, Fibre Net metterà invece in mostra soluzioni per il ripristino e la manutenzione delle infrastrutture di viabilità e dell’underground, con particolare focus su sistemi di rinforzo in Frp e Crm per le grandi opere. Le innovazioni dedicate al tunnelling saranno presenti anche allo stand C44 – padiglione 29 della Società italiana gallerie (Sig). Cecilia Zampa, ceo e direttore commerciale di Fibre Net Group, ha dichiarato: “Partecipare a eventi come Saie e ‘Asphaltica’ ci permette di rimanere a stretto contatto con i nostri clienti e con le evoluzioni del mercato, offrendo al tempo stesso soluzioni all’avanguardia che rispondano alle sempre crescenti esigenze di sicurezza e sostenibilità”.

 

 

M.C.C.

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